Coronavirus in Germania: la Merkel stamperà 550 miliardi

tontolina

Forumer storico
La Germania carica il bazooka con 550 miliardi
Coronavirus. Il governo tedesco mette in campo misure economiche senza precedenti: «Sarà uno scudo per imprese e lavoratori. Sul tavolo tutti i mezzi a nostra disposizione»

La Germania carica il bazooka con 550 miliardi | il manifesto

Il «Whatever it takes» di Berlino: soldi pubblici senza alcun limite per combattere l’emergenza Coronavirus sul fronte economico. Ieri il ministro delle Finanze Olaf Scholz (Spd) ha anticipato la dose del “vaccino” di «almeno 550 miliardi di euro» per contenere gli effetti del morbo che ha infettato anche il made in Germany.

«Oltre ai 20 miliardi già stanziati, prevediamo un programma di prestiti senza tetto verso l’alto. Sarà uno scudo per imprese e lavoratori. Stiamo mettendo sul tavolo tutti i mezzi a nostra disposizione» sintetizza il vicecancelliere della Spd. A fianco a lui il ministro dell’Economia Peter Altmeier (Cdu), “sottopancia” della cancelliera Angela Merkel, è pronto a confermare che si tratta di «una misura senza precedenti nella storia della Germania dai tempi del Dopoguerra».

Miliardi che serviranno a «compensare la riduzione del salario dei lavoratori costretti alla kurzarbeit (part-time) e per «garantire il credito bancario agli imprenditori in crisi di liquidità» spiegano i due ministri della GroKo.

Vuol dire che Berlino mette fin «da subito a disposizione 93 miliardi dal bilancio attuale per le piccole medie imprese» e si riserva di erogarne altri in favore delle grandi aziende nazionali in caso di problemi finanziari.

Cifre mai viste neppure ai tempi della Grande crisi del 2008, che fanno “dimenticare” i 120 miliardi in titoli Ue promessi dalla Bce come i 25 messi sul tavolo dal governo Conte.

Senza che la connazionale Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, proferirà parola; se è vero che il “bazooka” di Scholz è stato «concordato con le istituzioni Ue e non viola le regole sugli aiuti di Stato» come giurano gli uomini-chiave del governo Merkel.

Messa in sicurezza l’economia, resta da capire la sorte delle persone.
Ieri la Bundesliga (dopo il primo giocatore positivo) è stata costretta a sospendere il campionato di A e B, mentre i governatori si sono infine piegati alla chiusura delle scuole (eccetto Sassonia e Brandeburgo). Però negozi, ristoranti, locali, uffici pubblici e privati restano aperti quasi come prima. Da questo punto di vista sembra che il fattore sicurezza sia destinato a rimanere appeso unicamente ai 28mila posti letto disponibili nei reparti di terapia intensiva degli ospedali: il record europeo.

Ma in Germania la clessidra del contagio è indietro esattamente di 9 giorni rispetto a Roma e l’emergenza coronavirus è stata dichiarata solo due giorni fa.

Nonostante la curva dell’infezione segua come un calco quella italiana (certifica l’Istituto Robert Koch) con già oltre 2.400 casi, 7 morti e il focolaio del morbo che non smette di bruciare nella città di Heinsberg, Nordreno-Vestfalia: la Cologno tedesca.

Un allarme sanitario certificato a tutti i livelli dell’Ue, al punto che ieri la Commisione ha dovuto minacciare il governo Merkel di aprire la procedura di infrazione d’urgenza contro la Germania per il blocco dell’export di mascherine e guanti non solo verso l’Italia.
 
La Germania dichiara la fine dell'Unione Europea e torna al sovranismo
stamperà il denaro tramite una banca pubblica [in germania molte banche sono pubbliche... non come in Italia]
 
Dal blog di Maurizio Blondet: LA GERMANIA SI CONSENTE TUTTO CIO' CHE LA UE VIETA — Blondet & Friends

LA GERMANIA SI CONSENTE TUTTO CIO’ CHE LA UE VIETA
Maurizio Blondet 13 Marzo 2020 51 commenti


La Germania ci fa passare di meraviglia in meraviglia.

