MERCATO USA
Wall Street chiusa ieri per festività
MERCATI ASIATICI
Denaro sul Nikkei in chiusura di ottava
Nikkei tonico in chiusura di ottava dopo la pausa di riflessione delle ultime due sedute, in scia all'indebolimento dello yen nei confronti delle altre principali valute ed alle notizie provenienti dal Vecchio Continente, in particolare alle parole di Mario Draghi, presidente BCE, che ha reso noto che la politica europea di tassi bassi potrebbe proseguire a lungo e che la stessa BCE dispone ancora dei mezzi necessari per fronteggiare l'eventuale deterioramento della crisi finanziaria.
L'indice ha chiuso le contrattazioni odierne sui massimi di giornata a quota 14309,97, in crescita di 2 punti percentuali, compiendo un passo avanti importante verso le resistenze strategiche di area 14500/14600. Il superamento di tali livelli permetterebbe di ipotizzare l'avvio di una nuova fase rialzista duratura in direzione dei record di quest’anno a 16000 punti. Flessioni nel breve fino a 13600/13700 resterebbero compatibili con l'ipotesi rialzista. Sotto 13600 invece primi segnali in favore del ritorno in area 12400 dove sono posizionati i minimi di giugno, il cui cedimento spalancherebbe le porte verso i bottom di aprile a 11800 circa e poi al test a 11400, pari al 61,8% di ritracciamento della salita da novembre e livello coincidente con i massimi del 2010.
Sul fronte macro da segnalare che l''Ufficio di Gabinetto nipponico ha reso noto questa mattina il dato relativo all'Indice Anticipatore di maggio. Tale rilevazione e' apparsa in crescita a 110,5 punti dai 107,7 di aprile e dai 106,2 di marzo. Il dato e' superiore rispetto alle stime degli analisti (96,3). In rialzo anche il "Coinc ident Index" che si e' attestato a 105,9 punti dai 105,1 di aprile. Contrastate le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong che guadagna l'1,7%, Shanghai lo 0,1% e Seul che invece ha chiuso in calo dello 0,32%.
MERCATI EUROPEI
Borse europee positive
Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,1%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,23%.
Casino +0,5%. Il gruppo retail ha annunciato di aver ottenuto una linea di credito da 1 miliardo di dollari da 10 banche per rifinanziare un prestito triennale da 900 milioni di dollari.
Saft -9%. Il produttore di batterie ha anticipato che il primo semestre sarà peggiore del previsto ed ha avvertito di attendersi per l'intero esercizio un fatturato nella parte bassa della guidance diffusa lo scorso febbraio.
Alstom -0,9%. Deutsche Bank ha tagliato il rating sul titolo del gruppo industriale francese a hold da buy.
Air France-Klm +0,2%. La com pagnia aerea ha annunciato che nel mese di giugno il traffico è aumentato del 2,5%.
Royal Imtech +10%. Il gruppo dei servizi ha lanciato un aumento di capitale fino a 500 milioni di euro. Il prezzo delle nuove azioni è stato fissato a 1,4 euro, con uno sconto del 37,2% rispetto al prezzo teorico ex diritto.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in lieve progresso. Gtech e Cementir protagoniste, in rosso Telecom
Il Ftse Mib segna +0,1%, il Ftse Italia All-Share +0,1%, il Ftse Italia Mid Cap +0,5%, il Ftse Italia Star +0,2%.
Borse europee in leggero rialzo. Ieri i mercati americani sono rimasti chiusi per festività (Independence Day). Attualmente i future sui principali indici USA sono in rialzo di oltre un punto percentuale. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +2 ,08%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng al momento segna +1,6% circa.
Denaro su Gtech (+2,1% a 20,16 euro) grazie agli analisti di Nomura i quali hanno alzato il target price del titolo da 22 a 28,8 euro mentre la raccomandazione resta "buy" (acquistare). Secondo Nomura il consensus degli analisti sembra non prendere in considerazione le prospettive di crescita negli States.
Forte rialzo per Cementir (+6,2% a 2,3250 euro) in scia alla decisione di Kepler Cheuvreux di migliorare la raccomandazione sul titolo da "hold" (mantenere) a "buy" (acquistare) e di alzare il target price da 1,7 a 2,6 euro.
