MERCATO USA
Wall Street chiude in rialzo
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in territorio positivo. Il Dow Jones evidenzia un progresso dello 0,77%, il Nasdaq Composite dello 0,53%. Luci ed ombre dai dati macroeconomici pubblicati in giornata.
A febbraio sono cresciuti del 5,7% gli ordini di beni durevoli. Lo ha annunciato oggi l’U.S. Census Bureau. Il dato ha superato le attese degli analisti che stimavano un incremento del 3,8 per cento. E’ stato reso noto che l'Indice S&P/Case Shiller, che misura l'andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali citta' americane, ha evidenziato nel mese di gennaio un incremento dell'8,1% rispetto allo stesso periodo del 2012, battendo le stime degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 7,9%.
Il Dipartimento del Commercio (congiuntamente al Census Bureau) ha comunicato che le vendite di nuove abitazioni sono diminuite in febbraio del 4,6% rispetto al mese precedente, attestandosi a 411 mila unita' (consensus 422 mila), in calo rispetto alle 431 mila unità della rilevazione precedente (rivista da 437 mila). Il Conference Board ha annunciato che l'Indice di fiducia dei consumatori e' sceso nel mese di marzo a 59,7 punti. Il dato e' peggiore delle previsioni degli addetti ai lavori (68,0 punti). Rivisto al ribasso il dato di febbraio da 69,6 a 68 punti. Sul fronte societario acquisti su Boeing (+2,09%). Il costruttore di aerei ha annunciato che a breve riprenderanno i voli del 787 Dreamliner.
Denaro su Yahoo (+0,9%). Il motore di ricerca ha acquistato l’applicazione Summly, start up che produce applicazioni per leggere e condividere informazioni e notizie online. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.
Positiva Intel (+2,91%). Secondo indiscrezioni i l colosso statunitense starebbe per concludere la trattativa con Time Warner (+0,65%), Nbc Universal e Viacom (-0,44%) per il lancio di una pay-tv. Bene Monsanto (+4,42%). Il produttore di fertilizzanti ha raggiunto un accordo con Dupont (-0,29%) per risolvere i contenziosi.
MERCATI ASIATICI
Nikkei poco mosso
Ancora una seduta interlocutoria per il Nikkei che questa mattina ha guadagnato lo 0,18% attestandosi in chiusura di scambi a quota 12493,79. L'indice si mantiene in prossimita' del livello critico posto a 12700 punti, il cui superamento sancirebbe di fatto il proseguimento del trend rialzista degli ultimi mesi, permettendo ai corsi di lasciarsi definitivamente alle spalle la parte superiore del canale che ne guida il rialzo dai bottom del 2009, riferimento strategico in ottica di lungo periodo.
Obiettivi successivi a 13000 in prima battuta e poi nei dintorni di quota 13600. Discese fino alla linea che guida il recupero da novembre, ora sui 12100 punti circa, resterebbero compatibili con lo scenario rialzista. Alla violazione di tale sostegno invece scatterebbe un primo campanello di allarme, preludio al test a 11650 baluardo che avra' il compito di scongiurare il ritorno in area 11000.
Il leggero rialzo e' stato favorito dai buoni dati macro statunitensi di ieri, relativi ai prezzi delle case ed alle vendita dei beni durevoli apparsi entrambi superiori alle attese, ed alla flessione dello yen nei confronti delle altre principali valute, in attesa di un prossimo intervento della BoJ mirato a fronteggiare il problema della deflazione.
In rialzo le altre principali piazze azionarie asiatiche con Honk Kong che guadagna lo 0,78%, Shanghai lo 0,16% e Seul lo 0,49%.
MERCATI EUROPEI
Borse europee: indici contrastati
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta contrastate. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,05%, il Ftse100 di Londra lo 0,1%. Sotto la parità il Cac40 di Parigi (-0,18%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,9%). Lettera su Allianz (-0,9%). Il colosso tedesco ha annunciato di aver acquistato il 93,9% di Yapi Kredi Sigorta, gruppo assicurativo turco, per 684 milioni di euro. In ribasso Eads (-1%). La Spagna potrà cedere fino al 9 aprile l’1,15% del gruppo aerospaziale.
