+30% ricavi 1° trimestre2007
12/04/2007 14.25
Per Telecom Italia Media "non ci sono trattative in corso e non è previsto l'ingresso di nuovi soci", ha detto il presidente della società, Enrico Parazzini,
nel corso dell'assemblea che ha approvato il bilancio 2006
(ricavi in crescita del 15,4% a 207,5 milioni, un Ebitda negativo per 82,9 milioni di euro e una perdita netta per 101,1 milioni), ma il titolo vira al rialzo in Borsa. L'azione, da un minimo intraday a quota 0,335 euro, ora sale infatti dell'1% a quota 0,3425 euro.
L'ingresso di nuovi soci dunque non è previsto nell'immediato, ma se ci dovessero essere queste circostanze", ha sottolineato Parazzini, "le valuteremo attentamente". Più volte si è parlato della possibilità che TI Media venga ceduta in conseguenza del cambio del controllo di Telecom Italia. Come possibili acquirenti sono stati citati il gruppo Rcs e il gruppo De Agostini, che però ha già negato in passato il proprio interesse.
Ultimo nome in ordine di apparizione, citato tra i possibili compratori, è stato quello di Tarak Ben Ammar. In realtà, dopo aver completato il processo di razionalizzazione societaria, con la focalizzazione su mercato dei media, la salute del gruppo è migliorata. La "situazione patrimoniale del gruppo è solida", ha dichiarato ancora Parazzini. Quindi la società non si trova nella situazione di dover chiedere aumenti di capitale.
Anzi, il fronte del debito "è soddisfacente" e
"riteniamo di poter raggiungere una situazione positiva a livello di margine operativo lordo nel 2009, con una crescita annua dei ricavi del 25%".
IN quattro anni Telecom Italia Media ha raddoppiato il suo valore di mercato: capitalizzava 800 milioni di euro, ieri 1,14 miliardi dopo un aumento di capitale e aver distribuito l'anno scorso agli azionisti 550 milioni di euro.
Inoltre ha registrato nel primo trimestre dell'anno una ''significativa crescita'' a livello di ricavi con un aumento del ''30% sul primo trimestre dell'anno precedente'', ha aggiunto Parazzini. In miglioramento anche ''sulle previsioni del budget e del piano dell'azienda'', ha anticipato il presidente della controllata del settore media di Telecom Italia.
Quanto ai costi del gruppo, su questi pesano soprattutto gli investimenti che sono stati effettuati per il digitale terrestre legato a La7, ma il quadro è in miglioramento e decisiva sarà la data del 2012, con il passaggio da analogico al digitale. A detta di Parazzini sarà infatti "importante attivare, per quella data, degli investimenti che possano garantire dei ritorni".
Per il digitale terrestre, ha precisato il presidente di TI Media, "abbiamo investito molto, soprattutto per acquisire alcuni diritti televisivi".
Francesca Gerosa
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