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Forumer storico
CONFRONTING THE EVIDENCE
In onda domenica 24 settembre alle 21.00
MILENA GABANELLI
Quanti soldi ha speso?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Sette milioni di dollari di tasca mia, inclusa la pubblicità sui giornali per fermare la guerra in Iraq.
MILENA GABANELLI (fuori campo)
Jimmy Walter è un miliardario americano che ha investito un patrimonio nel produrre un filmato distribuito gratis per convincere l'opinione pubblica che la versione ufficiale sui fatti dell'11 settembre non è vera.
MILENA GABANELLI
Ma come fa ad essere così sicuro, non le è mai venuto un dubbio?
JIMMY WALTER- Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Non sono sicuro di tante cose, del perché è successo, della fine che hanno fatto i passeggeri sul volo del Pentagono e tanto meno che fine ha fatto quell'aereo. Non sono sicuro di cosa è entrato nel pentagono e l'abbiamo detto, non so cosa l'abbia colpito, non so cosa abbia fatto quel buco. Ma so per certo che non può essere stato un boeing 757. Di alcune cose sono sicuro, altre sono domande, quello di cui sono sicuro è che quello che il Governo ci ha raccontato sono bugie.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Buonasera, puntata speciale di Report prima della nostra consueta programmazione che riprenderà domenica prossima. Questo filmato distribuito gratuitamente è stato il primo a fare una ricostruzione critica e sistematica dei fatti dell'11 settembre, nasce da una conferenza organizzata a New York nel 2004 a cui hanno partecipato ricercatori ed esperti indipendenti. Gira da 2 anni su internet, piccole tv satellitari, è stato trasmesso da una tv nazionale in Malesia, Venezuela e Olanda. Tutti gli altri paesi lo hanno ignorato.
È ovviamente un filmato molto controverso, e decidere di trasmetterlo non significa condividere tutto quello che sta qua dentro. Le convinzioni personali non servono a niente, stiamo parlando di un fatto che ha cambiato il mondo e il nostro dovere è quello di fornire tutte le informazioni disponibili e cercare di capire anche perché un terzo degli americani non crede nella versione ufficiale e il 66% dei newyorkesi chiede la riapertura della commissione d'inchiesta.
ED BEGLEY - Presentatore
Benvenuti a Confronting The Evidence, un'inchiesta per riaprire l’indagine dell'11 settembre 2001. Presenterò io il programma. Per cortesia accomodatevi poiché cominceremo subito. Ma ora vorrei chiamare Jamey Hecht, che presenterà con me stasera. Jamey, vieni!
JAMEY HECHT
Come mai così tanta gente crede che la violenza, il lutto e il dolore inflitti l'11 settembre si potessero evitare e che non sia stato un evento improvviso, né un cataclisma contro l'umanità che ci porta a piegare il capo, ricordare i caduti, e tornare poi alla nostra routine? O ancora come ci era stato detto di fare qui a New York, uscire a fare shopping??!! Perché le domande poste dalle famiglie e dai ricercatori indipendenti, alcuni dei quali presenti questa sera, non hanno avuto risposta? Oggi analizzeremo quegli orribili eventi sotto una nuova luce.
ED BEGLEY - Presentatore
Abbiamo un gruppo di ricercatori in gamba che ha messo in discussione la versione ufficiale dell’11 settembre dal primo giorno dopo gli attacchi. Le domande che hanno sollevato sono state oggetto di molti articoli e di discussioni da parte dei cittadini. Siamo riusciti a far riflettere tanta gente, nonostante il silenzio ufficiale da parte dei media, su tutti i fatti che adesso vi mostreremo.
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
VOCI SOTTOFONDO
“…lei stabene? …come si sente?”
“cerchiamo subito i soccorritori”
“questa è la macchina colpita da dietro che mi ha salvato la vita”
“sento voci, rumori, non capisco… forse qualcuno che habisogno d'aiuto…”
“…correte qui…”
“qualcuno habisogno di un medico?”
JAMEY HECHT
Crediamo di dovere alle vittime e ai loro familiari un'approfondita e coraggiosa indagine degli eventi accaduti, fatta da diverse angolature e di doverla perseguire ovunque ci porti. Non conosciamo modo migliore per onorare i caduti che attingere alle nostre forze intellettuali, ed affrontare ciò che può darci fastidio o farci male. Oscure implicazioni di prove che è troppo facile scartare…
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
UOMO 1
“La torre è parsa sgretolarsi e ha cominciato a cadere”
“La torre è parsa sgretolarsi e ha cominciato a cadere. Poi non ho più guardato”
“Ho cominciato a correre. La gente correva. Scappava. Si nascondeva nelle portinerie... senza fermarsi a guardare indietro...”
DONNA 1
“Ma non ci potevo credere. È difficile...”
UOMO 2
“O Dio!”
DONNA 2
“O Dio!”
UOMO 3
“Sono entrambe crollate. È tutto una grande nuvola di fumo”.
UOMO 4
“Un aereo si è schiantato nel Pentagono”.
ED BEGLEY - Presentatore
Se ritenete impossibile che le autorità abbiano potuto permettere gli attentati dell'11 settembre per ragioni politiche, ad un costo di vite umane così alto, ecco cosa le autorità hanno permesso che accadesse ai residenti di New York subito dopo l'11 settembre. Jenna Orkin dell’Organizzazione Ambientale del World Trade Center. Jenna!
JENNA ORKIN - ORGANIZZAZIONE AMBIENTALE DEL WTC
L'11 settembre è stato anche un disastro ambientale di proporzioni storiche. Nel World Trade Center c'erano circa 50.000 computer ognuno contenente dagli 1,8 ai 5,5 kg di piombo. Senza contare il World Trade Center Sette.
Centinaia di tonnellate di amianto ricoprivano i primi 40 piani di almeno una torre. Decine di migliaia di lampadine fluorescenti, ciascuna contenente tanto mercurio da poter contaminare un quarto di un isolato. I sistemi antifumo contenevano americium-241 radioattivo. L'alcalinità dell'aria era equivalente a quella del Drano, tra i più potenti gel detergenti corrosivi. Un mese dopo il disastro, scienziati dell’Università della California di Davis scoprirono livelli di vanadio e particelle ultrafini tra i più alti mai rilevati tra 7.000 campioni raccolti nel mondo inclusi quelli dei pozzi di petrolio bruciati in Kuwait.
Il Dr. Marjorie Clark ha paragonato l'inquinamento provocato dall'11 settembre a quello di fabbriche di amianto, crematoi, inceneritori e un vulcano insieme. Malgrado ciò, 2 giorni dopo, l’agenzia per la protezione ambientale l’EPA, sostenne che “l'aria era respirabile.” Un rapporto dell'Ispettore Generale dell'EPA nell'agosto 2003 sostenne che i comunicati stampa dell'agenzia, che inizialmente avvertivano dell'amianto nell'aria, furono cambiati per rassicurare la gente. Le modifiche furono fatte dal Consiglio sulla Qualità dell'Ambiente della Casabianca per poter riaprire Wall Street. Questo è nel rapporto. In seguito alla falsa buona notizia, è stato a volte proibito ai soccorritori di indossare maschere per l’ossigeno, per evitare che la gente si spaventasse. Le compagnie assicurative si sono spesso rifiutate di pagare i costi per la pulizia dell'aria, obbligando i residenti a pulirsi i rifiuti tossici nei loro appartamenti, come da istruzioni del Dipartimento della Sanità cittadino: “Usate uno straccio bagnato e dove c'è molta polvere, indossate pantaloni lunghi”.
Stiamo cominciando a vedere le conseguenze di questa catena di eventi. Più della metà degli eroi che ha pulito Ground Zero sta manifestando problemi respiratori. Centinaia di pompieri non possono più lavorare. 14 cani da soccorso sono morti. Il rapporto della commissione lo accenna in appendice. Hanno intervistato Sam Thernstrom, il coordinatore della Casabianca, che ha cambiato i comunicati stampa. Dice che non l'ha fatto per riaprire Wall Street. Era la procedura.
CHRISTIE WHITMAN-Direttore EPA
“Possiamo assicurare che l'aria è respirabile e l'acqua è potabile”.
HUGH KAUFMAN- Investigatore capo EPA
L’EPA ha mentito al pubblico e al Congresso sugli effetti nefasti della catastrofe dell'11 settembre.
ROBERT GULACK - Procuratore della SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSION
Siccome l’EPA ha detto che gli uffici erano sicuri e i datori di lavoro hanno richiamato gli impiegati in ufficio, migliaia di noi ora sono malati cronici.
HUGH KAUFMAN - Investigatore capo EPA
L’aria è stata inquinata per molti molti mesi. Tonnellate di materiale pericoloso si sono depositate nelle case, negli uffici, dove, in molti casi, si trovano ancora oggi.
JOEL R. KUPFERMAN-Direttore esecutivo dell’Environmental Law and Justice Project
Il fallimento più grande del governo dopo l'11 settembre è stato il non aver agito come un governo dovrebbe. Cioè informandoci e proteggendoci.
ED BEGLEY - Presentatore
Tra le immagini terribili dell'11 settembre, quelle del crollo delle Torri sono le peggiori. Una nazione sotto shock guardava i due più grandi grattacieli nell'orizzonte di New York crollare davanti ai propri occhi. Data l'ampia scala, la natura senza precedenti dell'orribile spettacolo e la mancanza di altre informazioni, gli spettatori potevano solo pensare che gli schianti dei voli 11 e 175 fossero stati la sola causa dei crolli delle torri.
VOICE OVER
L’edificio Numero Sette del World Trade Center aveva 47 piani, con una struttura d'acciaio. Nessun aereo lo ha abbattuto, né le torri lo hanno travolto. Eppure, questo edificio si è disintegrato. Questa immagine satellitare mostra il World Trade Center circa un anno prima dell’attacco. L’edificio sette è quello al centro, l’edificio 1 è la Torre Nord. Si può distinguere dalla Torre Sud per via dell’antenna. Gli Edifici Quattro, Cinque e Sei erano uffici. L’Edificio Tre era un hotel. L’attacco ha distrutto tutti e sette gli edifici oltre ad averne danneggiato alcuni circostanti. Questa e’ la veduta aerea delle macerie dell’Edificio Sette. Come può un edificio di 47 piani sgretolarsi in una piccola montagna di macerie?
L’amministrazione Bush dice che il fuoco lo ha disintegrato. Il fuoco è iniziato nell’Edificio Sette alle 9:00, pochi minuti dopo lo schianto nella Torre Sud. Gli incendi sono durati tutto il giorno. La foto è delle 15:00. Non è facile vedere gli incendi, sono piccoli. L’aria e’ piena di polvere e fumo. Il riflesso degli edifici intorno rende complesso capire dov’è il Sette. Oscuriamo gli altri edifici per un momento così che possiate vedere meglio l’Edificio Sette. Ci sono fiamme provenienti solo da alcune delle migliaia di finestre di questo grande edificio. La maggior parte dei piani non aveva incendi e quelli che ce li hanno bruciano in zone isolate. Se confrontati ad altri incendi di uffici, questi sono piccoli. Perché il sistema antincendio non li ha spenti? Alle 17:30 circa, l’edificio è improvvisamente imploso ed è crollato in un mucchio di macerie. Possono dei piccoli incendi averne causato il crollo? Secondo Bill Manning, direttore di Fire Engineering, gli incendi non distruggono l’acciaio.
LARRY SILVERSTEIN-Affittuario del WTC (fuori campo)
Mi ha chiamato il Comandante della stazione dei Pompieri dicendo che non sapevano se avrebbero potuto controllare l’incendio, ed io ho detto: “Abbiamo perso così tante vite che forse la decisone più saggia è quella di farlo crollare. Hanno deciso di farlo crollare e abbiamo guardato l’edificio venir giù ”.
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
GIORNALISTA (fuori campo)
“Il termine “pull it”, che Larry Silverstein ha appena usato è gergo del settore che sta per… demolizione controllata, cosa dice Larry Silverstein di preciso? Dice quindi che per il Sette c’è stata una demolizione controllata? Se si, è possibile che in mezzo al completo isterismo della mattina dell'11 settembre, un gruppo di demolitori possa aver tirato giù il Sette nel giro di poche ore? Molte delle demolizioni controllate necessitano fino a due settimane di pianificazione. In questo caso, l’unica spiegazione plausibile è che una demolizione controllata fosse stata decisa prima dell'11 settembre”.
VOICE OVER
Questa sconvolgente ammissione da parte di Larry Silverstein, proprietario dell’edificio 7, conferma i racconti dei testimoni sulle avvenute esplosioni. La notizia era stata riportata anche dalle grandi testate come CNN e Fox, e dalla Associated Press.
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
GIORNALISTA DONNA (fuori campo)
“La parte superiore dell’edificio è saltata in aria”.
GIORNALISTA UOMO 1 (fuori campo)
“C’è stata una seconda esplosione e poi un’altra ancora”.
GIORNALISTA UOMO 2 (fuori campo)
“Ci informano ora di una quarta esplosione al Trade Center”.
GIORNALISTA UOMO 3 (fuori campo)
“C’è appena stata una tremenda esplosione. Sembra quasi come se l’edificio sia imploso”.
VOICE OVER
Nel 2002 Thierry Messian pubblicò sul suo sito per la prima volta le uniche foto satellitari del Pentagono e del WTC così come apparivano prima e dopo l’evento. Le foto offrono una cronologia visiva degli attacchi e mettono in dubbio la versione del governo. Il foro frontale dell’edificio è troppo piccolo per un jet civile 757.
Sebbene gli attacchi dell’11 settembre siano stati seguiti da molti quotidiani, televisioni e riviste, sorprende di non trovare prove visibili di un 757 al Pentagono in nessuna foto. In forte contrasto con il WTC, il Pentagono mostra pochi danni ed è rimasto per lo più intatto. Ci si aspetterebbero foto che mostrino parti di un aereo come ali, motori, sedili o ruote. Ma non ci sono. Un jet civile 757 è largo circa 38 metri. Come può un aereo di queste dimensioni schiantarsi contro questo edificio ad alta velocità e fare un foro metà delle sue dimensioni? L’amministrazione Bush deve dare ancora una spiegazione. I crolli al WTC causarono apparentemente fiamme così calde da fondere la travi in acciaio. Mentre al Pentagono possiamo vedere mobili come questo tavolo e sgabello non bruciati. E qui c’è un libro che sembra intatto con pagine visibili. Il Pentagono è alto solo circa 22 metri e il 757 è alto 13 metri. Questo vuol dire che un pilota ha solo 9 metri per evitare questo edificio: un’impresa ardua anche per i piloti più esperti, figuriamoci un allievo della scuola di volo.
In effetti come si può pensare di ritrovare il Pentagono partendo da un punto qualunque del West Virginia senza più nessun aiuto da terra nel bel mezzo di quella selva di voli, rotte e canali preferenziali! Questo sarebbe già difficile per un pilota pluridecorato nella giornata più fortunata della sua vita, ma Hany Hanjour, come ha confermato il suo istruttore in una intervista al New York Times, era lo zimbello della scuola di volo, non era mai stato in grado di pilotare nemmeno un monomotore, non aveva mai volato in quota e non aveva mai visto da vicino i comandi di un 757.
Allora cosa ha colpito il Pentagono?
Il 16 maggio 2006, per smentire tutti i dubbi, l’amministrazione Bush rende pubblico il video di due telecamere di sorveglianza. Secondo la Casabianca il video mostrerebbe lo schianto del volo 77 dell’American Airlines contro il Pentagono. L’aereo però non si vede. Eppure intorno al Pentagono sono disseminate centinaia di telecamere di sicurezza che coprono ogni minimo angolo della zona, di giorno e di notte. È semplicemente il posto più protetto e sorvegliato del mondo. Ci sono inoltre le telecamere del vicino svincolo autostradale che inquadrano ininterrottamente lo spazio aereo antistante il Pentagono stesso. Qualunque cosa lo abbia colpito deve per forza essere passata di qua. Anche il vicino hotel Sheraton ha alcune delle sue telecamere puntate proprio in direzione dell’edificio colpito. Ma i nastri di tutte queste telecamere sono stati immediatamente confiscati dell’FBI e nessuno ha mai potuto vederli. Perché per le torri gemelle ci viene mostrato fino alla nausea l’impatto del secondo aereo, mentre per il Pentagono ci viene mostrato l’unico filmato in cui l’aereo non si vede, o perlomeno non si capisce se si tratta di aereo o qualcos’altro? L’unica cosa su cui tutti i testimoni concordano è che l’aereo portasse le insegne dell’America Airlines, che volasse a pochi metri dal suolo e a velocità elevatissima.
IMMAGINI
UOMO INTERVISTATO
“Non c’è il minimo dubbio che sia stato un American Airlines a colpire l’edificio…e non c’è il minimo dubbio che chiunque guidasse quell’aereo intendeva colpire il Pentagono”.
VOICE OVER
Ma riguardo al tipo di aereo si va da chi aveva creduto di vedere un boeing 757 a chi dice di aver visto un aereo molto più piccolo, da 1012 posti al massimo, molto più simile nelle dimensioni ad un caccia militare.
