Ecco perché a volte si bannano nel forum certi indirizzi web

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Fresca fresca dalla newsletter Consob.

La Consob segnala che le società Gallo Global Markets e Carlo Scevola & Partners con sede, rispettivamente, a Chicago e Londra, non sono autorizzate alla prestazione di servizi di investimento in Italia secondo alcuna modalità e, quindi, neanche attraverso i rispettivi siti www.ggmk.com e www.carloscevola.com.

Il sito www.carloscevola.com è stato da anni inserito negli indirizzi censurati, anche quando postato in perfetta buona fede dagli utenti. La decisione è stata a volte contestata perché poco comprensibile (ed è naturale per un non addetto ai lavori), ma la notizia dimostra che se si banna un indirizzo c'è sempre un motivo valido.

Adesso leggete il nome perché ho appositamente tolto la censura.
 
Abusivismo in materia di servizi di investimento. Reato anche penale.

Essere autorizzati negli USA non vuol dire poter offrire servizi in Italia. Occorrono le autorizzazioni specifiche. Quando sarà recepita la nuova direttiva UE sarà molto pericoloso perché anche la semplice consulenza dovrà seguire le regole degli altri servizi di investimento.
 
la società CS&P non offre servizi in Italia, non ha uffici in Italia, e il proprio website non è ospitato su server italiano.
Prima di parlare di "abusivismo" occorrerebbe informarsi, o perlomeno contattare i responsabili.

Quanti tra quelli che parlano di mercati e investimenti in italiano possono farlo a buon titolo? Quanti sono in possesso di un'autorizzazione governativa? (e non di una semplice iscrizione ad associazioni private prive di alcun valore) Quanti ricevono ispezioni periodiche delle autorità volte a verificare il mantenimento di adeguati standard di professionalità, organizzazione e solidità finanziaria?

Certo, forse in Italia è più semplice iscriversi all'albo dei promotori e gestire direttamente i conti dei clienti, come fanno in tanti, senza alcuna protezione per l'investitore...
 
Se sul web c'è uno che da anni si batte per la liberalizzazione sono io, ma le regole attuali vanno seguite.

Quei siti sono disponibili anche in italiano, ad esempio.

E ripeto che con le nuove regole sulla consulenza anche queste situazioni, che attualmente si trovano in una terra di mezzo, saranno più chiare.
 
giuseppe.d'orta ha scritto:
Abusivismo in materia di servizi di investimento. Reato anche penale.

Essere autorizzati negli USA non vuol dire poter offrire servizi in Italia. Occorrono le autorizzazioni specifiche. Quando sarà recepita la nuova direttiva UE sarà molto pericoloso perché anche la semplice consulenza dovrà seguire le regole degli altri servizi di investimento.

dove si può vedere una bozza della nuova direttiva UE
e conoscere la presunta data di entrata in vigore?
grazie
 
Il sito CS&P - parlo solo di ciò che mi riguarda - è principalmente in inglese; solo parte di esso è tradotto in italiano (e in russo).
E' per caso vietato parlare italiano fuori dai confini dell'Italia?

Vorrei riportare l'avvertenza indicata sul sito in merito alle limitazioni locali all'accesso:

---
Il sito carloscevola.com non si rivolge a nessuna persona di nessuna giurisdizione in cui (in ragione della nazionalità della persona, della sua residenza o per altri motivi) la pubblicazione o la disponibilità del sito stesso sono proibite. Le persone soggette a tali divieti non devono accedere al sito carloscevola.com
---
 
f4f ha scritto:
dove si può vedere una bozza della nuova direttiva UE
e conoscere la presunta data di entrata in vigore?
grazie


La direttiva UE sui servizi di investimento, che deve essere recepita dai singoli Stati entro ottobre, la si trova all'indirizzo http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/2004/l_145/l_14520040430it00010044.pdf

E' stabilito che la consulenza torni servizio di investimento, e che quindi sia riservata a soggetti autorizzati. Se si presta solo consulenza si può anche essere persona fisica. I requisiti sono previsti dall'articolo 67 (a pagina 39).

Il soggetto che presta il servizio di consulenza dovrà disporre di:

a) un capitale iniziale di 50 000 EUR o
b) un'assicurazione della responsabilità civile professionale estesa all'intero territorio comunitario o una garanzia comparabile contro la responsabilità derivante da negligenza professionale, che assicuri una copertura di almeno 1 000 000 EUR per ciascuna richiesta di indennizzo e di 1 500 000 EUR all'anno per l'importo totale delle richieste di indennizzo o
c) una combinazione di capitale iniziale e di assicurazione della responsabilità civile professionale in una forma che comporti un livello di copertura equivalente a quella di cui alla lettera a) o alla lettera b).

Gli importi saranno soggetti a periodica revisione, per adeguarli al potere di acquisto.

Poi vedremo, nel recepimento nazionale, quali altri requisiti saranno stabiliti (es: titolo di studio adeguato, albo a cui si accede dietro esame, ecc.)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto