MERCATO USA
Borsa Usa: Dow Jones e S&P500 chiudono poco mossi, Facebook spinge il Nasdaq
Chiusura a due velocità per i principali indici a Wall Street. L'indice tecnologico Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,48% mentre Dow Jones e S&P500 hanno chiuso poco mossi (rispettivamente -0,01% e +0,04%). Luci ed ombre dai dati macroeconomici pubblicati in giornata. L'indice di fiducia dei consumatori nel mese di luglio è sceso a 80,3 da 81,4 del mese precedente (dato rivisto al ribasso). Gli analisti si attendevano 81,3 punti. L'indice S&P/Case-Shiller è aumentato a maggio del 12,2% su base annua. Gli economisti si attendevano un incremento del 10,5%. Pfizer +0,44%. Il colosso farmaceutico ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 14,1 miliardi di dollari, in netta crescita rispetto ai 3,25 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. L'Eps adjusted è pari a 0,56 dollari, 1 cent in più rispetto alle attese.
Inferiore al consensus invece il giro d'affari (-7,1% a 12,97 miliardi). Merck & Co -0,6%. Il gruppo farmaceutico ha chiuso il secondo trimestre con profitti dimezzati a 906 milioni di dollari. L'Eps adjusted è pari a 0,84 dollari, 2 centesimi in più rispetto alle attese. Deludono invece i ricavi scesi a 11,01 miliardi contro i 12,31 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. Confermate le stime 2013. Sprint +7,32%. L'operatore telefonico ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 1,6 miliardi di dollari contro il rosso di 1,4 miliardi di un anno prima. Sul risultato pesano i costi di circa un miliardo relativi alla chiusura della piattaforma Nextel. I ricavi sono cresciuti a 8,88 miliardi di dollari contro i 8,84 miliardi del secondo trimestre 2012 e i 8,74 miliardi attesi dagli analisti.
Aetna -0,71% . La holding statunitense attiva nel campo della sanità ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 536 milioni di dollari contro i 457,6 milioni dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono cresciuti a 11,54 miliardi da 8,84 miliardi del secondo trimestre 2012. L'Eps è pari a 1,49 dollari, 9 centesimi in più rispetto alle attese. Crollano Mosaic (-17,28%) e Potash (-16,54%). La russa Uralkali ha rotto l'alleanza con il partner Bielorusso nel settore del potassio. Gli analisti temono il crollo del prezzo dell'elemento chimico. Jp Morgan -0,65%. La Banca Usa pagherà 410 milioni di dollari per aver manipolato il mercato dell'energia elettrica in California e nelle regioni centro-occidentali del Midwest del Paese. Goodyear +8,92%. Il produttore di pneumatici ha chiuso il secondo trimestre con un utile per azione di 0,76 dollari, ben al di sopra del consensus. Facebook +6,2%. Il titolo del social network si & egrave; riportato a ridosso dei 38 dollari, prezzo dell'Ipo.
MERCATI ASIATICI
Borse asiatiche deboli. Scende ancora il Nikkei
Nuovo ribasso per il Nikkei che scivola pericolosamente verso i minimi delle ultime sedute arretrando dell’1,45% a 13668,32 punti. Il tentativo di recupero che i corsi hanno avviato sfruttando il supporto della media mobile a 100 sedute, a 13600 circa, rischia dunque di essere cancellato dai ripiegamenti odierni che mettono nuovamente sotto pressione tale sostegno. Il rischio che l'indice possa intraprendere una fase correttiva piu’ ampia dell'ascesa intrapresa dai minimi di novembre e' elevato. Conferme in questo senso verrebbero comunque solo al di sotto del supporto strategico a 12400 punti, minimi di giugno, per il momento ancora distante. Le speranze di recupero dipendono invece dalla capacita ' dei prezzi di superare i 14000 punti e quindi di riavvicinarsi alla resistenza a 15000.
Una vittoria oltre questo ultimo ostacolo ripristinerebbe la tendenza ascendente di lungo periodo in direzione dei record di quest’anno a 16000 punti. Debole anche il Topix che scende a quota 1131,70 punti (-1,47%). Sul versante macroeconomico Markit ha reso noto che l'Indice PMI manifatturiero Nomura/JMMA giapponese e' sceso nel mese di luglio a quota 50,7 punti dai 52,3 punti della precedente rilevazione. L'indice si mantiene comunque al di sopra del livello di equilibrio di 50 punti, mostrando continuità nel rafforzamento delle condizioni operative del settore manifatturiero giapponese. In Giappone il Salario medio mensile è cresciuto dello 0,1% a giugno rispetto allo stesso periodo del 2012. Gli addetti ai lavori avevano tuttavia previsto un incremento pari allo 0,2%. Inoltre e' stato rivisto al ribasso il dato di maggio, da +0,0% a -0,1% a/a.