Queste foto mostrano l’edificio prima che cadesse il muro e potete vedere quanto sia piccolo il foro. Sembra impossibile che un jet civile entri in questo piccolo foro e nessun rottame è inoltre visibile di fronte all’edificio. Da nessuna parte sono visibili parti di aereo. Cosa è successo allora? Mentre i pompieri lavorano per spegnere le fiamme con schiuma bianca ritardante, possiamo vedere solo un piccolo foro di fronte al Pentagono. Se un boeing 757 alto circa 13 metri avesse colpito il Pentagono ci sarebbero stati enormi danni ai piani superiori, ma nessuno è stato capace di raccogliere queste anomalie e non sono stati trovati rottami per ulteriori esami. Come sono sparite queste prove?
Questa foto mostra 2 funzionari che stanno raccogliendo rottami sulla scena del disastro. Chi sono? Non hanno guanti e tute da lavoro. Perché si aggirano in mezzo ai pompieri e alla schiuma antincendio? Perché si affrettano a portare via questi pochi rottami? Sono dell’FBI? Se si trattasse di un 757 ci sarebbero 60 tonnellate di rottami, quindi questi 2 funzionari non darebbero nessun contributo significativo allo sgombero. Se invece fosse un aereo telecomandato ci sarebbero solo 4 tonnellate di rottami, ma poiché più del 50% è fibra di carbonio, resina o alluminio, materiali che bruciano, questo spiegherebbe il mistero dei pochi resti: meno di 2 tonnellate. Questo rottame sembra più appartenere ad un aereo telecomandato o ad un missile cruise che non ad un boeing 757.
IMMAGINI INCENDIO TORRI
GIORNALISTA (fuori campo)
“Da circa 3 chilometri dal Pentagono potete vedere il fumo fuoriuscire dall’edificio, mentre il simbolo della difesa statunitense andava in fumo. Quindi c’è stupore in tutta Washington”.
VOICE OVER
Tutti hanno visto queste foto dell’attacco dell’11 settembre. Sappiamo che dei terroristi arabi attaccarono gli Usa e che gli schianti e le fiamme causarono il crollo degli edifici. Tuttavia se guardiamo da vicino come sono crollati gli edifici sembra che sia stato usato dell’esplosivo. Ad esempio la polvere e’ uscita dai vetri inbasso dalla zona del crollo. Questa polvere e’ causata dall’altissima pressione. Quando guardiamo da vicino la zona che sta crollando, vediamo la polvere che esce da ogni finestra sullo stesso piano allo stesso momento. Le torri hanno un telaio in acciaio, così l’unico fatto che possa causarne il crollo e’ la rottura delle migliaia di giunti. Le torri sono crollate in meno di 10 secondi cioè in media 10 piani al secondo. Immaginate un edificio di 10 piani sgretolarsi in un secondo. Gli unici edifici che crollano così velocemente sono quelli distrutti con gli esplosivi. Ci e’ stato detto che il crollo e’ cominciato quando si e’ distrutto un piano e i pezzi sono caduti al piano di sotto, frantumandolo e così via fino in fondo. Tuttavia quando i pezzi colpiscono il piano sottostante teoricamente dovrebbero rallentare leggermente mentre un po’ della loro energia dovrebbe causare la rottura del piano. La Torre Nord ha iniziato a crollare dal 94° piano. Se ogni piano impiega un secondo, servirebbero 94 secondi. Invece i dati sismici e il video mostrano che la Torre Nord e’ crollata in soli 8,4 secondi. Dicono che il crollo sia stato causato dall’incendio, ma nessun grande edificio e’ mai crollato a causa di un incendio. Questo grattacielo di 32 piani a Madrid, e’ un ottimo esempio. L’incendio era così forte da propagarsi da un piano all’altro facendo sembrare l’edificio una torcia. Questo incendio fu molto più grande di quello del Wtc. Il giorno successivo c’erano ancora focolai ai piani piùbassi, tutto ciò che era dentro l’edificio e’ statobruciato, alcune sezioni dell’edificio distrutte, alcune parti in alto crollate. Ma l’edificio e’ rimasto in piedi e ha continuato a sostenere in cima una grande gru. In confronto l’incendio alla torre sud era piccolo, tanto che non si e’ mai diffuso all’altro lato dell’edificio. Sappiamo che alcuni pompieri arrivarono nella zona dell’incendio della torre sud perché hanno usato radio portatili per comunicare il loro arrivo. Dicevano che vi erano solo alcune zone con le fiamme, ovviamente l’incendio era troppo piccolo per uccidere i pompieri, ma dovremmo credere che era abbastanza grande da causare il crollo dell’edificio dopo averbruciato per soli 56 minuti. L’incendio a Madrid e’ stato molto piu’ grave e habruciato tutta la notte, ma l’edificio non e’ crollato. Gli scienziati hanno creato questa mappa delle temperature delle macerie, 5 giorni dopo il crollo. I pompieri hanno spruzzato acqua sulle macerie in quei 5 giorni, tuttavia la temperatura di una zona tra le macerie dell’edificio sette era oltre il punto di fusione dell’alluminio e lo stesso in una zona delle macerie della Torre Sud. Come e’ possibile che 5 giorni dopo le macerie siano ancora così calde da fondere l’alluminio? I presidenti delle due compagnie che stavano pulendo la zona dissero a Cristopherbollyn che l’acciaio era stato fuso allabase del seminterrato nelle torri e nell’edificio Sette. Queste incredibili temperature si formano con l’utilizzo di esplosivi. Il calore estremo creato nel seminterrato non poteva uscire essendo in profondità e così ha fuso l’acciaio.
Per quanto riguarda il crollo dell’edificio Sette, il governo americano ha indagato per sette mesi, e le conclusioni furono che non avevano idea del perché c’era stato il crollo. Alcuni mesi dopo il proprietario dell’edificio Sette, Larry Silverstein, annunciò alla televisione che furono i pompieri a demolirlo. Il governo e i giornalisti avrebbero dovuto richiedere che sia Silverstein che i pompieri chiarissero cosa fosse successo all’edificio ma nessuno ha posto domande. Il crollo dell’edificio Sette e’ identico al crollo delle costruzioni che sono state abbattute con esplosivi.
IMMAGINI A CONFRONTO TRA LE DEMOLIZIONI CONTROLLATE DI EDIFICI E IL CROLLO DEL WTC
POMPIERI
“…Un piano dopo l’altro, ha cominciato ad esplodere verso l’esterno…
…e’ come se l’avessero fatto esplodere…
…come quando programmano di tirare giù gli edifici…
…giù fino in fondo”.
LESLIE E. ROBERTSON-Responsabile della solidità strutturale delle Torri Gemelle
La responsabilità per garantire la massima robustezza delle Torri era la mia. Vuole sapere se mi sento in colpa per il fatto che siano crollate? Le circostanze dell’11 settembre erano al di fuori di quello che avevamo previsto nel progetto.
VOICE OVER
Robertson ha detto struttura garantiva la sicurezza in caso di impatto e di incendio, ma le circostanze che hanno determinato il crollo erano al di fuori di quello che era previsto nel progetto. Forse per questo nessuno gli ha mai fatto causa?
Ci sono molti punti interrogativi sul coinvolgimento del Governo negli attacchi, alcune delle cose che vi raccontiamo sono congetture, ma altre riguardano fatti scientifici. E’ difficile credere nel coinvolgimento del governo perché nessuna delle maggiori agenzie giornalistiche ne ha parlato. Alcuni reporter si rifiutano di parlare di esplosivi al WTC perché e’ come dire che il governo e’ criminale. Un altro motivo e’ che televisioni, quotidiani, riviste, in America e in Europa sono controllate da un piccolo numero di persone. Queste persone impediscono ai reporter di porre la questione della demolizione controllata, invece ci mostrano molte foto di Osamabin Laden. Molti reporter ci ignorano quando parliamo degli esplosivi e qualche volta articoli o programmi televisivi ci ridicolizzano, altre reti ci criticano. Questi programmi televisivi invece di fornire informazioni serie per contraddire le nostre discussioni ci insultano affinché la gente rida di noi. Guardate come Penn & Teller introducono Jimmy Walter:
PENN E TELLER
“Ed ecco questo cretino. No, così e’ troppo gentile. Fammelo riprovare. Ed ecco questo cretino!”
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Mi avevano invitato a un programma della CNN, l’Anderson’s show, ed hanno cercato di farmi sembrare un cretino. Ma i telespettatori telefonavano e l’80% era d’accordo con me. Allora mi hanno invitato un’altra volta e si e’ ripetuta la stessa scena del pubblico che si arrabbiava perché mi facevano sembrare un idiota e da allora e’ scattato il divieto sul mio nome.
MILENA GABANELLI
Cosa vuol dire che la facevano sembrare uno stupido?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ero…, ero ospite dello studio. Intervengo su una cosa e loro mi tolgono la parola e dicono: “Ma non ci si puo’ credere, ma cosa dice? Questo e’ un cretino”. Le puo’ vedere se vuole, sono su internet.
MILENA GABANELLI (fuori campo)
Compra pagine di pubblicità su Forbes, Newsweek, Usa Today, dove si pongono domande sui crolli e sul Pentagono e polemizza: “L’Amministrazionebush spende per la commissione d’indagine 600 mila dollari”, per la questione extra-coniugale di Clinton i repubblicani avevano investito 40 milioni di dollari. Commissiona anche un sondaggio dal quale risulta che il 66% dei newyorkesi vogliono la riapertura della commissione sull’11 settembre.
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Questa e’ la prima pubblicita’ che ho comprato sul New York Times: “Powell sulle armi chimiche racconta palle?” Per questa pagina ho pagato 100 mila dollari.
MILENA GABANELLI
Alla fine per comprare tutte queste pagine quanto ha speso?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ho speso 850.000 dollari solo per gli annunci in tv.
MILENA GABANELLI
E per i giornali?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Per i giornali…per i giornali quasi 5 milioni di dollari, poi c’è il dvd, le conferenze in giro per il mondo, circa 7 milioni in tutto.
VOICE OVER
E quindi, alla fine, per tutti le Torri sono crollate a seguito dell’incendio e in 10 secondi. Nessuno mette in discussione questa versione, nemmeno le testimonianze sono prese sul serio.
IMMAGINI TESTIMONIANZE
POLIZIOTTO IN STRADA
“Abbiamo sentito un’esplosione veramente fortissima. Non si capisce ancora la natura dell’esplosione”.
GIORNALISTA FOX NEWS
“Sapete se si tratti di un’esplosione o del crollo di un edificio?”
POLIZIOTTO IN STRADA
“Mi e’ sembrata un’esplosione”.
GIORNALISTA FOX NEWS
“Parliamo di una grande esplosione!”
UOMO INTERVISTATO IN STRADA
“Ho visto i due edifici, credo fosse unabomba perché si tratta di entrambi”.
GIORNALISTA FOX NEWS
“Crediamo sia un rottame di uno degli aerei che ha colpito le Torri del Trade Center. L’FBI e’ qui, come vedete, ha circoscritto la zona. Stavano facendo foto e occupandosi della sicurezza poco prima di quella grande esplosione che abbiamo sentito”.
JEFF KING- Scienziato Ricercatore, Ingegnere MIT
Ho studiato fisica al MIT e ho fatto ingegneria elettrica per circa otto anni, con molte esperienze pratiche. Quando ho visto i crolli, mi sono parsi subito non spontanei. La prima cosa che ho fatto e’ stato parlare con un mio collega dell’esercito che si e’ occupato di molte demolizioni e costruzioni. Gli ho mostrato i video del fatto, quelli disponibili per il pubblico. Lui mi ha subito fatto notare delle piccole nuvolette di fumo che all’inizio uscivano dagli edifici, segno evidente di una demolizione controllata.
Non sapeva che altro pensare ma ha detto che senza dubbio si trattava di una demolizione controllata. Ci sono stati molti studi, di cui parlero’, per cercare una spiegazione plausibile ai crolli. Finora, nessuno di questi ci ha mostrato qualcosa che si potrebbe ragionevolmente chiamare un resoconto convincente e dettagliato del perché. Rimane inoltre la domanda sollevata in precedenza, sull’enorme distruzione di prove, il luogo e’ stato ripulito rapidamente. Di tutta la massa di materiale degli edifici distrutti, il National Institutes of Standards and Technology che sta conducendo l’indagine ha potuto recuperare solo 240 pezzi dell’intero edificio. Tutto il resto non c’è più, questo vuol dire che non si può fare una ricostruzione forense. Anche per catastrofi minori, di solito si ricostruiscono le cose in maniera il piu’ completa possibile. In questo caso e’ stato fatto esattamente l’opposto. Il primo vero rapporto e’ stato pubblicato dalla FEMA insieme all’Associazione Americana Ingegneri Civili. Era in pratica un gruppo di volontari della ASCE con accesso molto limitato al luogo. Molti dei pezzi che sono stati in grado di trovare sono stati recuperati nelle discariche. Il rapporto iniziale confermava che il kerosene sarebbebruciato molto velocemente. Pensiamo agli uffici moderni con fotocopiatrici e computer. Questi tipi di incendi di solitobruciano pian piano. Non si tratta di fiammate tipo torce. All’interno delle colonne, guardando i diagrammi dell’edificio, c’è un grande rettangolo centrale in ciascuna torre, che conteneva 47 colonne. Queste colonne erano in pratica la struttura di supporto principale e avevano lo scopo di sostenere l’intero carico gravitazionale dell’edificio. Essendo così massicce, si sarebbe pensato che avrebbero in qualche modo resistito al crollo. In realtà, come si e’ visto, pochi resti delle colonne sono rimasti in piedi fino ai primi piani. L’interno e’ stato disegnato in modo che, in caso d’incendio, il fuoco non potesse viaggiare attraverso gli ascensori, né che l’aria entrasse attraverso gli ascensori. L’architetto Aaron Swirsky li ha disegnati con un sistema chiamato a chiusura ermetica. C’erano finestre antincendio in grado di chiudere l’interno in un caso come questo. Le finestre, a quanto ne sappiamo, hanno funzionatobene. Vuol dire che la quantità di ossigeno era limitata. C’è stato uno studio da parte della Weidlinger & Associates, il cui ingegnere capo era Mathis Levi, un autorità in fatto di crollo di edifici. Levi ha scartato l’idea della sovrapposizione o del crollo dei piani. Inoltre, il rapporto ufficiale piu’ recente in merito dell’Istituto Nazionale di Standard e Tecnologia, ha scartato l’idea del crollo dei piani, ha suggerito che ci sia stato un crollo simultaneo degli interni, ma non ha cercato di fornire nessun modello per provare se in realtà siano stati distrutti dalle fiamme. Purtroppo il materiale che avrebbe consentito un’analisi dettagliata, la prova fisica, non c’è piu’. Una delle cose secondo me piu’ indicative, sono le grosse nuvole di fumo denso che avviluppavano la zona che attraversavano il fiume, fino quasi al New Jersey. Questo genere di flusso e’ conosciutobene in fisica e succede solo in due casi in maniera naturale. Il primo, nelle eruzioni vulcaniche, quando una quantità di lava all’improvviso esplode nell’aria dividendosi in piccole particelle. Nel secondo caso si parla di torpidità delle correnti. Questo avviene lungo ibordi del continente dove fango o sedimenti cadono, rimanendo a galla sull’acqua. Nella fase iniziale del crollo, nei primissimi momenti, si vedono queste nubi dense, espulse a velocita’ altissima. Sono dense perché corrono verso ilbasso diventando parte di un flusso piu’ grande. Ci stanno dicendo che il cemento e’ saltato in aria, e’ esploso, e poi e’ stato espulso, mentre i piani crollavano uno sull’altro. Non è una dinamica molto plausibile ma non ho ancora sentito nient’altro per spiegarlo. Parecchie persone presenti sul posto ci hanno detto che c’erano pochi pezzi di cemento, ma che la polvere era in gran parte cemento. Sappiamo che si sono polverizzati anche i metalli dei chip contenuti nei computer, perché sono stati trovati nella polvere, in particelle molto piccole, generalmente nell’ordine di meno di cento micron in diametro.
Quindi c’è un problema di dinamica su cosa, durante il crollo, abbia potuto polverizzare tutte queste cose. L’acciaio mantiene molta della sua interezza strutturale, persino quando e’ surriscaldato, finché non ci si avvicina al punto di fusione non si vede una gran perdita di forza. Questo e’ quello di cui parliamo: quando le colonne verticali crollano in se stesse significa che c’è una perdita completa della forza meccanica. Sappiamo che il fine settimana prima dell’11 settembre era mancata la corrente, e sembra siano state fatte delle prove di evacuazione per tutta la settimana precedente. La mancanza di corrente potrebbe essere stato il momento in cui le cariche per la demolizione sono state poste. Anche se credo possibile che siano state messe durante un periodo di tempo piu’ lungo, considerata la relativa accessibilità degli edifici.