Sale Lvmh (+2,5%): Bank of America ha alzato il rating sul gruppo del lusso a buy. Deciso ribasso per Safran (-3%). La Francia ha annunciato la vendita del 3,12% del capitale del gruppo aerospaziale. Parigi resterà azionista di maggioranza con il 27,08% del capitale.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari sulla parità. Rimbalza Mediaset, bancari in rosso su rialzo spread. Oggi importante asta Btp
Il Ftse Mib segna -0,1%, il Ftse Italia All-Share -0,1%, il Ftse Italia Mid Cap -0,1%, il Ftse Italia Star +0,6%. Borse europee poco mosse in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,78%, il Nasdaq Composite a +0,53%. Attualmente i future sui principali indici USA sono oscillano appena sopra la parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +0,18%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare +0,69%.
Brusco rimbalzo per Mediaset (+8,1%) all'indomani del cda che ha approvato i dati 2012, esercizio chiuso con una perdita da 287,1 milioni di euro. Si tratta del primo rosso della storia della società del biscione, circostanza che peraltro era stata ampiame nte anticipata anche dai vertici dell'azienda. Barclays ha migliorato la raccomandazione su Mediaset da "underweight" (sottopesare rispetto al mercato/settore) a "equalweight" (peso uguale al mercato/settore).
Molto bene anche Ansaldo STS (+3,7%). Nel corso dello Star Conference di ieri l'a.d. Sergio De Luca ha affermato che la società nei prossimi anni dovrà diventare un player globale o scomparirà. Per De Luca le vie per raggiungere questo obiettivo sono due: una partnership con un produttore di treni mediante scambio di azioni, oppure la vendita a un altro operatore del settore.
La prima opzione per De Luca appare più difficile in quanto Ansaldo STS non è un buon partner. La società ha anche comunicato di attendersi per il 2015 ricavi a 1,5-1,7 miliardi di euro dagli 1,24 del 2012. Bancari in flessione su nuovo balzo dello spread: il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a 10 anni sale sui massimi da una settimana in area 332 bp, nel giorno dell'importante asta di Btp a 5 e 10 anni. Nell’ultimo trimestre Blackrock, il più grande gestore finanziario di fondi al mondo, ha ridotto la propria esposizione sui titoli di stato italiani e spagnoli.
In calo soprattutto UBI Banca (-1,1%) e Unicredit (-0,9%). Ancora debole Telecom Italia (-1,5%) dopo il crollo di ieri in scia alla decisione di Telefonica di vendere azioni proprie pari al 2% del capitale per ridurre il debito e ai report negativi di Barclays e BofA-Merrill Lynch.
TITOLI DEL GIORNO
Il rimbalzo che Enel Green Power ha avviato dai minimi di febbraio, a 1,35 circa, si è arrestato quando i prezzi sono giunti al cospetto di quota 1,53, resistenza più volte testata nelle ultime due settimane. La flessione generata dal contatto con questo riferimento non è per il momento preoccupante, tuttavia fino a quando area 1,57 non sarà alle spalle rimarrà il dubbio sulla capacità del titolo di riattivare l’uptrend in forza dai minimi della scorsa estate verso obiettivi che si collocano in prima battuta a 1,60 e successivamente a 1,70, sul lato superiore del canale ascendente disegnato da luglio 2012. I timori di un ritorno alla debolezza troverebbero invece conferma sotto 1,45. Target in quel caso a 1,40, per un test della base del citato canale e supporto critico in ottica di medio lungo termine. L’eventuale cedimento di questo riferimento rappresenterebbe quindi un p ericoloso segnale ribassista, introduttivo ad una possibile accelerazione in direzione di almeno 1,35.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 1,50 con target a 1,57 e 1,60 euro. Stop loss sotto 1,46.
Per chi già detiene il titolo mantenere uno stop loss sotto 1,45 ed incrementare solo oltre 1,53 per il test di 1,60 e 1,70.