Di colpo, stanzia 550 miliardi di euro (MILIARDI) per il sostegno della sua economia.

Lo fa attraverso la banca pubblica KfW – Kreditanstalt für Wiederaufbau: ossia con “aiuti di Stato”, demonizzati se anche solo li prospettiamo noi, e puniti con multe se proviamo a realizzarli.

Lo fa con estrema rapidità, senza passare per le lungaggini i dubbi e le regole che a noi impone la UE. “Stiamo mettendo tutte le nostre armi sul tavolo in una volta”, ha dichiarato il ministro delle finanze Olaf Scholz.

Aggiungendo chiaramente che, se occorre, saranno anche più dei 550 MILIARDI. Non esiste un limite massimo alla quantità di credito KfW può garantire ”.

Ma come! Da dove prende i soldi la KfW? Pensa che essi vengano creati dal nulla? E le coperture? E la ferrea volontà di giungere allo Zero Null, ossia bilancio in pareggio senza nemmeno un euro di emissione di debito? Soprattutto: e dove va a finire il sacro “freno all’indebitamento” per cui il governo germanico non può contrarre nuovi debiti se non entro il limite dello 0,35% della crescita economica, che il paese intero ha voluto scolpire nel marmo della Costituzione, per renderlo stabile e inamovibile ed eterno come le Piramidi?

Scholz, facendo spallucce: “Non si deve puntare a risparmiare, in una crisi”. Peter Altmaier, ministro dell’economia: “Abbiamo promesso che questo (piano) non fallirà per mancanza di denaro o della mancanza di volontà politica: Non esiste un limite massimo alla quantità di credito KfW può garantire ”.

Trasecoliamo. Tutte le misure che sono malviste, ostacolate, ritenute sospette a Bruxelles e alla BCE, come sintomi di maleodorante ed eversivo sovranismo, quando non della volontà di”vivere sopra i propri mezzi” dei meridios, di colpo vengono adottate da Berlino – in blocco e senza consultare i membri della zona monetaria – e sono linde, belle, utili e profumate di bucato.

Nazionalizzare si può!?
E le sorprese sono forse finite qui? Trasecolate:

Altmaier dice allo Spiegel che le aziende d’importanza strategica andrebbero nazionalizzate – e rilocalizzate in patria: la crisi del coronavirus ci ha insegnato che le nostre farmaceutiche dipendono troppo dalle importazioni dall’Asia dei componenti principali; bisogna riportare i loro siti di produzione in Europa: “L’idea giusta è ridurre al minimo le dipendenze unilaterali, per riconquistare la sovranità nazionale nelle aree sensibili”.

Ha detto proprio “riconquistare la sovranità!”. Ha usato la parola sporca, condannata da El Papa Bergoglio! Da Repubblica! Da Mattarella e Cirinnà! E adesso, anche la meravigliosa de-localizzazione, il prestigioso out-surcing nei paesi dove le paghe sono basse, non sembra più indiscutibile. Scandalo! Protezionista! Sospetto di fascismo.

Cosa dirà la UE di questo progetto protezionista, nazionalizzazioni e ri-localizzazioni in patria , un insulto alla libertà mondiale dei mercati? Cosa diranno Ursula Van Der Leyen? Tuonerà Gentiloni, farà pesare il suo biasimo David Sassoli? Non risulta che sino stati consultati. L’elenco delle industrie “strategiche” e quindi nazionalizzabili non sarà lasciato a Bruxelles. Lo decide Berlino per sé.