ED BEGLEY- Presentatore
Grazie a Jeff King, grazie mille! E adesso vedremo le analisi fatte sul Pentagono dibarrie Zwicker.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Una spiegazione diffusa sul perché nessun velivolo militare sia stato in grado di intercettare i voli e impedire il disastro, e’ l’incompetenza. Parliamo allora della teoria dell’incompetenza tornando indietro al 26 ottobre 1999. E’ il giorno in cui il Learjet con abordo il golfista Payne Steward si e’ schiantato senza lasciare superstiti.
Dal rapporto della Commissione Nazionale Sicurezza Trasporti:
ore 9:19, il volo parte,
9:24, il pilota del Learjet risponde alle istruzioni della torre di controllo,
9:33, il controllore comunica altre istruzioni. Il pilota non risponde. Per quattro minuti e mezzo il controllore prova a stabilire un contatto. Non riuscendoci, chiama l’esercito. Non ha cercato, né avevabisogno quindi, dell’approvazione del Presidente degli Stati Uniti o di nessun altro. E’ una procedura standard quella di chiamare la forza aerea quando si perde il contatto radio con un aereo commerciale nel momento in cui questo esce dalla rotta.
9:54, 16 minuti dopo, l’F-16 raggiunge il Learjet a 14.000 metri, e procede ad un’ispezione visuale. Tempo totale: 21 minuti.
Cosa prova tutto questo? Prova che esistono procedure standard per affrontare queste emergenze. Il personale di volo e di terra e’ addestrato a seguire le procedure di routine, perfezionate in anni e anni, come dimostra l’incidente del Learjet. Se grandi aerei controllati sul radar lasciassero le loro rotte improvvisamente, partirebbero molte chiamate all’esercito, specialmente dopo che due hanno colpito il World Trade Center ed uno sta andando verso Washington, vola sopra la Casabianca, vira di colpo e punta verso il Pentagono. Tutti a quel punto sanno che si tratta dibrutte notizie. Su tutti i canali per piu’ di mezz’ora si parla di un attacco terroristico. Labase della forza aerea di Andrews e’ enorme. L’aereo del Presidente sosta qui. Ci sono due squadroni di jet per l’intercettazione, pronti per il combattimento e per proteggere il Campidoglio. Labase e’ a soli 19 km dalla Casabianca. L’11 settembre, gli squadroni presenti sono il 121esimo da combattimento, il 113esimo, equipaggiato con F-16, e lo squadrone 321esimo del 49esimo distaccamento dei Marine gruppo A, equipaggiato con FA-18. Queste informazioni erano sul sito web dellabase l’ 11 settembre. Il giorno dopo Andrews ha deciso di aggiornare il suo sito, e non si parla piu’ degli F-16 e gli F-18. Labase diventa, secondo il sito, solo un appoggio per il trasporto di squadroni. Però alle 18:30 dell’11 Settembre, l’NBC Nightly News come molti altri comunica: “E’ stato dopo l’attacco al Pentagono che la forza aerea ha deciso di sguinzagliare gli F-16 dallabase aerea di Andrews per fornire protezione a Washington D.C.”. Nel nordest degli Stati Uniti ci sono moltebasi aeree, ma quella mattina nessun intercettatore ha risposto in tempo all’emergenza. Questo vale anche per gli squadroni di Andrews che sono situati come sappiamo a soli 19 km dalla Casabianca. Qualunque sia la spiegazione per l’enorme fallimento, non ci sono state, che io sappia, azioni disciplinari. Questo indebolisce di piu’ la teoria dell’incompetenza, perché l’incompetenza di solito viene punita. Mi chiedo, e altri giornalisti dovrebbero fare lo stesso, se ci siano stati ordini contrari.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Stavamo parlando del fatto che l’ 11 settembre I caccia militari non sono intervenuti in tempo, questo è un fatto. Altrimenti gli aerei dirottati avrebbero potuto avere un altro destino. Qualcosa nella difesa aerea quindi, non ha funzionato.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Michael Ruppert, un ex detective della polizia di Los Angeles, era, come uomo e ricercatore, il piu’ scettico sull’11 settembre. Insieme ad altri 39 esperti sull’11 settembre testimoniò alla 6 giorni dell’International Citizens Inquiry che si e’ tenuta a Toronto nel maggio del 2004. Perché i jet militari non sono intervenuti in tempo, l’11 settembre?”
MICHAEL RUPPERT- Ex detective della polizia di Los Angeles
Credo,barry, che non sapessero dove andare. La ragione e’ che c’erano in corso una serie di esercitazioni concomitanti. Una di queste ha occupato un gran numero di caccia americani in Canada e nell’ovest dell’Alaska. Mentre nell’Alaska del nord c’era un dirottamento simulato. Nel nordest c’era poi un’altra esercitazione, denominata Vigilant Guardian, un esercizio di vigilanza nei cieli: si trattava di inserire falsi segnali luminosi sugli schermi radar. In piu’, secondo quanto raccontato dal generale Richard Meyers, presidente in carica dei vertici militari a Richard Clark, sappiamo di un’altra esercitazione: Vigilant Warrior, che, secondo fonti del NORAD, il comando della Difesa aerea del nord America, era un’ulteriore simulazione di dirottamento condotta proprio quello stesso giorno. Alla fine, erano rimasti a disposizione solo 8 caccia militari, che devono volare in coppia, i quali avrebbero dovuto scegliere proprio quello stesso giorno tra circa 22 possibili dirottamenti e non hanno saputo distinguere quelli veri da quelli simulati nelle esercitazioni.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Ma è stato fatto di proposito?
MICHAEL RUPPERT- Ex detective della polizia di Los Angeles
Sembra proprio così. Abbiamo condotto sull’argomento un’indagine accurata per provare che queste esercitazioni sono state pianificate per confondere di proposito la FEDERAL AVIATION, il NORAD, e la reazione della forza aerea statunitense, confermando la profezia di un altro uomo che una volta disse: “Lasciane succedere una e ferma il resto.”
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Su questo punto abbiamo una registrazione.
FAA
“Salve,boston Center TMU. Abbiamo un problema qui. C’è un aereo dirottato che si dirige verso New York. C’èbisogno di spiegare qualche F-16 per aiutarci”.
NORTH EAST AIR DEFENSE SECTOR
“Questo e’ vero o e’ un’esercitazione?”
FAA
“Non e’ un’esercitazione, né una prova”.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
La commissione per l’11 settembre non ha mai parlato di esercitazioni. Giusto?
MICHAEL RUPPERT- Ex detective della polizia di Los Angeles
No. Nel rapporto finale lo fa, forse in un paragrafo, ma la risposta fornita dal Comandante della NORAD, Ralph Eberhart, era che l’esercitazione Vigilant Guardian, ha in realtà velocizzato la reazione agli attacchi. Non e’ assolutamente vero.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Qual e’ il legame con il rapporto della commissione sull’11 settembre, secondo cui gli aerei sarebbero andati dalla parte sbagliata?
MICHAEL RUPPERT-Ex detective della polizia di Los Angeles
Questa e’ un’altra questione che deve essere ancora chiarita. Secondo me c’erano nello stesso momento due comandi operativi e due sistemi di controllo in funzione l’11 settembre e in alcuni momenti sono stati dati ordini contrastanti. Non abbiamo una spiegazione precisa sul perché i caccia dellabase di Andrews siano stati mandati prima sul mare e non siano stati in grado di tornare, perché la commissione dell’11 settembre sembra aver cambiatole prove arbitrariamente prima di presentare il suo rapporto finale. Quindi non abbiamo una spiegazione ma crediamo che questo sia parte della volontà di impedire ai caccia di arrivare in tempo per fermare i tre attacchi cruciali al World Trade Center e al Pentagono.
VOICE OVER
La Casabianca ha giustificato il fatto di non aver saputo intercettare il terzo aereo per oltre mezz’ora dicendo che ne aveva perso le tracce sin dal momento in cui ha fatto inversione di marcia. Questa versione però è smentita dalla deposizione di Norman Mineta, il ministro dei trasporti, rilasciata nel 2004 alla Commissione per l’11 settembre.
NORMAN MINETA-Ministro dei Trasporti
Nel periodo in cui l’aereo si stava avvicinando al Pentagono, c’era un giovane che ogni tanto entrava…e diceva al vice-presidente: “L’aereo è a 50 miglia…l’aereo è a 30 miglia…”. E quando è arrivato a 10 miglia il giovane ha anche chiesto al vice-presidente: “L’ordine rimane immutato?”. E il vice-presidente ha girato la testa di scatto e ha detto: “Certo che rimane immutato. Hai forse sentito qualcosa in senso contrario?”.
LEE HAMILTON-VICE - Presidente Commissione Nazionale degli Attacchi dell’11 settembre
Il volo di cui si sta parlando è il volo che ha colpito il Pentagono.
VOICE OVER
Perché allora hanno mentito, dicendo di averne perso le tracce sin dall’inizio? E qual era a questo punto l’ordine di Cheney che sarebbe rimasto in vigore fino al momento in cui l’aereo avesse colpito il Pentagono?
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
C’è Laurabrown della Federal Aviation. Partecipa alle udienze della Commissione dell’11 settembre per la parte concernente l’aviazione. Imbarazzata da testimonianze poco chiare sul ruolo della FAA, manda una e-mail nel maggio del 2003 ai membri dei media di cui aveva ilbiglietto da visita. “Poco dopo che il primo aereo colpì il World Trade Center,” sostiene nella sua e-mail, “la FAA ha immediatamente creato diversi ponti radio, con il comando centrale della FAA, il suo quartier generale, i Servizi Segreti, ed altre agenzie governative. La FAA ha passato informazioni in tempo reale sullo svolgersi degli eventi, inclusa la perdita dei segnali con gli aerei, cambi di corso non autorizzati, e altre azioni intraprese da tutti i voli interessati, incluso il volo 77.”
VOICE OVER
Nel luglio del 2001, Ken Williams dell’FBI di Phoenix scrisse un promemoria nel quale proponeva un controllo per le scuole di volo sospette, ma il suggerimento fu scartato da quell’Unità dell’FBI dove Michael Maltbie, Marionbowman, e il capo sezione David Frasca avevano accesso. Poco dopo, nell’agosto 2001, l’FBI di Minneapolis arrestò e interrogò Zacarias Moussaoui, in seguito sospettato di essere il 20esimo dirottatore. Mentre l’indagine si intensificava nelle settimane prima dell’11/9, un agente di Minneapolis espresse preoccupazione che Moussaoui stesse preparando un attentato al World Trade Center con un aereo dirottato. Ma l’indagine di Minneapolis fubloccata cosìbruscamente che, si diceva scherzando, chebin Laden avesse una talpa all’FBI. Ancora una volta furono Michael Maltbie, Marionbowman e David Frasca a fare ostruzione. All’epoca tutti e tre sapevano del promemoria di Phoenix ma nessuno di loro disse nulla in proposito a Minneapolis prima dell’11 settembre.
PARTE SOTTOTITOLATA
Nel giugno 2002, Micheal Maltbie fu promosso supervisore presso l’ufficio FBI di Cleveland. Nel dicembre 2002, Marionbowman ricevette il Presidential Rank of Meritorius Service” ed unbonus pari al 20% del suo salario. A fine 2002, David Frasca fu promosso alla terza carica dell’FBI per la lotta al terrorismo.
VOICE OVER
Nel gennaio del 2001, ad un agente di Chicago, Robert Wright fubloccata un’indagine terroristica durata tre anni. Tre mesi dopo, in un memoriale accusa l’FBI di non essere minimamente interessato a sventare un attacco terroristico ma “solo a raccogliere prove per sapere chi arrestare quando un attacco terroristico sarebbe avvenuto”. L’indaginebloccata di Wright era forse collegata all’ordine 199-I del gennaio 2001? Mentre lavorava all’ufficio traduzioni dell’FBI dopo l’11 settembre, Sibel Edmonds scoprì prove di un’estesa corruzione interna e di cospirazione per coprire informazioni sull’11 settembre. Obbligata al silenzio dal Dipartimento di Giustizia guidato da John Ashcroft, alla Edmonds è stata negata l’opportunità di raccontare la sua storia ma ha trovato coraggiosamente altri modi per parlare.
SIBEL EDMONDS-Ufficio Traduzioni FBI
Per diventare cittadina americana, ho prestato giuramento. Nel farlo, ho promesso che avrei sostenuto e difeso la Costituzione e le leggi degli Stati Uniti d’America contro tutti i nemici stranieri e locali. Quindi, non solo ho il diritto di mettere in discussione le azioni anticostituzionali ed antiamericane di John Ashcroft, ma come cittadina americana è mio dovere. Ed anche vostro.
PARTE SOTTOTITOLATA THEODORE ROOSVELT-26° PRESIDENTE
“Affermare che non debba essere fatta alcuna critica al Presidente, o che si debba stare al fianco del Presidente nelbene e nel male non è solamente antipatriottico e servile, ma anche moralmente un tradimento verso l’opinione pubblica americana”.
BARRIE ZWICKER - Giornalista della Televisione canadese
Saltiamo di nuovo al 2 Agosto 1990. L’Iraq attacca il Kuwait con l’accusa che quest’ultimo stia estraendo greggio dai campi iracheni. Il Presidente USA George Herbert Walkerbush vuole una guerra di terra contro l’Iraq ma i sondaggi mostrano solo metà del paese a favore. Poi c’è la testimonianza ad un comitato congressuale di una 15enne del Kuwait. Si dice di non svelarne l’identità per paura di rappresaglie.
FIGLIA DI SAUD NASIR AL-SABAH Ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti
“Mentre ero lì, ho visto i soldati iracheni entrare all’ospedale con le pistole. Hanno tirato fuori i neonati dalle incubatrici, e poi se ne sono andati, lasciando morire ibimbi per terra”.
BARRIE ZWICKER - Giornalista della Televisione canadese
Gli americani sono indignati. Il risultato? Sostengono la guerra. È un momento topico. Inizia l’operazione Tempesta nel Deserto. Piccolo problema: nessunbimbo morto fuori dalle incubatrici. Nessuno. Il programma investigativo più importante della Canadianbroadcasting Corporation, The Fifth Estate, rivela che la ragazza è la figlia dell’ambasciatore del Kuwait, che ha ricevuto il copione ed ha imparato a recitare grazie al gigante americano delle PR, Hill and Knowlton.
BARRIE ZWICKER - Giornalista della Televisione canadese Quest’uomo mente.
SAUD NASIR AL-SABAH- Ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti
Io stesso ho seppellito 14 neonati che erano stati tolti dalle loro incubatrici.
BARRIE ZWICKER-Giornalista della Televisione canadese
Quest’uomo mente.
GEORGE HERBERT W. BUSH
Avevano bambini nelle incubatrici che sono statibuttati fuori... in modo che il Kuwait potesse essere eliminato.
GEORGE W.BUSH
Io, George W.Bush, giuro solennemente...
VOICE OVER
Quandobush entrò in carica nel 2000, portò con sé il suo vice, Dick Cheney, il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld ed il suo vice Paul Wolfowitz. Tutti avevano precedentemente lavorato per le amministrazioni di Ronald Reagan e Georgebush padre. Paul Wolfowitz, in particolare, era da tempo indicato come la forza intellettuale dietro ad un movimento neoconservatore del Partito Repubblicano. Per anni Wolfowitz aveva fomentato l’idea che gli USA dovessero rivedere gli impegni presi con organizzazioni multilaterali come le Nazioni Unite. Nel 1992, a Paul Wolfowitz che lavorava per il Dipartimento della Difesa fu chiesto di stendere la primabozza di una nuova strategia per la sicurezza nazionale. La Dottrina Wolfowitz prevedeva che gli Stati Uniti aumentassero sensibilmente la spesa per la Difesa, fossero aperti ad azioni militari preventive, e disposti ad usare la forza militare unilateralmente con o senza alleati. Wolfowitz e colleghi, Nel 2000 stilarono un’altra strategia per la sicurezza nazionale nella quale si sollecitavano gli USA ad aumentare ilbudget militare fino a 100 miliardi di dollari, di negare ad altre nazioni l’uso dello spazio aereo e di adottare una politica estera più aggressiva e unilaterale che permettesse al paese di attaccare preventivamente nel mondo. Eliminare paesi come l’Iraq faceva parte di questo grande progetto. Ma persino questi ultraconservatori sapevano che la dottrina Wolfowitz era troppo radicale per ottenere l’appoggio dell’establishment della politica estera, del Partito Repubblicano e degli americani. Nel loro documento scritto nel settembre del 2000, ammettono che il processo per cambiare è sempre molto lungo. “A meno che” queste le loro parole, “non ci sia un altro evento catastrofico e catalizzante come Pearl Harbor.” Un anno dopo quell’evento arrivò.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Nella conferenza di New York alcuni studiosi e ricercatori hanno fatto anche delle considerazioni sui membri della Commissione che ha redatto il rapporto, e ipotizzano che alcune persone all’interno dell’amministrazionebush sapessero. Si tratta di congetture, e come tali si possono condividere oppure no.
