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15/01/2020

105 farmaci più dannosi che benefici: ecco la lista completa
di Denise Baldi


CATEGORIE: Denuncia sanitaria

I farmaci dannosi nella lista spesso sono responsabili di effetti avversi anche gravi che hanno causato ricoveri o anche morti ma sono ancora in commercio. Ogni volta che assumiamo un medicinale pensiamo di fare il meglio per la nostra salute ma purtroppo in alcuni casi non è così.

Dal 2010 Prescrire, una rivista scientifica indipendente, ha analizzato ed esaminato l’efficacia e gli effetti collaterali dei farmaci venduti nell’Unione Europea. Ogni anno ha pubblicato una “lista nera” aggiornata in cui indicava, con informazioni chiare, quali sono i farmaci i cui effetti negativi superavano di gran lunga gli effetti benefici.

La valutazione 2020, pubblicata qualche giorno fa, è composta da 105 farmaci dannosi: dodici in più rispetto alla precedente lista.

Oltre ai medicinali da evitare, divisi per categoria di trattamento, la guida ha descritto il metodo “affidabile, rigoroso e indipendente” usato per la valutazione. Inoltre non si è limitata a scartare i farmaci rischiosi ma, dove possibile, ha indicato una terapia alternativa farmacologica più efficace o meno dannosa.

Lista 2020 Prescrire: aggiunti dodici farmaci dannosi
L’aggiornamento uscito pochi giorni fa include diversi medicinali, sia di uso comune che specifici per alcune patologie. Tra i nuovi farmaci dannosi c’è il Tanakan, un medicinale generico prescritto per la prevenzione del declino cognitivo che contiene estratto di Ginko biloba. Il rischio di emorragie, disturbi digestivi e convulsioni per la rivista scientifica non ne giustificano l’uso.

Nelle new entry anche alcuni sciroppi per la tosse che contengono pentossivina: lo sciroppo per bambini Clarix e lo quello per gli adulti Vicks 0,15%. Hanno guadagnato un ingresso in lista in quanto il principio attivo espone a disturbi cardiaci e a gravi reazioni allergiche. Troviamo anche farmaci per il mal di gola che contengono l’enzima alfa-amilasi o il tenoxicam, un corticosteroideo, che sono responsabili di reazioni allergiche anche gravi.

Nell’ultimo aggiornamento, Prescrire ha sconsigliato anche l’uso di medicinali usati per diarrea o disturbi intestinali che contengono argilla, in quanto spesso contaminata da piombo. Il rapporto completo con la lista di tutti i farmaci è reperibile sul sito di Prescrire, mentre qui potrete consultare quali sono i dodici farmaci dannosi aggiunti nella versione aggiornata della lista 2020.

Cancerologia - Ematologia
Defibrotide (Defitelio)
Mifamurtide (Mepact)
Nintedanib (Vargatef)
Panobinostat (Farydak)
Trabectedina (Yondelis)
Vandetanib (Caprelsa)
Vinflunina (Javlor)

Cardiologia
Aliskirene (Rasilez)
Bezafibrate (Befizal)
Ciprofibrato (Lipanor o altro)
Dronedarone (Multaq)
Fenofibrato (lipantil o altro)
Ivabradina (Procoralan o altro)
Nicorandil (Ikorel o altro)
Olmesartan (Alteis, Olmetec, Axeler, Sevikar)
Ranolazina (Ranexa)
Trimetazidina (Vastarel o altro)
Vernakalant (Brinavess)

Dermatologia - Allergologia
Mequitazina (Primalan)
Iniezione di Prometazina (Phenergan)
Tacrolimus dermique (Protopic)

Diabetologia - Nutrizione
Alogliptin (Vipidia e associato alla metformina in Vipdomet)
Bupropione + naltrexone (Mysimba)
Linagliptin (Trajenta e associato con metformina in Jentadueto)
Orlistat (Xenical o altro)
Pioglitazone (Actos)
Saxagliptin (Onglyza e associato con metformina in Komboglyze)
Sitagliptin (Januvia, Xelevia associato a metformina in Janumet, Velmetia)
Vildagliptin (Galvus e associato con metformina in Eucreas)

Dolore - Reumatologia
Aceclofenac (Cartrex o altro)
Capsaicina in patch (Qutenza)
Celecoxib (Celebrex o altro)
Colchicina + polvere di oppio + tiemonio (Colchimax
Denosumab 60 mg (Prolia)
Diacerein (art. 50 o altro)
Diclofenac (Voltarene o altro)
Etoricoxib (Arcoxia o altro)
Glucosamina (Voltaflex o altro)
Gel di ketoprofene (Ketum gel o altro)
Mephenesin orale (Decontractyl) e unguento di Mephenesin (balsamo Decontractyl)
Metocarbamolo (Lumirelax)
Parecoxib (Dynastat)
Generale Piroxicam (Feldene o altro)
Prednisolone + dipropilenglicole salicilato (cortisale)
Chinino (Hexaquine, Okimus)
Tenoxicam (Tilcotil)
Tiocolchicoside (Miorel o altro)

Gastroenterologia
Acido obeticolico (Ocaliva)
Attapulgite (Actapulgite o in combinazione in Gastropulgite)
Cimetidina (Cimetidina Mylan o altro)
Diosmectite (Smecta o altro)
Domperidone (Motilium o altro)
Droperidol (Droleptan o altro)
Idrotalcite (Rennieliquo)
Caolino (in combinazione con Gastropax e Neutroses)
Metopimazina (Vogalene, Vogalib)
Montmorillonite beidellitique alias monmectite (Bedelix e in combinazione in Gelox)
Nifuroxazide (Panfurex o altro)
Prucalopride (Resolor)
Unguento allo 0,4% di Gliceril Trinitrato (Rectogésic)

Ginecologia - Endocrinologia
Estrogeni equini coniugati + bazedoxifene (Duavive)
Tibolone (Livial o altro)
Ulipristal 5 mg (Esmya)

Malattie infettive
Moxifloxacin (Izilox o altro)

Neurologia
Alemtuzumab (Lemtrada)
Donepezil (Aricept o altro)
Flunarizina (Sibelium)
Galantamina (Reminyl o altro)
Ginkgo biloba (Tanakan o altro)
Memantina (Ebixa o altro)
Naftidrofurile (Praxilene o altro)
Natalizumab (Tysabri)
Ossetorone (Nocertone)
Rivastigmina (Exelon o altro)
Teriflunomide (Aubagio)
Tolcapone (Tasmar)

Oftalmologia
Collirio Ciclosporin (Ikervis)
Idebenone (Raxone)

Pneumologie - ORL
Alfa-amilasi (Maxilase o altro)
Ambroxol (Muxol o altro)
Bromexina (Bisolvon)
Efedrina (Rhino-Sulphuryl)
Mannitolo per inalazione (Bronchitol)
Naphazoline (Derinox)
Nintedanib (Ofev)
Oxomemazina (Toplexil o altro)
Ossimetazolina (Aturgyl, Déturgylone, Pernazène)
Pentoxyverine (sciroppo pettorale Vicks 0,15%, pentoxyverine tosse secca Clarix 0,15%)
Fenilefrina (Humoxal)
Pholcodine (Biocalyptol o altro)
Pseudoefedrina (Rhinureflex, Rhumagrip, e all'interno delle gamme di ombrelli Actifed, Dolirhume, Humex, Nurofen, Rhinadvil)
Roflumilast (Daxas)
Tixocortol spray orale (combinato con clorexidina in tiovalone o altro)
Tuaminoeptano (Rhinofluimucil)
Xylometazoline (Otrivine)

Psichiatria - Dipendenza
Agomelatina (Valdoxan o altro)
Citalopram (Seropram o altro)
Dapoxetine (Priligy)
Duloxetina (Cymbalta o altro)
Escitalopram (Seroplex o altro)
Etifoxine (Stresam)
Milnacipran (Ixel o altro)
Tianeptine (Stablon o altro)
Venlafaxina (Effexor LP o altro)


Smettere di fumare
Bupropione (Zyban)

Urologia
Pentosane polisolfato orale (Elmiron)

Fonte:
Principales évolutions autour du bilan 2021 des médicaments à écarter
105 farmaci più dannosi che benefici: ecco la lista completa · Oltre.tv
 

Scenarieconomici 23h ago
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Google ci ha obbligati a cancellare questo articolo dal sito. Quindi lo riproponiamo qui Di Confederazione Blog Riuniti.
LA VACCINAZIONE NON E' UN ATTO DI FEDE di Francesco Cappello
Sommario
Introduzione
Vaccini sperimentali e mancata applicazione del principio di precauzione
Effetti avversi ed acuti
Il Potenziamento della malattia
Il peccato antigenico originale
La mutagenesi inserzionale e le alterazioni epigenetiche
La attivazione di processi oncogeni
Reazioni di autoimmunizzazione
Ricombinazione
Il potenziale infiammatorio del vaccino
I quattro grandi potenziali pericoli del vaccino anti covid per Bhakdi
Moderna riconosce la possibilità di “effetti collaterali sistemici”
Petizione per la sospensione degli studi sul vaccino
Occhio alla temperatura
L’attacco alla Costituzione e la presunzione dell’obbligo vaccinale
L’attacco alla Costituzione
Mille medici e mille avvocati per la Costituzione
Il codice di Norimberga e quello di Orviedo Ricatto sul lavoro e minaccia di licenziamento
Organismi geneticamente modificati.
Dalle piante, agli animali, all’uomo CRISPR e altre tecnologie per l’editing genetico mirato
Conclusioni
Informazioni insufficienti dalle case farmaceutiche? Dal telepass al covidpass
Intanto c’è chi ci guadagna
Ammissione esposto analisi vaccini di Corvelva

