Decreto Bersani

tontolina

Forumer storico
Liberalizzazioni/ Questione di metodo
Martedí 04.07.2006 10:21
Di Roberto Perotti*

"Non siamo stati consultati": è il lamento quasi unanime dei dirigenti delle categorie (farmacisti, assicuratori, avvocati, tassisti…) toccate dal decreto Bersani. Al di là dei contenuti, è il metodo che rappresenta la vera, piacevole sorpresa del provvedimento: il governo che era nato sbandierando il ritorno della concertazione ha esordito con il suo opposto. I tavoli di quindici metri per lato con decine di ministri, sindacalisti, imprenditori, e rappresentanti delle professioni, più altre decine di assistenti assiepati lungo i muri, sono un’indicazione certa che nessun provvedimento incisivo uscirà da quel confronto. Per questo provvedimento il governo sembra aver scelto una strada diversa, e i risultati si vedono.

Vendere i farmaci da banco nei supermercati o abolire il divieto di pubblicità per gli studi legali non aumenterà istantaneamente il tasso di crescita del PIL italiano. Ma da qualche parte si deve iniziare, ed è giusto riconoscere che questo provvedimento va al di là di ogni aspettativa; soprattutto, è difficile sottovalutare il suo enorme valore simbolico.

Le riforme incisive possono essere fatte ricercando il consenso e l’unanimità a tutti i costi, oppure tagliando il nodo gordiano degli interessi corporativi. I governi deboli o incompetenti privilegiano il primo metodo, quasi sempre invocando l’argomento della "sensibilità sociale", che in realtà maschera semplicemente la propria incapacità di agire. Ma quando si ha a che fare con incrostazioni corporative medievali quali l’ereditarietà delle farmacie o i balzelli dei notai su innocue transazioni private, la concertazione non porta da nessuna parte: farmacisti e notai non hanno nulla da offrire in cambio della difesa dei propri privilegi.

In questa occasione, il ministro Bersani sembra averlo capito, al contrario del governo Berlusconi che in questo campo ha pochi risultati da esibire, perché non ha saputo né voluto liberarsi dai veti incrociati delle lobby professionistiche. Il miglior tributo al pacchetto Bersani è l’amaro commento dell’ex sottosegretario al Tesoro Giuseppe Vegas: "Un governo liberale come il nostro doveva incidere molto di più in materia".

Ovviamente le riforme, se efficaci, hanno un costo politico: l’ostracismo delle categorie riformate. Ma ci si dimentica troppo spesso che hanno anche un beneficio: l’apprezzamento dei cittadini in quanto consumatori. Poche migliaia di voti di farmacisti e tassisti contro centinaia di migliaia di voti di consumatori.

Ma per essere presi sul serio e guadagnarsi il rispetto (e i voti) dell’elettorato, è fondamentale dimostrare di non avere alcun timore reverenziale per certe categorie. È qui che ha fallito clamorosamente il governo Berlusconi. Esso esordì, e giustamente, cercando di intaccare i privilegi e le incrostazioni del mercato del lavoro; ma si fermò lì, e sindacati e opposizione ebbero buon gioco nell’accusare il governo di attuare riforme a senso unico.


Ovviamente, da questo punto di vista il pacchetto Bersani è solo un primo passo. Il nuovo governo ha dimostrato di sapere intaccare gli interessi di certe lobby professionali. Ora deve dimostrare di sapersi smarcare dalla propria lobby interna, i sindacati, che finora hanno di fatto impedito una qualsiasi discussione seria su politica fiscale, pensioni, mercato del lavoro e politiche del Mezzogiorno. Da Confindustria, per esempio affrontando l’ argomento dei tantissimi sussidi alle imprese, quasi tutti inutili o dannosi, che si sono accumulati nel corso degli anni senza alcuna ratio apparente. Infine, da altre categorie professionali, quali giornalisti, professori universitari e piloti dell’Alitalia, finora risparmiate da tutti i governi.

Ovviamente, questa parte dell’azione governativa sarà molto più difficile: gli imprenditori sono potenti; i giornalisti scrivono sui quotidiani e invitano i politici in TV; i professori universitari influenzano milioni di giovani; i sindacati rappresentano molti più voti che farmacisti e società di assicurazione, e hanno già occupato molti posti di potere. Ma solo affrontandoli tutti insieme si può sperare di mostrare agli elettori che l’intento non è punire certe categorie, ma favorire tutti i cittadini in quanto consumatori.

Ed è una leggenda che affrontare i sindacati sia sempre e comunque un suicidio politico. La reazione sindacale fece cadere il governo Juppé, ma il governo Thatcher sopravvisse e anzi, nel lungo periodo, guadagnò popolarità; e in California il governatore Schwarzenegger ha buone probabilità di essere rieletto dopo aver affrontato i potentissimi sindacati pubblici.

In ogni caso, senza un’ulteriore azione a tutto campo un’iniziativa pur grandemente meritoria come il pacchetto Bersani rimarrà troppo isolata per incidere effettivamente. Ed esattamente come già successe al governo precedente, essa rischia di trasformarsi in un boomerang politico, fornendo argomenti a chi ora accusa questo governo di essersi mosso solo con intenti punitivi verso certe categorie.

Da laVoce.info*

http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/questionidimetodo0407.html?pg=3
 
AN invoca la concertazione :eek: :eek: :eek:

ma se non l'hanno mai attuata quando erano al governo
affermando che era un ricatto dei sindacati

però quando si toccano i privilegi medievali dei privilegiati allora corrono in soccorso


chi mai pagherà più le tangenti per gli ospizi in puglia?

chi mai sarà più generoso con il partito per poter vendere il latte in polvere a caro prezzo in farmacia


a proposito
ma i dentisti sono almeno lambiti dal decreto?
e gli idrauilici e gli elettricisti?
 
TUTTI A PIAGNERE

Liberalizzazioni: agenti immobiliari si appellano a Bersani

ROMA (MF-DJ)--Gli agenti immobiliari si appellano al ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, chiedendo "concertazione e una revisione organica delle professioni e dei servizi". In una nota, Fimaa Confcommercio, Fiaip Confindustria, Anama Confesercenti, associazioni di categoria rappresentative degli agenti immobiliari - pur prendendo atto del Decreto Bersani, dell'obiettivo di tutela dei consumatori e di liberalizzazione del mercato anche con azioni miranti alla lotta all'evasione fiscale - denunciano la mancanza di concertazione e la non congruenza di alcune norme. "La soppressione della Commissione mediatori presso le Camere di Commercio elimina l'unico tavolo di confronto e tutela istituzionale del mercato immobiliare ed a garanzia dei consumatori. Inoltre escludere gli agenti immobiliari dalla commissione d'esame per l'iscrizione al ruolo intermediari immobiliari e' discriminante per la categoria". com/pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. July 04, 2006 07:48 ET (11:48 GMT)




ma quando toccavano il lavoro dipendente erano tutti soddisfatti

ed ora che tocca a loro?

eppure guadagnano davvero tanto
praticamnete hanno raddopiato con l'avvento dell'euro
mentre i dipendenti e i pensionati sempre lo stesso stipendio

purrini purrini

wiwa la liberalizzazione
vergogna al governo berlusca che l'aveva promessa ma che non l'ha mai fatta
 
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Ciao Tontolì, ti sei "liberalizzata" anche tu ? :eek:
 
Re: TUTTI A PIAGNERE

tontolina ha scritto:
ma quando toccavano il lavoro dipendente erano tutti soddisfatti

ed ora che tocca a loro?

eppure guadagnano davvero tanto
praticamnete hanno raddopiato con l'avvento dell'euro
mentre i dipendenti e i pensionati sempre lo stesso stipendio

purrini purrini

wiwa la liberalizzazione
vergogna al governo berlusca che l'aveva promessa ma che non l'ha mai fatta

che forte che sei tontolina ... nelle tue rimostranze sei di una simpatia unica

cmq sono d'accordo con te, in 5 anni questi cosa hanno fatto oltre a "togliersi" le tasse sulle successioni e depenalizzare i falsi in bilancio? AH no giusto hanno anche tanto insistito per far rientrare i Savoia...

Anche quella dell'anas senza soldi è una vergogna!! continuavano ad aprire cantieri prendere fondi e ora l'anas è senza soldi...altro che ponti sugli stretti, hanno fatto scempio di tutto, e ora che gli han toccato i notai Fini diceva che avrebbero dovuto togliere i monopoli agli enti erogatori di energia..ma perchè non l'hanno fatto loro in 5 anni?

questa del decreto Bersani è una scelta liberale non certo da "comunisti" e si addiceva di + al centro destra; se le scelte sono giuste la gente le approva a prescindere da chi le metta in pratica.
 
Re: TUTTI A PIAGNERE

elena ha scritto:
che forte che sei tontolina ... nelle tue rimostranze sei di una simpatia unica

cmq sono d'accordo con te, in 5 anni questi cosa hanno fatto oltre a "togliersi" le tasse sulle successioni e depenalizzare i falsi in bilancio? AH no giusto hanno anche tanto insistito per far rientrare i Savoia...

Anche quella dell'anas senza soldi è una vergogna!! continuavano ad aprire cantieri prendere fondi e ora l'anas è senza soldi...altro che ponti sugli stretti, hanno fatto scempio di tutto, e ora che gli han toccato i notai Fini diceva che avrebbero dovuto togliere i monopoli agli enti erogatori di energia..ma perchè non l'hanno fatto loro in 5 anni?

questa del decreto Bersani è una scelta liberale non certo da "comunisti" e si addiceva di + al centro destra; se le scelte sono giuste la gente le approva a prescindere da chi le metta in pratica.
hai dimenticato le tangenti sulla sanità pugliese

sulla collusione della sciura fini con il ministro storace

e hai dimenticato le trombate di sottile

e di gasparri +flavia vento


a loro piacciono le veline bionde
 
hai dimenticato...

la lista è lunga, vogliamo citare il SIC?

trucco per far rimanere Rete4 in occupazione abusiva di una frequenza; il business del decoder sponsorizzato dallo stato e la pay per view calcistica mediaset.
 
Run the Park ha scritto:
hai dimenticato...

la lista è lunga, vogliamo citare il SIC?

trucco per far rimanere Rete4 in occupazione abusiva di una frequenza; il business del decoder sponsorizzato dallo stato e la pay per view calcistica mediaset.

e il laziogate?
che la questione di eliminare concorrenti politici con nefande azione, a mio parere, è lievemente distorsiva della democrazia, nevvero......

notare che le intercettazioni telefonoche svolte e regolarmente pagate,
essendo gestite in privato,
non sollevarono gli scandali che oggi invece riempiono di sdegno se tali intercettazioni son fatte dai giudici :help:
 
f4f ha scritto:
e il laziogate?
che la questione di eliminare concorrenti politici con nefande azione, a mio parere, è lievemente distorsiva della democrazia, nevvero......

notare che le intercettazioni telefonoche svolte e regolarmente pagate,
essendo gestite in privato,
non sollevarono gli scandali che oggi invece riempiono di sdegno se tali intercettazioni son fatte dai giudici :help:
eccerto
è la strategia delle associazioni per delinquere ... dimenticavo... loro la chiamano AMOR PATRIO
 

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