DAVID RAY GRIFFIN - Autore di “THE NEW PEARL HARBOR” e di “THE 9/11 COMMISSION REPORT-OMISSION AND DISTORTION”
Buonasera. Vorrei parlarvi del Rapporto della Commissione dell’11 settembre, che sto studiando da un po’. Molti mi hanno chiesto quanto il rapporto sia accurato. Dipende dalla prospettiva. Per l’americano medio, che ascolta le notizie sull’11 settembre solo dai canali ufficiali, il Rapporto è eccellente. Nella prefazione si afferma che il rapporto e’ imparziale. Ma la Commissione ha iniziato i lavori dando per scontato che la teoria ufficiale fosse la verità. Ha presunto la sua veridicità dall’inizio alla fine del lavoro, e su questabase ha deciso quali fossero gli eventi rilevanti.
DAVID RAY GRIFFIN - Autore di “THE NEW PEARL HARBOR” e di “THE 9/11 COMMISSION REPORT-OMISSION AND DISTORTION”
Nella prefazione si dice poi che il loro lavoro doveva essere indipendente e non-partitico. In effetti il comitato era costituito equamente da Democratici e Repubblicani. Non è del tutto vero, perché il presidente della commissione è repubblicano e soprattutto, lo è anche il direttore esecutivo, Philip Zelikow. Membro del Consiglio Nazionale di Sicurezza della prima amministrazionebush, ha scritto un libro con Condoleeza Rice, ed infine è diventato parte della commissione servizi segreti internazionali per George W.bush. Quindi la commissione non è sicuramente indipendente dalla Casabianca poiché il direttore esecutivo rappresenta la prospettiva della Casabianca. Come direttore esecutivo, Zelikow non ha mai chiesto allo staff di investigare al di fuori della teoria ufficiale. Alcuni critici, dopo aver letto il Rapporto della Commissione lo hanno chiamato il Rapporto dell’Omissione. Per esempio, iniziano il lavoro con una discussione sui dirottatori nominando gli stessi 19 conosciuti fin dall’inizio. Non hanno però detto che 6 di loro sono risultati vivi. Sui crolli del World Trade Center, non dicono che il fuoco non ha mai fatto crollare alti edifici con struttura d’acciaio. Non dicono che i crolli hanno 10 caratteristiche comuni alle demolizioni controllate. Non accennano neppure al crollo dell’edificio Sette e ignorano le dichiarazioni di chi gestiva quell’edificio, Larry Silverstein, e cioè che lui e i vigili del fuoco decisero di tirarlo giù con gli esplosivi. Non parlano dell’asportazione delle macerie che avrebbe coperto qualsiasi prova di esplosivo.
Riguardo lo schianto sul Pentagono non dicono che nelle foto si nota che ilbuco che si formò era piccolo e nessunboeing avrebbe potuto starci. Non dicono che il sistema anti-missili del Pentagono avrebbe dovuto abbattere qualsiasi velivolo commerciale nelle vicinanze del Pentagono. Riguardo al comportamento dibush quel giorno non si chiedono perché i Servizi Segreti non lo abbiano portato via quando si sarebbe dovuto temere che lui fosse uno degli obiettivi dei terroristi. Non parlano degli avvertimenti più specifici. Non hanno chiesto ad Ashcroft che tipo di avvertimento abbia ricevuto per indurlo abloccare il traffico commerciale.
Ignorano la testimonianza di Abu-Zubaydah, l’agente di Al-Qaeda, che raccontò di tre membri della famiglia reale saudita al corrente dei piani per gli attacchi in America e che anche un generale pakistano ne era al corrente, testimonianza comprovata dal fatto che tutti e quattro gli uomini sono morti nel giro di pochi mesi. Hanno omesso qualsiasi riferimento al fatto che il capo dei Servizi Segreti pakistani era a Washington quella settimana e che aveva trasferito a Mohammed Atta $100.000. Hanno ignorato il Progetto per un Nuovo Secolo Americano creato da molti individui che ora fanno parte dell’amministrazionebush, contenente la frase “inquietante” che un’altra Pearl Harbour avrebbe aiutato.
Nel primo capitolo, è fornita una versione creata ad arte per assolvere il Pentagono dalle sue colpe, che descrive lo staff dell’aviazione civile come incompetenti, pasticcioni, incapaci di riconoscere un dirottamento quando i tre, quattro segnali principali si erano manifestati. Accusa anche il quartier generale dell’aviazione civile di non aver chiamato l’esercito nemmeno dopo aver saputo dei dirottamenti. Questa parte dovrebbe prendere un premio per la fiction creativa.
ROBERT BOWMAN-Presidente Istituto per gli studi su Spazio e Sicurezza
Molte di queste informazioni messe insieme provano che la versione ufficiale non sta in piedi. Non provano cos’è successo veramente e chi è stato. C’è anche un’altra serie di fatti, come la confisca dei nastri della sorveglianza del momento dell’impatto con il Pentagono, ed anche la confisca dei nastri registrati della torre di controllo. Prese insieme, queste cose provano che alte sfere del governo non vogliono si sappia cos’è successo e chi è stato. Sappiamo invece che Ashcroft ed i suoi hanno avuto il Patriot Act che ci toglie le nostre libertà civili e straccia la Carta dei Diritti. Unocal ha avuto la sua invasione dell’Afghanistan e ottenuto il passaggio per i condotti di greggio e gas per un valore di mille miliardi di dollari dal Mar Caspio all’Oceano Indiano. L’Halliburton di Cheney ha ottenuto contratti per appoggiare le truppe nella distruzione dell’Iraq e contratti per la ricostruzione. I neoconservatori hanno ottenuto l’invasione dell’Iraq, ed un cambio di governo. Quindi la domanda è “chi ha guadagnato dall’11 settembre?” Messe queste tre cose insieme, è chiaro che si tratta di individui nelle alte sfere dell’amministrazione. Credo che la cosa più carina che si possa dire di George W.bush, e di tutti gli individui nel governo USA coinvolti in questa copertura massiccia…la cosa più carina che possiamo dire è che erano al corrente degli attacchi imminenti e li hanno lasciati accadere. Qualcuno potrebbe definire questo troppo gentile. Ma è alto tradimento e cospirazione per commettere un omicidio. A noi non resta che continuare a pretendere la riapertura della Commissione o una vera indagini magari da parte del Procuratore Generale di New York.
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Se avete lavorato, vissuto, o visitato l’area del WTC dopo l’11 settembre, trovatevi un legale per denunciare e fare causa civile agli ufficiali del governo che vi hanno mentito causando forse danni alla vostra salute. Grazie.
MILENA GABANELLI
Alla fine di questo documentario Lei invitava i newyorkesi a fare causa per danni. Ma fare causa a chi?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
All’Agenzia per l’Ambiente, al sindaco di New York e al Dipartimento per la Salute di New York. Hanno fatto causa in 8 mila ed è l’unico successo che abbiamo avuto.
MILENA GABANELLI
Ma perché hanno fatto causa?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ricordi che due giorni dopo il disastro, Christie Whitman, il capo dell’EPA ha detto ai newyorkesi che l’aria era respirabile, quando tutti gli esperti le avevano detto che non lo era. Ma l’EPA era stata obbligata, dal Dipartimento per la Salute della Casabianca, a cambiare il rapporto e dire che andava tuttobene perchébisognava riaprire Wall Street. Questo lo ha scritto il Direttore Generale dell’EPA. La Whitman è indagata dalla Corte di New York. Il Governo ha cercato di appellarsi al principio di immunità, ma il giudice ha detto che in questo caso non è possibile perché i fatti sono troppo gravi, quindi si va al processo.
MILENA GABANELLI (fuori campo)
Da un anno Jimmy Walter ha lasciato gli Stati Uniti e si è trasferito a Vienna perché lui dice continuavano a prendergli la macchina a martellate e lo aggredivano per strada.
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Le faccio vedere. Per nove volte e la polizia non ha mai indagato.
MILENA GABANELLI
La ragione per cui è venuto via?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ci sono dei programmi televisivi nazionali che mostrano la mia faccia e il mio libro e dicono: “Ogni volta che vedete qualcuno con questo libro in mano, toglieteglielo ebuttatelo giù dalle scale”. Il mio avvocato dice: “E’ libertà di parola”. La polizia dice “E’ libertà di parola”.
MILENA GABANELLI(fuori campo)
Qualche mese fa, lui dice, rientrando una sera nella sua casa di Vienna trova la porta aperta e sul tavolino duebicchieri con unabottiglia e un avvertimento “Sappiamo dove sei”.
MILENA GABANELLI
Ma teme per la sua persona fisicamente?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
La gente mi attacca fisicamente.
MILENA GABANELLI
Perché la gente la gente la riconosceva per strada?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Perché ho fatto tante manifestazioni, trasmettono la mia faccia sulla tv nazionale e incitano ad aggredirmi. Non ho paura di morire, perché non c’è modo di sapere se sei sulla traiettoria di un proiettile, ma principalmente è per via di quello che abbiamo fatto in Iraq, in Afghanistan, adesso in Libano, in Siria e presto in Iran. Non voglio far parte di tutto questo, voglio diventare un cittadino austriaco.
MILENA GABANELLI
E il Governo austriaco che dice?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Per ora io non esisto. Non esisto per il Governo austriaco, ok?
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Tanti auguri a Jimmy Walter! Gli interrogativi e i dubbi suscitati da questo filmato e dai tanti altri realizzati negli ultimi 2 anni, non sono necessariamente convincenti, avrebbero invece dovuto esserlo le risposte del Congresso. Così non è stato . Questo vuol dire che ci sono difficoltà oggettive a dare spiegazioni, anche perché il fatto è senza precedenti.
E sui dubbi si continua a lavorare, ma anche su fatti certi, per esempio gli 8000 newyorkesi che hanno fatto causa perché si sono ammalati. Difficile che non succedesse con quel disastro, ma l’ente governativo che doveva dire ai cittadini “attenti l’inquinamento è alto” ha detto invece “state tranquilli”. Le testimonianze sono state raccolte da Paolo Jiormi e Franco Fracassi.
JOEL R. KUPFERMAN-Direttore Esecutivo dell’Environmental Law and Justice Project
Nell’Aprile del 2006 sono stati scoperti resti umani sul tetto del 130 di Liberty Street, conosciuto anche come l’edificio della Deutschebankbuilding.
VOICE OVER
700 pezzi di ossa umane, sul tetto del grattacielo di 40 piani della Deutschebank. La notizia ha messo in luce quanto sia stata superficiale la pulizia e la rimozione dei rifiuti dall’area circostante Ground Zero. Questo ritrovamento è avvenuto solo perché la Deutschebank ha dovuto fare delle perizie da offrire alla propria compagnia assicurativa. Joel Kupferman è l’avvocato che tutela gli interessi dei newyorkesi nella causa collettiva.
JOEL R. KUPFERMAN-Direttore Esecutivo dell’Environmental Law and Justice Project
La Deutschebank, ha speso 33 milioni di dollari per tentare di convincere le compagnie di assicurazione che questo edificio non è pulito e non potrà mai essere pulito, che tutto il materiale del World Trade Center rovesciandosi è penetrato dentro ai muri e che non era stato possibile pulirlo. Dai test è risultato che sull’edificio l’amianto da solo era 12.000 volte sopra i livelli di sicurezza, ilberillio era 150 volte sopra, il cadmio – un metallo pesante che causa cancro e problemi al cervello – era 609 volte la misura tollerata, il piombo 1.300 e così di seguito per mercurio, Policlorobifenili, Idrocarburi Polinucleari Aromatici e diossine.
VOICE OVER
Una ricerca dell’ospedale newyorchese Mount Sinai ha rivelato il 5 settembre del 2006 che il 70% di chi si trovava dalle parti di Ground Zero l’11 Settembre, soffre oggi di serie malattie respiratorie. A rischio anche i volontari che hanno lavorato sul sito fino a 2 anni dopo. Il 59% di loro oggi è malato.
AMY WALLING- Volontaria
Per il venerdì di quella settimana mi ero unita a un gruppo che aveva prestato servizio volontario nell’installazione di fari e generatori.
SEAMUS DOGHERTY Ce ne stavamo sopra le macerie. All’inizio ci passammo due giorni interi… senza tornare mai a casa. Dormivamo lì.
DONNA MALATA
Nel 2004 mi svegliavo tutte le notti in unbagno di sudore….Soffrivo di disturbi neurologici, vedevo delle lucette attorno agli occhi. Mi sentivo come se mi mancasse l’ossigeno. I miei polmoni funzionavano, ero in grado di respirare… ma… mi sentivo come se non respirassi affatto.
UOMO MALATO
Dormivo a fatica, poi iniziai a respirare con difficoltà…. Mi cominciarono a spuntare delle strane chiazze sulle fronte e sulla pelle. E mi sentivo molto, molto stanco, esausto.
DONNA MALATA
Una delle prime cose che presi fu un test per controllare i miei livelli di metalli pesanti. Risultarono estremamente elevati il mercurio e il piombo.
VOICE OVER La Underwriters è la società che è stata incaricata di fare test su modelli computerizzati e riproduzioni in scala delle Torri, per spiegarne scientificamente il crollo. Kevin Ryan ex manager della società conosce nei dettagli le perizie.
KEVIN RYAN-Ex manager Underwriters Labs
Abbiamo testato i modellini dei piani dell’edificio nell’agosto del 2004, e questi test hanno smentito la teoria ufficiale del collasso, la cosiddetta “teoria del pancake”. Secondo questa teoria i piani sarebbero collassati uno sull’altro fino a formare una pila il cui peso non sarebbe stato sostenibile dalle colonne, che avrebbero ceduto innescando il collasso.bene, nei test il modellino non è collassato; erano test fatti dentro fornaci, con temperature molto più calde e per tempi più lunghi, ma il modellino ha tenuto.
VOICE OVER
Ma il rapporto ufficiale dice che il crollo è stato causato dal calore.
KEVIN RYAN-Ex manager Underwriters Labs
Dopo aver investigato per un anno e mezzo ho scoperto che la Underwriters aveva INSERITO i parametri dei test, raddoppiando o dimezzando le variabili; per esempio dicono che c’erano 13 tonnellate di carburante aereo nei serbatoi. L’Amministrazione Federale dell’Aviazione riporta che probabilmente erano 6 tonnellate e mezza, 13 è il doppio! Hanno raddoppiato l’ammontare di idrocarburi usati e il tempo di esposizione al fuoco: 90 minuti, quando invece sappiamo essere fra i 45 massimo 50 minuti per entrambi gli edifici. Nonostante questo il test ha dimostrato che l’edificio non cadeva. Allora hanno ignorato questi risultati, e li hanno inseriti tutti in un computer. La loro relazione conclusiva è tutta computerizzata, ma i loro computer non sono accessibili e non ci hanno permesso di esaminarli.
VOICE OVER
Il Prof. Steven Jones, fisico di fama mondiale, noto per le sue ricerche sulla fusione a freddo dell’atomo, insegna presso l’Universitàbrigham Young dello Utah. La teoria secondo cui il crollo delle Torri Gemelle sarebbe stato in realtà una demolizione controllata, sarebbe provata, secondo lui, dalla presenza di termite sull’acciaio recuperato a Ground Zero. Il professore ha mostrato questo video, ora disponibile su Internet, in cui si vede metallo fuso colare dalla Torre Sud poco prima del suo collasso.
STEVEN JONES- Professore di fisica, Univ.brigham Young Utah
Siamo abbastanza sicuri del perché il metallo si è fuso. La fonte viene da un materiale chiamato Termite, che è polvere di alluminio, ossido di ferro e zolfo, spesso con l’aggiunta di permanganato di potassio. E… la Termite è una sostanza chimica che quando si attiva può tagliare l’acciaio molto rapidamente, come un coltello nelburro, e questa Termite usa, lo zolfo nel processo di fusione rapida attraverso l’acciaio. È come per il diamante con il vetro.
VOICE OVER
Paolo Marini è uno scienziato di valore. Oggi lavora all’acceleratore nucleare di Frascati come esperto di metalli. Ciò che lo colpisce, leggendo i resoconti dell’analisi sui metalli fatta su una trave di Ground Zero, è la presenza di zolfo.
PAOLO MARINI- Fisico Istituto Nazionale Fisica Nucleare
Si vede la presenza di un elemento che normalmente non dovrebbe essere presente e soprattutto in quantità cospicua e cioè dello zolfo. Ora lo zolfo abbassa in maniera drammatica la temperatura di fusione del ferro e quindi è chiaro che in questo campione in cui abbiamo albordo dei grani che costituiscono la struttura del materiale una presenza consistente di zolfo, questo fatto, sicuramente è impossibile che la trave all'origine contenesse quello zolfo, quindi è chiaro che lo zolfo ci è entrato. Ora, come ci è entrato?
VOICE OVER
Secondo Jones ci è entrato grazie alla Termite, presente negli esplosivi usati nelle demolizioni.
