Ditropan,esiste un future sull'olio di colza?

Il Piadinaro

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Se l'olio di ricino è stato il simbolo di un regime, un altro olio, quello di colza, si candida ad essere l'emblema di una rivolta popolare. Non contro un monopolio politico, ma contro un monopolio economico: quello delle grandi compagnie petrolifere che impediscono la diffusione di carburanti alternativi, più economici e più ecologici, come il biodiesel.

Oggi sulle strade italiane fare un pieno di biodiesel, il carburante ricavato dal trattamento degli scarti delle lavorazioni agricole di diverse colture (la colza appunto, ma anche girasoli e barbabietole) è praticamente impossibile, ma sempre più automobilisti hanno scoperto che per far funzionare le loro macchine diesel va benissimo anche il comunissimo olio di colza, e persino quello di semi vari. Il rifornimento non si fa più quindi al distributore, ma al supermercato, dove basta comprare del banalissimo olio da frittura a un prezzo che si aggira solitamente sui 65 centesimi al litro. Il tam tam di quella che può sembrare l'ennesima leggenda metropolitana, ma non lo è affatto, è partito dal nordest, dove sono più diffusi i discount della Lidl, uno dei pochi supermercati che ha sui suoi scaffali l'olio di colza, un prodotto che in cucina viene decisamente snobbato dagli esigenti consumatori italiani.

Non siamo ancora al boom, come ha sostenuto qualcuno, visto che dall'ufficio acquisti della direzione generale della Lidl fanno sapere di non avere riscontrato nessuna impennata particolare nelle vendite di olio di colza, ma anche parlare di nicchia rischia di essere riduttivo. Per rendersi conto di quanto questa alternativa stia appassionando gli italiani, stretti nella morsa dello smog e del caro petrolio, basta digitare su Google le parole "olio di colza". Il motore di ricerca vi svelerà un mondo di decine e decine di forum dove gli automobilisti si scambiano consigli su come passare all'olio, dove trovarlo e quanto pagarlo. Sul solo forum dell'autorevole "Quattroruote" i messaggi arrivati sul tema dallo scorso settembre sono più di dodicimila.

Le testimonianze sul fatto che il "trucco" funziona davvero sono tantissime e del resto non c'è da meravigliarsi più di tanto visto che il primo motore messo a punto da Rudolph Diesel nel 1893 andava proprio a olio di canapa e cereali. Sulle accortezze da usare per fare il grande salto con le automobili di oggi, i pareri però divergono ed è difficile capire chi ha ragione. C'è chi lo consiglia in piccole o medie percentuali da aggiungere al diesel normale, chi lo usa assoluto, ma solo con auto vecchie, chi sostiene che assoluto va bene ma con i motori nuovi, chi suggerisce di cambiare la pompa e prenderne una più resistente. E non manca chi si lamenta per il puzzo di fritto e chi giura di camminare grazie all'olio esausto comprato a prezzi stracciati da una rosticceria cinese che altrimenti dovrebbe pagare per smaltirlo correttamente.

Un dato però è certo: usare olio di colza acquistato al supermercato, in qualsiasi quantità, è illegale perché chi lo fa froda il fisco. Il Testo Unico del 1995 in materia di accise stabilisce infatti che qualsiasi prodotto venga usato come carburante o come additivo deve essere soggetto a tassazione.

C'è da augurarsi quindi che gli italiani non diventino in massa evasori fiscali, ma l'aver scoperto anche grazie all'informazione "dal basso" di internet che i carburanti vegetali sono una realtà a portata di mano potrebbe dare una scossa alla diffusione del biodiesel ufficiale, che rispetto all'olio di colza oltre a essere in regola con la legge dà maggiori garanzie per i motori grazie al processo di esterificazione che priva il carburante della glicerina. I vantaggi per la collettività sarebbero enormi.

Innanzitutto per l'ambiente e il portafoglio. Il biodiesel, una volta prodotto su larga scala, avrebbe prezzi molto competitivi e riduce drasticamente molte emissioni nocive: l'anidride carbonica responsabile dell'effetto serra e le polveri sottili, gli idrocarburi policiclici aromatici e lo zolfo, i nemici più temibili dell'aria delle nostre città. Inoltre, a differenza del petrolio, l'Italia, per quanto in ritardo rispetto ad altri paesi europei, potrebbe soddisfare in proprio buona parte delle sue necessità di biodiesel. Un obiettivo auspicato dalla stessa Unione Europea che nella direttiva 30/2003 fissa per il 2010 in Italia un consumo di 800.000 tonnellate annue di biodiesel in grado di garantire una sostituzione compresa tra il 2% e il 5,75% del totale consumo di carburante con biocarburanti.
 
il punto dell'olio di colza quindi è soprattutto fiscale; anzi mi par di capire che il costo della benzina, netto dal ricarico fiscale, sia INFERIORE la costo dell'olio di colza.

resta il dubbio: posto di usare l'olio di colza E di essere trovati in fragrante ( :lol: ) reato, cosa si rischia effettivamente? quanto è la multa ?

grazie per le risposte
 
f4f ha scritto:
il punto dell'olio di colza quindi è soprattutto fiscale; anzi mi par di capire che il costo della benzina, netto dal ricarico fiscale, sia INFERIORE la costo dell'olio di colza.

resta il dubbio: posto di usare l'olio di colza E di essere trovati in fragrante ( :lol: ) reato, cosa si rischia effettivamente? quanto è la multa ?