Generali (+0,4%) poco mossa in avvio. Secondo il Sole 24 Ore siamo giunti alla stretta finale delle trattative per la vendita della Banca della Svizzera Italiana (Bsi). In lizza sarebbero rimaste la spagnola Bankinter e il portoghese Banco Espirito Santo, anche se non si escludono inserimenti da parte della cinese Icbc e della svizzera Banque Safra. Generali chiederebbe non meno di 1,8 miliardi di euro per la controllata.
Intanto l'altra controllata Banca Generali (+2,2%) ha archiviato il mese di giugno con raccolta netta totale pari a €305 milioni (miglior dato mensile della storia della società), che porta il dato semestrale a €1,412 miliardi, +35% a/a e pari al 90% della raccolta dell'intero 2012 (anno record).
Debole Telecom Italia (-1% a 0,5245 euro): a seguito dello stop sulle trattative con 3 Italia Equita Sim ha abbassato il giudizio su Telecom a "hold" (mantenere) con target price pari a 0,7 euro per azione. Gli esperti di Equita hanno anche azzerato il peso dell'azione Telecom nel portafoglio raccomandato. Preoccupante la discesa dell'Ebitda di gruppo, con un calo atteso per la fine del 2013 del 6,5% e contenuta velocita' di deleverage.
TITOLI DEL GIORNO
Diasorin staziona appena sotto le importanti resistenze di area 32 euro in attesa dello spunto capace di spingere i prezzi oltre il livello citato. Al di sopra dello stesso verrebbe riattivato il movimento ascendente di lungo periodo con primo obiettivo a 34 circa (massimo allineati di maggio e luglio 2011) e successivo sul record storico a 35,60 circa. Segnali di debolezza verrebbero invece inviati a seguito della violazione di 29,90, prologo a un test di 28,80, sostegno determinante per evitare l'ipotesi di ritorno sui minimi annuali in area 26.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 32 per 34, stop sotto 30,50.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 32 per 35,60, ridurre sotto 29,90 e uscire alla violazione di 28,80.
Prysmian grazie al forte rialzo di giovedi' che lo ha visto portarsi fino a 14,98 riesce a risalire al di sopra della linea disegnata dai minimi di giugno 2012, violata il 21 giugno ed ora nuovamente supporto passante a 14,80. A seguito della rottura di quella soglia i recenti segnali negativi sono stati allontananti, possibile ora il test a 15,33 della media mobile a 200 giorni e di area 15,85. Il superamento anche di questa soglia metterebbe il titolo in condizione di recuperare i massimi di inizio giugno a 16,94. Solo in caso di ritorno sotto i 14 euro, introdotto dalla violazione di 14,43, atteso invece il test a 13,47 dei minimi di dicembre 2012.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 15,33 per intervenire con target a 15,85 e stop loss sotto 15,10.
Per chi gia' detiene il titolo incrementare le posizioni oltre 15,33 per il test di 15,85, stop sotto 14,40.
STMicroelectronics recupera terreno dopo l'affondo subito nella seconda metà di giugno. Il superamento della linea tracciata per i massimi decrescenti di maggio/giugno, attualmente in transito per 7,50/7,55 euro, confermerebbe le intenzioni bellicose del titolo, anticipando un attacco alla importante resistenza a 7,69. Al di sopra di questo ultimo riferimento la tendenza rialzista in forza dalla primavera 2012 riceverebbe infatti nuova linfa in vista di estensioni verso 8,25 e quindi sul top di inizio 2011 a 9,73. Discese sotto 6,60 preluderebbero invece allo sviluppo di una nuova sezione di ribasso, ipotesi che verrebbe successivamente confermata dalla rottura di 6,30.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 7,69 per 8,25, stop sotto 7,50.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 7,69 per 9,73, ridurre sotto 6,60 e uscire alla violazione di 6,30.
HEADLINES
Rcs, Della Valle pronto a rilevare tutto l'inoptato
Diego Della Valle, socio di riferimento del gruppo Tod's e azionista di peso in Rcs, ha annunciato ieri in una conferenza stampa che domani sottoscriverà i diritti di opzione collegati alla sua quota dell'8,7% circa del capitale di Rcs (fuori dal patto) e si è detto pronto a rilevare anche tutto l'inoptato. Il manager dunque parteciperà all'aumento di capitale necessario al salvataggio dell'editore de Il Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. Della Valle stima di poter salire oltre il 20% del capitale di Rcs con la sottoscrizione dell'inoptato.