Bruno Le Maire, il ministro francese dell’economia, ha una lista: bisogna riconsiderare tutte le catene del valore strategiche – nell’aeronautica, nello spaziale, nell’auto, nella farmaceutica e vedere a qual livello dipendiamo dall’approvvigionamento estero”; ha detto. “Se scopriamo che per certe filiere dipendiamo per il 70-80 per cento dall’estero, bisogna rimpatriarne un certo numero o crearne queste attività sul nostro territorio”. Dice che vuole diminuire la dipendenza della Francia dalla Cina…

E no, e qui noi sbalorditi troviamo il coraggio di reagire: ben istruiti, sappiamo che la ri-localizzazione della farmaceutica di base dalle Cina sarebbe anti-economica, avremmo prodotti che costerebbero di più; sarebbe uno spreco di capitale e di denaro pubblico. No, ministro Le Maire, noi sappiamo che è il capitale alla ricerca del profitto che meglio alloca le risorse, e sfrutta i vantaggi competitivi. Ce lo hanno spiegato per decenni tutti i columnist liberisti dei grandi giornali, della tv e della radio, abbiamo ben appreso la lezione.

Ché poi non crediate, voi sovranisti e populisti italiani dal cattivo odore, che le regole nuove che si sono dati i berlinesi – a cominciare dalla banca di stato che apre un credito illimitato alle imprese a scopo di protezionismo – valgano adesso per gli altri europei. Valgono solo per chi ha poco debito pubblico e grandi avanzi, come la Germania.

Loro possono permettersi statalismo, protezionismo, nazionalismo economico. Noi no. Lo ha detto chiaro Dombrovskis: “Non stiamo sospendendo il Patto di stabilità e di crescita, semplicemente usiamo tutta la flessibilità che prevede”.



Il Patto orwellianamente chiamato di Stabilità e Crescita, impedisce di fare ad uno stato indebitato tutto ciò che sta facendo adesso la Germania: iniezione di liquidità al sistema economico per mezzo di una banca di Stato, e in misura illimitata. Ci lasciano solo spendacchiare 24 miliardi, soldi nostri, promettendo di non calcolare le spese per l’emergenza virus ai fini del saldo strutturale di bilancio: questa è la “flessibilità” che ci consentono. Con cui dobbiamo affrontare un crollo del Pil dell’ordine del -10 o -15% e più. Perché noi siamo europeisti e anti-sovranisti, quindi obbediamo a Dombrovskis .

Noi crediamo che i confini ormai non abbiano più senso. Dalle ultime notizie, la Danimarca ha chiuso i suoi confini “agli stranieri”. In ciò, anticipata dalla Polonia e dalla Cechia e dalla Slovenia. E dall’Austria che chiude in confini agli italiani. Gli italiani incastrati all’estero non riescono a tornare, perché mancano i voli diretti e i treni si fermano prima delle frontiere.

Una bella notizia. La nostra polizia, insieme a quella polacca, sta ai confini della Grecia a contrastare l’ondata dei falsi profughi falsi-siriani. Ossia la nostra polizia fà in Grecia ciò che le è vietato fare in Italia:

twitter.com/BasedPoland/status/1238418692062486528

E’ già stato fatto anche da Fusaro, ma è bello vedere cosa ci ha insegnato il coronavirus:

gli investimenti pubblici servono e si possono fare.

Il deficit del 3% si supera senza che salga lo spread.

E’ la BCE, non i mercati, che pilota lo spread.

I mercati non sono razionali.

Le frontiere servono

Avere la propria moneta è fondamentale”

(Fabio Baioni)


Lo capissero anche i nostri Quisling…
 
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All'Italia serve la sovranità monetaria, altro che Mes. (Gualtieri, vai a strimpellare Bella Ciao, almeno fai danni solo al pentagramma)
 
All'Italia serve la sovranità monetaria, altro che Mes. (Gualtieri, vai a strimpellare Bella Ciao, almeno fai danni solo al pentagramma)
:clap::clap::clap:
Germania: Prestiti illimitati a tedeschi, più 550 miliardi. Ue finita? Sapelli: Lagarde ci distrugge

comunque sono convinta che l'esternazione improvvida della Lagarde sia una verità che avrebbe dovuto tacere .... è la verità che non avrebbe dovuto dire .... dovrà imparare a mordersi la lingua.

e anche se è vero che uno dei compiti di una Banca centrale è di regolare/abbassare gli spreads, la sua dichiarazione ci toglie ogni dubbio; la BCE non aiuterà l'Italia e se comprerà debito pubblico sarà francese o tedesco.....
 
BORGHI: LA GERMANIA INVESTE 550 MILIARDI, NOI 25. Poi le PALLE dello spread

BORGHI: LA GERMANIA INVESTE 550 MILIARDI, NOI 25. Poi le PALLE dello spread
Seconda puntata dei discorsi di Borghi, nel suo dorato esilio sul Lago di Como. Vi pongo in evidenza due temi che sono stati affrontati dall’economista ed onorevole della Lega:
  • prima di tutto il fatto che mentre noi pasticciamo per distribuire 25 miliardi, praticamente la mancia, mentre in Germania si mobilitano 550 miliardi per rilanciare l’economia;
  • poi il fattoche oggi si è rivelata la verità sullo spread.La BCE ha detto che acquisterà titoli italiani per tenerlo sotto controlla. Allora è vero quello che tutti sospettavano, cioè che la lo Spread è controllato dalla BCE.
Buon ascolto a tutti ed un grazio ad Inriverente per l’appoggio tecnico.
Claudio Borghi Aquilini Vinta La Prima Battaglia Del MES - Ma Adesso ?


sentito quello che dice Borghi?
il gov.Conte sta preparando una mangiatoia per i soliti amici con la scusa del Covid-19
e non gli passa per la testa di finanziare il Servizio Sanitario nazionale
 
Ultima modifica:
Lo stato dell'arte sugli aiuti all'Italia.

Putin ha bloccato l'esportazione di tutti i prodotti sanitari già contrattualizzati - nonché i trasferimenti di donazioni economiche già promesse - perché in attesa di una richiesta ufficiale di aiuto sottoscritta da Conte.
Che finge di non sentirci ad un orecchio.

L'Ue ha messo a disposizione per TUTTI I PAESI EUROPEI la somma di 800 milioni di euro (!!!).
Pezzenti
very.

Il governo italiano, per mano della Protezione Civile, e attraverso Bankitalia, ha già firmato assegni per 1,3 mld solo per le prime necessità (maschere e respiratori polmonari).

Insomma, siamo da soli.
A morte l'Europa.
 
LA BANCA KfW – E PERCHE’ NOI NON NE ABBIAMO UNA
Maurizio Blondet 14 Marzo 2020 66 commenti

LA BANCA KfW - E PERCHE' NOI NON NE ABBIAMO UNA — Blondet & Friends

Pezzo di copia-incolla. Spazio a chi ne sa più di me (di voi, di Visco, di Gentiloni e di Gualtieri)

“La KfW citata nell’annuncio tedesco di misure straordinarie per 550 miliardi è una banca pubblica sul cui modello fu costruito il Mediocredito Centrale (MCC). Il KfW è esentato dai requisiti di capitale e dalle regole dell’Unione bancaria (CRR, CRD, BRRD, ecc), il MCC no. Ma preciso subito: la colpa è nostra. Nessuno lo ha mai chiesto, neppure nel maggio 2018 , quando furono esentate 13 (tredici) banche tedesche di sviluppo regionale”- (Vladimiro Giacché – università a Pisa e Bochum, laurea e dottorato di ricerca alla Normale, dal 1995 nel settore finanziario (MCC, Capitalia, Sator), presidente del CER).

Cosa è la KfW – posseduta all’80% della Repubblica federale e al 20% dai Länder – e come funziona lo spiega Scenari Economici:
KFW, come far sparire 1100 miliardi di debiti sotto al tappeto e prendere gli applausi da tutta Europa
Se avessimo una KFW per fare sparire un miliardo di Euro di debiti che vita faremmo?
Cosa potremmo fare con 500 miliardi da spendere per l’Italia, più altri 600 per Regioni, senza pagare una lira di interessi?
Impossibile?
No, qualcuno lo fa da sempre. Ecco come fare sparire 500 miliardi di debiti e vivere felici, tra gli applausi di tutta Europa.
Si può nascondere sotto al tappeto un bel buco da centinaia di miliardi?
A giudicare da come la fama (di virtuosi) dei tedeschi continui a sventolare sul pennacchio più alto del continente, c’è da giurarci.
È possibile.
Vi racconto come la Germania è riuscita a compiere il miracolo.
Ci è riuscita la Germania, non aggirando le stringenti regole europee, ma semplicemente adattandole al proprio modello politico. È quello che la Germania ha fatto, costruendo tutto il recinto europeo, non solo in fatto di norme bancarie e di bilancio, attorno al proprio sistema di banche pubbliche (oltre 400, contro le zero italiane, se escludiamo la indebitata MPS e la inutilizzata ex cassa del Mezzogiorno) e al sistema dei Länder.

I Länder, una via di mezzo tra le nostre Regioni e gli Stati uniti d’America (più vicini a questi ultimi), in fatto di bilancio pubblico, fanno capitolo a sé.
Significa che i loro bilanci sono disgiunti da quello dello Stato centrale.

Questo prodigio ha un solo nome: KFW!

wikipedia: “Attraverso la KfW, il Governo tedesco canalizza tutta una serie di operazioni che altrimenti figurerebbero nei conti dello Stato PER CIFRE INGENTI: l’attivo dell’istituto con sede a Francoforte ha sfiorato lo scorso anno i 500 miliardi di euro, più del doppio che all’inizio del decennio passato, anche per effetto del trasferimento sotto il suo ombrello di molte attività in precedenza di competenza dell’amministrazione pubblica…” ecc..
(MB: Capito il trucco? Berlino mette in bilancio della KfW debiti che altrimenti dovrebbe far apparire nel bilancio pubblico. Scenari Economici riprende:

VIENE FINANZIATA LA SPESA PUBBLICA IN GERMANIA?
Francoforte nasconderebbe sotto al tappeto qualcosa come circa il 15% di debiti in rapporto al proprio PIL e il 25% (cioè un quarto) rispetto al debito pubblico ufficiale.
Se anche il debito dei Länder figurasse nel computo del bilancio dello Stato, esattamente come avviene in Italia con le Regioni, il rapporto debito/PIL salirebbe dall’attuale quasi 62% a quasi il 77%.

Certo, la distanza con la situazione debitoria dell’Italia rimarrebbe siderale, ma almeno su questo punto, nessuno potrebbe farci la morale.
Di quanto calerebbe il rapporto tra debito pubblico e PIL se in Italia venisse applicato il sistema tedesco?
È difficile stabilirlo visto che sarebbe complicato individuare quelle che vanno considerate come spese per cifre ingenti.
Soprattutto andrebbe analizzata ciascuna tipologia di spesa pubblica che Francoforte fa fare alla KFW e poi rapportata ciascuna al modello italiano.
[..] il debito (ulteriore rispetto a quello generato da KFW) dei Länder non viene comunque aggiunto al debito dello Stato centrale.
Infatti le Regioni tedesche hanno un proprio bilancio autonomo, e non sono tenute a rispettare il patto di stabilità, contrariamente a ciò che accade in Italia.

Esempio: i debiti di Oberhausen, nella Ruhr, nel 2014 erano pari a 6.900 euro per abitante.
Ma qual è il totale dei debiti dei Länder? 600 miliardi. 600 miliardi che non vengono conteggiati nel debito nazionale.

E 600 + 500 della KfW fanno già 1100 miliardi di Euro di debiti non calcolati.
E quindi, se il debito pubblico dichiarato della Germania è appena al di sopra dei 2.000 miliardi, quello VERO supererebbe i 3.100 miliardi solo con le note spesa dei Länder, facendo passare il rapporto debito/PIL dal 60% ad un più realistico 90%. … la Germania ha un debito occulto enorme.
Insomma, per i tedeschi è una vera pacchia!


