MERCATO USA
Wall Street chiude in calo, volano Best Buy e Clearwire
A New York i principali indici hanno terminato la seduta in ribasso. Il Dow Jones evidenzia un calo dello 0,56%, il Nasdaq Composite dello 0,72%. Luci ed ombre dai dati macroeconomici pubblicati in giornata. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 7 dicembre si sono attestate a 343 mila unità, al di sotto sia delle attese degli analisti (pari a 370 mila unità) che al dato rilevato la settimana precedente (372 mila unità, rivisto da 370 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 3,198 milioni, inferiore ai 3,210 milioni attesi. E' stato tuttavia rivisto al rialzo il dato precedente, a 3,221 milioni di unità da 3,205 milioni.
Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio hanno evidenziato nel mese di novembre un incremento dello 0,3% m/m, inferiore rispetto al +0,5% atteso dagli analisti, ma superiore alla flessione pari allo 0,3% rilevata nel mese di ottobre. L'indice escluso il comparto auto non ha registrato alcuna variazione su base mensile, in linea con le attese e con la rilevazione precedente.
Le scorte delle imprese hanno mostrato nel mese di ottobre un incremento pari allo 0,4%, in linea con le attese degli analisti ma inferiore al dato precedente pari a +0,7%. I mercati a stelle e strisce si sono appesantiti dopo la notizia del taglio dell'outlook del Regno Unito (a negativo da stabile) da parte di Standard & Poor's. Sul fronte societario vola Best Buy (+15,93%). Secondo indiscrezioni, Richard Schulze sarebbe pronto a formalizzare un offerta per il 100% del capitale della catena di negozi dell'elettronica da lui fondata. L'ammontare dell'operazione potrebbe essere compresa tra i 5 e i 6 miliardi di dollari.
In leggero rialzo Wal Mart (+0,15%). Secondo il "Financial Times", il gigante del commercio starebbe trattando per acquisire l'80,5% del capitale della catena di supermercati turca Migros. La quota è attualmente in possesso della Kenan Investments, veicolo controllato da un consorzio di private equity guidato da Bce Partners e partecipato da DeA Capital. Per il colosso americano della grande distribuzione il 100% di Migros varrebbe oltre 4 miliardi di dollari, debito incluso.
Deciso rialzo per Clearwire (+14,91%) dopo l'offerta di Sprint Nextel (-0,35%). L'operatore di telefonia mobile è disposto a pagare 2,1 miliardi di dollari per il 48,3% non in possesso del gestore della rete Wimax Usa. Male Lexmark (-6,34%). Deutsche Bank ha tagliato il rating sul produttore di stampanti a sell.
MERCATI ASIATICI
Tokyo: Nikkei poco mosso
Borsa nipponica poco mossa in chiusura di settimana. Il Nikkei ha archiviato le contrattazioni odierne a 9737,56 punti (-0,05%) mentre il Topix e' salito dello 0,23% a quota 801,04.
La Bank of Japan ha reso noto il rapporto Tankan trimestrale. L'Indice principale, che stima le condizioni economiche generali dell'industria manifatturiera per il quarto trimestre del 2012, si e' attestato a -12 punti, inferiore alle attese degli economisti fissate a -10 punti ed in deciso peggioramento rispetto alla rilevazione precedente pari a -3 punti. Inferiore alle attese anche l'indice relativo all'outlook per il prossimo trimestre che ha fatto registrare un valore pari a -10 rispetto ad un consensus pari a -9 punti. Solo l'indice "Capex", ovvero quello relativo alle spese in conto capitale delle aziende, e' cresciuto piu' delle attese facendo registrare un incremento del 6,8% rispetto ad un valore a tteso pari a +5,0%.
Il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria ha comunicato il dato finale sulla Produzione Industriale di ottobre. Tale rilevazione si e' attestata al +1,6% in calo rispetto alla lettura preliminare e alle attese degli economisti entrambe pari al +1,8%. Su base annuale il dato ha fatto segnare una contrazione del 4,5%, mentre la capacità di utilizzazione degli impianti è salita del +1,6% a fronte di una diminuzione pari al 5,5% rilevata in settembre.
Markit ha invece reso noto la stima preliminare relativa all'Indice HSBC Pmi Manifatturiero in Cina. Nel mese di dicembre tale indice e' salito a 50,90 punti, in miglioramento rispetto al dato precedente pari a 50,50 punti, indicando che l'economia cinese continua a crescere gradualmente.
Un valore dell'indice pari a 50 punti rappresenta infatti il divario tra crescita e contrazione dell'attività manifatturiera: pertanto la rilevazione di oggi evide nzia un miglioramento dell'economia cinese, sostenuta soprattutto dall'incremento della domanda interna. Tuttavia il calo dei nuovi ordinativi dall'estero ed il rallentamento della crescita delle esportazioni indicano l'aggravarsi delle turbolenze esterne.