Introduzione Vaccini sperimentali e mancata applicazione del principio di precauzione
↑ sommario
Il vaccino della Pfizer-Biontech e della Moderna sono vaccini a mRNA formulati con nanoparticelle lipidiche, modificati con nucleosidi, che codificano per la glicoproteina spike di SARS-CoV-2, il virus che causa il COVID-19. Non più vaccini tradizionali a virus attenuati. Si è scelto di utilizzare una terapia genica di nuova concezione dandogli l’appellativo di vaccino. Si tratta di un approccio sperimentale che trasforma le cellule del corpo in fabbriche di proteine virali . Viene, infatti, fornita alle cellule umane solo l’informazione genetica virale (un frammento del virus), utile alla costruzione della proteina spike del virus, a livello dell’apparato ribosomiale delle cellule umane (1). Vedi qui come funziona nel caso di vettore plasmide.
La sperimentazione anche per la tempistica con cui è stato realizzata è stata per ora assai parziale. Di fatti i produttori ammettono che essa deve ancora concludersi (vedi punto 14 Faq AIFA). Nonostante le rassicurazioni dei produttori, e degli enti regolatori non esistono dati certi. Quando mancano dati certi su efficacia e sicurezza la legge imporrebbe l’uso del principio di precauzione. Sappiamo che data l’alta mutabilità del sars cov-2, come per molti altri coronavirus, la terapia vaccinale risulta inutile e con grande probabilità, come vedremo, assai controproducente. Il vaccino porta nel 95% dei vaccinati alla formazione di anticorpi specifici per l’antigene vaccinale originario e scarsamente specifici per l’intera popolazione virale in continua evoluzione (2). Detto in altri termini, i vaccini a contrasto dei coronavirus non danno immunità esattamente come nel caso dell’influenza che può essere presa tante volte. Al punto 11 delle Faq AIFA si legge in risposta alla domanda 11: Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone? Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
Di seguito i primi dati non proprio rassicuranti delle vaccinazioni nel Regno Unito riportati dal CDC.
Ai 3150 casi su 112.807 (2,79 %) persone che subito dopo aver ricevuto la vaccinazione sono risultate “incapaci di svolgere le normali attività quotidiane e lavorative o che hanno richiesto cure mediche professionali” vanno aggiunti sei casi di anafilassi su 271001 vaccinati al 19 dicembre (circa 1329 casi rapportati al totale della popolazione italiana). Si tratta di una percentuale che ad oggi procurerebbe tra i 60 milioni di italiani 1.675.428 casi di persone in quello stato di salute.
Rimaniamo in attesa dei dati relativi agli effetti avversi nel medio e lungo termine.
Dal Documento: CDC Presentation Anafilassi in seguito alla ricezione del vaccino m-RNA COVID-19 Chi volesse seguire l’evoluzione dei dati USA in tempo reale può utilizzare tra gli altri VAERS Vaccine Adverse Eventing Reporting System. VAERS è un organo di farmacovigilanza USA. Qui un report aggiornato al 28 dicembre 2020, 171 pagine di decine di eventi avversi anche gravi. Se si considera che la grande maggioranza delle persone che contrae il virus non sviluppa sintomi e che oltretutto il concetto stesso di immunità di gregge non si applica a virus di questo tipo, proprio perché fortemente mutevoli ci si chiede quali siano le ragioni atte a giustificare i rischi inerenti alla sperimentazione, direttamente sulla popolazione, di vaccini ogm, in termini di possibili effetti avversi e fatali sul medio e sul lungo periodo, essendo che non sono disponibili dati in grado di fornirci le necessarie garanzia di sicurezza. Gli studi clinici dei vaccini a contrasto del Covid-19 sono stati avviati cinque mesi dopo l’emergere di SARS-Cov-2, aggirando i necessari studi pre-clinici e ignorando i gravi problemi di sicurezza che hanno impedito di mettere a punto un vaccino per il SARS-1. La messa a punto di questo vaccino ha, infatti, goduto dell’opzione Fast Track, una corsia separata, prioritaria, che ha permesso di passare troppo velocemente attraverso i vari controlli di sicurezza che sarebbero stati altrimenti previsti, saltando le verifiche a medio e lungo termine attraverso una procedura accelerata di registrazione (pochi mesi rispetto ai 5-10 anni di sperimentazione previsti dai protocolli tradizionali). In pratica studi preclinici per sondare efficacia e sicurezza sugli animali e studi clinici sull’uomo sono stati svolti contemporaneamente e in un tempo assai ristretto. Si tratta, inoltre, di studi fatti con modalità che non forniscono informazioni in merito all’efficacia e all’eventuale pericolosità dei vaccini ogm. Sono stati scelti, in contrasto con la procedura, modelli animali che non sviluppano la complicazione. Questo impedisce di sapere se l’animale sia o meno protteto dalla complicazione. In più hanno vaccinato gli animali con l’antigene del virus di Wuhan mentre il virus circolante è ormai mutato, com’è nella sua natura, diverse volte. Il potenziamento della malattia è però appurabile solo se si infetta l’animale con un virus circolante. Nel caso della sperimentazione di vaccini su animali rispetto alle prime forme di sars sono stati infettati gli animali vaccinati con virus mutanti circolanti ed è stato visto che non solo gli animali non risultavano protetti ma morivano per le complicanze della malattia provocata dal contagio (3).