STEVEN JONES- Professo
In onda domenica 24 settembre alle 21.00
MILENA GABANELLI
Quanti soldi ha speso?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Sette milioni di dollari di tasca mia, inclusa la pubblicità sui giornali per fermare la guerra in Iraq.
MILENA GABANELLI (fuori campo)
Jimmy Walter è un miliardario americano che ha investito un patrimonio nel produrre un filmato distribuito gratis per convincere l'opinione pubblica che la versione ufficiale sui fatti dell'11 settembre non è vera.
MILENA GABANELLI
Ma come fa ad essere così sicuro, non le è mai venuto un dubbio?
JIMMY WALTER- Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Non sono sicuro di tante cose, del perché è successo, della fine che hanno fatto i passeggeri sul volo del Pentagono e tanto meno che fine ha fatto quell'aereo. Non sono sicuro di cosa è entrato nel pentagono e l'abbiamo detto, non so cosa l'abbia colpito, non so cosa abbia fatto quel buco. Ma so per certo che non può essere stato un boeing 757. Di alcune cose sono sicuro, altre sono domande, quello di cui sono sicuro è che quello che il Governo ci ha raccontato sono bugie.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Buonasera, puntata speciale di Report prima della nostra consueta programmazione che riprenderà domenica prossima. Questo filmato distribuito gratuitamente è stato il primo a fare una ricostruzione critica e sistematica dei fatti dell'11 settembre, nasce da una conferenza organizzata a New York nel 2004 a cui hanno partecipato ricercatori ed esperti indipendenti. Gira da 2 anni su internet, piccole tv satellitari, è stato trasmesso da una tv nazionale in Malesia, Venezuela e Olanda. Tutti gli altri paesi lo hanno ignorato.
È ovviamente un filmato molto controverso, e decidere di trasmetterlo non significa condividere tutto quello che sta qua dentro. Le convinzioni personali non servono a niente, stiamo parlando di un fatto che ha cambiato il mondo e il nostro dovere è quello di fornire tutte le informazioni disponibili e cercare di capire anche perché un terzo degli americani non crede nella versione ufficiale e il 66% dei newyorkesi chiede la riapertura della commissione d'inchiesta.
ED BEGLEY - Presentatore
Benvenuti a Confronting The Evidence, un'inchiesta per riaprire l’indagine dell'11 settembre 2001. Presenterò io il programma. Per cortesia accomodatevi poiché cominceremo subito. Ma ora vorrei chiamare Jamey Hecht, che presenterà con me stasera. Jamey, vieni!
JAMEY HECHT
Come mai così tanta gente crede che la violenza, il lutto e il dolore inflitti l'11 settembre si potessero evitare e che non sia stato un evento improvviso, né un cataclisma contro l'umanità che ci porta a piegare il capo, ricordare i caduti, e tornare poi alla nostra routine? O ancora come ci era stato detto di fare qui a New York, uscire a fare shopping??!! Perché le domande poste dalle famiglie e dai ricercatori indipendenti, alcuni dei quali presenti questa sera, non hanno avuto risposta? Oggi analizzeremo quegli orribili eventi sotto una nuova luce.
ED BEGLEY - Presentatore
Abbiamo un gruppo di ricercatori in gamba che ha messo in discussione la versione ufficiale dell’11 settembre dal primo giorno dopo gli attacchi. Le domande che hanno sollevato sono state oggetto di molti articoli e di discussioni da parte dei cittadini. Siamo riusciti a far riflettere tanta gente, nonostante il silenzio ufficiale da parte dei media, su tutti i fatti che adesso vi mostreremo.
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
VOCI SOTTOFONDO
“…lei stabene? …come si sente?”
“cerchiamo subito i soccorritori”
“questa è la macchina colpita da dietro che mi ha salvato la vita”
“sento voci, rumori, non capisco… forse qualcuno che habisogno d'aiuto…”
“…correte qui…”
“qualcuno habisogno di un medico?”
JAMEY HECHT
Crediamo di dovere alle vittime e ai loro familiari un'approfondita e coraggiosa indagine degli eventi accaduti, fatta da diverse angolature e di doverla perseguire ovunque ci porti. Non conosciamo modo migliore per onorare i caduti che attingere alle nostre forze intellettuali, ed affrontare ciò che può darci fastidio o farci male. Oscure implicazioni di prove che è troppo facile scartare…
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
UOMO 1
“La torre è parsa sgretolarsi e ha cominciato a cadere”
“La torre è parsa sgretolarsi e ha cominciato a cadere. Poi non ho più guardato”
“Ho cominciato a correre. La gente correva. Scappava. Si nascondeva nelle portinerie... senza fermarsi a guardare indietro...”
DONNA 1
“Ma non ci potevo credere. È difficile...”
UOMO 2
“O Dio!”
DONNA 2
“O Dio!”
UOMO 3
“Sono entrambe crollate. È tutto una grande nuvola di fumo”.
UOMO 4
“Un aereo si è schiantato nel Pentagono”.
ED BEGLEY - Presentatore
Se ritenete impossibile che le autorità abbiano potuto permettere gli attentati dell'11 settembre per ragioni politiche, ad un costo di vite umane così alto, ecco cosa le autorità hanno permesso che accadesse ai residenti di New York subito dopo l'11 settembre. Jenna Orkin dell’Organizzazione Ambientale del World Trade Center. Jenna!
JENNA ORKIN - ORGANIZZAZIONE AMBIENTALE DEL WTC
L'11 settembre è stato anche un disastro ambientale di proporzioni storiche. Nel World Trade Center c'erano circa 50.000 computer ognuno contenente dagli 1,8 ai 5,5 kg di piombo. Senza contare il World Trade Center Sette.
Centinaia di tonnellate di amianto ricoprivano i primi 40 piani di almeno una torre. Decine di migliaia di lampadine fluorescenti, ciascuna contenente tanto mercurio da poter contaminare un quarto di un isolato. I sistemi antifumo contenevano americium-241 radioattivo. L'alcalinità dell'aria era equivalente a quella del Drano, tra i più potenti gel detergenti corrosivi. Un mese dopo il disastro, scienziati dell’Università della California di Davis scoprirono livelli di vanadio e particelle ultrafini tra i più alti mai rilevati tra 7.000 campioni raccolti nel mondo inclusi quelli dei pozzi di petrolio bruciati in Kuwait.
Il Dr. Marjorie Clark ha paragonato l'inquinamento provocato dall'11 settembre a quello di fabbriche di amianto, crematoi, inceneritori e un vulcano insieme. Malgrado ciò, 2 giorni dopo, l’agenzia per la protezione ambientale l’EPA, sostenne che “l'aria era respirabile.” Un rapporto dell'Ispettore Generale dell'EPA nell'agosto 2003 sostenne che i comunicati stampa dell'agenzia, che inizialmente avvertivano dell'amianto nell'aria, furono cambiati per rassicurare la gente. Le modifiche furono fatte dal Consiglio sulla Qualità dell'Ambiente della Casabianca per poter riaprire Wall Street. Questo è nel rapporto. In seguito alla falsa buona notizia, è stato a volte proibito ai soccorritori di indossare maschere per l’ossigeno, per evitare che la gente si spaventasse. Le compagnie assicurative si sono spesso rifiutate di pagare i costi per la pulizia dell'aria, obbligando i residenti a pulirsi i rifiuti tossici nei loro appartamenti, come da istruzioni del Dipartimento della Sanità cittadino: “Usate uno straccio bagnato e dove c'è molta polvere, indossate pantaloni lunghi”.
Stiamo cominciando a vedere le conseguenze di questa catena di eventi. Più della metà degli eroi che ha pulito Ground Zero sta manifestando problemi respiratori. Centinaia di pompieri non possono più lavorare. 14 cani da soccorso sono morti. Il rapporto della commissione lo accenna in appendice. Hanno intervistato Sam Thernstrom, il coordinatore della Casabianca, che ha cambiato i comunicati stampa. Dice che non l'ha fatto per riaprire Wall Street. Era la procedura.
CHRISTIE WHITMAN-Direttore EPA
“Possiamo assicurare che l'aria è respirabile e l'acqua è potabile”.
HUGH KAUFMAN- Investigatore capo EPA
L’EPA ha mentito al pubblico e al Congresso sugli effetti nefasti della catastrofe dell'11 settembre.
ROBERT GULACK - Procuratore della SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSION
Siccome l’EPA ha detto che gli uffici erano sicuri e i datori di lavoro hanno richiamato gli impiegati in ufficio, migliaia di noi ora sono malati cronici.
HUGH KAUFMAN - Investigatore capo EPA
L’aria è stata inquinata per molti molti mesi. Tonnellate di materiale pericoloso si sono depositate nelle case, negli uffici, dove, in molti casi, si trovano ancora oggi.
JOEL R. KUPFERMAN-Direttore esecutivo dell’Environmental Law and Justice Project
Il fallimento più grande del governo dopo l'11 settembre è stato il non aver agito come un governo dovrebbe. Cioè informandoci e proteggendoci.
ED BEGLEY - Presentatore
Tra le immagini terribili dell'11 settembre, quelle del crollo delle Torri sono le peggiori. Una nazione sotto shock guardava i due più grandi grattacieli nell'orizzonte di New York crollare davanti ai propri occhi. Data l'ampia scala, la natura senza precedenti dell'orribile spettacolo e la mancanza di altre informazioni, gli spettatori potevano solo pensare che gli schianti dei voli 11 e 175 fossero stati la sola causa dei crolli delle torri.
VOICE OVER
L’edificio Numero Sette del World Trade Center aveva 47 piani, con una struttura d'acciaio. Nessun aereo lo ha abbattuto, né le torri lo hanno travolto. Eppure, questo edificio si è disintegrato. Questa immagine satellitare mostra il World Trade Center circa un anno prima dell’attacco. L’edificio sette è quello al centro, l’edificio 1 è la Torre Nord. Si può distinguere dalla Torre Sud per via dell’antenna. Gli Edifici Quattro, Cinque e Sei erano uffici. L’Edificio Tre era un hotel. L’attacco ha distrutto tutti e sette gli edifici oltre ad averne danneggiato alcuni circostanti. Questa e’ la veduta aerea delle macerie dell’Edificio Sette. Come può un edificio di 47 piani sgretolarsi in una piccola montagna di macerie?
L’amministrazione Bush dice che il fuoco lo ha disintegrato. Il fuoco è iniziato nell’Edificio Sette alle 9:00, pochi minuti dopo lo schianto nella Torre Sud. Gli incendi sono durati tutto il giorno. La foto è delle 15:00. Non è facile vedere gli incendi, sono piccoli. L’aria e’ piena di polvere e fumo. Il riflesso degli edifici intorno rende complesso capire dov’è il Sette. Oscuriamo gli altri edifici per un momento così che possiate vedere meglio l’Edificio Sette. Ci sono fiamme provenienti solo da alcune delle migliaia di finestre di questo grande edificio. La maggior parte dei piani non aveva incendi e quelli che ce li hanno bruciano in zone isolate. Se confrontati ad altri incendi di uffici, questi sono piccoli. Perché il sistema antincendio non li ha spenti? Alle 17:30 circa, l’edificio è improvvisamente imploso ed è crollato in un mucchio di macerie. Possono dei piccoli incendi averne causato il crollo? Secondo Bill Manning, direttore di Fire Engineering, gli incendi non distruggono l’acciaio.
LARRY SILVERSTEIN-Affittuario del WTC (fuori campo)
Mi ha chiamato il Comandante della stazione dei Pompieri dicendo che non sapevano se avrebbero potuto controllare l’incendio, ed io ho detto: “Abbiamo perso così tante vite che forse la decisone più saggia è quella di farlo crollare. Hanno deciso di farlo crollare e abbiamo guardato l’edificio venir giù ”.
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
GIORNALISTA (fuori campo)
“Il termine “pull it”, che Larry Silverstein ha appena usato è gergo del settore che sta per… demolizione controllata, cosa dice Larry Silverstein di preciso? Dice quindi che per il Sette c’è stata una demolizione controllata? Se si, è possibile che in mezzo al completo isterismo della mattina dell'11 settembre, un gruppo di demolitori possa aver tirato giù il Sette nel giro di poche ore? Molte delle demolizioni controllate necessitano fino a due settimane di pianificazione. In questo caso, l’unica spiegazione plausibile è che una demolizione controllata fosse stata decisa prima dell'11 settembre”.
VOICE OVER
Questa sconvolgente ammissione da parte di Larry Silverstein, proprietario dell’edificio 7, conferma i racconti dei testimoni sulle avvenute esplosioni. La notizia era stata riportata anche dalle grandi testate come CNN e Fox, e dalla Associated Press.
IMMAGINI CNN CROLLO TORRI
GIORNALISTA DONNA (fuori campo)
“La parte superiore dell’edificio è saltata in aria”.
GIORNALISTA UOMO 1 (fuori campo)
“C’è stata una seconda esplosione e poi un’altra ancora”.
GIORNALISTA UOMO 2 (fuori campo)
“Ci informano ora di una quarta esplosione al Trade Center”.
GIORNALISTA UOMO 3 (fuori campo)
“C’è appena stata una tremenda esplosione. Sembra quasi come se l’edificio sia imploso”.
VOICE OVER
Nel 2002 Thierry Messian pubblicò sul suo sito per la prima volta le uniche foto satellitari del Pentagono e del WTC così come apparivano prima e dopo l’evento. Le foto offrono una cronologia visiva degli attacchi e mettono in dubbio la versione del governo. Il foro frontale dell’edificio è troppo piccolo per un jet civile 757.
Sebbene gli attacchi dell’11 settembre siano stati seguiti da molti quotidiani, televisioni e riviste, sorprende di non trovare prove visibili di un 757 al Pentagono in nessuna foto. In forte contrasto con il WTC, il Pentagono mostra pochi danni ed è rimasto per lo più intatto. Ci si aspetterebbero foto che mostrino parti di un aereo come ali, motori, sedili o ruote. Ma non ci sono. Un jet civile 757 è largo circa 38 metri. Come può un aereo di queste dimensioni schiantarsi contro questo edificio ad alta velocità e fare un foro metà delle sue dimensioni? L’amministrazione Bush deve dare ancora una spiegazione. I crolli al WTC causarono apparentemente fiamme così calde da fondere la travi in acciaio. Mentre al Pentagono possiamo vedere mobili come questo tavolo e sgabello non bruciati. E qui c’è un libro che sembra intatto con pagine visibili. Il Pentagono è alto solo circa 22 metri e il 757 è alto 13 metri. Questo vuol dire che un pilota ha solo 9 metri per evitare questo edificio: un’impresa ardua anche per i piloti più esperti, figuriamoci un allievo della scuola di volo.
In effetti come si può pensare di ritrovare il Pentagono partendo da un punto qualunque del West Virginia senza più nessun aiuto da terra nel bel mezzo di quella selva di voli, rotte e canali preferenziali! Questo sarebbe già difficile per un pilota pluridecorato nella giornata più fortunata della sua vita, ma Hany Hanjour, come ha confermato il suo istruttore in una intervista al New York Times, era lo zimbello della scuola di volo, non era mai stato in grado di pilotare nemmeno un monomotore, non aveva mai volato in quota e non aveva mai visto da vicino i comandi di un 757.
Allora cosa ha colpito il Pentagono?
Il 16 maggio 2006, per smentire tutti i dubbi, l’amministrazione Bush rende pubblico il video di due telecamere di sorveglianza. Secondo la Casabianca il video mostrerebbe lo schianto del volo 77 dell’American Airlines contro il Pentagono. L’aereo però non si vede. Eppure intorno al Pentagono sono disseminate centinaia di telecamere di sicurezza che coprono ogni minimo angolo della zona, di giorno e di notte. È semplicemente il posto più protetto e sorvegliato del mondo. Ci sono inoltre le telecamere del vicino svincolo autostradale che inquadrano ininterrottamente lo spazio aereo antistante il Pentagono stesso. Qualunque cosa lo abbia colpito deve per forza essere passata di qua. Anche il vicino hotel Sheraton ha alcune delle sue telecamere puntate proprio in direzione dell’edificio colpito. Ma i nastri di tutte queste telecamere sono stati immediatamente confiscati dell’FBI e nessuno ha mai potuto vederli. Perché per le torri gemelle ci viene mostrato fino alla nausea l’impatto del secondo aereo, mentre per il Pentagono ci viene mostrato l’unico filmato in cui l’aereo non si vede, o perlomeno non si capisce se si tratta di aereo o qualcos’altro? L’unica cosa su cui tutti i testimoni concordano è che l’aereo portasse le insegne dell’America Airlines, che volasse a pochi metri dal suolo e a velocità elevatissima.
IMMAGINI
UOMO INTERVISTATO
“Non c’è il minimo dubbio che sia stato un American Airlines a colpire l’edificio…e non c’è il minimo dubbio che chiunque guidasse quell’aereo intendeva colpire il Pentagono”.
VOICE OVER
Ma riguardo al tipo di aereo si va da chi aveva creduto di vedere un boeing 757 a chi dice di aver visto un aereo molto più piccolo, da 1012 posti al massimo, molto più simile nelle dimensioni ad un caccia militare.
