Dati macro, notizie per venerdì 4 gennaio

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO PREVISTI PER LA SEDUTA CORRENTE

Germania
Ore 08.00
Vendite al dettaglio, dato di dicembre. Attesa: 0.8%, -1.2% a/a
Ore 09.55
Indice PMI dei servizi, dato di dicembre. Attesa: 52.1

Spagna
Ore 09.15
Indice PMI dei servizi, dato di dicembre. Attesa: 42.8

Italia
Ore 09.45
Indice PMI dei servizi, dato di dicembre. Attesa: 45.1
Ore 11.00
Indice dei prezzi al consumo, dato preliminare di dicembre. Attesa: +0.2% m/m, +2.4% a/a

Francia
Ore 09.50
Indice PMI dei servizi, dato di dicembre. Attesa: 46.0

Europa
Ore 10.00
Indice PMI dei servizi, dato di dicembre. Attesa: 47.8
Ore 11.00
Indice dei prezzi al consumo, dato preliminare di dicembre. Attesa: 2.1%

Gran Bretagna
Ore 10.30
Indice PMI dei servizi, dato di dicembre. Attesa: 50.4

Usa
Ore 14.30
Tasso di disoccupazione, dato di dicembre. Attesa: 7.7%
Salari contrattuali, dato di dicembre. Attesa: +0.2%
Nuovi posti di lavoro nel settore non agricoli (NFP), dato di dicembre. Attesa: 160mila
Nuovi posti di lavoro nel settore privato, dato di dicembre. Attesa: 158mila
Ore16.00
Indice ISM non manifatturiero composito, dato di dicembre. Attesa: 54.2
Ordinativi industriali, dato di novembre. Attesa: 0.4% m/m
Ore 16.30
Scorte Natural Gas. Attesa: -127B
Ore 17.00
Scorte petrolifere Usa. Attesa: -----


:ciao:
 
CONTRASTATE LE PIAZZE EUROPEE: BENE LONDRA, GIÙ FRANCOFORTE, PARIGI E MADRID

Le Borse recuperano nel finale
Bene Milano, spread sotto 280 punti
Piazza Affari chiude in lieve rialzo una seduta dominata dal segno meno dopo l'euforia della vigilia per l'intesa raggiunta negli Usa per evitare il 'baratro fiscale'. L'indice Ftse Mib ha segnato un +0,10% a 16.909 punti, mentre l'All Share ha guadagnato lo 0,12%. Lo spread Btp-Bund rompe anche la soglia dei 280 punti base scivolando prima a 275 e chiudendo poi a 277. Un livello che non si vedeva da agosto del 2011. Rendimento del decennale in calo al 4,23%

ROMA -Dopo la 'sbornia' di ieri, i mercati hanno cominciato a ragionare sulle modalità dell'accordo negli Usa e pesano le valutazioni del Fmi e delle agenzie di rating secondo le quali l'intesa raggiunta non basta. Sul paniere principale milanese, contrastati bancari, energetici e industriali. Bene Impregilo, Finmeccanica ed St. Contrastanti i dati sul lavoro provenienti dagli Stati Uniti, dove gli addetti del settore privato sono saliti oltre le attese, a dicembre, ma sono cresciute oltre le aspettative le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Gli indici milanesi hanno azzerato le perdite della giornata nell'ultima ora di contrattazione, con lo spread sceso sotto i 280 (minimo di seduta 276), e Wall Street che procede sulla parità, dopo un'apertura col segno meno.

Lo spread
Lo spread tra Btp e Bund rompe anche la soglia dei 280 punti base scivolando fino a quota 275, un livello che non si vedeva da metà agosto del 2011. Il rendimento del Btp è poi risalito appena chiudendo a 277 punti con un rendimento del decennale in calo al 4,23%. In forte discesa anche il tasso del titolo biennale sceso fino all'1,68%, ai minimi da ottobre 2010.

Le azioni
Sul paniere principale, contrastati i bancari (Intesa sp -0,22%, Mps +0,56% e Unicredit +0,52%).
Nell'energia, bene Enel gp (+0,35%). Giu' A2a (-1,12%), Enel (-0,74%), Eni (-0,26%) e Saipem (-0,91%).
Tra gli industriali, Fiat rimbalza sul finale (+1,44%) dopo il dato positivo sulle vendite di Chrysler negli Usa. La maglia rosa del Ftse Mib va a Impregilo (+3,27%), galvanizzata dalla maxi-commessa di Panama. Molto bene anche Finmeccanica (+2,93%), Telecom (+2,35%) ed St (+1,43%).