Solo in Italia, ad oggi, circolano tredici diversi ceppi del virus. La temibilissima reazione di potenziamento avviene quando gli anticorpi si mostrano deboli rispetto al virus che viene contratto. Visto che non è stata indagata la possibilità di potenziamento rispetto ai virus mutati circolanti (challenge test) nulla sappiamo su questa evenienza. Dai test sugli animali sono passati in pochi mesi alle ‘cavie’ umane. I test sull’uomo sono iniziati alla fine di luglio e all’inizio di agosto. Pochi mesi per testare un vaccino di nuova concezione di una categoria mai approvata prima dalle agenzie regolatorie! Sarebbe stato necessario un monitoraggio a medio e lungo termine, ma negli studi clinici ci si è limitati a 7 e 15 giorni. In quest’intervallo post-vaccinale la scheda tecnica elenca rossori, febbre, indurimento nella sede d’iniezione, inappetenza e come reazione acuta persino l’anafilassi. Nella pratica si sono verificati casi di anafilassi (shock anafilattico) e paralisi di bell ossia paralisi facciale periferica acuta che secondo le faq dell’AIFA si verificherebbero raramente, in meno di 1 persona su 1000. Raramente… su 60 milioni di italiani 60 mila casi aspettati. al punto 14 delle Faq AIFA si legge tra l’altro (…) In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose.
Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni avverse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione. In pratica ci stanno dicendo che non hanno avuto tempo e che verificheranno strada facendo gli effetti avversi e acuti a medio e lungo termine e che i profili a rischio sono ancora da definire.
Qualcuno ha già, giustamente proposto, che coloro i quali accettassero di vaccinarsi vadano incentivati economicamente alla stregua di quei volontari, che in fase di sperimentazione di un farmaco si prestano a testarlo su di sé in cambio di denaro. In altri termini, la fretta con cui si sta procedendo a tappe forzate potrebbe sembrare giustificata dalla necessità di immunizzare una sufficiente percentuale della popolazione ma questa certezza cade quando si legge che la stessa casa produttrice non assicura che il vaccino preservi dalla trasmissibilità del virus da parte dei vaccinati. Il vaccino, infatti, non è sterilizzante, non evita, cioè, l’infezione né la trasmissione del virus.
Tutto ciò lascia assai perplessi anche in relazione al fatto che: – una cura per il covid-19 esiste da marzo scorso. Sono state, infatti, messe a punto cure che utilizzano farmaci tradizionali efficaci nella totalità dei casi trattati se la terapia individuata viene somministrata tempestivamente (vedi il mio I “negazionisti” della terapia domiciliare precoce – il covid è a bassa mortalità; – è possibile fare prevenzione secondo un efficace programma di miglioramento delle difese immunitarie della popolazione. (Vedi ad esempio: Salute sezione prevenzione e terapia della dott.ssa L. Bolgan)
Effetti avversi ed acuti (*)
A seguire alcuni degli effetti avversi, acuti, potenzialmente fatali, generabili nelle persone che si sottopongono a vaccinazione ogm (farmaci che sottostanno alle normative ogm) nel medio e nel lungo termine. Il Potenziamento della malattia ↑ sommario
Il Potenziamento della malattia si riferisce al rischio gravissimo di reazione avversa fatale. Il vaccino viene creato per produrre anticorpi, ma non è sterilizzante, cioè non evita l’infezione e la trasmissione del virus. L’efficacia dichiarata al 95% è relativa alla percentuale di vaccinati che formeranno anticorpi vaccinali, ma nessuno garantisce che tali anticorpi siano protettivi. Il virus circolante è infatti mutato molte volte formando quasispecie (2) ma l’antigene usato per il vaccino ha le sequenze del virus di Wuhan. Fino a prova contraria la persona può quindi risultare contagiosa anche dopo la vaccinazione. Si tenga ora presente che gli animali su cui sono stati sperimentati i vaccini contro la prima sars, rispetto a quelli non vaccinati, erano soggetti a complicazioni respiratorie fatali, quando dopo la vaccinazione, venivano infettati con virus circolanti, mutati cioè rispetto al ceppo originario contro cui era stato preparato il vaccino.
Fu a causa di queste complicazioni che la sperimentazione preclinica di quei vaccini fu bloccata.