In Giappone il dato relativo ai Nuovi Cantieri edili residenziali e' salito a giugno del 15,3% su base annuale, facendo registrare una crescita lievemente inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento del 15,8%. Gli ordinativi di nuove costruzioni sono cresciuti del 21,9% nello stesso periodo. Il rafforzamento dello yen ha penalizzato le società esportatrici come Toyota (-1,65%) e Suzuki Motor, in calo del 3,65%. Forte ribasso per Jujitsu (-3,09%) dopo l’annuncio di aver archiviato di una perdita netta di 21,9 miliardi di yen nel secondo trimestre 2013. Negative anche le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong che cede lo 0,39% e Seoul lascia sul campo lo 0,16% mentre Shanghai è in moderata crescita dello 0,19%.
MERCATI EUROPEI
Borse europee negative in avvio di seduta
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,3%, il Ftse100 di Londra lo 0,12% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,35%. Sui mercati pesa l'incertezza legata alle decisioni della Fed, attese nelle prossime ore. Volkswagen +2%. La casa automobilistica tedesca ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 98,68 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e con un utile netto di 4,79 miliardi (-45,8%).
Il risultato operativo si attesta a 5,78 miliardi (-11,6%). Per l'intero esercizio il gruppo si attende utili operativi in linea con il 2012. Eads +1,2% cambierà nome in Airbus. Lo ha deciso il board del gruppo franco-tedesco che ha anche approvato i risultati del second o trimestre. Nel periodo aprile-giugno i ricavi sono cresciuti del 3% a 13,95 miliardi mentre il risultato operativo è salito del 23% a 887 milioni. I dati sono superiori alle attese. Bnp Paribas +0,8%. La banca francese ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in calo del 4,7% a 1,76 miliardi. Gli analisti avevano previsto una contrazione dei profitti a 1,5 miliardi. Peugeot +9%. Il gruppo francese ha chiuso il primo semestre con una perdita di 426 milioni di euro contro il rosso di 818 milioni di un anno prima.
I ricavi sono calati del 3,8% a 27,7 miliardi. Invensys +2%. La francese Schneider Electric ha lanciato un'Opa sul gruppo tecnologico a 502 pence per azione per un controvalore di circa 3,85 miliardi di euro. ThyssenKrupp -5%. Ubs ha tagliato il rating sul titolo del produttore di acciaio a neutral da buy. Bayer +0,1%. Il gruppo chimico ha confermato le stime per l'esercizio in corso ma ha avvertito che gli obiet tivi si fanno più ambiziosi. L'Ebitda nel secondo trimestre, pari a 2,2 miliardi di euro, è in linea con le attese.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in calo. Telecom Italia affonda su ipotesi aumento di capitale
Il Ftse Mib segna -0,6%, il Ftse Italia All-Share -0,5%, il Ftse Italia Mid Cap -0,1%, il Ftse Italia Star +0,2%.
Borse europee sotto la parità. Ieri sera a New York l'S&P 500 ha terminato a +0,04%, il Nasdaq a +0,048%, il Dow Jones a -0,01%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggera flessione. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -1,45%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng al momento segna -0,3% circa. Telecom Italia (-4,9%) perde terreno dopo che il Messaggero ha scritto che potrebbe effettuare svalutazioni per 1,5-2 miliardi di euro e quin di valutare l'ipotesi di aumento di capitale.
Mediaset (-1,7%) e Mondadori (-1,5%) ritracciano dopo i progressi di ieri. La sentenza della Cassazione sul processo relativo ai diritti tv che vede imputato Silvio Berlusconi potrebbe arrivare oggi a fine pomeriggio. Ieri Mondadori ha comunicato di aver chiuso il primo semestre con ricavi in calo del 9,4% a/a e una perdita di 27,1 milioni di euro.
Fiat (-1,1%) debole nonostante la sentenza della corte del Delaware che ha accolto le domande del Lingotto su due delle questioni più rilevanti della causa con VEBA in merito alla call option sulla partecipazione in Chrysler. Fiat auspica che possano essere presto risolte le poche questioni ancora aperte nel contenzioso.
Performance positiva per Mediolanum (+0,9% a 5,70 euro) grazie alla decisione di BofA-Merrill Lynch alza target di incrementare il target price sul titolo a 6,2 euro.
TITOLI DEL GIORNO
Buona intonazione grafica per Gtech che dopo il return move verso l'ex resistenza a 20,30 euro torna a puntare verso l'alto. Il titolo ha ottime possibilità di rivedere nel breve termine il massimo di metà maggio a 21,77, ostacolo oltre il quale verrebbe riattivata la tendenza rialzista di lungo periodo in direzione di 25,20 almeno. Lo scenario positivo verrebbe messo in discussione da un'eventuale discesa sotto 19,50, evento che anticiperebbe il ritorno sul minimo di fine giugno a 18,52.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long sui livelli attuali per 21,77, stop sotto 20,30.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 21,77 per 25,20, ridurre sotto 19,50 e uscire alla violazione di 18,52.
Grazie agli ultimi rialzi Pirelli&C ha migliorato in misura significativa il quadro grafico di lungo periodo. Le quotazioni hanno infatti oltrepassato gli importanti ostacoli a 9,70/9,80 euro, riattivando il movimento ascendente di fondo, con i prezzi sui massimi dal 2001. Possibile ora un allungo verso 11,15/11,20, con obiettivi di medio termine a 13,50 circa. Concrete indicazioni di debolezza solo alla violazione di 9,10/9,20, prologo a un approfondimento sui minimi allineati di area 8,50.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long sui livelli attuali per 11,15, stop sotto 9,50.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare sui livelli attuali per 13,50, ridurre sotto 9,10 e uscire alla violazione di 8,40.
Intesa Sanpaolo (+2,80%) torna a crescere e si riaffaccia sulla trendline che scende dai massimi di inizio anno, in area 1,45. Oltre questa soglia atteso il ritorno sui top annuali a 1,542. Diversamente probabile assistere ad un ripiegamento verso 1,31, supporto praticamente orizzontale definito dal passaggio delle medie mobili a 100 e 200 giorni.
Per chi volesse acquistare il titolo: acqui stare oltre 1,44 per il target a 1,4850 (successivo a 1,54), stop sotto 1,39
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 1,35 per gli obiettivi a 1,4850 e 1,54
HEADLINES
Mediolanum (+0,9% a 5,7 euro): BofA-Merrill Lynch alza il target
BofA-Merrill Lynch ha incrementato il target price sul titolo a 6,2 euro.
Telecom Italia (-3,4%): ipotesi aumento di capitale (Messaggero)
Telecom Italia perde terreno dopo che il Messaggero ha scritto che potrebbe effettuare svalutazioni per 1,5-2 miliardi di euro e quindi valutare l'ipotesi di aumento di capitale.
Fiat: estensione della joint venture paritetica FGA Capital
Fiat Group Automobiles (“FGA”), Crédit Agricole (“CASA”) e Crédit Agricole Consumer Finance (CACF) hanno raggiunto un accordo per il rinnovo della loro joint venture paritetica in FGA Capital ("FGAC") fino al 31 dicembre 2021. CACF e FGA hanno concordato di rinnovare la durata della loro alleanza in FGAC al fine di assicurare nel tempo la sostenibilità di FGAC, società “captive” che ges tisce le principali attività finanziarie di FGA in Europa nel finanziamento alla clientela finale e ai concessionari, nella locazione di lunga durata e nella gestione delle flotte. Questa attività è geograficamente ben diversificata tra i principali paesi europei.
FGAC continuerà a beneficiare del sostegno finanziario del Gruppo Crédit Agricole pur continuando a rafforzare la propria partecipazione attiva ai mercati della cartolarizzazione e del debito.
Prelios: perfezionati gli accordi relativi all'esenzione Opa
Facendo seguito a quanto già comunicato al mercato il 28 giugno 2013 e l’11 luglio 2013 – nel quadro dell’aumento di capitale in opzione per un importo massimo complessivo di Euro 115.009.511,53, deliberato dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società in data 8 maggio 2013, di cui al Prospetto Informativo pubblicato in data 18 luglio 2013, e che ha avuto avvio il 22 luglio 2013 – Prelios S.p.A. rende noto che tutti i soggetti coinvolti nella complessiva operazione di riequilibrio finanziario e capitalizzazione della Società, avendo formalmente completato i rispettivi iter approvativi, hanno definito e sottoscritto gli accordi e rispettivi impegni, in attuazione e conformità alle condizioni stabilite da Consob ai fini dell’esenzione dagli obblighi OPA.
Si ricorda, che tale esenzione era una delle condizioni necessarie per l’esecuzione della citata operazione straordinaria e che la stessa è stata accordata da Consob con Delibera n. 18565 del 31 maggio 2013, come successivamente integrata dalla Delibera n. 18607 del 9 luglio 2013.
Italcementi: perdita di 43,3 milioni nel primo semestre
Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi ha preso in esame ed approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013. Nonostante il favorevole andamento dei prezzi, i ricavi hanno segnato un calo del 6,2% nel semestre (2.156,6 milioni di euro) sia per la contrazione dei volumi che per un sensibile effetto cambi negativo. La contrazione è stata peraltro più contenuta nel secondo trimestre (-3,6%). Il risultato del periodo segna una perdita di 43,3 milioni, si confronta con l’utile di 1,3 milioni del 1° semestre 2012 che aveva beneficiato di 8,6 milioni dalle plusvalenze sulla cessione di Afyon e Fuping.
Bpm: proroga termine per conciliazione relativa al prestito obbligazionario “Convertendo BPM 2009/2013 – 6,75%”
Banca Popolare di Milano S. c. a r. l. rende noto che, in ragione del crescente numero di richieste pervenute e dei positivi riscontri ottenuti presso la propria Clientela dalla procedura di conciliazione paritetica relativa al prestito obbligazionario denominato “Convertendo BPM 2009/2013 – 6,75%”, il termine per la presentazione delle domande di ammissione è st ato prorogato sino alla data del 31 dicembre 2013.
Tale proroga, disposta d’intesa con le Associazioni dei Consumatori sottoscrittrici del Protocollo del 3 agosto 2012, è volta a consentire l’accesso alla procedura conciliativa anche a coloro che, pur interessati ad avvalersi dei vantaggi dello strumento conciliativo, non siano stati in grado di presentare la propria domanda entro il 30 aprile 2013, termine che era stato originariamente fissato.
Fonte ADVFN Newsdesk