Fiat tiene con Brasile e Usa, bene Impregilo e Finmeccanica
Dopo un avvio negativo sulla scorta dei dati sulle immatricolazioni in Italia di ieri, Fiat si è ripresa (+1,44%) con i dati sulle vendite di Chrysler e in Brasile. In testa al Ftse Mib si è però posizionata Impregilo (+3,27%), grazie alla commessa vinta a Panama e giudicata positivamente da Intermonte ed Equita. Premiata anche Finmeccanica (+2,93%) grazie a un ordine per 25 aerei arrivato dalla compagnia low-cost indonesiana Citilink. In luce Telecom (2,35%) e Mediaset (+1,88%).

L’energia pesa sugli indici con Saipem e A2A, poco mosse le banche
Venduti i titoli dell'energia con A2A (-1,12%) e Saipem (-0,91%) in fondo al Ftse Mib. Deboli anche Enel (-0,74%) ed Eni (-0,26%), assieme alle societa' delle reti Terna (-0,78%) e Snam (-0,61%), dopo che Goldman Sachs ha invitato i clienti a cedere i titoli. Poco mosse le banche, ricoperte di acquisti ieri, con Mps, Unicredit e Bpm in rialzo di circa mezzo punto percentuale.

Bene Pirelli, corre anche Prelios
Acquisti Pirelli (+1,46%) in vista di un possibile rinnovo in blocco del patto di sindacato. Nella galassia che fa riferimento a Marco Tronchetti Provera si sono messe in luce anche Camfin (+4,68%) e Prelios (+6,79%).

Le altre Borse europee
Chiusura poco mossa e contrastata per le principali europee, in una giornata che vede sfumare l'euforia per l'intesa al Congresso 'fiscal cliff', dopo i dubbi espressi dal Fmi dalle agenzie di rating in merito a un accordo che lascia parecchi nodi insoluti in termini di politica fiscale, a partire dall'aumento del tetto del debito. In lieve rialzo l'Ftse 100 di Londra, che guadagna lo 0,33% a 6.047,34 punti. Negativi il Dax di Francoforte, giù dello 0,29% a 7.756,44 punti e il Cac 40 di Parigi, che arretra dello 0,34% a 3,721,17 punti. Maglia nera a Madrid, dove l'Ibex scende dello 0,52% a 8.403,4 punti.


Fonte grr.rai.it
 
MERCATO USA

Borsa Usa: Dow Jones e Nasdaq chiudono in ribasso
Chiusura sotto la parità per i principali indici a Wall Street. Il Dow Jones evidenzia un ribasso dello 0,16% e il Nasdaq Composite dello 0,38%. Sui mercati a stelle e strisce sono scattate le prese di beneficio. Dalle minute dell'ultima riunione del Fomc, il comitato esecutivo della Fed, è emerso che il QE3, il programma d'acquisto di bond da 85 miliardi di dollari, potrebbe terminare nel corso dell'anno. Dai dati macroeconomici sull'occupazione sono arrivate indicazioni contrastanti. Gli occupati nel settore privato secondo la stima ADP sono cresciuti più del previsto mentre i sussidi di disoccupazione sono stati sopra le attese.

Sul fronte societario forte ribasso per Family Dollar Stores (-12,96%). Il retailer ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione in leggero calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e decisamente sotto le attese degli analisti. Sale invece Costco Wholesale (+1,03%) che ha registrato a dicembre vendite per 11,21 miliardi di dollari con un incremento del 12% sui 10,05 miliardi di dollari delle corrispondenti 5 settimane del 2011. Poco mossa Google (+0,06%). Il motore di ricerca ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission. L'organismo americano, che vigila contro i comportamenti anti-concorrenziali, ha così posto fine alle indagini sul gruppo internet.

Denaro su Boeing (+0,52%). Il gigante degli aerei ha comunicato i dati sulle consegne di velivoli commerciali e civili del quarto trimestre del 2012. Complessivamente si sono attestate a 165 le consegne di aeroplani commerciali, con 105 consegne di Boeing 737 Next Generation. Nell'intero esercizio Boeing ha registrato ordini netti per 1203 aeroplani commerciali, il secondo miglior risultato della stori a del gruppo. Bene General Motors (+2,37%). Il gruppo automobilistico ha venduto nel mese dicembre negli Stati Uniti 245.733 veicoli, il 5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In rialzo anche Ford Motor (+1,97%) che ha venduto nel mese di dicembre negli Stati Uniti 214.222 veicoli, l'1,9% in piu' rispetto allo stesso mese dell'anno prima. Ben comprata Hormel Foods (+3,72%). La società americana ha raggiunto un accordo per l'acquisto del marchio Skippy da Unilever per 700 milioni di dollari.

