barcelona
very important member
Dopo l'interesse mostrato nei confronti del modello di mutuo danese
(http://www.investireoggi.it/forum/modello-danese-vt40016.html?t=40016&highlight=modello+danese), si inizia a guardare anche al Canada
L’economia mondiale vittima dei titoli tossici. Nessuno si salva, tranne il sistema finanziario ed economico canadese, che sta passando un periodo di relativa tranquillità. Questa capacità di resistere alle turbolenze del mercato mondiale avrebbe attirato l’interesse delle autorità australiane e delle agenzie di credito statunitensi Freddie Mac e Freddie Mae sul modello di mutuo canadese
Com’è dunque questo “modello canadese”? Innanzitutto, si tratta di una tipologia di prestito ibrida pubblico-privato. Così, mentre nella maggior parte dei paesi il sistema ipotecario è soggetto a cicli, in Canada due elementi concorrono ad eliminare o quantomeno a mitigare i saliscendi del mercato dei prestiti:
(1) assicurazione obbligatoria per i mutui il cui importo superi l’80% del valore dell’immobile
(2) la legge canadese stabilisce una serie di limitazioni concrete e coerenti in merito al rapporto tra ammontare finanziato e durata del prestito. In questo modo, viene garantita una certa omogeneità nei criteri di concessione dei crediti. Organo che vigila sul rispetto della legge è il Canada Mortgage and Housing Foundation
Gli istituti di credito canadesi sono inoltre obbligati dalla legge a emettere titoli obbligazionari legati alle ipoteche, come succede nel modello danese. In questo caso, però, l’emissione può contare anche sull’avvallo dello Stato e la legge obbliga le banche emittenti a detenere in portafoglio titoli legati ai mutui. Questi due elementi attribuiscono alle emissioni un’affidabilità pari a quella dei titoli di stato
Il sistema giudiziario canadese, infine, permette ai soggetti creditori di riscattare in tempi rapidi i beni ipotecati in caso di mancato pagamento da parte dei debitori
fonte: fondionline.it, 7 aprile 2009
(http://www.investireoggi.it/forum/modello-danese-vt40016.html?t=40016&highlight=modello+danese), si inizia a guardare anche al Canada
L’economia mondiale vittima dei titoli tossici. Nessuno si salva, tranne il sistema finanziario ed economico canadese, che sta passando un periodo di relativa tranquillità. Questa capacità di resistere alle turbolenze del mercato mondiale avrebbe attirato l’interesse delle autorità australiane e delle agenzie di credito statunitensi Freddie Mac e Freddie Mae sul modello di mutuo canadese
Com’è dunque questo “modello canadese”? Innanzitutto, si tratta di una tipologia di prestito ibrida pubblico-privato. Così, mentre nella maggior parte dei paesi il sistema ipotecario è soggetto a cicli, in Canada due elementi concorrono ad eliminare o quantomeno a mitigare i saliscendi del mercato dei prestiti:
(1) assicurazione obbligatoria per i mutui il cui importo superi l’80% del valore dell’immobile
(2) la legge canadese stabilisce una serie di limitazioni concrete e coerenti in merito al rapporto tra ammontare finanziato e durata del prestito. In questo modo, viene garantita una certa omogeneità nei criteri di concessione dei crediti. Organo che vigila sul rispetto della legge è il Canada Mortgage and Housing Foundation
Gli istituti di credito canadesi sono inoltre obbligati dalla legge a emettere titoli obbligazionari legati alle ipoteche, come succede nel modello danese. In questo caso, però, l’emissione può contare anche sull’avvallo dello Stato e la legge obbliga le banche emittenti a detenere in portafoglio titoli legati ai mutui. Questi due elementi attribuiscono alle emissioni un’affidabilità pari a quella dei titoli di stato
Il sistema giudiziario canadese, infine, permette ai soggetti creditori di riscattare in tempi rapidi i beni ipotecati in caso di mancato pagamento da parte dei debitori
fonte: fondionline.it, 7 aprile 2009
Ultima modifica: