È morto stamattina, il principe Ranieri, dopo un ricovero in ospedale di diverse settimane. Ha battuto anche la Regina Elisabetta. Ranieri III principe di Monaco ha regnato per oltre 55 anni su un piccolo paese che ha ricostruito e rimodellato, cui ha dato immagine, forza, autorità, ricchezza e per il quale ha saputo garantire le scelte che hanno fatto del principato uno dei paradisi fiscali ma anche uno dei principali centri finanziari mondiali. Il principe "costruttore" nel corso degli anni ha appianato le divergenze, anche dure, con la Francia tanto che "il diritto di ingerenza" di Parigi ha perso via via ragione d'essere. Ma anche se Monaco ha avuto un posto all'Onu grazie alle pressioni di Francois Mitterand, rimane l'indicazione che il "principato esiste perché c'è il principe e non perché esiste una nazione monegasca", ricorda lo storico Frederic Laurent. Di qui l'ansia e la preoccupazione dei 7 mila monegaschi e dei circa 30 mila residenti per quello che accadrà dopo. Anche se l'aspetto istituzionale non sembra particolarmente complesso con il principe ereditario Alberto già in carica per tutta una serie di funzioni e responsabilità, lo stretto legame tra personalità del sovrano e il suo ruolo come principe e immagine-simbolo del piccolo territorio, fa porre a molti l'interrogativo se Alberto, una volta diventato regnante, saprà proteggere come ha saputo fare suo padre gli interessi finanziari; saprà garantire i 56 mila miliardi di euro depositati nelle 45 istituzioni bancarie presenti nel fazzoletto di terra del Principato. La vita di Ranieri, 81 anni compiuti, è stata caratterizzata da grandi fortune e terribili dolori, in un continuo alternarsi che ha reso il principato uno dei luoghi più rappresentati nelle cronache internazionali, mondane e no, nelle riviste, luogo adorato dai paparazzi tra matrimoni di favola, scandali, drammi. La storia recente del principato si identifica con le immagini del matrimonio di Ranieri con l'attrice Grace Kelly nel 1956, con la fine tragica di questa nel 1982 seguita nel 1989 dall'altra tragedia familiare, la scomparsa di Stefano Casiraghi, marito della principessa Carolina. Intanto lo stato monegasco è cresciuto nei decenni, si è consolidato attraverso la nuova costituzione del 1962, è diventato membro delle Nazioni Unite e lo scorso anno anche del Consiglio d'Europa, si è dato fondamenta solide nel campo della finanza attraverso la Societè des bains de mer di sua proprietà al 69%. L'impronta di Ranieri è stata forte anche sulla stessa struttura urbana con lavori giganteschi che hanno portato tra l'altro ad un aumento del territorio pari al 20% della sua superficie grazie alla bonifica di 34 ettari di area marina. Ora l'uomo che da 55 anni incarnava il principato di Monaco e che l'ha trasformato in una potenza finanziaria internazionale è morto. Ranieri era entrato ed uscito più volte negli ultimi mesi dal centro cardio-toracico. Nei mesi scorsi si erano diffuse voci di morte, di stato di coma, voci poi regolarmente smentite. Questa volta la notizia è ufficiale. L'anziano sovrano ha lottato contro la morte. E la sua figura, nelle ultime settimane di malattia, è sembrata aumentare di spessore e di carisma. Forse per l'ansia di quanti temono un domani senza di lui, nonostante lo stemma dei Grimaldi sventoli da sette secoli sulle assolate rocce del principato.
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