Denaro su Gap (+2,3%) dopo aver annunciato l'acquisito Intermix Holdco, un rivenditore multi-marca di beni di lusso e accessori per donna con sede a New York. Il valore dell'operazione è di circa 130 milioni di dollari in contanti. Intermix opera tramite 32 boutique in Nordamerica e con un sito di e-commerce.

Deciso rialzo per Transocean (+6,42%). La società raggiunto un accordo da 1,4 miliardi di dollari con il dipartimento di Giustizia per chiudere la causa sull'esplosione dell'impianto di trivellazione sottomarino del 2010. Male UnitedHealth (-4,68%). Deutsche Bank ha tagliato il rating sul gruppo Usa a hold da buy.


MERCATI ASIATICI

Nikkei in forte crescita, deboli le altre borse asiatiche
Borsa nipponica positiva alla riapertura delle contrattazioni dopo la lunga pausa (4 giorni) per le festivita'. Il Nikkei ha mostrato i muscoli mettendo a segno un rialzo di poco inferiore ai 3 punti percentuali (+2,82%) attestandosi a quota 10688,11 sui livelli massimi da marzo 2011 mentre il Topix ha chiuso in progresso del 3,34% a quota 888,51.

L'indebolimento dello yen nei confronti delle altre principali valute ed in particolare contro dollaro, ha favorito gli acquisti sui titoli delle societa' espo rtatrici, sugli scudi grazie anche agli incoraggianti dati macro cinesi che in settimana hanno evidenziato una ripresa della seconda principale economia mondiale.

Tecnicamente tuttavia potrebbe essere necessaria una pausa nel breve per riequilibrare uno scenario caratterizzato da un forte ipercomprato prima che i listini nipponici tornino a premere sull'acceleratore.
Al rialzo odierno della borsa giapponese si contrappone la debolezza delle altre piazze azionarie asiatiche, con Hong Kong che cede mezzo punto percentuale, Shanghai lo 0,4% e Seul lo 0,37%.


MERCATI EUROPEI

Borse europee in leggero calo in avvio
Apertura debole per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,16%, il Cac40 di Parigi lo 0,22%, il Ftse100 di Londra lo 0,11% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,09%. Le vendite colpiscono in particolare i titoli minerari e il settore chimico. In calo Bnp Paribas (-0,79%). La banca ha collocato bond a 5 anni per 1 miliardo di euro con una cedola annua dell'1,5%.

Lettera su Ppr (-0,34%). La società francese ha annunciato di aver avviato trattive per la vendita dei marchi Cyrillus e Vertbaudet, specializzati nell'abbigliamento per bambini, con il fondo Alpha Private Equity.

Deciso ribasso per Merck (-2%). Nomura ha tagliato il rating sul gruppo farmaceutico a neutral da buy.

Poco mossa Bmw (+0,02%) nonostante gli ottimi dati sulle vendite di ve icoli negli Stati Uniti nel mese di dicembre.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari poco mossa in avvio. Debole Finmeccanica, bene Fiat e Italcementi
Il Ftse Mib segna -0,1%, il Ftse Italia All-Share -0,1%, il Ftse Italia Mid Cap +0,2%, il Ftse Italia Star -0,2%.
Borse europee appena sotto la parità. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a -0,21%, il Nasdaq a -0,38%. Attualmente i future sui principali indici USA sono lieve rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +2,82%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng poco fa ha terminato a -0,29%.

Avvio incerto per le borse europee dopo che dai verbali della riunione del FOMC dell'11 e 12 dicembre è emerso che i banchieri la Fed sono divisi su quando terminare il programma di acquisto bond. Alcuni sono intenzionati a mantenere il programma di alleggerimento quantitativo fino a fine anno, altri vorrebbero terminarlo ben prima della fine del 2013.

Lettera su Finmeccanica (-1,6%) dopo la notizia della decisione della US Air Force di bloccare la fornitura di 20 aerei da trasporto bimotore G222 da impiegare in Afghanistan da parte della controllata Alenia Aermacchi. In rosso Telecom Italia (-1,4%): secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore la vendita degli asset tv della controllata TI Media è resa più complicata dalle indiscrezioni sui dati dell’ultimo trimestre del 2012, peggiori delle stime già di per sé poco brillanti.