Banca Generali: raccolta netta semestrale a € 1,412 miliardi
La raccolta netta totale di Banca Generali a giugno è stata pari a €305 milioni, di cui €179 milioni realizzati dalla rete Banca Generali (€843 milioni da inizio anno) e €126 milioni da Banca Generali Private Banking (€569 milioni da inizio anno). Giugno rappresenta il miglior dato di raccolta mensile nella storia della banca che in soli sei mesi ha già raggiunto circa il 90% di quanto realizzato nello corso dell'intero 2012, che a sua volta era stato un anno record. I 1.412 milioni di euro raccolti nel semestre evidenziano una crescita del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, senza paragoni a parità di perimetro. Ancor più significativo il cambio di marcia nella raccolta gestita che con i 328 milioni di euro di giugno portano il totale da inizio anno a €1.587 milioni, praticamente sul medesimo livello realizzato nell'intero esercizio precedente.
Sintesi: Cda delibera aumento di capitale ed emissione prestito obbligazionario convertibile
Il Consiglio di Amministrazione di Sintesi ha deliberato un aumento di capitale in denaro fino ad un massimo di Euro 17.488.873,80 e l'emissione del prestit o obbligazionario convertibile denominato "Sintesi S.p.A. 6% 2013-2018 convertibile con facoltà di rimborso in azioni" per l'ammontare massimo di Euro 12.145.051,00.
Nomura ha alzato il target price di GTech
Nomura ha portato il target price di GTech da 22 a 28,8 euro mentre la raccomandazione resta "buy". Secondo Nomura il consensus degli analisti sembra non prendere in considerazione le prospettive di crescita negli States.
Bank Of America Merrill Lynch taglia il target di Saipem
Gli esperti di Bank Of America Merrill Lynch tagliano il target price di Saipem da 16 a 13 euro e confermano la raccomandazione "underperform".
Fmi, l'Italia taglia il cuneo fiscale con i proventi dell'Imu sulla prima casa e la tassa di successione
Le Autorità italiane fin dal tardo 2011 hanno intrapreso un percorso importante per il rafforzamento del bilancio pubblico italiano e la trasformazione dell'econ omia. Così in una nota ieri il Fondo Monetario Internazionale al termine di una missione compiuta nel Paese tra il 24 giugno e il 4 luglio. Il nuovo governo, secondo l'Fmi, ha cominciato ad affrontare i problemi strutturali del Paese, ma sarà fondamentale una crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Fra i problemi principali del Paese forti barriere all'ingresso, specialmente nei servizi, e un elevato costo dell'elettricità (oltre il 40% in più che in Francia e in Germania) che mina la competitività dell'Italia. Un sistema di giustizia inefficiente aumenta il costo dell'attività imprenditoriale penalizzata anche dal basso flusso di investimenti in ingresso, dalle piccole dimensioni delle imprese e dei mercati di capitale. Delle riforme già compiute nel mercato del lavoro, l'apertura del settore del gas e la liberalizzazione di alcuni servizi professionali si inseriscono comunque in un'agenda ancora incompleta. Promosso il previsto ripagamento dei debiti delle PA per 40 miliardi di euro nei prossimi 12 mesi. Secondo l'Fmi la riduzione della spesa primaria negli ultimi anni di circa il 2% (nominale) dovrebbe proseguire fino almeno al 2014 con una concentrazione sull'efficienza della pubblica amministrazione. Dovrebbero essere mantenute le tasse sulla prima casa (l'Imu sulla prima casa insomma NdR) e andrebbero rivisti i valori catastali, servono maggiori sforzi nella lotta all'evasione e nuovi strumenti contro il riciclaggio con un aumento sulle tasse di successione. I risparmi potrebbero essere indirizzati verso la riduzione della tassazione sul lavoro (4% di Pil più alta che nella media dell'Eurozona) per rafforzare l'occupazione e incoraggiare redditività delle imprese e investimenti. Serve anche un'accelerazione nelle infrastrutture.
Fonte ADVFN Newsdesk