In rialzo tra le altre principali piazze azionarie asiatiche Hong Kong (+0,66%) e Shanghai (+4% circa), mentre Seul ha ceduto lo 0,39%.
MERCATI EUROPEI
Borse europee: avvio in leggero rialzo
Apertura poco sopra la parità per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,05%, il Ftse100 di Londra lo 0,01% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,04%. Standard & Poor's ha rivisto l'outlook della Gran Bretagna a negativo da stabile mentre Fitch ha confermato il rating AAA della Francia con outlook negativo.
Sul fronte societario denaro sul comparto auto. Le immatricolazioni europee (Ue27+Efta) a novembre sono diminuite del 10,1%. Sugli scudi Akzo Nobel (+5%) dopo aver annunciato la cessione delle attività statunitensi nelle vernici a Ppg per 1,05 miliardi di dollari. Forte rialzo per Alcatel Lucent (+9%). Il gruppo delle infrastrutture per telecomunicazioni ha ottenuto una linea di credito da 1,6 miliardi di euro da Credit Suisse e Goldman Sachs.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari sotto la parità
Il Ftse Mib segna -0,3%, il Ftse Italia All-Share -0,2%, il Ftse Italia Mid Cap -0,2%, il Ftse Italia Star +0,1%.
Borse europee in verde. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a -0,63%, il Nasdaq a -0,72%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in rialzo dello 0,3% circa. A Tokyo l'indice Nikkei 225 ha chiuso a -0,05%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare +0,71%.
Forti vendite su Fiat (-5,13% asta di volatilità) dopo le indiscrezioni di stampa relative a un aumento di capitale finalizzato ad accumulare risorse sufficienti per acquisire il 41,5% di Chrysler e salire quindi al 100%. Fiat ha preferito non commentare i rumor, circostanza che non fa altro che alimentare la speculaz ione sulle indiscrezioni. In rosso anche la controllante Exor (-2,8%). Avvio di seduta positivo per le utiliry con Terna (+0,8%) ed Enel (+0,8%) in evidenza. MF scrive che Enel nel 2013 prevede di cedere circa tremila immobili per un controvalore stimato in 200 milioni di euro. L'operazione sarà affidata a Reag (Real Estate Advisor Group), Bnp Paribas e Colliers International Italia.
Acquisti su Banca MPS (+0,6%): MF scrive che il governo avrebbe aggiunto un emendamento alla Legge di Stabilità per posticipare dal 31 gennaio al 1° marzo il termine ultimo utile per l'emissione dei Monti bond. Probabile che l'esecutivo abbia voluto tenere conto dei ritardi nell'approvazione della disciplina delle obbligazioni, il cui destino è in realtà ancora incerto: ieri Paolo Tancredi, relatore Pdl della Legge di Stabilità, ha dichiarato che il decreto salva infrazioni europee, contenente le norme sui Monti bond, potrebbe non confluire nella Legge di Stabilità e quindi non essere convertito in legge, perdendo efficacia.
TITOLI DEL GIORNO
Banca MPS tenta di reagire alla fase di debolezza che ha spinto nuovamente i prezzi sul supporto a 0,19 circa, più volte testato nell’ultimo mese. Il titolo è infatti riuscito a recuperare terreno, ricoprendo il gap apertosi lunedì a 0,2034. Per inviare segnali credibili di ripresa, i prezzi dovranno però superare stabilmente la media mobile a 100 giorni passante da area 0,22. In quel caso il target si collocherebbe a 0,2470, in corrispondenza del 50% di ritracciamento del ribasso partito a settembre. Il gap ancora aperto a 0,1855 (del 17 agosto) lascia tuttavia dei dubbi sulla capacità di crescita futura. Nel caso di ritorno sui quei livelli aumenterebbe infatti il rischio di ulteriori ribassi in direzione di 0,165.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire al superamento di 0,22 euro con stop 0,21 euro e target a 0,2470 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 0,19 euro con target a 0,2470 euro.
Ferragamo ha faticato ieri a mantenere il passo dell'indice Ftse Mib, lasciando sul terreno qualche decimo di punto percentuale. I prezzi non hanno comunque messo sotto pressione supporti rilevanti, limitandosi a ripercorrere poco piu' della meta' del rialzo visto dai minimi del 10 dicembre a 16,46 euro. Fintanto che le quotazioni si manterranno al di sopra di area 16,65 la recente flessione potra' essere inquadrata in ottica correttiva rispetto alla precedente ascesa che avrebbe quindi modo di riprendere in tempi brevi. Segnali in questo senso oltre area 17, dove transita la linea disegnata dal top di inizio mese, introduttivi al test di 17,15 e 17,40. Solo oltre 17,50 verrebbe invece inviato un segnale rialzista in ottica di medio periodo, capace di accompagnare i prezzi verso area 18,20 almeno. Sotto 16,70 le attese favorirebbero il test in area 16 della linea che sale dai minimi di fine ottobre.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 17 per il test di 17,40, stop loss a 16,80.
