MERCATO USA
Wall Street chiude in netto rialzo, Dow Jones sopra quota 14 mila punti
A New York i principali indici hanno terminato l’ultima seduta della settimana in netto rialzo. Il Dow Jones evidenzia un progresso dell’1,08% e il Nasdaq Composite dell’1,18%. I listini a stelle e strisce hanno beneficiato di alcuni dati macroeconomici pubblicati in giornata. Sul fronte societario in evidenza il settore finanziario (Bank of America +3,45%, Jp Morgan +1,7%). Poco mossa Exxon Mobil (+0,08%). Il numero uno al mondo per capitalizzazione ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 115,17 miliardi di dollari, in calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e con un utile netto di 9,95 miliardi (+5,9%). L'utile per azione è pari a 2,2 dollari, 20 centesimi in più rispetto alle attese degli analisti.
Denaro su Chevron (+1,17%). Il gruppo petrolifero ha registrato nel quarto trimestre un incremento dei ricavi da 59,98 a 60,55 miliardi di dollari. L’utile netto attribuibile alla capogruppo è passato da 5,12 a 7,24 miliardi di dollari. L’eps diluted passa da 2,58 a 3,70 dollari per ogni azione ordinaria e batte le attese degli analisti. Male Merck (-3,38%). Il colosso farmaceutico ha chiuso il quarto trimestre con ricavi e utili in calo ma sopra le attese degli analisti. A deludere è stato l'outlook prudente.
Deciso rialzo per Dell (+2,95%). Secondo indiscrezioni già lunedì prossimo potrebbe essere annunciato il passaggio di proprietà del gruppo dei pc. Acquisti su Bristol-Myers Squibb (+2,13%). Secondo indiscrezioni il gruppo biofarmaceutico ha messo in vendita alcuni brand in Messico e Brasile. Positiva Mattel (+1,67%). Il gruppo dei giocattoli ha annunciato di aver chiuso i l quarto trimestre con ricavi pari a 2,26 miliardi di dollari, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e con un utile netto di 306,5 milioni (-17%). A livello adjusted l'Eps è pari a 1,12 dollari. I dati sono inferiori alle attese. La società ha deciso di aumentare il dividendo a 0,36 dollari (+16%). Vola Zoetis (+19,2%) al debutto. La divisione veterinaria di Pfizer è stata collocata a 26 dollari per azione.
MERCATI ASIATICI
Prosegue la corsa del Nikkei
Avvio di ottava positivo per il Nikkei che ha chiuso gli scambi a quota 11260,35 in progresso dello 0,62%, facendo registrare volumi superiori alla media delle ultime giornate. Graficamente i prezzi hanno compiuto un nuovo passo avanti verso i massi della primavera 2010 in area 11400, disegnando sul grafico daily una candela simile al "doji" di venerdi', circostanza che tradotta in lettere sembrerebbe indicare una certa stanchezza del trend di fondo, nel nostro caso rialzista.
L'avvicinarsi alle suddette resistenze, le nuove tensioni sugli indicatori di breve e le ultime candele disegnate sul grafico giornaliero dal Nikkei sembrano dunque indicare una probabile pausa di riflessione del rialzo, con possibile return move sul supporto a 10950 prima che i corsi provino e premere nuovamente il piede sull'acceleratore per avere la meglio di area 11400 e procedere verso gli obiettivi a 11750 e 12770 circa.
MERCATI EUROPEI
Borse europee deboli in avvio
Avvio incerto per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,08%, il Cac40 di Parigi lo 0,06%, il Ftse100 di Londra lo 0,16% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,6%. Sopra la parità l’Aex di Amsterdam (+0,1%) e lo Smi di Zurigo (+0,15%).
Ben comprata Swatch (+3%). Il colosso svizzero degli orologi ha chiuso il 2012 con utili pari a 1,61 miliardi di franchi svizzeri, in crescita del 26% rispetto ad un anno prima. Il dato è superiore alle attese degli analisti.
Lettera su Linde (-1,2%). Credit Suisse ha tagliato il rating sul gruppo dei gas per uso medico a underperform da neutral. Sul fronte settoriale acquisti su tecnologici, utility e petroliferi. In calo industriali, telecom e settore costruzioni.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in decisa flessione con bancari e automobilistici
Il Ftse Mib segna -1,2%, il Ftse Italia All-Share -1,1%, il Ftse Italia Mid Cap -0,9%, ilb -0,4%. Borse europee incerte in avvio di ottava. Venerdì scorso l'S&P 500 ha chiuso a +1,01%, il Nasdaq a +1,18%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +0,62%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng poco fa ha chiuso a -0,16%.
Bancari in flessione a inizio ottava con Banca MPS (-5,3%) in evidenza. Secondo il Corriere della Sera Antonio Rizzo, un funzionario di Dresdner Bank, avrebbe registrato delle conversazioni che proverebbero l’esistenza di una “banda del 5%” nell'istituto senese.
In rosso anche Unicredit (-2,9%): gli analisti di Ubs hanno tagliato la racc omandazione sul titolo portandola a "neutral" dal precedente "buy" (acquistare). Vendite su Fiat Industrial (-2,2%) dopo che gli analisti di Deutsche Bank hanno peggiorato la raccomandazione sul titolo portandola a "hold" (mantenere) da "buy" (acquistare) ed hanno confermato il target price a 9,5 euro, in linea con i valori attuali. Deboli in generale gli automobilistici (ricordiamo il giudizio negativo di HSBC su Renault) con Fiat (-2,3%) e Pirelli&C (-1,5%), quest'ultima in scia alla decisione di Societe Generale di rivedere al ribasso la raccomandazione sul titolo da "buy" (acquistare) a "hold" (mantenere).
In controtendenza Saipem (+2,5%) grazie agli analisti di Societe Generale che hanno promosso il titolo a "buy" (acquistare) dal precedente "hold" (mantenere). Oggi i dirigenti della società dovranno riferire alla Consob sui motivi che hanno determinato il profit warning. Si cercherà anche di fare chiarezza su chi abbia ve nduto il 2,3% delle azioni della società poche ore prima del crollo: indiscrezioni di stampa indicano il fondo Blackrock.
TITOLI DEL GIORNO
Momento delicato per A2A che in chiusura di ottava non riesce a confermarsi oltre quota 0,485 euro, massimi allineati di inizio anno e di metà settembre 2012. Solo quando questa soglia strategica sarà definitivamente alle spalle sarà possibile assistere ad una riattivazione dell’uptrend in forza dai minimi di luglio spianando la strada verso un primo obiettivo a 0,60 euro. Oltre questo livello si aprirebbero inoltre spazi di crescita verso almeno 0,69 euro ed eventualmente verso 0,80, sui record del 2012. Segnali poco incoraggianti invece nel caso in cui area 0,4850 non venisse superata: probabile in tal caso il ritorno sul supporto a 0,44. La violazione di questo riferimento preluderebbe poi ad un ampliamento della correzione fino alla media mobile a 200 giorni, in transito a 0,42 circa.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire al superamento di 0,485 euro con stop sotto 0,44 euro. Target a 0 ,60 e 0,69 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 0,44 euro, con target a 0,60 e 0,69 euro.
Diasorin ha concluso venerdi' a 28,68 euro la terza settimana consecutiva di segno positivo. Questa costanza di rendimento non deve tuttavia ingannare: il titolo ha ritracciato in tre settimane la meta' circa di quanto lasciato sul terreno nella sola ottava conclusasi l'11 gennaio. Per il momento il rialzo recente ha quindi solo caratteristiche correttive e potrebbe lasciare spazio alla ripresa del downtrend. Segnali in questo senso verrebbero al di sotto di 28,35, linea di tendenza disegnata dai prezzi dai minimi di luglio 2012, praticamente coincidente da 5 mesi circa con la media mobile a 100 giorni. In quel caso le oscillazioni disegnate dal top di fine novembre potrebbero essere considerate un testa spalle ribassista, figura dalle implicazioni negative che proietta un obiettivo a 23,50 euro circa (supporti intermedi a 26 e 2 4,50 euro). La tenuta di area 28,35 e la rottura di 29,80 sarebbero invece un primo forte indizio in favore della ripresa dell'uptrend, anche se necessiterebbe in ogni caso anche il superamento di 30,16, gap ribassista del 10 gennaio, per avere ulteriori conferme della rinnovata positivita'. Oltre i massimi di dicembre a 31,21 atteso poi il test di 33,70, lato alto del canale che e' possibile disegnare dai minimi di luglio 2012.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 29,80 per il test di 31,20, stop loss sotto 29,30.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop subito al di sotto dei 28 euro, incrementare oltre 29,80 per il test di 31,20.
