Domani a Piazza Affari: con la rottura dei minimi si avranno scenari davvero allarman

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[FONT=arial,elvetica]Domani a Piazza Affari: con la rottura dei minimi si avranno scenari davvero allarmanti [/FONT][FONT=arial,helvetica]Di Alberto Susic[/FONT]

[FONT=arial,helvetica]Il tentativo di rimbalzo compiuto ieri non ha trovato un seguito per le Borse europee che hanno vissuto quest'oggi una seduta a due facce. Nella prima parte della sessione gli acquisti hanno avuto la meglio, tanto che gli indici sono arrivati a segnare rialzi ben superiori ad un punto percentuale. A metà giornata però si è avuto un brusco ripiegamento che ha costretto ad un violento movimento a passo di gambero, tale da portare i listini a chiudere gli scambi in forte calo, con perdite anche di due punti e mezzo percentuali come nel caso del Dax30.
Si è piegata al volere dei ribassisti anche Piazza Affari che non è riuscita a confermare l'ottima intonazione mostrata nella prima parte della sessione. L'indice S&P/Mib è arrivato a sfiorare l'area dei 26.400, da cui però ha ripiegato in maniera violenta, scendendo oltre 1.000 punti più in basso e terminando le contrattazioni a quota 25.258 punti, con una perdita dell'1,65%.
La volatilità continua a regnare incontrastata anche sul nostro mercato e questo rende difficile formulare una previsione più o meno veritiera, senza il rischio di essere smentiti nell'arco di poche ore. Le Borse restano in balia delle indicazioni che dovranno ancora giungere relativamente al piano di salvataggio che domani dovrà essere votato alla Camera.
Dal punto di vista grafico, l'indice quest'oggi ha cercato di violare al rialzo il canale laterale all'interno del quale si muove da alcune sedute, senza che tuttavia questo tentativo sia andato a buon fine. A questo punto, sarà fondamentale la tenuta dei minimi in area 24.900/25.000, la rottura dei quali potrà dare vita a scenari davvero preoccupanti.
Secondo quanto indicato dall'analista Davide Fraboschi, l'abbandono dei minimi dell'anno lascerà spazio per un ulteriore approfondimento in direzione dei 24.000 punti, anche se il target di medio-lungo periodo si può individuare in corrispondenza dei 23.000, ossia sui minimi visti tra la fine del 2002 e gli inizi del 2003.
Tale scenario potrà essere scongiurato non solo con la tenuta dei 24.800/25.000, ma ancor più con la riconquista decisa dei 26.000 che aprirà le porte ad un ancoraggio di area 27.000.

Molto dipenderà ovviamente dalle indicazioni che giungeranno questa sera dalla chiusura dei listini americani, per vedere se gli stessi saranno riusciti fino al suono della campanella a recuperare almeno parte delle perdite. Da monitorare con attenzione anche l'andamento dei futures Usa che sin dalla mattinata potranno condizionare l'andamento delle Borse europee, specie in caso di oscillazioni molto significative in una direzione o nell'altra.
Anche la prossima seduta sarà dominata da un clima di grande attesa, in vista del voto alla Camera del piano di salvataggio già approvato ieri al Senato.
Guardando invece al fronte macroeconomico americano, due saranno gli appuntamenti chiave da seguire, con l'indice ISM non manifatturiero di settembre che dovrebbe attestarsi a 50 punti dai 50,6 dell'ultima lettura. Decisamente più importante sarà il report sull'occupazione che in riferimento al mese di settembre dovrebbe consegnare un tasso di disoccupazione pari al 6,1%, in linea con l'indicazione precedente. Si prevede inoltre la perdita di 85mila posti di lavoro nel settore non agricolo, rispetto alla variazione negativa di 84mila unità registrata ad agosto, salvo revisioni che saranno comunicate nella giornata di domani.

Sul mercato domestico si continueranno a seguire con molto interesse i titoli del settore finanziario che si confermano i più sensibili alle novità che giungono dall'opposta sponda dell'Atlantico. Possibili movimenti sono attesi anche sui protagonisti del settore petrolifero, che potrebbero risentire ancora della flessione dei prezzi dell'oro nero, scesi nuovamente al di sotto di quota 95 dollari al barile.
Tra le blue chips segnaliamo anche Fiat (Milano: F.MI - notizie) nel giorno in cui si terrà una conferenza stampa al Salone dell'Auto a Parigi, dove interverranno i maggiori esponenti dei principali marchi europei.
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