tontolina
Forumer storico
Ovunque Bolle, Bolle
di John Mauldin
ITForum News
Questa settimana parleremo di bolle. Ho deciso di usare questa parte del libro, visto che durante questa settimana nella mia casella di posta sono arrivati numerosi riferimenti a delle bolle. Alla fine quando queste bolle scoppieranno, nessuno potrà dire che quelli che erano dei cigni neri o degli eventi imprevisti. Forse perché oramai in questi ultimi decenni siamo stati testimoni di tanti incidenti e di mercati orso, che oramai siamo pieni di modelli che ci ricordano i dolorosi episodi del passato.
Lasciate che vi riporti alcune segnalazioni di bolle che mi sono arrivate oggi. La prima è del mio amico Doug Kass, che ha scritto:
Io affronterò la questione di una bolla del mercato azionario la prossima settimana, ma qui stiamo assistendo ad una presa in giro: aal 1990, i multipli del P/E dell'indice S&P500 si sono apprezzati di circa il 2% l'anno, viceversa nel 2013 il P/E del S&P è cresciuto del 18%!
Poi da Jolly Olde di Londra, arriva Toby Nangle di Threadneedle Investments (devi adorare questo nome), che ha trovato il seguente grafico che è stato costruito alcuni anni fa dalla Banca d'Inghilterra. Almeno fino a quando Mervyn King era lì sapevano quello che stavano facendo. Guardando il grafico bisogna prestare particolare attenzione alla linea rossa, che raffigura i prezzi dei beni reali. Come loro sanno stanno creando una bolla dei prezzi degli asset e sono molto consapevoli di come alla fine andrà a finire.
Le osservazioni di Toby:
Questo è l'unico grafico che ho trovato che descrive l'impatto che avrà una fine del QE sui prezzi delle attività. La Banca d'Inghilterra lo pubblicò nel terzo trimestre del 2011 e racconta la storia delle loro aspettative ossia che mentre veniva attuato il QE ci sarebbe stato un massiccio aumento dei prezzi degli asset reali, ma che questi si sarebbero distribuiti nel tempo, a partire dal momento in cui gli acquisti di asset sarebbero terminati.
Oh, cari. Davvero? Riesco ad immaginare i miei amici Nouriel Roubini o Marc Faber mentre costruiscono questo grafico, ma la Banca d'Inghilterra? Davvero?!?
Poi continuando con le nostre riflessioni, prendiamo in esame total margin debt del mercato azionario (per gentile concessione di Motley Fool). Si chiedono se, forse, probabilmente, in teoria questo è un segnale di pericolo?
E non vogliamo andare a discutere dell’innumerevole lista di titoli azionari che vengono venduti a multipli molto elevati, e non legati agli utili ma alle VENDITE. Cosi come era avvenuto con le valutazioni delle dotcom.
In Code Red abbiamo fatto l’ipotesi che le banche centrali stanno generando bolle ovunque, e che anche se le bolle sono imprevedibili quasi per definizione ci saranno comunque dei modi per trarne beneficio. Quindi, senza attendere ulteriormente diamo un'occhiata a ciò che il mio co-autore Jonathan Tepper ed io abbiamo scritto in merito alle bolle nel capitolo 9 del libro.
I soldi facili ci porteranno a delle bolle, come trarre profitti da questi eventi
Ogni anno, i Darwin Awards vengono dati per onorare gli sciocchi che si uccidono accidentalmente e rimuovono se stessi dal pool genetico umano. Il Premio 2009 è andato a due rapinatori di banche. I ladri avevano capito che avrebbero dovuto usare la dinamite per entrare in una banca. Hanno preparato una grande quantità di dinamite vicino al bancomat in una banca a Dinant, Belgio. Scontenti di aver messo la dinamite solo vicino al ATM, hanno pompato un sacco di gas attraverso la buca delle lettere per rendere l'esplosione ancora più intensa. E poi hanno fatto saltare tutto. Sfortunatamente per loro, erano fermi in piedi vicino alla banca. Tutta la banca è andata completamente a pezzi. E quando è arrivata la polizia e ha trovato un rapinatore con delle lesioni molto gravi. L'hanno portato immediatamente in ospedale, ma da li a poco morì. Successivamente tra le macerie, hanno trovato il corpo anche del suo complice. Mi ricorda un po' la trama del film The Italian Job dove i ladri guidati da Sir Michael Caine, distruggevano completamente un furgone con una spettacolare esplosione.
Le banche centrali stanno cercando di fare salire i corsi azionari e i prezzi delle case, ma proprio come i vincitori del 2009 Darwin Awards quello che molto probabilmente otterranno sarà un implosione del dollaro molto più ampia di quanto loro si aspettino. Tutti gli strumenti di Code Red sono destinati a generare delle ricadute verso gli altri mercati finanziari. Ad esempio, il quantitative easing (QE) e gli acquisti di asset su larga scala (LSAPs) hanno lo scopo di aumentare i prezzi delle azioni e indebolire il dollaro, dei bassi rendimenti obbligazionari portano gli investitori ad andare verso attività maggiormente rischiose. I responsabili delle banche centrali sperano di poter trovare la giusta quantità di dinamite per aprire le porte, ma è altamente improbabile che essi saranno in grado di trovare la giusta quantità di denaro da stampare, ossia manipolare il tasso di interesse e svalutare la moneta quanto basta senza creare alcun danno. Probabilmente a causa delle politiche da Code Red delle banche centrali assisteremo a dei contagi in tutti i mercati, così come è già avvenuto in passato.
Non sembra che imparino nulla dagli errori del passato.
Il target dei prezzi delle azioni è causato da un mondo da Code Red. Ufficialmente, la Fed riceve i suoi ordini dal Congresso e ha un doppio mandato: prezzi stabili e alta occupazione. Ma negli ultimi anni, ha intrapreso politiche da Codice Rosso, Bernanke e i suoi colleghi hanno unilateralmente aggiunto un terzo mandato: prezzi elevati delle azioni. Lo stesso presidente ha sottolineato che i mercati azionari erano aumentati in modo significativo da quando durante un intervento a Jackson Hole, nel Wyoming nel 2010 aveva detto che la Fed avrebbe probabilmente incrementato il QE. "Io credo che le nostre politiche abbiano contribuito a generare un forte mercato azionario, proprio come era avvenuto nel marzo del 2009 quando abbiamo effettuato la iterazione [di QE]. L'S&P500 in quel periodo è aumentato di circa il 20 per cento e il Russell 2000 è cresciuto di più del 30 per cento. "Non è difficile comprendere perché i mercati azionari crescono quando ritengono che il più potente responsabile della banca centrale del mondo vuole stampare moneta e vedere i mercati azionari salire.
Gli investitori sono entusiasti. Come ha detto Mohamed El-Erian, chief executive officer di Pacific Investment Management Company: "Le banche centrali sono i nostri migliori amici non perché a loro piacciono i mercati, ma perché possono raggiungere i loro obiettivi macro solo passando attraverso i mercati."
Ho riflettuto su questo aspetto e la cosa è sconcertante nelle sue implicazioni. Una banca centrale apparentemente neutra ha deciso che si può progettare un recupero gonfiando i prezzi degli asset. L'obiettivo è quello di creare un "effetto ricchezza" che farà sentire coloro che investono in azioni più ricchi, così poi possono decidere di spendere più soldi ed investire in nuovi progetti. Questo finirà per riflettersi in tutta l'economia. Questa politica monetaria "trickle-down" ha avuto solo l’effetto di creare maggiore ricchezza per chi era già ricco (e per le banche e le società di gestione del risparmio), ma è stata anche uno spettacolare fallimento nella creazione di validi posti di lavoro e un'economia in forte crescita. Nell'ultimo trimestre mentre stiamo scrivendo questa lettera, la percentuale di prodotto interno lordo (PIL) si troverà in un range del 1 per cento.