Nelle ultime 2/3 settimane il rally avviato da Astaldi nella prima metà di dicembre ha subito uno stop ed ha lasciato spazio a un movimento di consolidamento orizzontale. Al momento attuale non si evidenziano segnali che potrebbero anticipare l'avvio di una fase di indebolimento, ragion per cui & egrave; lecito attendersi nel breve termine una ripresa del rialzo. Conferme in tal senso giungerebbero a seguito del superamento dei recenti massimi a 5,75 euro, con obiettivo minimo a 5,9750, top di fine aprile 2012, e successivo sul picco dell'anno scorso a 6,35. Una chiusura di seduta inferiore a 5,48 potrebbe invece dare il via a una correzione, a patto che venga seguita dalla violazione di 5,34, minimo del 24 gennaio: In tal caso potremmo assistere a un approfondimento verso area 5, 50% di ritracciamento di quanto guadagnato a partire dal bottom di dicembre.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 5,75 per 5,9750, stop sotto 5,48.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 5,75 per 5,9750 e 6,35, ridurre sotto 5,34 e uscire alla violazione di 5.
HEADLINES
Impregilo: aggiudicate due commesse relative all'Autostrada A1 in Polonia
Nuovo successo dell'Accordo Strategico tra Impregilo e Salini, a conferma della competitività e del presidio sul mercato globale: Impregilo, con una quota di partecipazione paritetica a Salini Polska (33,34%) insieme alla società polacca Kobylarnia (33,32%) si è infatti aggiudicata in Polonia tre lotti dell'Autostrada A1 Torun-Strykow per una lunghezza di circa 75 km e per un valore di circa 250 milioni di Euro. L'iniziativa, promossa dalla Direzione Generale delle Strade e Autostrade della Polonia, cofinanziata dalla Comunità Europea è da realizzare in 12 mesi e segna il ritorno in Polonia della Joint Venture Impregilo - Salini, paese in cui tra il 1994 e il 1996 realizzò un tratto autostradale nei pressi della città di Katowice.
Gemina: approvato l'aggiornamento del piano economico fina nziario 2013-2014 di Aeroporti di Roma
Il cda di Gemina, a seguito dell'approvazione del Contratto di Programma di ADR, dello scorso 21 dicembre mediante Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), ha approvato l'aggiornamento del piano economico finanziario 2013-2044 di ADR in coerenza con le prescrizioni stabilite dal DPCM. Prevista un'accelerazione degli investimenti, che passano da circa 900 milioni a oltre 1,2 miliardi di euro nel quadriennio 2013-2016; nel decennio 2013-2022 gli investimenti programmati ammontano a 3,1 miliardi di euro, con un impegno complessivo sull'intero periodo di concessione confermato in oltre 12 miliardi di euro. Con l'effettiva applicazione della nuova Convenzione – Contratto di Programma, si creeranno le condizioni per l'ammodernamento e l'ampliamento del più importante sistema aeroportuale italiano, naturale hub del Mediterraneo, oltre che una tra le principali destinazioni turistiche a livello mondiale.
Campari cede il marchio Punch Barbieri a Distillerie Moccia per € 4,45 milioni
Il Gruppo Campari ha annunciato di avere siglato un accordo con Distillerie Moccia per la cessione di Punch Barbieri per un controvalore di € 4,45 milioni.L'operazione, di ampia soddisfazione per entrambe le parti, consente al Gruppo Campari di focalizzarsi maggiormente su marchi prioritari nel proprio portafoglio e a Distillerie Moccia di portare avanti un progetto di ampliamento attraverso l'acquisizione di marchi leader a livello locale da affiancare a Zabov liquore all'uovo, di cui è proprietaria dal 1946
Azimut (-1,2%): MainFirst peggiora giudizio
MainFirst ha peggiorato il giudizio su Azimut a "underperform" (farà peggio del mercato/settore), con target a 11,4, contro i 12,7 circa attuali.
Deutsche Bank taglia il giudizio su Fiat Industrial
Gli analisti di Deutsche Bank hanno tagliato il giudiz io su Fiat Industrial a "hold" da "buy" ed hanno confermato il target price a 9,5 euro.
Julius Baer: +15% i profitti del 2012
Più 15% a 298 milioni di franchi i profitti 2012 di Julius Baer rispetto all'anno precedente. Un risultato sopra le attese degli analisti per la banca svizzera, realizzato grazie soprattutto al rimbalzo dei mercati finanziari e all'afflusso di fondi. In crescita dell'11% a 189 milioni di franchi gli attivi gestiti, in linea con le previsioni. Salgono del 5,7% a 9,7 miliardi gli afflussi netti di capitale.
Fonte ADVFN Newsdesk