CRISI: 200 ECONOMISTI USA BOCCIANO IL PIANO

spmib18000

Nuovo forumer
CRISI: 200 ECONOMISTI USA BOCCIANO IL PIANO
di WSI - ANSA
Ecco il documento contro il progetto salva-Wall Street firmato da alcuni dei migliori accademici e professori di economia e finanza degli Stati Uniti. Tra i firmatari molti gli italiani (fuggiti dall'Italia). Una petizione contro il piano salva-finanza: a firmarla sono 200 accademici economisti convinti che il progetto all'esame del Congresso è troppo vago con effetti di lungo termine poco chiari. Inoltre "creerebbe degli incentivi perversi".
LEGGI LA PETIZIONE CON LA LISTA DI TUTTI I FIRMATARI

Organizzata da John Cochrane, professore dell'Università di Chicago, la petizione riflette soprattutto un malessere nei confronti dell'amministrazione Bush dovuto all'eccessiva pressione esercitata sul Congresso per un'approvazione rapida del piano. Al presidente americano e alla sua squadra, infatti, viene rimproverata la fretta e, di conseguenza, il fatto di non lasciare adeguato spazio e tempo a un dibattito costruttivo su un piano che già solleva perplessità.

I critici nei confronti del progetto Paulson si dividono principalmente in due aree: da una parte coloro che ritengono che i fondi pubblici andrebbero destinati a effettuare iniezioni di capitale direttamente nelle banche. Dall'altra parte figurano invece coloro che ritengono che i fondi dovrebbero essere utilizzati per acquistare i mutui individuali, aiutando così gli americani più direttamente.

Il piano Paulson - osservano alcuni economisti - si colloca quasi esattamente a metà strada, prevedendo l'acquisto dei debiti 'tossici' con possibili eventuali benefici sia per le banche sia per le famiglie. "Sono completamente in disaccordo sul fatto che il progetto debba essere approvato in settimana. La cosa importante è che dal Congresso esca un testo giusto", osserva Alan S. Blinder, professore della Princeton University.

"Vorrei sapere come prevedono che sia l'evoluzione, quale sia la fine della partita. Ci sono ancora molte domande senza risposta", spiega invece il premio Nobel Myron Scholes, sottolineando che il successo del piano è legato al tempo che il governo manterrà gli asset non liquidi e soprattutto a quanto li rivenderà. Secondo l'ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Simon Jonhson, 700 miliardi di dollari potrebbero non essere abbastanza per risolvere i problemi dei mercati finanziari. "Può non essere la decisione decisiva - spiega Jonhson - se non si risolveranno le cause" della crisi.

Nella lista dei firmatari della petizione anti-piano di salvataggio, numerosi accademici italiani: Alberto Bisin, Michele Boldrini, Enrico Moretti, Andrea Moro, Fabrizio Perri, Adriano Rampini, Paola Sapienza, Pietro Veronesi, Luigi Zingales.
 
spmib18000 ha scritto:
CRISI: 200 ECONOMISTI USA BOCCIANO IL PIANO
di WSI - ANSA
Ecco il documento contro il progetto salva-Wall Street firmato da alcuni dei migliori accademici e professori di economia e finanza degli Stati Uniti. Tra i firmatari molti gli italiani (fuggiti dall'Italia). Una petizione contro il piano salva-finanza: a firmarla sono 200 accademici economisti convinti che il progetto all'esame del Congresso è troppo vago con effetti di lungo termine poco chiari. Inoltre "creerebbe degli incentivi perversi".
LEGGI LA PETIZIONE CON LA LISTA DI TUTTI I FIRMATARI

Organizzata da John Cochrane, professore dell'Università di Chicago, la petizione riflette soprattutto un malessere nei confronti dell'amministrazione Bush dovuto all'eccessiva pressione esercitata sul Congresso per un'approvazione rapida del piano. Al presidente americano e alla sua squadra, infatti, viene rimproverata la fretta e, di conseguenza, il fatto di non lasciare adeguato spazio e tempo a un dibattito costruttivo su un piano che già solleva perplessità.

I critici nei confronti del progetto Paulson si dividono principalmente in due aree: da una parte coloro che ritengono che i fondi pubblici andrebbero destinati a effettuare iniezioni di capitale direttamente nelle banche. Dall'altra parte figurano invece coloro che ritengono che i fondi dovrebbero essere utilizzati per acquistare i mutui individuali, aiutando così gli americani più direttamente.

Il piano Paulson - osservano alcuni economisti - si colloca quasi esattamente a metà strada, prevedendo l'acquisto dei debiti 'tossici' con possibili eventuali benefici sia per le banche sia per le famiglie. "Sono completamente in disaccordo sul fatto che il progetto debba essere approvato in settimana. La cosa importante è che dal Congresso esca un testo giusto", osserva Alan S. Blinder, professore della Princeton University.

"Vorrei sapere come prevedono che sia l'evoluzione, quale sia la fine della partita. Ci sono ancora molte domande senza risposta", spiega invece il premio Nobel Myron Scholes, sottolineando che il successo del piano è legato al tempo che il governo manterrà gli asset non liquidi e soprattutto a quanto li rivenderà. Secondo l'ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Simon Jonhson, 700 miliardi di dollari potrebbero non essere abbastanza per risolvere i problemi dei mercati finanziari. "Può non essere la decisione decisiva - spiega Jonhson - se non si risolveranno le cause" della crisi.

Nella lista dei firmatari della petizione anti-piano di salvataggio, numerosi accademici italiani: Alberto Bisin, Michele Boldrini, Enrico Moretti, Andrea Moro, Fabrizio Perri, Adriano Rampini, Paola Sapienza, Pietro Veronesi, Luigi Zingales.

-------------------------------------------------------------------------------------------

Le chiacchiere stanno a zero e come sappiamo di chiacchiere se ne fanno e se ne faranno tante.
Le chiacchiere in un Mondo come quello finanziario globalizzato sono il carbone che manda avanti la locomotiva e quindi tutto il resto dei vagoni.
Ma le chiacchiere restano pur sempre chiacchiere, nel senso che succesivamente dovranno lasciare il posto ai fatti.
I fatti ,amico caro, shortista tifoso e per questo accecato dall'ideologia, sono questi:

Gli equilibri saranno trovati cmq e quantunque, le letterine di diniego e titubanze varie , restano sulla carta come chiacchiere di origine Freudiana.

35000 SPMIB dentro la prima metà del 2009 eventuale ulteriore superamento dei massimi di maggio 2008 con aggiornamento timng prezzo.

Da quando il Lobotomy si è girato LONG, i corsi si mantengono al rialzo, rimbalzi certo, poi storni consistanti, ma da quel non lontanissimo 16 luglio è ancora tutto al rialzo, di poco, ma al rialzo, per ora di poco!!!!!
La TEORIA del LOBOTOMY è più viva che mai e senza troppo far penare ulteriormente, presto troverà la sua giusta collocazione negli annali delle previsioni centrate.

Come sempre , il tempo non mi nega ragioni.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto