Buongiorno a tutti.
Sono una neo-iscritta e chiedo venia nel caso in cui avessi sbagliato sezione.
Da più parti, a cadenza ormai quotidiana, sento profilare in modo sempre più insistente l’ipotesi di un default dell’Italia e di un possibile crollo dell’Euro.
Desidero confrontarmi con chi di certo non è digiuno come me in materia economica perché vorrei capire se e quanto sia possibile difendere i proprii risparmi.
Nel concreto, la mia situazione è la seguente: ho 44 anni, sono sposata e ho due figli ancora abbastanza piccoli. Ho accantonato circa 40.000 euro in formule come una polizza integrativa (la Integra del “San Paolo”, per la precisione) e cose simili. Nell’ipotesi più o meno verosimile che
l’euro crollasse, è indubbio che anche simili formule di accantonamento del capitale sarebbero fortemente intaccate.
Riflettendo con realismo sulle eventuali azioni che potrei intraprendere a difesa di quanto sinora risparmiato e sulle mie concrete possibilità di movimento, avrei individuato i seguenti scenari possibili, dopo essere tornata in possesso della liquidità:
* investimento in buoni del tesoro di Paesi con fondamentali solidi (che sono carissimi, però, data la forte richiesta);
* investimento nel classico mattone, ad esempio in un appartamentino da affittare a studenti; in tal caso, mia madre sarebbe dispostissima a compartecipare al 50% o più.
E’ vero che in caso di crollo dell’euro, il mercato immobiliare subirebbe un forte contraccolpo nell’immediato, ma un investimento in un’ottica di lungo periodo dovrebbe forse ammortizzarlo (sempre che nel frattempo non ci riduaciamo a essere una succursale africana, ma questo sarebbe
francamente l'ultimo scenario ipotizzabile per me);
* proposte come quelle avanzate, ad esempio, in un blog, il quale sostiene la necessità di esportare legalmente i capitali in Svizzera e di investirli in valute di vari tipi.
Mi pare plausibile, tuttavia, che il governo possa decidere di tassare fortemente i capitali all’estero e allora non so quanto sarebbe conveniente un’operazione di questo tipo.
Come scritto in precedenza, di economia capisco zero, a parte quella domestica.
Ascolterò pertanto con vero interesse i vostri pareri.
Vi ringrazio e vi porgo un cordiale saluto.
Sono una neo-iscritta e chiedo venia nel caso in cui avessi sbagliato sezione.
Da più parti, a cadenza ormai quotidiana, sento profilare in modo sempre più insistente l’ipotesi di un default dell’Italia e di un possibile crollo dell’Euro.
Desidero confrontarmi con chi di certo non è digiuno come me in materia economica perché vorrei capire se e quanto sia possibile difendere i proprii risparmi.
Nel concreto, la mia situazione è la seguente: ho 44 anni, sono sposata e ho due figli ancora abbastanza piccoli. Ho accantonato circa 40.000 euro in formule come una polizza integrativa (la Integra del “San Paolo”, per la precisione) e cose simili. Nell’ipotesi più o meno verosimile che
l’euro crollasse, è indubbio che anche simili formule di accantonamento del capitale sarebbero fortemente intaccate.
Riflettendo con realismo sulle eventuali azioni che potrei intraprendere a difesa di quanto sinora risparmiato e sulle mie concrete possibilità di movimento, avrei individuato i seguenti scenari possibili, dopo essere tornata in possesso della liquidità:
* investimento in buoni del tesoro di Paesi con fondamentali solidi (che sono carissimi, però, data la forte richiesta);
* investimento nel classico mattone, ad esempio in un appartamentino da affittare a studenti; in tal caso, mia madre sarebbe dispostissima a compartecipare al 50% o più.
E’ vero che in caso di crollo dell’euro, il mercato immobiliare subirebbe un forte contraccolpo nell’immediato, ma un investimento in un’ottica di lungo periodo dovrebbe forse ammortizzarlo (sempre che nel frattempo non ci riduaciamo a essere una succursale africana, ma questo sarebbe
francamente l'ultimo scenario ipotizzabile per me);
* proposte come quelle avanzate, ad esempio, in un blog, il quale sostiene la necessità di esportare legalmente i capitali in Svizzera e di investirli in valute di vari tipi.
Mi pare plausibile, tuttavia, che il governo possa decidere di tassare fortemente i capitali all’estero e allora non so quanto sarebbe conveniente un’operazione di questo tipo.
Come scritto in precedenza, di economia capisco zero, a parte quella domestica.
Ascolterò pertanto con vero interesse i vostri pareri.
Vi ringrazio e vi porgo un cordiale saluto.
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