Con le parole della dott.ssa L. Bolgan: quando un soggetto che possiede un livello anticorpale sub-ottimale (in seguito ad un’infezione primaria o a vaccinazione) viene a contatto con un virus simile e si infetta, il suo sistema immunitario favorisce l’infezione e le complicazioni fatali della malattia.
In altre parole, una parte dei vaccinati sono predisposti proprio dalla vaccinazione a manifestare le complicazioni gravi e fatali della malattia dalla quale si vogliono proteggere. Nel caso dei vaccini ogm la sperimentazione preclinica è stata fatta su modelli animali che non consentono di sapere se la vaccinazione può causare il potenziamento della malattia. Il “potenziamento dell’infezione dipendente dall’anticorpo” è la spiegazione proposta da Halstead per spiegare, nel caso della febbre Dengue, perché una seconda infezione si rivelasse assai più grave della prima. Inoltre, essendo che il virus che causa il covid e quello dell’influenza sono cross-reattivi tra di loro, coloro i quali venissero a contatto, dopo il vaccino, con il virus del covid o con quello dell’influenza potranno essere soggetti a potenziamento della malattia: la scarsa risposta immunitaria negli anziani li predispone maggiormente all’induzione del potenziamento della malattia polmonare in caso di reinfezione con esiti fatali, meccanismo che potrebbe spiegare sia l’eccesso di morti tra i vaccinati con vaccino antinfluenzale durante l’epidemia d’influenza stagionale, che per COVID-19 per effetto della cross-reattività tra vaccino antinfluenzale e coronavirus.
Infine, si deve tenere presente che le similarità tra le proteine espresse dal SARs-Cov-2 e dal virus dell’influenza sono già predittive di questo fenomeno: è noto che la proteina hemagglutinin-esterasi è simile nei due virus e che la proteina spike dei coronavirus condivide caratteristiche comuni con la proteina di fusione della membrana virale di classe 1 dei virus dell’influenza. Negli animali questo fenomeno è noto per la sua pericolosità: in uno studio sui polli sull’influenza aviaria, è stato dimostrato l’aumento della gravità e della mortalità per le complicazioni dell’infezione aviaria nei polli vaccinati con virus attenuato per la bronchite (il virus della bronchite infettiva, IBV, è un gammacoronavirus che presenta omologia di sequenza anche con il SARS-Cov-2) rispetto a quelli non vaccinati a conferma di un effetto potenziante tra i due. La dott.ssa Bolgan afferma inoltre che la reazione avversa del potenziamento si manifesta con le stesse identiche caratteristiche del covid per cui potrebbe verificarsi anche una sovrapposizione che potrebbe impedirci di discriminare tra un reale danneggiato dal vaccino rispetto ad una persona solo infettata da covid.
La reazione avversa e la complicanza coincidendo tra loro rischiano, perciò, di occultare la reale incidenza delle reazioni avverse da potenziamento: (…) in questo caso gli studi preclinici sono stati fatti con una modalità che non consente di andare a verificare se questi vaccini causano il potenziamento della malattia quindi è un dato che non abbiamo ancora e che non avremo nemmeno quando il vaccino sarà stato messo in commercio per cui il potenziamento della malattia lo sperimenteranno coloro chi si vaccineranno.
Chi si vaccinerà nel momento in cui si infetterà con il virus del covid o con il virus dell’influenza, poiché questi due virus sono cross-reattivi tra di loro, si potrebbe manifestare il potenziamento della malattia. In quel momento potremmo capire l’incidenza di questa reazione avversa.
L’unico problema è che la reazione avversa ha le stesse identiche caratteristiche del covid per cui potrebbe esserci anche una sovrapposizione e potrebbe anche essere che non siamo in grado di capire chi è un reale danneggiato rispetto ad una persona solo infettata da covid.
Quindi anche questa sarà una stima molto, molto difficile da fare.
Quindi al momento non ci sono dati né sull’efficacia né sulla sicurezza di questo vaccino.
Tra le reazioni avverse, sono noti (pur non essendo disponibili dati della loro incidenza perché non forniti dalle case produttrici del vaccino) i rischi di anafilassi e le immunopatologie da tempesta di citochine (i mediatori dell’infiammazione) scatenabili dalla possibile reazione di pericolo del sistema immunitario quale risposta all’introduzione di materiale genetico estraneo.
L’anafilassi è una reazione avversa fatale che succede quando il nostro sistema immunitario è indotto ad un eccesso di reazione, una reazione esagerata, che piuttosto che proteggere il vaccinato scatena la malattia da cui ci si dovrebbe proteggere in forma grave e fulminante.
Burioni si è mostrato consapevole del pericolo di potenziamento da vaccino della malattia ma curiosamente solo in relazione al sinovac.
Tuttavia, dati certi e completi, su tutte le scale temporali, su efficacia e sicurezza del vaccino della P-B non esistono.


continua
 

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