Definizioni economiche "criptiche"?

Paperino

Forumer attivo
Sabato sera, ieri insomma, ho sentito un noto esponente politico pronunciare le seguenti parole: "Sono per un'economia sociale di mercato".

Io avrei dei seri dubbi sulla possibilità di accostare l'uno all'altro i suddetti termini, "sociale" e "di mercato", ma siccome mi metto sempre in discussione, e so di non possedere alcuna verità, sareste così gentili da aiutarmi a definire con sufficiente precisione a cosa possa riferirsi tale "economia sociale di mercato"?

Grazie a chi volesse intervenire. :)
 
E li stai ancora ad ascoltare?

L'altra settimana si è visto un deputato presentare un emendamento mirato ad estendere agli azionisti Parmalat lo status di creditori e, quindi, ammetterli al passivo della società.

Altro emendamento (ed anche proposta di legge) si è visto per il rimborso da parte dello Stato a chi ha perso soldi con l'Argentina.

A fine 2001, un altro deputato propose di emettere uno speciale BTP con cui risarcire le perdite degli investitori sui bonds argentini.

L'attuale versione della legge sul risparmio, urgentissima a fine 2003 e non urgente a dicembre 2004, istituisce un "fondo di garanzia" per chi perde soldi con gli investimenti.

E sono tutti provvedimenti che vengono da parlamentari dell'attuale maggioranza (a cui a volte si agganciano altri schieramenti), quindi di persone che sarebbero a "favore del mercato" e "contro lo stato assistenziale".

Ecco cos'è il mercato per loro. Pur di accalappiare voti, sarebbero capaci di far approvare per legge che è il Sole a girare attorno alla Terra.
 

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