Mediolanum ha testato con i minimi di martedi' a 4,25 euro la trend line rialzista disegnata dai minimi di luglio 2012, supporto che per il momento ha respinto l'assalto dei ribassisti (close ieri a 4,39 euro). I prezzi sono all'interno di una fase laterale iniziata con i massimi del 28 gennaio a 4,76, poi testati nuovamente il 19 marzo, con base a 4,09, minimo del 4 marzo. Fintanto che i prezzi si manterranno al di sopra di area 4,10, supporto che sarebbe raggiungibile con la violazione di 4,25 e 4,10, dove transita la media mobile a 100 giorni, la fase laterale potra' essere interpretata come una pausa dell'uptrend precedente, pronto a riprendere con target fino a 5,50, lato superiore del canale che sale dai minimi della scorsa estate. In caso di violazione dei 4 euro il recente trading range si dimostrerebbe invece un doppio massimo, figura dalle implicazioni negative che proietta un target proporzionale alla sua ampiezza, posto quindi in area 3,20 euro. Sugli stessi livelli i prezzi incontreranno anche il 61,8% di ritracciamento del rialzo dallo scorso luglio, percentuale ricavata dalla successione di Fibonacci. Per arrivare in quell'area i prezzi dovranno violare i due livelli precedenti della scala dei ritracciamenti posti a 3,77 e 3,47 euro.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire sui livelli raggiunti martedi', in area 4,40, con target a 4,75 e stop sotto 4,20.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop sotto i 4 euro, incrementare oltre 4,80 per 5,40.
Quadro grafico promettente per Astaldi che da alcune sedute sta battagliando con la resis tenza rappresentata dai massimi di gennaio a 5,75 euro. Il titolo nei giorni scorsi ha più volte oltrepassato detto livello ma senza confermare il segnale in chiusura di seduta. Occorrerà quindi attendere tale conferma per assistere alla riattivazione della tendenza rialzista originata dal doppio minimo di novembre/dicembre in direzione di 5,95 in prima battuta, e quindi del top di inizio 2012 a 6,35. In ottica temporale più estesa possiamo osservare che al di sopra di questo ultimo riferimento i prezzi potrebbero allungare verso il picco di fine 2009 a 6,99. Lo scenario diverrebbe più incerto a seguito di eventuali discese sotto 5,40, prologo a un test dei minimi allineati di febbraio marzo a 5,10/5,15, supporto decisivo per scongiurare un'inversione di tendenza.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 5,75 per 5,95 e 6,35, stop sotto 5,55
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 6,35 per 6,99, ridurre sotto 5 ,40 e uscire alla violazione di 5,10.
HEADLINES
Mediaset: nel 2012 perdita da 287,1 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha approvato il progetto di bilancio consolidato del 2012. I risultati hanno pesantemente risentito della crisi economica internazionale e in particolare del quadro recessivo italiano e spagnolo. I ricavi consolidati si sono ridotti a 3.720,7 milioni di euro (con un calo di 529,5 milioni rispetto al 2011), in linea con l'andamento dei due comparti pubblicitari e in proporzione alle quote detenute da Mediaset nei rispettivi Paesi. Il Gruppo in Italia ha effettuato svalutazioni, accantonamenti e ha stanziato oneri di ristrutturazione non ricorrenti. L'impatto netto di questi interventi è stato pari complessivamente a 307,8 milioni di euro. L'Ebit al netto di questi oneri avrebbe chiuso in positivo per 72,4 milioni di euro, con gli interventi citati il risultato operativo è negativo per 235,4 milioni di euro. Il risultato n etto è negativo per 287,1 milioni di euro a fronte dell'utile di 225,0 milioni di euro dell'anno precedente. Al netto dei costi di ristrutturazione, da svalutazioni e accantonamenti effettuati sarebbe stato pari a -47,2 milioni di euro.
Hollande: irrevocabili le garanzie sui depositi bancari
Le garanzie sui depositi bancari sono irrevocabili. E' quanto ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande in una conferenza stampa congiunta con l'omonimo spagnolo Mariano Raioy. L'accordo europeo su Cipro è straordinario ed unico, ha aggiunto Hollande, e si applica soltanto per Nicosia. Un'affermazione che arriva al termine di una giornata nervosa ieri, dopo le parole di Jeroen Dijsselbloem, numero uno della Banca centrale olandese e presidente dell'Eurogruppo, che ha dichiarato che il caso Cipro potrà fare da modello per altri interventi di questo tipo nell'Unione Europea. Il primo ministro finlandese Jyrki Katainen ritiene invece che la soluzione trovata per la piccola isola del Mediterraneo debba fare scuola e sostiene che l'Unione bancaria debba includere l'idea del bail-in, tutto il Vecchio Continente dovrebbe tornare ad una normale economia di mercato, con i proprietari e gli investitori che si fanno carico delle perdite nel momento in cui una banca fallisce.