grazie per le risposte

è vero. il costo della benzina al netto della tassazione è inferiore al costo dell'olio di colza.
occorre inoltre precisare che il cosiddetto biodiesel è contingentato.
questo significa che ogni anno il min. delle attività produttive stabilisce la quantità massima che può essere commercializzata in italia e affida le quote di produzione a determinati stabilimenti.
questa quotà è molto bassa e insufficiente quindi a soddisfare un eventuale uso di massa.
attualmente infatti il biodiesel viene utilizzato al 95 % (stima personale....) dalle stesse compagnie petrolifere o rivenditori, come componente di miscelazione; ciò significa che viene utilizzato in determinate percentuali in sostituzione del gasolio per ottenere prodotti finali a più basso costo.
inoltre viene aggiunto al gasolio in percentuali fino al 5 % poichè la legge consente la miscelazione in tali quantità senza che venga dichiarata, mi spiego meglio... se aggiungo un 5 % di biodiesel (che può anche essere olio fritto) al gasolio che ti vendo per il riscaldamento di casa... posso anche non dirtelo... mentre a te l'accisa te la faccio pagare sul 100 %... immaginate cosa si mettono in tasca questi poveri rivenditori, miliardi ogni anno...
gli stabilimenti che attualmente hanno il monopolio sono di proprietà della Novaol spa, Fox petroli, Comlube, ecc
il sito principale è a solbiate Olona, la società si chiama BAKELITE ed ha diverse proprietà..., cioè produce per diverse compagnie.
inoltre ricordo che oltre al'olio di Colza viene definito Biodiesel anche l'olio ricavato dagli oli esausti con opportune lavorazioni, (oli fritti, oli minerali, ecc ecc).
ciao
 
Purtroppo il future sulla colza non esiste ... esiste invece il future sull'etanolo che poi e un derivato delle lavorazioni del mais (Corn).


In merito al discorso diesel e olio di colza io francamente sono un pò contrario ... siete tutti andati a comperarvi quel caz.zo di un diesel attratti dalle mille illusioni di risparmio dei media che invece altro non erano che una scusa per lanciare il marketing del mercato diesel ... ora che quasi tutta la massa buoi ha il suo bel diesel vi stangano come cor.nuti !!!
Il diesel in percentuale ha avuto maggiori rincari rispetto al benzina ... alla fine si è acquistata una vettura pagandola anche 5.000.000 delle vecchie lire in più perchè era diesel e perchè consumava di meno e poi la si è presa doppiamente nel cu.lo vedensosi il prezzo del diesel raggiungere e talvolta superare il prezzo della benzina verde !!! :( :( :( :rolleyes: :rolleyes:


Questa è purtroppo l'amara realtà :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


... la soluzione è sempre stata quella invece ... una bella macchina a benzina trasformata a metano e se proprio si è così sfortunati di non disporre di distributori di metano ripiegare sul GPL.


... costo minore di acquisto della vettura, minori costi di manutenzione del benziana rispetto al diesel (....prova a vedere cosa ti costa una pompa di un diesel, prova poi anche a vedere cosa costa un tagliando di un diesel rispetto ad un tagliando di un'auto a benzina), cambio olio e filtri ad ogni 60.000 Km anzichè ogni 20.000 Km (grazie al metano), minore inquinamento (il metano stai certo che inquina molto meno del biodiesel).


Il metano sarebbe la migliore soluzione ... altro che diesel o olio di colza !!!!

... certo per chi oramai l'auto diesel la possiede già, l'olio di colza è un ripiegamento per cercare di salvare il salvabile ... ma non è affatto quel gran risparmio che si potrebbe avere con il metano.Considera che per far andare l'auto ad olio di colza devi miscelare olio di colza e gasolio al 50% quindi se 1lt di diesel costa 1,088€ e 1lt di olio di colza costa 0,65 € la miscela ti costa : 1,088+0,65 / 2 = 0,87 € al litro con un risparmio del 25% sul pieno di solo diesel.


per fare un confronto ho aggiornato la tabella di valutazione tratta dal sito www.metano.it con i dati aggiornati (Metano 0,67€ al kg e gasolio 0,87€ al litro misto con olio di colza) ... come potrai notare il metano è ancora conveniente rispetto al diesel all'olio di colza per ben un 35,8% ... oltre che essere molto più ecologico ...

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il neo del metano è la distribuzione rarefatta, ogni volta che devo farmi un viaggio in autostrada con un mio amico che ha la Multipla a metano è un incubo perchè si deve fare in modo di non sforare gli orari di chiusura e a ogni rifornimento si deve entrare e uscire ai caselli vicini . Per il resto però è un bijoux
 
cominciano ad esserci anche rifornimenti in autostrada;
il primo è stato a campogalliano ( MO ) direzione modena;
adesso credo ci sia anche a fiorenzuola dir bologna

Purtroppo appena i rifornimenti saranno facili il prezzo salirà rapidamente stile gasolio da due anni a questa parte
 
gastone ha scritto:
cominciano ad esserci anche rifornimenti in autostrada;
il primo è stato a campogalliano ( MO ) direzione modena;
adesso credo ci sia anche a fiorenzuola dir bologna

Purtroppo appena i rifornimenti saranno facili il prezzo salirà rapidamente stile gasolio da due anni a questa parte
già, i soldi vanno presi dove ci sono,ergo su più gente possibile, non interessa un tubo l'inquinamento, anzi è una scusa per scucire altri euro :evil:
 

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