In rialzo Fiat (+1,6%) che ieri sera ha annunciato di aver esercitato anche la seconda tranche della Veba call option: con il perfezionamento dell'esercizio di entrambe le tranche il Lingotto salirà al 65,17% del capitale di Chrysler. Nuova accelerazione rialzista per Italcementi (+4,7%) che sfrutta ancora il segnale rialzista inviato due giorni fa. Il titolo ha superato l'importante ostacolo rappresentato dal top di settembre a 4,66 euro e ora punta con decisione verso il top di maggio a 5,0650.


TITOLI DEL GIORNO

Eni ha inviato un forte segnale di crescita nella prima seduta dell'anno oltrepassando le ostiche resistenze in area 18,80. Il titolo ha toccato i massimi da oltre 4 anni e se dovesse confermarsi al di sopra di quota 18,80 anche in chiusura di ottava, verrebbero gettate le basi per un consistente allungo nel medio lungo periodo. I prezzi confermerebbero infatti l'ampio doppio minimo in formazione a 11,80 circa i cui obiettivi sono posizionati a 23,00 e piu’ in alto a 25,60 euro. Solo il perentorio ritorno al di sotto di 18,80 e la violazione di quota 18,50 farebbero scattare un campanello di allarme da non sottovalutare, che potrebbe anticipare l'affondo sul supporto di area 17,00.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali protetti da stop sotto 18,50 per gli obiettivi a 20,65 e 23,00 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 18,50 per gli obiettivi a 20,65 e 23,00 euro.

Luxottica continua a dimostrarsi tonica e si riavvicina nuovamente ai massimi del 2012, a 32,40. Segnali di forza giungerebbero poi oltre questa soglia in direzione di 35,00 euro circa (con target intermedio a 33,50). Se invece dovesse completarsi una figura a doppio massimo a 32,40 si prospetterebbero flessioni verso i supporti a 30,75 e 29,50, senza tuttavia compromettere l’impostazione rialzista. Solo nel caso di cedimento di 29,50 si aprirebbero spazi per ribassi in direzione di area 26,50/27,00, per il riconoscimento del 38,2% di ritracciamento del rialzo in forza dall’agosto 2011.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 32,40 con stop sotto 31,70 per gli obiettivi a 33,50 e 35,00 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 29,50 per gli obiettivi a 33,50 e 35,00 euro.

Mediobanca ha inaugurato il 2013 con la rottura di una importante resi stenza: in avvio di anno il titolo ha letteralmente saltato l'ostacolo offerto a 4,71 euro dal top di inizio novembre lasciando un gap rialzista tra 4,70 e 4,73 spingendosi poi in vista dei 5 euro. La prossima resistenza significativa si colloca a 5,15 euro circa, gia' massimi di febbraio e marzo 2003 e 38,2% di ritracciamento del ribasso dai picchi dell'ottobre 2009. La rottura anche di questa resistenza confermerebbe le possibilita' di vedere estendere il rialzo nel medio periodo con obiettivi superiori ai 6 euro. Discese fino a 4,60 non negherebbero il segnale rialzista recentemente inviato, la violazione di quella soglia anticiperebbe invece il test a 4,15 della linea di trend che sale dai minimi di luglio, coincidente in questa fase con la media mobile a 100 giorni.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura dei 5,15 euro per il test di area 6. Stop loss sotto 4,90.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop subito sotto 4,60, incrementare oltre 5,20 per il test dei 6 euro.


HEADLINES

TI Media, in salita la strada per la vendita di La7
In salita la strada per la cessione di TI Media. Secondo quanto scrive “Il Sole 24 Ore” a rendere difficile la situazione sarebbero le indiscrezioni sui dati dell’ultimo trimestre del 2012, peggiori delle stime già di per sé poco brillanti. Nei primi nove mesi del 2012 la società di Telecom Italia che controlla La7 ha perso circa 54 milioni di euro; le stime più pessimistiche ipotizzano una perdita per l’ultima parte dell’anno di 102 milioni. Un’asta quella su TI Media che ha già visto slittamenti e rinvii. I contendenti rimasti in gara sono Cairo Communication ed il Fondo Clessidra, che però hanno espresso diverse riserve dopo che l’azionista Telecom Italia ha chiesto di rialzare le offerte. Il Fondo guidato da Claudio Esposito è disposto a confermare il prezzo originariamente proposto d i 300 milioni solo se i multiplex saranno compresi nel pacchetto. Cairo invece ha sempre e solo gareggiato per le emittenti. La decisione finale verrà presa durante il Cda di Telecom il prossimo 17 gennaio.

