tontolina
Forumer storico
mi sono distratta un attimo ma il NCD è formato dai fuoriusciti dal PDL + UDC+Scelta CiNica?
Arrestato il presidente del consiglio regionale della Campania
20 maggio 2014Commenti (4)
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...glio-regionale-campania-092036.shtml#comments
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...regionale-campania-092036.shtml?uuid=ABTbvdJB
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Chi è Paolo Romano
Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, candidato alle prossime elezioni europee nella lista Ncd, è stato arrestato per tentata concussione. Nei confronti di Romano, ora ai domiciliari, pende l'accusa di tentata concussione ai danni del direttore generale dell'Asl di Caserta.
Il provvedimento cautelare è stato firmato dal gip di Santa Maria Capua Vetere il 15 maggio scorso su richiesta della procura depositata il 3 febbraio.
Il giudice - sottolinea una nota - ha però qualificato più gravemente i fatti contestati a Romano, individuando nelle condotte poste in essere dallo stesso minacce strumentali ai suoi fini illeciti e non invece l'ipotesi dell'indebita induzione, ipotizzata dai pm.
Romano, dicono i pm casertani, ha per lungo tempo abusato della sua qualità pubblica, esercitando pressioni politiche e ricorrendo anche a minacce per costringere Paolo Menduni, direttore generale dell'Asl di Caserta, a nominare persone di sua fiducia nella posizione di direttore sanitario e direttore amministrativo dell'ente, nonché al vertice del Distretto Sanitario di Capua.
«Per raggiungere tali scopi illeciti, ha strumentalizzato le prerogative inerenti la sua carica, contattando in diverse occasioni Menduni e minacciando gravi conseguenze qualora non avesse assecondato la sua volontà, quali ispezioni e controlli amministrativi presso l'ente pubblico», spiega una nota.
Inoltre, nel corso di incontri con l'uomo, Romano ha fatto spesso riferimento a una sorta di accordo politico che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale.
Il presidente del Consiglio regionale si sarebbe anche attivato per costringere il direttore generale dell'azienda sanitaria a revocare le nomine dirigenziali che aveva effettuato senza tenere in conto le sue indicazioni. La nomina di alti dirigenti amministrativi da lui pilotata avebbe consentito a Romano di poter disporre di persone di fiducia e compiacenti nell'azione di direzione di un settore fondamentale e strategico, anche sul piano elettorale, dell'organizzazione amministrativa regionale. Al suo arresto hanno contributo le dichiarazioni dello stesso Menduni che ha raccontato con molti particolari le pressioni e le minacce subite.
Dichiarazioni cui ha fatto riscontro quanto riferito da altri testimoni, dirigenti di vertice dell'Asl, che hanno tracciato non solo il quadro di un un clima fortemente ostile a Menduni, ma anche che mai in passato, pur avendo pluriennale esperienza nel settore sanitario, avevano assistito a pressioni dal vertice politico, tanto da aver pensato che fosse in atto una manovra per indurre il direttore generale a lasciare l'incarico. Elementi significativi di prova emergono anche dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate, nelle quali Romano manifestava la propria preoccupazione
Arrestato il presidente del consiglio regionale della Campania
20 maggio 2014Commenti (4)
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http://www.ilsole24ore.com/art/noti...regionale-campania-092036.shtml?uuid=ABTbvdJB
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Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, candidato alle prossime elezioni europee nella lista Ncd, è stato arrestato per tentata concussione. Nei confronti di Romano, ora ai domiciliari, pende l'accusa di tentata concussione ai danni del direttore generale dell'Asl di Caserta.
Il provvedimento cautelare è stato firmato dal gip di Santa Maria Capua Vetere il 15 maggio scorso su richiesta della procura depositata il 3 febbraio.
Il giudice - sottolinea una nota - ha però qualificato più gravemente i fatti contestati a Romano, individuando nelle condotte poste in essere dallo stesso minacce strumentali ai suoi fini illeciti e non invece l'ipotesi dell'indebita induzione, ipotizzata dai pm.
Romano, dicono i pm casertani, ha per lungo tempo abusato della sua qualità pubblica, esercitando pressioni politiche e ricorrendo anche a minacce per costringere Paolo Menduni, direttore generale dell'Asl di Caserta, a nominare persone di sua fiducia nella posizione di direttore sanitario e direttore amministrativo dell'ente, nonché al vertice del Distretto Sanitario di Capua.
«Per raggiungere tali scopi illeciti, ha strumentalizzato le prerogative inerenti la sua carica, contattando in diverse occasioni Menduni e minacciando gravi conseguenze qualora non avesse assecondato la sua volontà, quali ispezioni e controlli amministrativi presso l'ente pubblico», spiega una nota.
Inoltre, nel corso di incontri con l'uomo, Romano ha fatto spesso riferimento a una sorta di accordo politico che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale.
Il presidente del Consiglio regionale si sarebbe anche attivato per costringere il direttore generale dell'azienda sanitaria a revocare le nomine dirigenziali che aveva effettuato senza tenere in conto le sue indicazioni. La nomina di alti dirigenti amministrativi da lui pilotata avebbe consentito a Romano di poter disporre di persone di fiducia e compiacenti nell'azione di direzione di un settore fondamentale e strategico, anche sul piano elettorale, dell'organizzazione amministrativa regionale. Al suo arresto hanno contributo le dichiarazioni dello stesso Menduni che ha raccontato con molti particolari le pressioni e le minacce subite.
Dichiarazioni cui ha fatto riscontro quanto riferito da altri testimoni, dirigenti di vertice dell'Asl, che hanno tracciato non solo il quadro di un un clima fortemente ostile a Menduni, ma anche che mai in passato, pur avendo pluriennale esperienza nel settore sanitario, avevano assistito a pressioni dal vertice politico, tanto da aver pensato che fosse in atto una manovra per indurre il direttore generale a lasciare l'incarico. Elementi significativi di prova emergono anche dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate, nelle quali Romano manifestava la propria preoccupazione