Prosegue Scenari, a cui vi rimando, dandovi solo i titoli interessanti del proseguio:

LA KFW LAVORA ANCHE PER RIDURRE LO SPREAD SUI BUND
Secondo la BCE il valore di uno Stato deve essere giudicato esclusivamente dai mercati, cosa che invece per la Germania non avviene.
La Germania partecipa alle aste dei Titoli di Stato con due banche nazionali (più oltre 430 sparkasse, pubbliche anch’esse) che abbassano il tasso di interesse calmierando i prezzi dei Titoli.

Inoltre tramite la Bundesbank (banca centrale tedesca) partecipa all’asta secondaria dei Titoli; cosa permessa dai trattati ma impossibile per l’Italia che non ha più nessuna banca nazionale (la Banca d’Italia è stata privatizzata nel 1981 e nel 2013 è stata ancor più separata dalle funzioni per la quale era stata creata in modo che in futuro l’Italia non possa più riappropriarsene).

Per di più le banche private italiane hanno tutto l’interesse che gli interessi sui Titoli siano elevati, così ci guadagnano.

(MB – Insomma la Germania ha un prestatore d’ultima istanza,l’Italia no: perché se ne è privata per “europeismo”.


Cosa è un prestatore di ultima istanza?’




PIÙ DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Più della nostra Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la KFW è stata in grado di finanziare nei decenni diversi settori.

Per raccogliere il denaro necessario fa proprio come la nostra CDP, ovvero emette Titoli pubblici che la CDP accolla al bilancio dello Stato. Nel caso della Germania, non sarà lo Stato a rimborsare, assieme all’investimento, ma la stessa KFW.
 
Leoniero Dertona
I 550 MILIARDI TEDESCHI? Sono… finti


La Germania ha annunciato che avrebbe dato al suo sistema economico qualsiasi cifra, fino a 550 miliardi, pur di riprendersi dalla crisi collegata al Coronavirus. Una misura di grande interesse, che dovrebbe avvenire tramite l’emissioni di titoli da parte della KfW, la banca di sviluppo pubblica, una furbizia che permette anche di togliere questo debito dal settore pubblico e nasconderlo all’interno di quello privato. A completare la presentazione le solite parole che “Nessuno perderà il suo lavoro, nessuna azienda fallirà”, cosa che è già successa. Però sappiamo che i politici sono generosi, con le parole.

Però questa non è l’unica furbizia messa in atto dalla Germania, perchè abbiamo un dubbio su quanti siano i soldi veramente messi in campo e se tutto questo non sia un riciclo di misure precedenti.

Perchè noi abbiamo questa idea….

A Novembre il ministro delle Finanze Olaf Scholz annunciò che la Germania era pronta ad investire 550 miliardi nella riconversione del sistema industriale…
“We are on a good economic path. The German government has taken the right steps to maintain an innovative and productive #economy with record high #investments of 550 billion euros in the next ten years.“ Finance Minister @OlafScholz today in a #Bloomberg discussion on #growth. pic.twitter.com/9BlXa91446
— BMF (@BMF_Bund) November 14, 2019

L?unica differenza può essere nel profilo temporale dell’investimento, ma si tratta sempre degli stessi soldi, 550 miliardi. Alla fine il governo tedesco ha deciso di prenderli dalla riconversione industriale per investirli nella …. ripresa industriale.
L’operazione è stata esattamente come quella dei carri armati di Mussolini, fatti sfilare da un posto all’altro, ma sostanzialmente sempre gli stessi. L’unica novità è che, bontà sua, il governo ha deciso di reinvestire il surplus di bilancio…. di 12,4 miliardi.

Sembra ormai che i concetti di “Politica” e di “Manipolazione”siano sinonimi, e che non si riesca MAI ad avere una chiara verità.
 
L'unica azione veramente significativa che si è vista sinora è stata la decisione della Germania di ergere un muro di liquidità attorno alla sua economia e fanqulo gli altri.
Nel più perfetto stile Deutschland über alles.
A questo si aggiunge la posizione pro Lagarde assunta dall'establishment finanziario tedesco con Weidmann in testa.
Non so se alla fine questo gioverà alla Germania stessa, loro sono quelli che vincono molte battaglie ma perdono tutte le guerre... purtroppo lasciando macerie in tutto il continente
 

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