Ecco perchè vi estinguerete presto (1 Viewer)

Zen lento

Forumer attivo
Studi di Oslo e Helsinki

Chi dorme allunga l'esistenza

«In letargo il metabolismo migliora e l'organismo si rafforza» . Marmotte, orsi e scoiattoli «dureranno»

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Solo ad aprile le marmotte usciranno dal loro lungo letargo, quando anche i ghiri, dopo sei mesi di sonno, torneranno alla vita attiva. Orsi bruni e scoiattoli, invece, spinti dalla fame, hanno già interrotto (temporaneamente) il loro sonno: una volta sfamati, torneranno al loro sonno. Andare in letargo, dormire profondamente, meglio ancora se imbucati nelle tane sotto terra «conviene ».
LO STUDIO - Uno studio condotto su 4500 specie di mammiferi viventi, ha messo in evidenza che sono proprio gli animali che hanno adottato questo comportamento, quelli che meno corrono il rischio di estinzione. Con termine inglese li hanno chiamati animali «sleep-or-hide» (in sigla SLOH), cioè «dormi o nasconditi ». Staccare la spina insomma dall'ambiente esterno in cui normalmente vengono svolte le attività vitali, ecclissarsi per un periodo dal resto del mondo e andare a infilarsi in qualche buco nascosto, garantisce non solo la sopravvivenza dei singoli, quando le condizioni climatiche (come nel caso degli animali che vanno in letargo)diventano severe, ma anche quella dell'intera specie. Ricercatori dell' Università di Oslo e di Helsinki, lo hanno dimostrato prendendo in esame le 443 specie di mammiferi che adottano un comportamento «sleep-or-hide». Ci sono quelli che vanno in ibernazione per tutto l'inverno (per esempio marmotte e ghiri) oppure che hanno un semiletargo con brevi periodi di ibernazione e moderata attività nelle giornate più miti (tassi, orsi, scoiattoli), o ancora quelli che dormono di giorno e sono attivi di notte (pipistrelli), o quelli che soprattutto nei climi desertici caldi rallentano la loro attività ed il loro metabolismo ed entrano in uno stato di vita latente, chiamato estivazione (per esempio alcuni ricci orientali). Ma tra gli animali SLOH ci sono anche le comuni talpe, o il tamia siberiano, una specie di scoiattolo che scava gallerie nel terreno lunghe anche nove metri.
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VANTAGGIO - L'idea che specie con questo tipo di comportamento potessero avere un vantaggio nella sopravvivenza rispetto alle altre era nata da uno studio che Lee Hsianga Liow, dell'Università di Oslo, aveva condotto in precedenza su campioni fossili, e che faceva intuire come anche in passato i mammiferi SLOH fossero stati presenti sulla Terra per un periodo più lungo rispetto alle specie di mammiferi non SLOH. I ricercatori perciò hanno voluto verificare con un lavoro sistematico se questa tendenza fosse vera anche per le specie viventi. Così hanno confrontato i dati disponibili. E hanno visto che i «dormiglioni» è gli «imbucati nel terreno» sono scarsamente presenti nelle «liste rosse» compilate dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN. Anzi molti gruppi, ai quali appartengono i roditori, i pipistrelli e le talpe (in totale il 70% dei mammiferi) sono generalmente in ottima salute. Solo il 17,5 % delle 2225 specie di roditori è in qualche modo minacciato ( per lo più in forme leggere), a confronto del 49% dei primati (scimmie e affini), del 81% dei perissodattili ( cavalli, rinoceronti, tapiri) o al 100% dei sirenidi( trichechi, lamantini). Con metodi statistici i ricercatori hanno anche escluso che fossero altri fattori a determinare il vantaggio, per esempio la larga distribuzione sul pianeta (che ovviamente facilita la sopravvivenza avendo a disposizione un vasto campionario di habitat) o la taglia( normalmente i più piccoli hanno un rischio minore di estinzione). Ma anche epurando questi fattori sono risultati egualmente avvantaggiati gli SLOH. «Questo comportamento permette ai mammiferi di funzionare a una velocità metabolica più bassa e a proteggerli dagli elementi fisici avversi - concludono i ricercatori - I mammiferi con un comportamento SLOH hanno una maggiore tendenza a sopravvivere nell'attuale crisi di estinzioni e probabilmente l'hanno avuta anche nelle crisi del passato perché hanno ridotto l'esposizione agli stress ambientali».
Massimo Spampani
21 febbraio 2009






Zen lento :-o
 

L.T.