Ascoltando i discorsi della maggioranza dei membri del Federal Reserve Open Market Committee, la loro percezione è sempre la stessa. In effetti, quando Bernanke solo quest’estate ipotizzava che il QE avrebbe potuto ad un certo punto terminare, è successo un qualcosa che ora tutti sanno molto bene ossia il mercato è quasi svenuto ed una mezza dozzina di suoi colleghi che fanno parte della commissione si sono sentiti in dovere di rilasciare dichiarazioni e fare diversi interventi la settimana successiva, dicendo: "No ragazzi, non è proprio come abbiamo detto, pensiamo invece di continuare a tenerlo ancora per un po'."
Abbiamo già visto questo film. Nel libro When Money Dies di Adam Fergusson ha inserito delle citazioni dal diario di Anna Eisenmenger, una vedova austriaca. Nei primi mesi del 1920 Eisenmenger ha scritto: "La speculazione in borsa si è diffusa in tutti i ceti della popolazione e le azioni salgono come palloncini gonfiati e raggiungono altezze illimitate . ... La mia banca si congratula con ogni nuovo aumento, ma lui non nasconde il disagio nascosto che questa mia ricchezza che continua a crescere suscita in me ... già oggi ammonta a milioni."
Proprio come dopo lo shock iniziale causato da Nixon nel 1970, i prezzi delle azioni salgono molto rapidamente quando una valuta si indebolisce e l'offerta di moneta cresce. Non a caso, nel 1970 questo ha generato la bolla nelle materie prime.
Questo capitolo vi mostrerà come individuare le bolle quando queste si formano, come trarne profitto e come evitare le conseguenze disastrose di quando scoppiano.
L'eccesso di liquidità sta creando delle Bolle
Mentre scriviamo Code Red, i prezzi delle azioni continuano a crescere. In realtà, molte asset classes sono alla ricerca di bolle. (Anche se ad un certo punto ci aspettiamo una correzione, quando la Fed o la Banca del Giappone crea denaro questo dovrà pure incanalarsi da qualche parte.)
Un settore che si contraddistingue come particolarmente frizzante è il mercato delle obbligazioni societarie. Gli investitori sanno di essere a malapena compensati per i rischi che si stanno prendendo. Nel 2007, un certificato di deposito a tre mesi rendeva di più di quello che oggi rendono i titoli spazzatura. A livello mondiale i rendimenti medi sul debito investment grade è sceso al minimo storico, il 2,45 per cento mentre scriviamo dal 3,4 per cento di un anno fa, secondo il dato della Bank of America Merrill Lynch Global Corporate Index. I veterani investitori in obbligazioni ad alto rendimento e sul debito bancario vedono che si sta formando una bolla. Wilbur L. Ross Jr., presidente e CEO di WL Ross&Co. ha dichiarato che siamo di fronte ad una "bomba a orologeria" nei mercati del debito. Ross ha osservato che un terzo degli attuali emittenti ha ricevuto per la prima volta la CCC o un basso rating del credito e l'anno scorso oltre il 60 per cento delle obbligazioni ad alto rendimento sono state rifinanziate. Nessuno ha usato il capitale ricevuto per espandersi o effettuare investimenti, ma solo come forma di rifinanziamento del bilancio.
Alcune persone pensano che sia un bene che non ci sia della nuova leva, ma invece è molto peggio. Questo significa che molte aziende non hanno del denaro in cassa per pagare il vecchio debito e quindi sono state costrette a rifinanziarlo.
Un giorno accadrà che tutto il debito arriverà a scadenza, e questo genererà un grande botto. "Stiamo costruendo una grande bomba a orologeria," con 500 miliardi di dollari l'anno di debito in scadenza tra il 2018 e il 2020, in un momento in cui le obbligazioni non saranno in grado di essere rifinanziate cosi facilmente come lo sono oggi, ha detto mr. Ross. I titoli di Stato non sono così sicuri, perché se dovessero ritornare al rendimento medio che abbiamo visto tra il 2000 e il 2010 le obbligazioni decennali subirebbero un calo del 23 per cento.