Per chi gia' detiene il titolo incrementare le posizioni oltre 17,00 per il test di 17,40. Sotto 16,65 stop per le posizioni in essere.
Brusco rimbalzo per Datalogic capace di guadagnare oltre il 12% nelle ultime 4 sedute. Il titolo è riuscito anche a riportarsi oltre gli ex supporti a 6,20/6,30 euro che tra maggio e settembre erano riusciti a sostenere le quotazioni, per poi essere violati nella prima metà di novembre. Datalogic sembra intenzionata a ritornare sul massimo di inizio ottobre a 7,2250, ipotesi che verrebbe confermata in caso di superamento della linea discendente tracciata dal record storico a 7,88 toccato ad aprile, attualmente in transito per 6,95 circa. In ottica temporale più estesa possiamo osservare che una vittoria oltre 7,2250 proietterebbe i corsi verso i citati 7,88. In caso di flessioni sotto 6,20 si creerebbero invece le condizioni per assistere al ritracciamento del recente rally, fin sui 5,95/6,00 almeno, con il rischio concreto di assistere a un test del minimo di inizio ottava a 5,67.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 6,95 per 7,2250, stop sotto 6,75.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 7,2250 per 7,88, ridurre sotto 6,20 e uscire alla violazione di 5,95.
HEADLINES
Acea: mercato europeo dell’auto in calo del 10,3% a novembre
L'Associazione dei costruttori europei di automobili Acea ha registrato a novembre una flessione del 10,3% nelle immatricolazioni che si sono attestate a 926.486 unità. Si tratta del quattordicesimo mese consecutivo di calo. Negli 11 mesi la contrazione è di 7,6 punti percentuali a 11.255.094 unità. In controtendenza il mercato britannico che guadagna l’11,3% a novembre, mentre la Germania cede il 3,5%, la Francia il 19,2%, l’Italia il 20,1% e la Spagna il 20,3 per cento. In base all’ultima rilevazione di Acea sulle immatricolazioni di auto nel mese di novembre in Europa, il gruppo Fiat ha registrato una flessione del 13% a quota 57.571 vetture e copre una fetta del 6,2% del mercato del Vecchio Continente.
Francia: Fitch conferma il rating AAA, outlook negativo
L'agenzia di rating Fitch ha confermato i l rating AAA della Francia con outlook negativo.
Tod's: Morgan Stanley alza il target price
Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo su Tod's da 78 a 96,8 euro, poco al di sopra dei 95 attuali.
Cattolica Assicurazioni e BP di Vicenza rinnovano la partnership strategica
In data odierna, Cattolica Assicurazioni e Banca Popolare di Vicenza hanno rinnovato l'accordo di partnership strategica, prorogandone la scadenza al 2022. La rinnovata intesa, correlata al mutato contesto di mercato, ribadisce e consolida la collaborazione intrapresa tra i due Gruppi nel 2007, focalizzandosi sulla crescita delle Società assicurative oggetto della partnership. L'accordo conferma gli impegni di esclusiva vigenti per la distribuzione di prodotti del Gruppo Cattolica tramite la rete del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, che al 30.09.2012 contava 639 sportelli. L'accordo prevede il vincolo di lock-up su n. 4.120.976 azioni di Cattolica di propriet&ag rave; di Banca Popolare di Vicenza.
Hera, l'Antitrust apre istruttoria per abuso di posizione dominante
L'Antitrust ha aperto un'istruttoria nei confronti di Hera, HeraAmbiente ed Akron, per un possibile abuso di posizione dominante nei mercati legati all'attività di raccolta differenziata dei rifiuti cartacei. E' quanto si evince da un comunicato dell'Organismo di vigilanza. Le tre società avrebbero avuto comportamenti in grado di alterare la concorrenza attraverso le modalità di conferimento dei rifiuti cellulosici derivanti dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Un'assegnazione che sarebbe avvenuta senza un confronto competitivo, ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato.
Nomura completa la cessione di Annington a Terra Firma
Il colosso finanziario giapponese Nomura ha completato la cessione di Annington al fondo di private equity Terra Firma. Nel 1996 Nomura aveva acquistato 57 mila proprietà r esidenziali dal ministero britannico della Difesa formando Annington con lo scopo di gestire questi immobili. Attualmente alla società ceduta fanno riferimento circa 40 mila proprietà che Terra Firma ha gestito negli ultimi 10 anni.
Fonte ADVFN Newsdesk