Banned
Studi di Oslo e Helsinki

Chi dorme allunga l'esistenza

«In letargo il metabolismo migliora e l'organismo si rafforza» . Marmotte, orsi e scoiattoli «dureranno»

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Solo ad aprile le marmotte usciranno dal loro lungo letargo, quando anche i ghiri, dopo sei mesi di sonno, torneranno alla vita attiva. Orsi bruni e scoiattoli, invece, spinti dalla fame, hanno già interrotto (temporaneamente) il loro sonno: una volta sfamati, torneranno al loro sonno. Andare in letargo, dormire profondamente, meglio ancora se imbucati nelle tane sotto terra «conviene ».
LO STUDIO - Uno studio condotto su 4500 specie di mammiferi viventi, ha messo in evidenza che sono proprio gli animali che hanno adottato questo comportamento, quelli che meno corrono il rischio di estinzione. Con termine inglese li hanno chiamati animali «sleep-or-hide» (in sigla SLOH), cioè «dormi o nasconditi ». Staccare la spina insomma dall'ambiente esterno in cui normalmente vengono svolte le attività vitali, ecclissarsi per un periodo dal resto del mondo e andare a infilarsi in qualche buco nascosto, garantisce non solo la sopravvivenza dei singoli, quando le condizioni climatiche (come nel caso degli animali che vanno in letargo)diventano severe, ma anche quella dell'intera specie. Ricercatori dell' Università di Oslo e di Helsinki, lo hanno dimostrato prendendo in esame le 443 specie di mammiferi che adottano un comportamento «sleep-or-hide». Ci sono quelli che vanno in ibernazione per tutto l'inverno (per esempio marmotte e ghiri) oppure che hanno un semiletargo con brevi periodi di ibernazione e moderata attività nelle giornate più miti (tassi, orsi, scoiattoli), o ancora quelli che dormono di giorno e sono attivi di notte (pipistrelli), o quelli che soprattutto nei climi desertici caldi rallentano la loro attività ed il loro metabolismo ed entrano in uno stato di vita latente, chiamato estivazione (per esempio alcuni ricci orientali). Ma tra gli animali SLOH ci sono anche le comuni talpe, o il tamia siberiano, una specie di scoiattolo che scava gallerie nel terreno lunghe anche nove metri.
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VANTAGGIO - L'idea che specie con questo tipo di comportamento potessero avere un vantaggio nella sopravvivenza rispetto alle altre era nata da uno studio che Lee Hsianga Liow, dell'Università di Oslo, aveva condotto in precedenza su campioni fossili, e che faceva intuire come anche in passato i mammiferi SLOH fossero stati presenti sulla Terra per un periodo più lungo rispetto alle specie di mammiferi non SLOH. I ricercatori perciò hanno voluto verificare con un lavoro sistematico se questa tendenza fosse vera anche per le specie viventi. Così hanno confrontato i dati disponibili. E hanno visto che i «dormiglioni» è gli «imbucati nel terreno» sono scarsamente presenti nelle «liste rosse» compilate dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN. Anzi molti gruppi, ai quali appartengono i roditori, i pipistrelli e le talpe (in totale il 70% dei mammiferi) sono generalmente in ottima salute. Solo il 17,5 % delle 2225 specie di roditori è in qualche modo minacciato ( per lo più in forme leggere), a confronto del 49% dei primati (scimmie e affini), del 81% dei perissodattili ( cavalli, rinoceronti, tapiri) o al 100% dei sirenidi( trichechi, lamantini). Con metodi statistici i ricercatori hanno anche escluso che fossero altri fattori a determinare il vantaggio, per esempio la larga distribuzione sul pianeta (che ovviamente facilita la sopravvivenza avendo a disposizione un vasto campionario di habitat) o la taglia( normalmente i più piccoli hanno un rischio minore di estinzione). Ma anche epurando questi fattori sono risultati egualmente avvantaggiati gli SLOH. «Questo comportamento permette ai mammiferi di funzionare a una velocità metabolica più bassa e a proteggerli dagli elementi fisici avversi - concludono i ricercatori - I mammiferi con un comportamento SLOH hanno una maggiore tendenza a sopravvivere nell'attuale crisi di estinzioni e probabilmente l'hanno avuta anche nelle crisi del passato perché hanno ridotto l'esposizione agli stress ambientali».
Massimo Spampani
21 febbraio 2009






Zen lento :-o

Tromba di piu'.:-o

Dai retta. :-o

"Chi dorme, si becca 'u pesce", dicono Salerno... :D

P.S. Quello scoiattolo sta' a cagare, non dorme...e' solo concentrazione.

Basta guardare gli occhietti. :-o
 

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