Spread Btp/Bund stabile a 275 punti base
Lo spread tra il Btp decennale e il Bund tedesco è pari a 275 punti base. Il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni si attesta al 4,24%.

La Fed incerta sul programma d'acquisto dei titoli
La Fed non sa se proseguire il programma d’acquisto di titoli varato per cercare di contrastare la recessione. E’ quanto si legge dalle Minute della riunione del comitato di politica monetaria, il Fomc, svoltosi lo scorso 11 e 12 dicembre. Alcuni membri ritengono infatti più opportuno diminuire se non addirittura interrompere l’acquisto di asset molto prima della fine del 2013, temendo possa compromettere la stabilità finanziaria. Altri invece pensano che le operazioni di alleggerimento quantitativo debbano essere garantite tutto l’anno. Nel dicembre scorso l’istituto guidato da Ben Bernanke aveva annunciato l’acquisto di bond per 85 miliardi di dollari al mese, per cercare di stimolare la crescita economica. Wall Street reagisce con preoccupazione a questa diversità di vedute; il Dow Jones chiude in calo dello 0,16%, il Nasdaq dello 0,38% e lo Standard & Poor’s 500 dello 0,21%.

Cobra: completato il trasferimento del Gruppo Drive in Cobra Service Network
Il gruppo Cobra annuncia che è stata completata l’operazione di riorganizzazione infragruppo, con il passaggio del 100% di Easydriver Car Service SLU - società attiva nel settore dei servizi all’automobilista e posseduta al 100% da Drive Service S.p.A- a Cobra Service Network SA (cfr. comunicato del 18 dicembre e del 1 agosto 2012).
Il gruppo Cobra rende noto, inoltre, ch e è scaduta l’opzione per la vendita di Autonostop srl -società detenuta al 100% da Drive Service S.p.A. e attiva nei servizi per la gestione dei veicoli di cortesia- all’Ing. Ludovico Maggiore, manager del gruppo Cobra. L’accordo preliminare, firmato il 18 settembre tra Drive Service e l’Ing. Maggiore risulta non essere più vincolante tra le parti (cfr. comunicato stampa pubblicatodel 18 dicembre e 18 settembre 2012).

Fiat esercita la seconda tranche della Veba call option e sale al 65,17% del capitale di Chrysler.
Fiat ha comunicato a VEBA1 la volontà di esercitare la sua opzione di acquistare una seconda tranche parte della partecipazione detenuta da VEBA in Chrysler Group LLC, tranche pari a circa il 3,3% del capitale di Chrysler.
Fiat pagherà un prezzo di esercizio determinato secondo gli accordi tra le parti sulla base di un multiplo di mercato (non eccedente il multiplo di Fiat) applic ato all’EBITDA di Chrysler degli ultimi quattro trimestri, meno il debito industriale netto. Questo importo deve essere ridotto in base all’accordo di un ammontare pari al “contingent value rights settlement price” (che, in forza dell’art. 2.2.(f) dell’accordo non può essere inferiore al 10% o superiore al 20% del prezzo di esercizio dell’opzione). Secondo il calcolo di Fiat, l’importo netto da pagare per l’acquisto di questa seconda tranche della partecipazione di VEBA in Chrysler è pari a 198 milioni di dollari USA.
Il 3 luglio 2012 Fiat ha esercitato l’opzione per l’acquisto di una prima tranche della partecipazione del VEBA in Chrysler, tranche corrispondente a circa il 3,3% del capitale di Chrysler. Il 26 settembre 2012 Fiat ha chiesto conferma dinanzi alla Chanchery Court del Delaware del prezzo da pagare per tale partecipazione. Una decisione da parte della Corte è attesa nei prossimi m esi. A seguito del perfezionamento di entrambi gli acquisti, Fiat deterrà il 65,17% del capitale di Chrysler.

Parmalat: dimissioni di Mario Stella Richter, Presidente del Collegio Sindacale
Parmalat comunica che il Prof. Avv. Mario Stella Richter, Presidente del Collegio Sindacale, ha rassegnato le dimissioni dalla carica per motivi personali. Il Prof. Michele Rutigliano subentra al Prof. Avv. Mario Stella Richter nella carica di Presidente del Collegio Sindacale.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto