Verm & Solitair
Nuovo forumer
Annalisa che non c'è. Non solo a Forcella. Non solo a Napoli.
Una ragazzina che muore ammazzata dal camorrista, una movimentazione di gente avvilita come sempre, un prete coraggio che viene minacciato, il problema affrontato che resta, la violenza assassina riprende vigore sull'indifferenza, una morte che diviene nuovamente inutile, uno Stato che guarda e che forse nemmeno c'è, un Sindaco (sindaca) che come sempre interviene, ma di concreto non si vede niente. La Procura indaga, la Polizia perquisisce, nulla è cambiato;iatevenne da qua;. E' tutto inutile: il problema sta nel DNA della città.
Napoli è a un passo dal ritrovarsi allo stesso livello di più basso degrado toccato negli anni '80. E' fallito il progetto di aggregare intorno alla "società civile" i quartieri urbani, cosiddetti difficili. Si sono fatti progetti bellissimi: dal tentativo di stabilire l'Università nelle zone depresse ai parchi letterarii. Ma la Napoli-ben (poco radical e molto chic) in fondo in fondo se ne frega. Resta il fatto che la violenza oramai ha invaso i cuori della gente (e non solo il centro della città)
E' una delle dinamiche fondamentali della società moderna: tutto passa velocemente, tutto è importante per qualche giorno e poi mai più, è la società dello zapping, perché in fondo una singola morte finisce per non interessare a nessuno (se non ai cari di chi non c'è più), tutto è interessante solo in quanto funzionale all'uso che se ne fa, tutti rispondono (anche le Istituzioni) secondo schemi facilmente prevedibili e prestabiliti (la manifestazione, i controlli, la stessa lettera che scriviamo, e poi interesse zero, ossia tutto come prima).
Ci sono Istituzioni (governo, forze dell'ordine, organizzazione della giustizia) che dovrebbero agire in modo costante ed indipendente dall'attenzione sul problema (solo si parla di scarcerazioni facili di camorristi).
O il governo (in senso lato: v. Stato, Comune, Prefettura ecc.) inizia a governare con l'uso della forza, o finisce di essere un governo. Il governo limitato, infatti, può esprimere una forma di oligopolio dell'uso della forza, finché restano altri gruppi organizzati (camorra, mafia) che esercitano analogamente forza, la quale si esprime con conseguenze non necessariamente del tutto illecite (da atti illeciti possono conseguire anche atti leciti) e perciò da alcuni cittadini (non necessariamente delinquenti) ammesse.
Se il governo resta solo uno dei poteri consentiti dall'intero sistema, allora altri soggetti organizzati, oltre ad esso, sono teoricamente legittimati a comprimere i diritti dei cittadini (anche la camorra e la mafia, dunque!).
Se invece non è - sia in via di diritto e che di fatto - ammessa l'emersione di tali soggetti organizzati, vuol dire che vi è monopolio, di diritto e di fatto, dell'uso della forza da parte del governo. Quindi il governo non è affatto limitato e non ammette concorrenti nell'uso della forza. Il cittadino perciò delega al governo l'intero esercizio della forza. Il cittadino non può farsi giustizia da sé.
Se invece il governo non inizia a governare con la forza, o non lo fa come dovrebbe (talvolta non avendo interesse a contrastare i soggetti concorrenti organizzati) come accade a Napoli, come è accaduto a Forcella, come continua ad accadere grazie all'indifferenza del governo, allora è giusto che molti possano intendere di organizzare individualmente la propria difesa nei confronti di chi iniziasse l'uso della forza. In tal caso, il cittadino potrebbe sentirsi perfettamente libero di farsi giustizia da sé, il che tutto sommato non può dirsi un delitto.
Spesso il dolore porta orgoglio, più spesso porta rabbia. La rabbia non va condannata, se il dolore era evitabile. Se la rabbia porta giustizia, è un bene. Se non porta nulla, qualcosa è da cambiare.
Lei da "lassù" avrà certo perdonato. Noi da "quaggiù" non possiamo però dimenticare. Per noi stessi, per i nostri figli.
Verm & Solitair. (Vicolo Scassacocchi. Forcella)
Una ragazzina che muore ammazzata dal camorrista, una movimentazione di gente avvilita come sempre, un prete coraggio che viene minacciato, il problema affrontato che resta, la violenza assassina riprende vigore sull'indifferenza, una morte che diviene nuovamente inutile, uno Stato che guarda e che forse nemmeno c'è, un Sindaco (sindaca) che come sempre interviene, ma di concreto non si vede niente. La Procura indaga, la Polizia perquisisce, nulla è cambiato;iatevenne da qua;. E' tutto inutile: il problema sta nel DNA della città.
Napoli è a un passo dal ritrovarsi allo stesso livello di più basso degrado toccato negli anni '80. E' fallito il progetto di aggregare intorno alla "società civile" i quartieri urbani, cosiddetti difficili. Si sono fatti progetti bellissimi: dal tentativo di stabilire l'Università nelle zone depresse ai parchi letterarii. Ma la Napoli-ben (poco radical e molto chic) in fondo in fondo se ne frega. Resta il fatto che la violenza oramai ha invaso i cuori della gente (e non solo il centro della città)
E' una delle dinamiche fondamentali della società moderna: tutto passa velocemente, tutto è importante per qualche giorno e poi mai più, è la società dello zapping, perché in fondo una singola morte finisce per non interessare a nessuno (se non ai cari di chi non c'è più), tutto è interessante solo in quanto funzionale all'uso che se ne fa, tutti rispondono (anche le Istituzioni) secondo schemi facilmente prevedibili e prestabiliti (la manifestazione, i controlli, la stessa lettera che scriviamo, e poi interesse zero, ossia tutto come prima).
Ci sono Istituzioni (governo, forze dell'ordine, organizzazione della giustizia) che dovrebbero agire in modo costante ed indipendente dall'attenzione sul problema (solo si parla di scarcerazioni facili di camorristi).
O il governo (in senso lato: v. Stato, Comune, Prefettura ecc.) inizia a governare con l'uso della forza, o finisce di essere un governo. Il governo limitato, infatti, può esprimere una forma di oligopolio dell'uso della forza, finché restano altri gruppi organizzati (camorra, mafia) che esercitano analogamente forza, la quale si esprime con conseguenze non necessariamente del tutto illecite (da atti illeciti possono conseguire anche atti leciti) e perciò da alcuni cittadini (non necessariamente delinquenti) ammesse.
Se il governo resta solo uno dei poteri consentiti dall'intero sistema, allora altri soggetti organizzati, oltre ad esso, sono teoricamente legittimati a comprimere i diritti dei cittadini (anche la camorra e la mafia, dunque!).
Se invece non è - sia in via di diritto e che di fatto - ammessa l'emersione di tali soggetti organizzati, vuol dire che vi è monopolio, di diritto e di fatto, dell'uso della forza da parte del governo. Quindi il governo non è affatto limitato e non ammette concorrenti nell'uso della forza. Il cittadino perciò delega al governo l'intero esercizio della forza. Il cittadino non può farsi giustizia da sé.
Se invece il governo non inizia a governare con la forza, o non lo fa come dovrebbe (talvolta non avendo interesse a contrastare i soggetti concorrenti organizzati) come accade a Napoli, come è accaduto a Forcella, come continua ad accadere grazie all'indifferenza del governo, allora è giusto che molti possano intendere di organizzare individualmente la propria difesa nei confronti di chi iniziasse l'uso della forza. In tal caso, il cittadino potrebbe sentirsi perfettamente libero di farsi giustizia da sé, il che tutto sommato non può dirsi un delitto.
Spesso il dolore porta orgoglio, più spesso porta rabbia. La rabbia non va condannata, se il dolore era evitabile. Se la rabbia porta giustizia, è un bene. Se non porta nulla, qualcosa è da cambiare.
Lei da "lassù" avrà certo perdonato. Noi da "quaggiù" non possiamo però dimenticare. Per noi stessi, per i nostri figli.
Verm & Solitair. (Vicolo Scassacocchi. Forcella)