Queste foto mostrano l’edificio prima che cadesse il muro e potete vedere quanto sia piccolo il foro. Sembra impossibile che un jet civile entri in questo piccolo foro e nessun rottame è inoltre visibile di fronte all’edificio. Da nessuna parte sono visibili parti di aereo. Cosa è successo allora? Mentre i pompieri lavorano per spegnere le fiamme con schiuma bianca ritardante, possiamo vedere solo un piccolo foro di fronte al Pentagono. Se un boeing 757 alto circa 13 metri avesse colpito il Pentagono ci sarebbero stati enormi danni ai piani superiori, ma nessuno è stato capace di raccogliere queste anomalie e non sono stati trovati rottami per ulteriori esami. Come sono sparite queste prove?
Questa foto mostra 2 funzionari che stanno raccogliendo rottami sulla scena del disastro. Chi sono? Non hanno guanti e tute da lavoro. Perché si aggirano in mezzo ai pompieri e alla schiuma antincendio? Perché si affrettano a portare via questi pochi rottami? Sono dell’FBI? Se si trattasse di un 757 ci sarebbero 60 tonnellate di rottami, quindi questi 2 funzionari non darebbero nessun contributo significativo allo sgombero. Se invece fosse un aereo telecomandato ci sarebbero solo 4 tonnellate di rottami, ma poiché più del 50% è fibra di carbonio, resina o alluminio, materiali che bruciano, questo spiegherebbe il mistero dei pochi resti: meno di 2 tonnellate. Questo rottame sembra più appartenere ad un aereo telecomandato o ad un missile cruise che non ad un boeing 757.
IMMAGINI INCENDIO TORRI
GIORNALISTA (fuori campo)
“Da circa 3 chilometri dal Pentagono potete vedere il fumo fuoriuscire dall’edificio, mentre il simbolo della difesa statunitense andava in fumo. Quindi c’è stupore in tutta Washington”.
VOICE OVER
Tutti hanno visto queste foto dell’attacco dell’11 settembre. Sappiamo che dei terroristi arabi attaccarono gli Usa e che gli schianti e le fiamme causarono il crollo degli edifici. Tuttavia se guardiamo da vicino come sono crollati gli edifici sembra che sia stato usato dell’esplosivo. Ad esempio la polvere e’ uscita dai vetri inbasso dalla zona del crollo. Questa polvere e’ causata dall’altissima pressione. Quando guardiamo da vicino la zona che sta crollando, vediamo la polvere che esce da ogni finestra sullo stesso piano allo stesso momento. Le torri hanno un telaio in acciaio, così l’unico fatto che possa causarne il crollo e’ la rottura delle migliaia di giunti. Le torri sono crollate in meno di 10 secondi cioè in media 10 piani al secondo. Immaginate un edificio di 10 piani sgretolarsi in un secondo. Gli unici edifici che crollano così velocemente sono quelli distrutti con gli esplosivi. Ci e’ stato detto che il crollo e’ cominciato quando si e’ distrutto un piano e i pezzi sono caduti al piano di sotto, frantumandolo e così via fino in fondo. Tuttavia quando i pezzi colpiscono il piano sottostante teoricamente dovrebbero rallentare leggermente mentre un po’ della loro energia dovrebbe causare la rottura del piano. La Torre Nord ha iniziato a crollare dal 94° piano. Se ogni piano impiega un secondo, servirebbero 94 secondi. Invece i dati sismici e il video mostrano che la Torre Nord e’ crollata in soli 8,4 secondi. Dicono che il crollo sia stato causato dall’incendio, ma nessun grande edificio e’ mai crollato a causa di un incendio. Questo grattacielo di 32 piani a Madrid, e’ un ottimo esempio. L’incendio era così forte da propagarsi da un piano all’altro facendo sembrare l’edificio una torcia. Questo incendio fu molto più grande di quello del Wtc. Il giorno successivo c’erano ancora focolai ai piani piùbassi, tutto ciò che era dentro l’edificio e’ statobruciato, alcune sezioni dell’edificio distrutte, alcune parti in alto crollate. Ma l’edificio e’ rimasto in piedi e ha continuato a sostenere in cima una grande gru. In confronto l’incendio alla torre sud era piccolo, tanto che non si e’ mai diffuso all’altro lato dell’edificio. Sappiamo che alcuni pompieri arrivarono nella zona dell’incendio della torre sud perché hanno usato radio portatili per comunicare il loro arrivo. Dicevano che vi erano solo alcune zone con le fiamme, ovviamente l’incendio era troppo piccolo per uccidere i pompieri, ma dovremmo credere che era abbastanza grande da causare il crollo dell’edificio dopo averbruciato per soli 56 minuti. L’incendio a Madrid e’ stato molto piu’ grave e habruciato tutta la notte, ma l’edificio non e’ crollato. Gli scienziati hanno creato questa mappa delle temperature delle macerie, 5 giorni dopo il crollo. I pompieri hanno spruzzato acqua sulle macerie in quei 5 giorni, tuttavia la temperatura di una zona tra le macerie dell’edificio sette era oltre il punto di fusione dell’alluminio e lo stesso in una zona delle macerie della Torre Sud. Come e’ possibile che 5 giorni dopo le macerie siano ancora così calde da fondere l’alluminio? I presidenti delle due compagnie che stavano pulendo la zona dissero a Cristopherbollyn che l’acciaio era stato fuso allabase del seminterrato nelle torri e nell’edificio Sette. Queste incredibili temperature si formano con l’utilizzo di esplosivi. Il calore estremo creato nel seminterrato non poteva uscire essendo in profondità e così ha fuso l’acciaio.
Per quanto riguarda il crollo dell’edificio Sette, il governo americano ha indagato per sette mesi, e le conclusioni furono che non avevano idea del perché c’era stato il crollo. Alcuni mesi dopo il proprietario dell’edificio Sette, Larry Silverstein, annunciò alla televisione che furono i pompieri a demolirlo. Il governo e i giornalisti avrebbero dovuto richiedere che sia Silverstein che i pompieri chiarissero cosa fosse successo all’edificio ma nessuno ha posto domande. Il crollo dell’edificio Sette e’ identico al crollo delle costruzioni che sono state abbattute con esplosivi.
IMMAGINI A CONFRONTO TRA LE DEMOLIZIONI CONTROLLATE DI EDIFICI E IL CROLLO DEL WTC
POMPIERI
“…Un piano dopo l’altro, ha cominciato ad esplodere verso l’esterno…
…e’ come se l’avessero fatto esplodere…
…come quando programmano di tirare giù gli edifici…
…giù fino in fondo”.
LESLIE E. ROBERTSON-Responsabile della solidità strutturale delle Torri Gemelle
La responsabilità per garantire la massima robustezza delle Torri era la mia. Vuole sapere se mi sento in colpa per il fatto che siano crollate? Le circostanze dell’11 settembre erano al di fuori di quello che avevamo previsto nel progetto.
VOICE OVER
Robertson ha detto struttura garantiva la sicurezza in caso di impatto e di incendio, ma le circostanze che hanno determinato il crollo erano al di fuori di quello che era previsto nel progetto. Forse per questo nessuno gli ha mai fatto causa?
Ci sono molti punti interrogativi sul coinvolgimento del Governo negli attacchi, alcune delle cose che vi raccontiamo sono congetture, ma altre riguardano fatti scientifici. E’ difficile credere nel coinvolgimento del governo perché nessuna delle maggiori agenzie giornalistiche ne ha parlato. Alcuni reporter si rifiutano di parlare di esplosivi al WTC perché e’ come dire che il governo e’ criminale. Un altro motivo e’ che televisioni, quotidiani, riviste, in America e in Europa sono controllate da un piccolo numero di persone. Queste persone impediscono ai reporter di porre la questione della demolizione controllata, invece ci mostrano molte foto di Osamabin Laden. Molti reporter ci ignorano quando parliamo degli esplosivi e qualche volta articoli o programmi televisivi ci ridicolizzano, altre reti ci criticano. Questi programmi televisivi invece di fornire informazioni serie per contraddire le nostre discussioni ci insultano affinché la gente rida di noi. Guardate come Penn & Teller introducono Jimmy Walter:
PENN E TELLER
“Ed ecco questo cretino. No, così e’ troppo gentile. Fammelo riprovare. Ed ecco questo cretino!”
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Mi avevano invitato a un programma della CNN, l’Anderson’s show, ed hanno cercato di farmi sembrare un cretino. Ma i telespettatori telefonavano e l’80% era d’accordo con me. Allora mi hanno invitato un’altra volta e si e’ ripetuta la stessa scena del pubblico che si arrabbiava perché mi facevano sembrare un idiota e da allora e’ scattato il divieto sul mio nome.
MILENA GABANELLI
Cosa vuol dire che la facevano sembrare uno stupido?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ero…, ero ospite dello studio. Intervengo su una cosa e loro mi tolgono la parola e dicono: “Ma non ci si puo’ credere, ma cosa dice? Questo e’ un cretino”. Le puo’ vedere se vuole, sono su internet.
MILENA GABANELLI (fuori campo)
Compra pagine di pubblicità su Forbes, Newsweek, Usa Today, dove si pongono domande sui crolli e sul Pentagono e polemizza: “L’Amministrazionebush spende per la commissione d’indagine 600 mila dollari”, per la questione extra-coniugale di Clinton i repubblicani avevano investito 40 milioni di dollari. Commissiona anche un sondaggio dal quale risulta che il 66% dei newyorkesi vogliono la riapertura della commissione sull’11 settembre.
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Questa e’ la prima pubblicita’ che ho comprato sul New York Times: “Powell sulle armi chimiche racconta palle?” Per questa pagina ho pagato 100 mila dollari.
MILENA GABANELLI
Alla fine per comprare tutte queste pagine quanto ha speso?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ho speso 850.000 dollari solo per gli annunci in tv.
MILENA GABANELLI
E per i giornali?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Per i giornali…per i giornali quasi 5 milioni di dollari, poi c’è il dvd, le conferenze in giro per il mondo, circa 7 milioni in tutto.
VOICE OVER
E quindi, alla fine, per tutti le Torri sono crollate a seguito dell’incendio e in 10 secondi. Nessuno mette in discussione questa versione, nemmeno le testimonianze sono prese sul serio.
IMMAGINI TESTIMONIANZE
POLIZIOTTO IN STRADA
“Abbiamo sentito un’esplosione veramente fortissima. Non si capisce ancora la natura dell’esplosione”.
GIORNALISTA FOX NEWS
“Sapete se si tratti di un’esplosione o del crollo di un edificio?”
POLIZIOTTO IN STRADA
“Mi e’ sembrata un’esplosione”.
GIORNALISTA FOX NEWS
“Parliamo di una grande esplosione!”
UOMO INTERVISTATO IN STRADA
“Ho visto i due edifici, credo fosse unabomba perché si tratta di entrambi”.
GIORNALISTA FOX NEWS
“Crediamo sia un rottame di uno degli aerei che ha colpito le Torri del Trade Center. L’FBI e’ qui, come vedete, ha circoscritto la zona. Stavano facendo foto e occupandosi della sicurezza poco prima di quella grande esplosione che abbiamo sentito”.
JEFF KING- Scienziato Ricercatore, Ingegnere MIT
Ho studiato fisica al MIT e ho fatto ingegneria elettrica per circa otto anni, con molte esperienze pratiche. Quando ho visto i crolli, mi sono parsi subito non spontanei. La prima cosa che ho fatto e’ stato parlare con un mio collega dell’esercito che si e’ occupato di molte demolizioni e costruzioni. Gli ho mostrato i video del fatto, quelli disponibili per il pubblico. Lui mi ha subito fatto notare delle piccole nuvolette di fumo che all’inizio uscivano dagli edifici, segno evidente di una demolizione controllata.
Non sapeva che altro pensare ma ha detto che senza dubbio si trattava di una demolizione controllata. Ci sono stati molti studi, di cui parlero’, per cercare una spiegazione plausibile ai crolli. Finora, nessuno di questi ci ha mostrato qualcosa che si potrebbe ragionevolmente chiamare un resoconto convincente e dettagliato del perché. Rimane inoltre la domanda sollevata in precedenza, sull’enorme distruzione di prove, il luogo e’ stato ripulito rapidamente. Di tutta la massa di materiale degli edifici distrutti, il National Institutes of Standards and Technology che sta conducendo l’indagine ha potuto recuperare solo 240 pezzi dell’intero edificio. Tutto il resto non c’è più, questo vuol dire che non si può fare una ricostruzione forense. Anche per catastrofi minori, di solito si ricostruiscono le cose in maniera il piu’ completa possibile. In questo caso e’ stato fatto esattamente l’opposto. Il primo vero rapporto e’ stato pubblicato dalla FEMA insieme all’Associazione Americana Ingegneri Civili. Era in pratica un gruppo di volontari della ASCE con accesso molto limitato al luogo. Molti dei pezzi che sono stati in grado di trovare sono stati recuperati nelle discariche. Il rapporto iniziale confermava che il kerosene sarebbebruciato molto velocemente. Pensiamo agli uffici moderni con fotocopiatrici e computer. Questi tipi di incendi di solitobruciano pian piano. Non si tratta di fiammate tipo torce. All’interno delle colonne, guardando i diagrammi dell’edificio, c’è un grande rettangolo centrale in ciascuna torre, che conteneva 47 colonne. Queste colonne erano in pratica la struttura di supporto principale e avevano lo scopo di sostenere l’intero carico gravitazionale dell’edificio. Essendo così massicce, si sarebbe pensato che avrebbero in qualche modo resistito al crollo. In realtà, come si e’ visto, pochi resti delle colonne sono rimasti in piedi fino ai primi piani. L’interno e’ stato disegnato in modo che, in caso d’incendio, il fuoco non potesse viaggiare attraverso gli ascensori, né che l’aria entrasse attraverso gli ascensori. L’architetto Aaron Swirsky li ha disegnati con un sistema chiamato a chiusura ermetica. C’erano finestre antincendio in grado di chiudere l’interno in un caso come questo. Le finestre, a quanto ne sappiamo, hanno funzionatobene. Vuol dire che la quantità di ossigeno era limitata. C’è stato uno studio da parte della Weidlinger & Associates, il cui ingegnere capo era Mathis Levi, un autorità in fatto di crollo di edifici. Levi ha scartato l’idea della sovrapposizione o del crollo dei piani. Inoltre, il rapporto ufficiale piu’ recente in merito dell’Istituto Nazionale di Standard e Tecnologia, ha scartato l’idea del crollo dei piani, ha suggerito che ci sia stato un crollo simultaneo degli interni, ma non ha cercato di fornire nessun modello per provare se in realtà siano stati distrutti dalle fiamme. Purtroppo il materiale che avrebbe consentito un’analisi dettagliata, la prova fisica, non c’è piu’. Una delle cose secondo me piu’ indicative, sono le grosse nuvole di fumo denso che avviluppavano la zona che attraversavano il fiume, fino quasi al New Jersey. Questo genere di flusso e’ conosciutobene in fisica e succede solo in due casi in maniera naturale. Il primo, nelle eruzioni vulcaniche, quando una quantità di lava all’improvviso esplode nell’aria dividendosi in piccole particelle. Nel secondo caso si parla di torpidità delle correnti. Questo avviene lungo ibordi del continente dove fango o sedimenti cadono, rimanendo a galla sull’acqua. Nella fase iniziale del crollo, nei primissimi momenti, si vedono queste nubi dense, espulse a velocita’ altissima. Sono dense perché corrono verso ilbasso diventando parte di un flusso piu’ grande. Ci stanno dicendo che il cemento e’ saltato in aria, e’ esploso, e poi e’ stato espulso, mentre i piani crollavano uno sull’altro. Non è una dinamica molto plausibile ma non ho ancora sentito nient’altro per spiegarlo. Parecchie persone presenti sul posto ci hanno detto che c’erano pochi pezzi di cemento, ma che la polvere era in gran parte cemento. Sappiamo che si sono polverizzati anche i metalli dei chip contenuti nei computer, perché sono stati trovati nella polvere, in particelle molto piccole, generalmente nell’ordine di meno di cento micron in diametro.
Quindi c’è un problema di dinamica su cosa, durante il crollo, abbia potuto polverizzare tutte queste cose. L’acciaio mantiene molta della sua interezza strutturale, persino quando e’ surriscaldato, finché non ci si avvicina al punto di fusione non si vede una gran perdita di forza. Questo e’ quello di cui parliamo: quando le colonne verticali crollano in se stesse significa che c’è una perdita completa della forza meccanica. Sappiamo che il fine settimana prima dell’11 settembre era mancata la corrente, e sembra siano state fatte delle prove di evacuazione per tutta la settimana precedente. La mancanza di corrente potrebbe essere stato il momento in cui le cariche per la demolizione sono state poste. Anche se credo possibile che siano state messe durante un periodo di tempo piu’ lungo, considerata la relativa accessibilità degli edifici.