"Se c'è il rischio di ribasso quando ci troviamo in condizioni normali," il fatto che siano ancora più rischiose del normale le rende ancora di più mal valutate, ha detto mr. Ross. "Possiamo guardare indietro e dire che la vera bolla è il debito."
di John Mauldin
ITForum News
Questa settimana parleremo di bolle. Ho deciso di usare questa parte del libro, visto che durante questa settimana nella mia casella di posta sono arrivati numerosi riferimenti a delle bolle. Alla fine quando queste bolle scoppieranno, nessuno potrà dire che quelli che erano dei cigni neri o degli eventi imprevisti. Forse perché oramai in questi ultimi decenni siamo stati testimoni di tanti incidenti e di mercati orso, che oramai siamo pieni di modelli che ci ricordano i dolorosi episodi del passato.
Lasciate che vi riporti alcune segnalazioni di bolle che mi sono arrivate oggi. La prima è del mio amico Doug Kass, che ha scritto:
Io affronterò la questione di una bolla del mercato azionario la prossima settimana, ma qui stiamo assistendo ad una presa in giro: aal 1990, i multipli del P/E dell'indice S&P500 si sono apprezzati di circa il 2% l'anno, viceversa nel 2013 il P/E del S&P è cresciuto del 18%!
Poi da Jolly Olde di Londra, arriva Toby Nangle di Threadneedle Investments (devi adorare questo nome), che ha trovato il seguente grafico che è stato costruito alcuni anni fa dalla Banca d'Inghilterra. Almeno fino a quando Mervyn King era lì sapevano quello che stavano facendo. Guardando il grafico bisogna prestare particolare attenzione alla linea rossa, che raffigura i prezzi dei beni reali. Come loro sanno stanno creando una bolla dei prezzi degli asset e sono molto consapevoli di come alla fine andrà a finire.
Le osservazioni di Toby:
Questo è l'unico grafico che ho trovato che descrive l'impatto che avrà una fine del QE sui prezzi delle attività. La Banca d'Inghilterra lo pubblicò nel terzo trimestre del 2011 e racconta la storia delle loro aspettative ossia che mentre veniva attuato il QE ci sarebbe stato un massiccio aumento dei prezzi degli asset reali, ma che questi si sarebbero distribuiti nel tempo, a partire dal momento in cui gli acquisti di asset sarebbero terminati.
Poi continuando con le nostre riflessioni, prendiamo in esame total margin debt del mercato azionario (per gentile concessione di Motley Fool). Si chiedono se, forse, probabilmente, in teoria questo è un segnale di pericolo?
In Code Red abbiamo fatto l’ipotesi che le banche centrali stanno generando bolle ovunque, e che anche se le bolle sono imprevedibili quasi per definizione ci saranno comunque dei modi per trarne beneficio. Quindi, senza attendere ulteriormente diamo un'occhiata a ciò che il mio co-autore Jonathan Tepper ed io abbiamo scritto in merito alle bolle nel capitolo 9 del libro.
I soldi facili ci porteranno a delle bolle, come trarre profitti da questi eventi
Ogni anno, i Darwin Awards vengono dati per onorare gli sciocchi che si uccidono accidentalmente e rimuovono se stessi dal pool genetico umano. Il Premio 2009 è andato a due rapinatori di banche. I ladri avevano capito che avrebbero dovuto usare la dinamite per entrare in una banca. Hanno preparato una grande quantità di dinamite vicino al bancomat in una banca a Dinant, Belgio. Scontenti di aver messo la dinamite solo vicino al ATM, hanno pompato un sacco di gas attraverso la buca delle lettere per rendere l'esplosione ancora più intensa. E poi hanno fatto saltare tutto. Sfortunatamente per loro, erano fermi in piedi vicino alla banca. Tutta la banca è andata completamente a pezzi. E quando è arrivata la polizia e ha trovato un rapinatore con delle lesioni molto gravi. L'hanno portato immediatamente in ospedale, ma da li a poco morì. Successivamente tra le macerie, hanno trovato il corpo anche del suo complice. Mi ricorda un po' la trama del film The Italian Job dove i ladri guidati da Sir Michael Caine, distruggevano completamente un furgone con una spettacolare esplosione.
