Sono arrivato all'EICMA e, prima ancòra di vedere i modelli di moto e bici, una cosa mi ha incuriosito. Ho visto i miei "colleghi" fotoamatori. All'inizio mi chiedevo: "Ma cosa fa 'sta gente con questi obiettivi così lunghi? Con la folla che c'è, non avranno mai 10 metri liberi davanti a sé per fotografare una moto".
Infatti, oltre ai tanti fotoamatori con oneste reflex base e obiettivi standard da kit, c'erano diversi bianconi (70-200mm F/2.8, 1,4kg solo di lente).
Io m'ero portato un obiettivo tuttofare, il 24-105mm F/4.
Poi ho capìto. I fotoamatori non erano lì per le moto, bensì per le ragazze. Tanti bei visi da primi piani.
Tutte carine. Di una mi sono innamoràto.
Avrà avuto forse la metà dei miei anni, ma fa niente: è stato un Amore platonico.
Mi sembravano patetici (="sfigàti") i tizi, quasi tutti giovani, che s'avvicinavano alle standiste e si facevano fotografare (collo smartphone, niente hardware decente) dai loro amici.
Ho cavalcato, dopo tanti - troppi - lustri, delle moto. Ferme.
Alcune sono immorali. Il piede sinistro trova solo un appoggio e niente più.
Moto senza cambio. Ma vi rendete conto? Dove diamine andremo a finire?
La BMW F800R mi sta a pennello, se qualcuno fosse in dubbio sul regalo da farmi a Natale. Novemila euro, meno di un rene.
Mia moglie ha cavalcato uno scooter elettrico. Ha detto che se non vivessimo a Milano potrebbe pensare di viaggiare con quello.
Ogni tanto dicevo alla mia partner (la moglie, non la Canon 5D) "vado a fotografare quella donna-oggetto lì", m'incuneavo nella folla, scattavo e tornavo.
V'offro il seguente reportage solo a fini documentaristici, per dimostrare lo sfruttamento del corpo femminile in questo contesto, e per provarvi che il mio Amore fu breve ma sincero.