ED BEGLEY- Presentatore
Grazie a Jeff King, grazie mille! E adesso vedremo le analisi fatte sul Pentagono dibarrie Zwicker.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Una spiegazione diffusa sul perché nessun velivolo militare sia stato in grado di intercettare i voli e impedire il disastro, e’ l’incompetenza. Parliamo allora della teoria dell’incompetenza tornando indietro al 26 ottobre 1999. E’ il giorno in cui il Learjet con abordo il golfista Payne Steward si e’ schiantato senza lasciare superstiti.
Dal rapporto della Commissione Nazionale Sicurezza Trasporti:
ore 9:19, il volo parte,
9:24, il pilota del Learjet risponde alle istruzioni della torre di controllo,
9:33, il controllore comunica altre istruzioni. Il pilota non risponde. Per quattro minuti e mezzo il controllore prova a stabilire un contatto. Non riuscendoci, chiama l’esercito. Non ha cercato, né avevabisogno quindi, dell’approvazione del Presidente degli Stati Uniti o di nessun altro. E’ una procedura standard quella di chiamare la forza aerea quando si perde il contatto radio con un aereo commerciale nel momento in cui questo esce dalla rotta.
9:54, 16 minuti dopo, l’F-16 raggiunge il Learjet a 14.000 metri, e procede ad un’ispezione visuale. Tempo totale: 21 minuti.
Cosa prova tutto questo? Prova che esistono procedure standard per affrontare queste emergenze. Il personale di volo e di terra e’ addestrato a seguire le procedure di routine, perfezionate in anni e anni, come dimostra l’incidente del Learjet. Se grandi aerei controllati sul radar lasciassero le loro rotte improvvisamente, partirebbero molte chiamate all’esercito, specialmente dopo che due hanno colpito il World Trade Center ed uno sta andando verso Washington, vola sopra la Casabianca, vira di colpo e punta verso il Pentagono. Tutti a quel punto sanno che si tratta dibrutte notizie. Su tutti i canali per piu’ di mezz’ora si parla di un attacco terroristico. Labase della forza aerea di Andrews e’ enorme. L’aereo del Presidente sosta qui. Ci sono due squadroni di jet per l’intercettazione, pronti per il combattimento e per proteggere il Campidoglio. Labase e’ a soli 19 km dalla Casabianca. L’11 settembre, gli squadroni presenti sono il 121esimo da combattimento, il 113esimo, equipaggiato con F-16, e lo squadrone 321esimo del 49esimo distaccamento dei Marine gruppo A, equipaggiato con FA-18. Queste informazioni erano sul sito web dellabase l’ 11 settembre. Il giorno dopo Andrews ha deciso di aggiornare il suo sito, e non si parla piu’ degli F-16 e gli F-18. Labase diventa, secondo il sito, solo un appoggio per il trasporto di squadroni. Però alle 18:30 dell’11 Settembre, l’NBC Nightly News come molti altri comunica: “E’ stato dopo l’attacco al Pentagono che la forza aerea ha deciso di sguinzagliare gli F-16 dallabase aerea di Andrews per fornire protezione a Washington D.C.”. Nel nordest degli Stati Uniti ci sono moltebasi aeree, ma quella mattina nessun intercettatore ha risposto in tempo all’emergenza. Questo vale anche per gli squadroni di Andrews che sono situati come sappiamo a soli 19 km dalla Casabianca. Qualunque sia la spiegazione per l’enorme fallimento, non ci sono state, che io sappia, azioni disciplinari. Questo indebolisce di piu’ la teoria dell’incompetenza, perché l’incompetenza di solito viene punita. Mi chiedo, e altri giornalisti dovrebbero fare lo stesso, se ci siano stati ordini contrari.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Stavamo parlando del fatto che l’ 11 settembre I caccia militari non sono intervenuti in tempo, questo è un fatto. Altrimenti gli aerei dirottati avrebbero potuto avere un altro destino. Qualcosa nella difesa aerea quindi, non ha funzionato.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Michael Ruppert, un ex detective della polizia di Los Angeles, era, come uomo e ricercatore, il piu’ scettico sull’11 settembre. Insieme ad altri 39 esperti sull’11 settembre testimoniò alla 6 giorni dell’International Citizens Inquiry che si e’ tenuta a Toronto nel maggio del 2004. Perché i jet militari non sono intervenuti in tempo, l’11 settembre?”
MICHAEL RUPPERT- Ex detective della polizia di Los Angeles
Credo,barry, che non sapessero dove andare. La ragione e’ che c’erano in corso una serie di esercitazioni concomitanti. Una di queste ha occupato un gran numero di caccia americani in Canada e nell’ovest dell’Alaska. Mentre nell’Alaska del nord c’era un dirottamento simulato. Nel nordest c’era poi un’altra esercitazione, denominata Vigilant Guardian, un esercizio di vigilanza nei cieli: si trattava di inserire falsi segnali luminosi sugli schermi radar. In piu’, secondo quanto raccontato dal generale Richard Meyers, presidente in carica dei vertici militari a Richard Clark, sappiamo di un’altra esercitazione: Vigilant Warrior, che, secondo fonti del NORAD, il comando della Difesa aerea del nord America, era un’ulteriore simulazione di dirottamento condotta proprio quello stesso giorno. Alla fine, erano rimasti a disposizione solo 8 caccia militari, che devono volare in coppia, i quali avrebbero dovuto scegliere proprio quello stesso giorno tra circa 22 possibili dirottamenti e non hanno saputo distinguere quelli veri da quelli simulati nelle esercitazioni.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Ma è stato fatto di proposito?
MICHAEL RUPPERT- Ex detective della polizia di Los Angeles
Sembra proprio così. Abbiamo condotto sull’argomento un’indagine accurata per provare che queste esercitazioni sono state pianificate per confondere di proposito la FEDERAL AVIATION, il NORAD, e la reazione della forza aerea statunitense, confermando la profezia di un altro uomo che una volta disse: “Lasciane succedere una e ferma il resto.”
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Su questo punto abbiamo una registrazione.
FAA
“Salve,boston Center TMU. Abbiamo un problema qui. C’è un aereo dirottato che si dirige verso New York. C’èbisogno di spiegare qualche F-16 per aiutarci”.
NORTH EAST AIR DEFENSE SECTOR
“Questo e’ vero o e’ un’esercitazione?”
FAA
“Non e’ un’esercitazione, né una prova”.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
La commissione per l’11 settembre non ha mai parlato di esercitazioni. Giusto?
MICHAEL RUPPERT- Ex detective della polizia di Los Angeles
No. Nel rapporto finale lo fa, forse in un paragrafo, ma la risposta fornita dal Comandante della NORAD, Ralph Eberhart, era che l’esercitazione Vigilant Guardian, ha in realtà velocizzato la reazione agli attacchi. Non e’ assolutamente vero.
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Qual e’ il legame con il rapporto della commissione sull’11 settembre, secondo cui gli aerei sarebbero andati dalla parte sbagliata?
MICHAEL RUPPERT-Ex detective della polizia di Los Angeles
Questa e’ un’altra questione che deve essere ancora chiarita. Secondo me c’erano nello stesso momento due comandi operativi e due sistemi di controllo in funzione l’11 settembre e in alcuni momenti sono stati dati ordini contrastanti. Non abbiamo una spiegazione precisa sul perché i caccia dellabase di Andrews siano stati mandati prima sul mare e non siano stati in grado di tornare, perché la commissione dell’11 settembre sembra aver cambiatole prove arbitrariamente prima di presentare il suo rapporto finale. Quindi non abbiamo una spiegazione ma crediamo che questo sia parte della volontà di impedire ai caccia di arrivare in tempo per fermare i tre attacchi cruciali al World Trade Center e al Pentagono.
VOICE OVER
La Casabianca ha giustificato il fatto di non aver saputo intercettare il terzo aereo per oltre mezz’ora dicendo che ne aveva perso le tracce sin dal momento in cui ha fatto inversione di marcia. Questa versione però è smentita dalla deposizione di Norman Mineta, il ministro dei trasporti, rilasciata nel 2004 alla Commissione per l’11 settembre.
NORMAN MINETA-Ministro dei Trasporti
Nel periodo in cui l’aereo si stava avvicinando al Pentagono, c’era un giovane che ogni tanto entrava…e diceva al vice-presidente: “L’aereo è a 50 miglia…l’aereo è a 30 miglia…”. E quando è arrivato a 10 miglia il giovane ha anche chiesto al vice-presidente: “L’ordine rimane immutato?”. E il vice-presidente ha girato la testa di scatto e ha detto: “Certo che rimane immutato. Hai forse sentito qualcosa in senso contrario?”.
LEE HAMILTON-VICE - Presidente Commissione Nazionale degli Attacchi dell’11 settembre
Il volo di cui si sta parlando è il volo che ha colpito il Pentagono.
VOICE OVER
Perché allora hanno mentito, dicendo di averne perso le tracce sin dall’inizio? E qual era a questo punto l’ordine di Cheney che sarebbe rimasto in vigore fino al momento in cui l’aereo avesse colpito il Pentagono?
BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
C’è Laurabrown della Federal Aviation. Partecipa alle udienze della Commissione dell’11 settembre per la parte concernente l’aviazione. Imbarazzata da testimonianze poco chiare sul ruolo della FAA, manda una e-mail nel maggio del 2003 ai membri dei media di cui aveva ilbiglietto da visita. “Poco dopo che il primo aereo colpì il World Trade Center,” sostiene nella sua e-mail, “la FAA ha immediatamente creato diversi ponti radio, con il comando centrale della FAA, il suo quartier generale, i Servizi Segreti, ed altre agenzie governative. La FAA ha passato informazioni in tempo reale sullo svolgersi degli eventi, inclusa la perdita dei segnali con gli aerei, cambi di corso non autorizzati, e altre azioni intraprese da tutti i voli interessati, incluso il volo 77.”
VOICE OVER
Nel luglio del 2001, Ken Williams dell’FBI di Phoenix scrisse un promemoria nel quale proponeva un controllo per le scuole di volo sospette, ma il suggerimento fu scartato da quell’Unità dell’FBI dove Michael Maltbie, Marionbowman, e il capo sezione David Frasca avevano accesso. Poco dopo, nell’agosto 2001, l’FBI di Minneapolis arrestò e interrogò Zacarias Moussaoui, in seguito sospettato di essere il 20esimo dirottatore. Mentre l’indagine si intensificava nelle settimane prima dell’11/9, un agente di Minneapolis espresse preoccupazione che Moussaoui stesse preparando un attentato al World Trade Center con un aereo dirottato. Ma l’indagine di Minneapolis fubloccata cosìbruscamente che, si diceva scherzando, chebin Laden avesse una talpa all’FBI. Ancora una volta furono Michael Maltbie, Marionbowman e David Frasca a fare ostruzione. All’epoca tutti e tre sapevano del promemoria di Phoenix ma nessuno di loro disse nulla in proposito a Minneapolis prima dell’11 settembre.
PARTE SOTTOTITOLATA
Nel giugno 2002, Micheal Maltbie fu promosso supervisore presso l’ufficio FBI di Cleveland. Nel dicembre 2002, Marionbowman ricevette il Presidential Rank of Meritorius Service” ed unbonus pari al 20% del suo salario. A fine 2002, David Frasca fu promosso alla terza carica dell’FBI per la lotta al terrorismo.
VOICE OVER
Nel gennaio del 2001, ad un agente di Chicago, Robert Wright fubloccata un’indagine terroristica durata tre anni. Tre mesi dopo, in un memoriale accusa l’FBI di non essere minimamente interessato a sventare un attacco terroristico ma “solo a raccogliere prove per sapere chi arrestare quando un attacco terroristico sarebbe avvenuto”. L’indaginebloccata di Wright era forse collegata all’ordine 199-I del gennaio 2001? Mentre lavorava all’ufficio traduzioni dell’FBI dopo l’11 settembre, Sibel Edmonds scoprì prove di un’estesa corruzione interna e di cospirazione per coprire informazioni sull’11 settembre. Obbligata al silenzio dal Dipartimento di Giustizia guidato da John Ashcroft, alla Edmonds è stata negata l’opportunità di raccontare la sua storia ma ha trovato coraggiosamente altri modi per parlare.
SIBEL EDMONDS-Ufficio Traduzioni FBI
Per diventare cittadina americana, ho prestato giuramento. Nel farlo, ho promesso che avrei sostenuto e difeso la Costituzione e le leggi degli Stati Uniti d’America contro tutti i nemici stranieri e locali. Quindi, non solo ho il diritto di mettere in discussione le azioni anticostituzionali ed antiamericane di John Ashcroft, ma come cittadina americana è mio dovere. Ed anche vostro.
PARTE SOTTOTITOLATA THEODORE ROOSVELT-26° PRESIDENTE
“Affermare che non debba essere fatta alcuna critica al Presidente, o che si debba stare al fianco del Presidente nelbene e nel male non è solamente antipatriottico e servile, ma anche moralmente un tradimento verso l’opinione pubblica americana”.
BARRIE ZWICKER - Giornalista della Televisione canadese
Saltiamo di nuovo al 2 Agosto 1990. L’Iraq attacca il Kuwait con l’accusa che quest’ultimo stia estraendo greggio dai campi iracheni. Il Presidente USA George Herbert Walkerbush vuole una guerra di terra contro l’Iraq ma i sondaggi mostrano solo metà del paese a favore. Poi c’è la testimonianza ad un comitato congressuale di una 15enne del Kuwait. Si dice di non svelarne l’identità per paura di rappresaglie.
FIGLIA DI SAUD NASIR AL-SABAH Ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti
“Mentre ero lì, ho visto i soldati iracheni entrare all’ospedale con le pistole. Hanno tirato fuori i neonati dalle incubatrici, e poi se ne sono andati, lasciando morire ibimbi per terra”.
BARRIE ZWICKER - Giornalista della Televisione canadese
Gli americani sono indignati. Il risultato? Sostengono la guerra. È un momento topico. Inizia l’operazione Tempesta nel Deserto. Piccolo problema: nessunbimbo morto fuori dalle incubatrici. Nessuno. Il programma investigativo più importante della Canadianbroadcasting Corporation, The Fifth Estate, rivela che la ragazza è la figlia dell’ambasciatore del Kuwait, che ha ricevuto il copione ed ha imparato a recitare grazie al gigante americano delle PR, Hill and Knowlton.
BARRIE ZWICKER - Giornalista della Televisione canadese Quest’uomo mente.
SAUD NASIR AL-SABAH- Ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti
Io stesso ho seppellito 14 neonati che erano stati tolti dalle loro incubatrici.
BARRIE ZWICKER-Giornalista della Televisione canadese
Quest’uomo mente.
GEORGE HERBERT W. BUSH
Avevano bambini nelle incubatrici che sono statibuttati fuori... in modo che il Kuwait potesse essere eliminato.
GEORGE W.BUSH
Io, George W.Bush, giuro solennemente...
VOICE OVER
Quandobush entrò in carica nel 2000, portò con sé il suo vice, Dick Cheney, il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld ed il suo vice Paul Wolfowitz. Tutti avevano precedentemente lavorato per le amministrazioni di Ronald Reagan e Georgebush padre. Paul Wolfowitz, in particolare, era da tempo indicato come la forza intellettuale dietro ad un movimento neoconservatore del Partito Repubblicano. Per anni Wolfowitz aveva fomentato l’idea che gli USA dovessero rivedere gli impegni presi con organizzazioni multilaterali come le Nazioni Unite. Nel 1992, a Paul Wolfowitz che lavorava per il Dipartimento della Difesa fu chiesto di stendere la primabozza di una nuova strategia per la sicurezza nazionale. La Dottrina Wolfowitz prevedeva che gli Stati Uniti aumentassero sensibilmente la spesa per la Difesa, fossero aperti ad azioni militari preventive, e disposti ad usare la forza militare unilateralmente con o senza alleati. Wolfowitz e colleghi, Nel 2000 stilarono un’altra strategia per la sicurezza nazionale nella quale si sollecitavano gli USA ad aumentare ilbudget militare fino a 100 miliardi di dollari, di negare ad altre nazioni l’uso dello spazio aereo e di adottare una politica estera più aggressiva e unilaterale che permettesse al paese di attaccare preventivamente nel mondo. Eliminare paesi come l’Iraq faceva parte di questo grande progetto. Ma persino questi ultraconservatori sapevano che la dottrina Wolfowitz era troppo radicale per ottenere l’appoggio dell’establishment della politica estera, del Partito Repubblicano e degli americani. Nel loro documento scritto nel settembre del 2000, ammettono che il processo per cambiare è sempre molto lungo. “A meno che” queste le loro parole, “non ci sia un altro evento catastrofico e catalizzante come Pearl Harbor.” Un anno dopo quell’evento arrivò.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Nella conferenza di New York alcuni studiosi e ricercatori hanno fatto anche delle considerazioni sui membri della Commissione che ha redatto il rapporto, e ipotizzano che alcune persone all’interno dell’amministrazionebush sapessero. Si tratta di congetture, e come tali si possono condividere oppure no.