Le banche centrali stanno cercando di fare salire i corsi azionari e i prezzi delle case, ma proprio come i vincitori del 2009 Darwin Awards quello che molto probabilmente otterranno sarà un implosione del dollaro molto più ampia di quanto loro si aspettino. Tutti gli strumenti di Code Red sono destinati a generare delle ricadute verso gli altri mercati finanziari. Ad esempio, il quantitative easing (QE) e gli acquisti di asset su larga scala (LSAPs) hanno lo scopo di aumentare i prezzi delle azioni e indebolire il dollaro, dei bassi rendimenti obbligazionari portano gli investitori ad andare verso attività maggiormente rischiose. I responsabili delle banche centrali sperano di poter trovare la giusta quantità di dinamite per aprire le porte, ma è altamente improbabile che essi saranno in grado di trovare la giusta quantità di denaro da stampare, ossia manipolare il tasso di interesse e svalutare la moneta quanto basta senza creare alcun danno. Probabilmente a causa delle politiche da Code Red delle banche centrali assisteremo a dei contagi in tutti i mercati, così come è già avvenuto in passato.
Non sembra che imparino nulla dagli errori del passato.
Il target dei prezzi delle azioni è causato da un mondo da Code Red. Ufficialmente, la Fed riceve i suoi ordini dal Congresso e ha un doppio mandato: prezzi stabili e alta occupazione. Ma negli ultimi anni, ha intrapreso politiche da Codice Rosso, Bernanke e i suoi colleghi hanno unilateralmente aggiunto un terzo mandato: prezzi elevati delle azioni. Lo stesso presidente ha sottolineato che i mercati azionari erano aumentati in modo significativo da quando durante un intervento a Jackson Hole, nel Wyoming nel 2010 aveva detto che la Fed avrebbe probabilmente incrementato il QE. "Io credo che le nostre politiche abbiano contribuito a generare un forte mercato azionario, proprio come era avvenuto nel marzo del 2009 quando abbiamo effettuato la iterazione [di QE]. L'S&P500 in quel periodo è aumentato di circa il 20 per cento e il Russell 2000 è cresciuto di più del 30 per cento. "Non è difficile comprendere perché i mercati azionari crescono quando ritengono che il più potente responsabile della banca centrale del mondo vuole stampare moneta e vedere i mercati azionari salire.
Gli investitori sono entusiasti. Come ha detto Mohamed El-Erian, chief executive officer di Pacific Investment Management Company: "Le banche centrali sono i nostri migliori amici non perché a loro piacciono i mercati, ma perché possono raggiungere i loro obiettivi macro solo passando attraverso i mercati."
Ho riflettuto su questo aspetto e la cosa è sconcertante nelle sue implicazioni. Una banca centrale apparentemente neutra ha deciso che si può progettare un recupero gonfiando i prezzi degli asset. L'obiettivo è quello di creare un "effetto ricchezza" che farà sentire coloro che investono in azioni più ricchi, così poi possono decidere di spendere più soldi ed investire in nuovi progetti. Questo finirà per riflettersi in tutta l'economia. Questa politica monetaria "trickle-down" ha avuto solo l’effetto di creare maggiore ricchezza per chi era già ricco (e per le banche e le società di gestione del risparmio), ma è stata anche uno spettacolare fallimento nella creazione di validi posti di lavoro e un'economia in forte crescita. Nell'ultimo trimestre mentre stiamo scrivendo questa lettera, la percentuale di prodotto interno lordo (PIL) si troverà in un range del 1 per cento.