Impregilo: nuove commesse in Sud America per circa 100 milioni di euro in quota parte
Con l'aggiudicazione di due lotti della nuova metropolitana di Santiago in Cile e l'acquisizione dei lavori di ampliamento di due tratti dell'Autostrada "Ecovias" in Brasile, Impregilo consolida e sviluppa la propria leadership in Sud America nel settore della realizzazione di infrastrutture di trasporto. Il valore del progetto, promosso dal Committente METRO de Santiago, è di circa 120 milioni di euro (la quota di competenza di Impregilo è del 49%). In Brasile, attraverso il "Consorzio Serra do Mar" costituito congiuntamente al Gruppo Almeida, Impregilo realizzerà alcune opere complementari lungo la concessionaria autostradale "Ecovias dos Imigrantes" che collega il porto di Santos con la regione industriale di San Paolo. In particolare, i lavori riguarderanno l'ampliamento di un tratto di 9 chilometri dell'autostrada Ecovias con la costruzione di una terza corsia e la realizzazione di uno svincolo presso la città di Cubatao, permettendo di agevolare il traffico in due tratti dell'autostrada particolarmente congestionati. Il valore complessivo delle opere è di circa 90 milioni di euro (la quota di competenza di Impregilo è del 50%).
ASTM rinvia le valutazioni sull'offerta di Salini su Impregilo
Il Consiglio di Ammministrazionee di ASTM del 26 marzo 2013 riunitosi per valutare l'offerta pubblica di acquisto volontaria promossa dalla Salini su Impregilo a un prezzo di euro 4,00 per azione ha rinviato ogni valutazione sull'offerta ad una prosssima riu nione, auspicando che la relazione finanziaria annuale 2012 di Impregilo venga tempestivamennte messa a disposizione degli azionisti. "Ciò al fine di poter consentire una più compiuta analisi dei dati di Impregilo che, sulla base del comunicato stampa emesso in pari data, presenta un patrimonio netto consolidato pari a circa 1.801 milioni di euro (circa euro 4,46 per azione) al netto di rettifiche, non quantificate, dei valori a vita intera della redditività inizialmente preventivata attribuibili ai lavori di ampliamento del Canale di Panama nonché a criticità riscontrate, solo recentementte, in alcuni progetti idroelettrici in Colombia e Cile e in alcuni progetti autostradali in Italia (a livello di capogruppo incremento dei fondi rischi per circa 232 milioni di euro)".
Banca Popolare di Sondrio: utile dimezzato nel 2012, proposto dividendo di 0,033 euro per azione
Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio ha esaminato e approvato i bilanci civilistico e consolidato dell'esercizio 2012. L'utile netto consolidato ammonta a € 34,3 milioni, meno 53,32% sul risultato dell'esercizio precedente, reso omogeneo a seguito dell'applicazione in via anticipata della nuova versione del principio IAS 19, omologata con il Regolamento CE n. 475 del 5 giugno 2012. Con riferimento ai requisiti patrimoniali, il Tier 1 si attesta al 7,59% e il Total Capital Ratio al 10,50%. Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario lordo di € 0,033, rispetto a € 0,09 corrisposti riguardo all'esercizio 2011.
Bim: perdita di 64,6 milioni nel 2012, Tier 1 al 9,67%
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare di Investimenti e gestioni ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012. La Raccolta complessiva consolidata è stata di 14,2 miliardi di euro (+1,2% rispetto al 31.12. 2011) e il margine di intermediazione di 130,5 milioni di euro (+25,9% rispetto al 31.12.2011). Il risultato della gestione operativa è stato di 24,7 milioni di euro (0,2 milioni di euro al 31.12.2011). Comunicati gli esiti del recente rapporto ispettivo di Banca d'Italia: effettuate rettifiche di valore sui crediti per oltre 100,5 Milioni di Euro, impairment su immobili da recupero crediti per 7,3 milioni di euro ed accantonamenti per fondi rischi e oneri per 3,7 milioni di euro. Le attività deteriorate nette per cassa sono state pari a 306 milioni di euro (116,5 milioni di euro al 31.12.2011) di cui 90 milioni di euro per sofferenze nette e 180 milioni di euro per incagli netti. La Perdita d'esercizio consolidata è ammontata a 64,6 milioni di euro (utile d'esercizio di 15 milioni di euro al 31.12.2011). Confermata solidità patrimoniale consolidata: Patrimonio netto a 358,3 Milioni di Euro, Patrimonio di vigilanza a 322 Milioni di Euro, Capitale libero a 136 Milioni di Euro, Tier 1 9,67% e Total capitalratio a 13,87%.
Fonte ADVFN Newsdesk