DAVID RAY GRIFFIN - Autore di “THE NEW PEARL HARBOR” e di “THE 9/11 COMMISSION REPORT-OMISSION AND DISTORTION”
Buonasera. Vorrei parlarvi del Rapporto della Commissione dell’11 settembre, che sto studiando da un po’. Molti mi hanno chiesto quanto il rapporto sia accurato. Dipende dalla prospettiva. Per l’americano medio, che ascolta le notizie sull’11 settembre solo dai canali ufficiali, il Rapporto è eccellente. Nella prefazione si afferma che il rapporto e’ imparziale. Ma la Commissione ha iniziato i lavori dando per scontato che la teoria ufficiale fosse la verità. Ha presunto la sua veridicità dall’inizio alla fine del lavoro, e su questabase ha deciso quali fossero gli eventi rilevanti.
DAVID RAY GRIFFIN - Autore di “THE NEW PEARL HARBOR” e di “THE 9/11 COMMISSION REPORT-OMISSION AND DISTORTION”
Nella prefazione si dice poi che il loro lavoro doveva essere indipendente e non-partitico. In effetti il comitato era costituito equamente da Democratici e Repubblicani. Non è del tutto vero, perché il presidente della commissione è repubblicano e soprattutto, lo è anche il direttore esecutivo, Philip Zelikow. Membro del Consiglio Nazionale di Sicurezza della prima amministrazionebush, ha scritto un libro con Condoleeza Rice, ed infine è diventato parte della commissione servizi segreti internazionali per George W.bush. Quindi la commissione non è sicuramente indipendente dalla Casabianca poiché il direttore esecutivo rappresenta la prospettiva della Casabianca. Come direttore esecutivo, Zelikow non ha mai chiesto allo staff di investigare al di fuori della teoria ufficiale. Alcuni critici, dopo aver letto il Rapporto della Commissione lo hanno chiamato il Rapporto dell’Omissione. Per esempio, iniziano il lavoro con una discussione sui dirottatori nominando gli stessi 19 conosciuti fin dall’inizio. Non hanno però detto che 6 di loro sono risultati vivi. Sui crolli del World Trade Center, non dicono che il fuoco non ha mai fatto crollare alti edifici con struttura d’acciaio. Non dicono che i crolli hanno 10 caratteristiche comuni alle demolizioni controllate. Non accennano neppure al crollo dell’edificio Sette e ignorano le dichiarazioni di chi gestiva quell’edificio, Larry Silverstein, e cioè che lui e i vigili del fuoco decisero di tirarlo giù con gli esplosivi. Non parlano dell’asportazione delle macerie che avrebbe coperto qualsiasi prova di esplosivo.
Riguardo lo schianto sul Pentagono non dicono che nelle foto si nota che ilbuco che si formò era piccolo e nessunboeing avrebbe potuto starci. Non dicono che il sistema anti-missili del Pentagono avrebbe dovuto abbattere qualsiasi velivolo commerciale nelle vicinanze del Pentagono. Riguardo al comportamento dibush quel giorno non si chiedono perché i Servizi Segreti non lo abbiano portato via quando si sarebbe dovuto temere che lui fosse uno degli obiettivi dei terroristi. Non parlano degli avvertimenti più specifici. Non hanno chiesto ad Ashcroft che tipo di avvertimento abbia ricevuto per indurlo abloccare il traffico commerciale.
Ignorano la testimonianza di Abu-Zubaydah, l’agente di Al-Qaeda, che raccontò di tre membri della famiglia reale saudita al corrente dei piani per gli attacchi in America e che anche un generale pakistano ne era al corrente, testimonianza comprovata dal fatto che tutti e quattro gli uomini sono morti nel giro di pochi mesi. Hanno omesso qualsiasi riferimento al fatto che il capo dei Servizi Segreti pakistani era a Washington quella settimana e che aveva trasferito a Mohammed Atta $100.000. Hanno ignorato il Progetto per un Nuovo Secolo Americano creato da molti individui che ora fanno parte dell’amministrazionebush, contenente la frase “inquietante” che un’altra Pearl Harbour avrebbe aiutato.
Nel primo capitolo, è fornita una versione creata ad arte per assolvere il Pentagono dalle sue colpe, che descrive lo staff dell’aviazione civile come incompetenti, pasticcioni, incapaci di riconoscere un dirottamento quando i tre, quattro segnali principali si erano manifestati. Accusa anche il quartier generale dell’aviazione civile di non aver chiamato l’esercito nemmeno dopo aver saputo dei dirottamenti. Questa parte dovrebbe prendere un premio per la fiction creativa.
ROBERT BOWMAN-Presidente Istituto per gli studi su Spazio e Sicurezza
Molte di queste informazioni messe insieme provano che la versione ufficiale non sta in piedi. Non provano cos’è successo veramente e chi è stato. C’è anche un’altra serie di fatti, come la confisca dei nastri della sorveglianza del momento dell’impatto con il Pentagono, ed anche la confisca dei nastri registrati della torre di controllo. Prese insieme, queste cose provano che alte sfere del governo non vogliono si sappia cos’è successo e chi è stato. Sappiamo invece che Ashcroft ed i suoi hanno avuto il Patriot Act che ci toglie le nostre libertà civili e straccia la Carta dei Diritti. Unocal ha avuto la sua invasione dell’Afghanistan e ottenuto il passaggio per i condotti di greggio e gas per un valore di mille miliardi di dollari dal Mar Caspio all’Oceano Indiano. L’Halliburton di Cheney ha ottenuto contratti per appoggiare le truppe nella distruzione dell’Iraq e contratti per la ricostruzione. I neoconservatori hanno ottenuto l’invasione dell’Iraq, ed un cambio di governo. Quindi la domanda è “chi ha guadagnato dall’11 settembre?” Messe queste tre cose insieme, è chiaro che si tratta di individui nelle alte sfere dell’amministrazione. Credo che la cosa più carina che si possa dire di George W.bush, e di tutti gli individui nel governo USA coinvolti in questa copertura massiccia…la cosa più carina che possiamo dire è che erano al corrente degli attacchi imminenti e li hanno lasciati accadere. Qualcuno potrebbe definire questo troppo gentile. Ma è alto tradimento e cospirazione per commettere un omicidio. A noi non resta che continuare a pretendere la riapertura della Commissione o una vera indagini magari da parte del Procuratore Generale di New York.
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Se avete lavorato, vissuto, o visitato l’area del WTC dopo l’11 settembre, trovatevi un legale per denunciare e fare causa civile agli ufficiali del governo che vi hanno mentito causando forse danni alla vostra salute. Grazie.
MILENA GABANELLI
Alla fine di questo documentario Lei invitava i newyorkesi a fare causa per danni. Ma fare causa a chi?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
All’Agenzia per l’Ambiente, al sindaco di New York e al Dipartimento per la Salute di New York. Hanno fatto causa in 8 mila ed è l’unico successo che abbiamo avuto.
MILENA GABANELLI
Ma perché hanno fatto causa?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ricordi che due giorni dopo il disastro, Christie Whitman, il capo dell’EPA ha detto ai newyorkesi che l’aria era respirabile, quando tutti gli esperti le avevano detto che non lo era. Ma l’EPA era stata obbligata, dal Dipartimento per la Salute della Casabianca, a cambiare il rapporto e dire che andava tuttobene perchébisognava riaprire Wall Street. Questo lo ha scritto il Direttore Generale dell’EPA. La Whitman è indagata dalla Corte di New York. Il Governo ha cercato di appellarsi al principio di immunità, ma il giudice ha detto che in questo caso non è possibile perché i fatti sono troppo gravi, quindi si va al processo.
MILENA GABANELLI (fuori campo)
Da un anno Jimmy Walter ha lasciato gli Stati Uniti e si è trasferito a Vienna perché lui dice continuavano a prendergli la macchina a martellate e lo aggredivano per strada.
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Le faccio vedere. Per nove volte e la polizia non ha mai indagato.
MILENA GABANELLI
La ragione per cui è venuto via?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Ci sono dei programmi televisivi nazionali che mostrano la mia faccia e il mio libro e dicono: “Ogni volta che vedete qualcuno con questo libro in mano, toglieteglielo ebuttatelo giù dalle scale”. Il mio avvocato dice: “E’ libertà di parola”. La polizia dice “E’ libertà di parola”.
MILENA GABANELLI(fuori campo)
Qualche mese fa, lui dice, rientrando una sera nella sua casa di Vienna trova la porta aperta e sul tavolino duebicchieri con unabottiglia e un avvertimento “Sappiamo dove sei”.
MILENA GABANELLI
Ma teme per la sua persona fisicamente?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
La gente mi attacca fisicamente.
MILENA GABANELLI
Perché la gente la gente la riconosceva per strada?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Perché ho fatto tante manifestazioni, trasmettono la mia faccia sulla tv nazionale e incitano ad aggredirmi. Non ho paura di morire, perché non c’è modo di sapere se sei sulla traiettoria di un proiettile, ma principalmente è per via di quello che abbiamo fatto in Iraq, in Afghanistan, adesso in Libano, in Siria e presto in Iran. Non voglio far parte di tutto questo, voglio diventare un cittadino austriaco.
MILENA GABANELLI
E il Governo austriaco che dice?
JIMMY WALTER – Produttore “CONFRONTING THE EVIDENCE”
Per ora io non esisto. Non esisto per il Governo austriaco, ok?
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Tanti auguri a Jimmy Walter! Gli interrogativi e i dubbi suscitati da questo filmato e dai tanti altri realizzati negli ultimi 2 anni, non sono necessariamente convincenti, avrebbero invece dovuto esserlo le risposte del Congresso. Così non è stato . Questo vuol dire che ci sono difficoltà oggettive a dare spiegazioni, anche perché il fatto è senza precedenti.
E sui dubbi si continua a lavorare, ma anche su fatti certi, per esempio gli 8000 newyorkesi che hanno fatto causa perché si sono ammalati. Difficile che non succedesse con quel disastro, ma l’ente governativo che doveva dire ai cittadini “attenti l’inquinamento è alto” ha detto invece “state tranquilli”. Le testimonianze sono state raccolte da Paolo Jiormi e Franco Fracassi.
JOEL R. KUPFERMAN-Direttore Esecutivo dell’Environmental Law and Justice Project
Nell’Aprile del 2006 sono stati scoperti resti umani sul tetto del 130 di Liberty Street, conosciuto anche come l’edificio della Deutschebankbuilding.
VOICE OVER
700 pezzi di ossa umane, sul tetto del grattacielo di 40 piani della Deutschebank. La notizia ha messo in luce quanto sia stata superficiale la pulizia e la rimozione dei rifiuti dall’area circostante Ground Zero. Questo ritrovamento è avvenuto solo perché la Deutschebank ha dovuto fare delle perizie da offrire alla propria compagnia assicurativa. Joel Kupferman è l’avvocato che tutela gli interessi dei newyorkesi nella causa collettiva.
JOEL R. KUPFERMAN-Direttore Esecutivo dell’Environmental Law and Justice Project
La Deutschebank, ha speso 33 milioni di dollari per tentare di convincere le compagnie di assicurazione che questo edificio non è pulito e non potrà mai essere pulito, che tutto il materiale del World Trade Center rovesciandosi è penetrato dentro ai muri e che non era stato possibile pulirlo. Dai test è risultato che sull’edificio l’amianto da solo era 12.000 volte sopra i livelli di sicurezza, ilberillio era 150 volte sopra, il cadmio – un metallo pesante che causa cancro e problemi al cervello – era 609 volte la misura tollerata, il piombo 1.300 e così di seguito per mercurio, Policlorobifenili, Idrocarburi Polinucleari Aromatici e diossine.
VOICE OVER
Una ricerca dell’ospedale newyorchese Mount Sinai ha rivelato il 5 settembre del 2006 che il 70% di chi si trovava dalle parti di Ground Zero l’11 Settembre, soffre oggi di serie malattie respiratorie. A rischio anche i volontari che hanno lavorato sul sito fino a 2 anni dopo. Il 59% di loro oggi è malato.
AMY WALLING- Volontaria
Per il venerdì di quella settimana mi ero unita a un gruppo che aveva prestato servizio volontario nell’installazione di fari e generatori.
SEAMUS DOGHERTY Ce ne stavamo sopra le macerie. All’inizio ci passammo due giorni interi… senza tornare mai a casa. Dormivamo lì.
DONNA MALATA
Nel 2004 mi svegliavo tutte le notti in unbagno di sudore….Soffrivo di disturbi neurologici, vedevo delle lucette attorno agli occhi. Mi sentivo come se mi mancasse l’ossigeno. I miei polmoni funzionavano, ero in grado di respirare… ma… mi sentivo come se non respirassi affatto.
UOMO MALATO
Dormivo a fatica, poi iniziai a respirare con difficoltà…. Mi cominciarono a spuntare delle strane chiazze sulle fronte e sulla pelle. E mi sentivo molto, molto stanco, esausto.
DONNA MALATA
Una delle prime cose che presi fu un test per controllare i miei livelli di metalli pesanti. Risultarono estremamente elevati il mercurio e il piombo.
VOICE OVER La Underwriters è la società che è stata incaricata di fare test su modelli computerizzati e riproduzioni in scala delle Torri, per spiegarne scientificamente il crollo. Kevin Ryan ex manager della società conosce nei dettagli le perizie.
KEVIN RYAN-Ex manager Underwriters Labs
Abbiamo testato i modellini dei piani dell’edificio nell’agosto del 2004, e questi test hanno smentito la teoria ufficiale del collasso, la cosiddetta “teoria del pancake”. Secondo questa teoria i piani sarebbero collassati uno sull’altro fino a formare una pila il cui peso non sarebbe stato sostenibile dalle colonne, che avrebbero ceduto innescando il collasso.bene, nei test il modellino non è collassato; erano test fatti dentro fornaci, con temperature molto più calde e per tempi più lunghi, ma il modellino ha tenuto.
VOICE OVER
Ma il rapporto ufficiale dice che il crollo è stato causato dal calore.
KEVIN RYAN-Ex manager Underwriters Labs
Dopo aver investigato per un anno e mezzo ho scoperto che la Underwriters aveva INSERITO i parametri dei test, raddoppiando o dimezzando le variabili; per esempio dicono che c’erano 13 tonnellate di carburante aereo nei serbatoi. L’Amministrazione Federale dell’Aviazione riporta che probabilmente erano 6 tonnellate e mezza, 13 è il doppio! Hanno raddoppiato l’ammontare di idrocarburi usati e il tempo di esposizione al fuoco: 90 minuti, quando invece sappiamo essere fra i 45 massimo 50 minuti per entrambi gli edifici. Nonostante questo il test ha dimostrato che l’edificio non cadeva. Allora hanno ignorato questi risultati, e li hanno inseriti tutti in un computer. La loro relazione conclusiva è tutta computerizzata, ma i loro computer non sono accessibili e non ci hanno permesso di esaminarli.
VOICE OVER
Il Prof. Steven Jones, fisico di fama mondiale, noto per le sue ricerche sulla fusione a freddo dell’atomo, insegna presso l’Universitàbrigham Young dello Utah. La teoria secondo cui il crollo delle Torri Gemelle sarebbe stato in realtà una demolizione controllata, sarebbe provata, secondo lui, dalla presenza di termite sull’acciaio recuperato a Ground Zero. Il professore ha mostrato questo video, ora disponibile su Internet, in cui si vede metallo fuso colare dalla Torre Sud poco prima del suo collasso.
STEVEN JONES- Professore di fisica, Univ.brigham Young Utah
Siamo abbastanza sicuri del perché il metallo si è fuso. La fonte viene da un materiale chiamato Termite, che è polvere di alluminio, ossido di ferro e zolfo, spesso con l’aggiunta di permanganato di potassio. E… la Termite è una sostanza chimica che quando si attiva può tagliare l’acciaio molto rapidamente, come un coltello nelburro, e questa Termite usa, lo zolfo nel processo di fusione rapida attraverso l’acciaio. È come per il diamante con il vetro.
VOICE OVER
Paolo Marini è uno scienziato di valore. Oggi lavora all’acceleratore nucleare di Frascati come esperto di metalli. Ciò che lo colpisce, leggendo i resoconti dell’analisi sui metalli fatta su una trave di Ground Zero, è la presenza di zolfo.
PAOLO MARINI- Fisico Istituto Nazionale Fisica Nucleare
Si vede la presenza di un elemento che normalmente non dovrebbe essere presente e soprattutto in quantità cospicua e cioè dello zolfo. Ora lo zolfo abbassa in maniera drammatica la temperatura di fusione del ferro e quindi è chiaro che in questo campione in cui abbiamo albordo dei grani che costituiscono la struttura del materiale una presenza consistente di zolfo, questo fatto, sicuramente è impossibile che la trave all'origine contenesse quello zolfo, quindi è chiaro che lo zolfo ci è entrato. Ora, come ci è entrato?
VOICE OVER
Secondo Jones ci è entrato grazie alla Termite, presente negli esplosivi usati nelle demolizioni.
STEVEN JONES- Professo