Ascoltando i discorsi della maggioranza dei membri del Federal Reserve Open Market Committee, la loro percezione è sempre la stessa. In effetti, quando Bernanke solo quest’estate ipotizzava che il QE avrebbe potuto ad un certo punto terminare, è successo un qualcosa che ora tutti sanno molto bene ossia il mercato è quasi svenuto ed una mezza dozzina di suoi colleghi che fanno parte della commissione si sono sentiti in dovere di rilasciare dichiarazioni e fare diversi interventi la settimana successiva, dicendo: "No ragazzi, non è proprio come abbiamo detto, pensiamo invece di continuare a tenerlo ancora per un po'."
Abbiamo già visto questo film. Nel libro When Money Dies di Adam Fergusson ha inserito delle citazioni dal diario di Anna Eisenmenger, una vedova austriaca. Nei primi mesi del 1920 Eisenmenger ha scritto: "La speculazione in borsa si è diffusa in tutti i ceti della popolazione e le azioni salgono come palloncini gonfiati e raggiungono altezze illimitate . ... La mia banca si congratula con ogni nuovo aumento, ma lui non nasconde il disagio nascosto che questa mia ricchezza che continua a crescere suscita in me ... già oggi ammonta a milioni."
Proprio come dopo lo shock iniziale causato da Nixon nel 1970, i prezzi delle azioni salgono molto rapidamente quando una valuta si indebolisce e l'offerta di moneta cresce. Non a caso, nel 1970 questo ha generato la bolla nelle materie prime.
Questo capitolo vi mostrerà come individuare le bolle quando queste si formano, come trarne profitto e come evitare le conseguenze disastrose di quando scoppiano.
L'eccesso di liquidità sta creando delle Bolle
Mentre scriviamo Code Red, i prezzi delle azioni continuano a crescere. In realtà, molte asset classes sono alla ricerca di bolle. (Anche se ad un certo punto ci aspettiamo una correzione, quando la Fed o la Banca del Giappone crea denaro questo dovrà pure incanalarsi da qualche parte.)
Un settore che si contraddistingue come particolarmente frizzante è il mercato delle obbligazioni societarie. Gli investitori sanno di essere a malapena compensati per i rischi che si stanno prendendo. Nel 2007, un certificato di deposito a tre mesi rendeva di più di quello che oggi rendono i titoli spazzatura. A livello mondiale i rendimenti medi sul debito investment grade è sceso al minimo storico, il 2,45 per cento mentre scriviamo dal 3,4 per cento di un anno fa, secondo il dato della Bank of America Merrill Lynch Global Corporate Index. I veterani investitori in obbligazioni ad alto rendimento e sul debito bancario vedono che si sta formando una bolla. Wilbur L. Ross Jr., presidente e CEO di WL Ross&Co. ha dichiarato che siamo di fronte ad una "bomba a orologeria" nei mercati del debito. Ross ha osservato che un terzo degli attuali emittenti ha ricevuto per la prima volta la CCC o un basso rating del credito e l'anno scorso oltre il 60 per cento delle obbligazioni ad alto rendimento sono state rifinanziate. Nessuno ha usato il capitale ricevuto per espandersi o effettuare investimenti, ma solo come forma di rifinanziamento del bilancio.
Alcune persone pensano che sia un bene che non ci sia della nuova leva, ma invece è molto peggio. Questo significa che molte aziende non hanno del denaro in cassa per pagare il vecchio debito e quindi sono state costrette a rifinanziarlo.
Un giorno accadrà che tutto il debito arriverà a scadenza, e questo genererà un grande botto. "Stiamo costruendo una grande bomba a orologeria," con 500 miliardi di dollari l'anno di debito in scadenza tra il 2018 e il 2020, in un momento in cui le obbligazioni non saranno in grado di essere rifinanziate cosi facilmente come lo sono oggi, ha detto mr. Ross. I titoli di Stato non sono così sicuri, perché se dovessero ritornare al rendimento medio che abbiamo visto tra il 2000 e il 2010 le obbligazioni decennali subirebbero un calo del 23 per cento.
"Se c'è il rischio di ribasso quando ci troviamo in condizioni normali," il fatto che siano ancora più rischiose del normale le rende ancora di più mal valutate, ha detto mr. Ross. "Possiamo guardare indietro e dire che la vera bolla è il debito."