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La stima preliminare della crescita del PIL dell'Eurozona nel secondo trimestre del 2007 si ferma ad un +0,3%, in calo dal +0,7% del trimestre precedente ed al di sotto del previsto +0,5%. Il tendenziale annuo scende da +3,1% a +2,5% (atteso +2,8%).
La debolezza del trimestre può essere ricondotta principalmente alla forza dell'Euro, che ha eroso la competitività delle esportazioni, ed ai rincari petroliferi, che hanno gravato sui conti di imprese e famiglie.
I più recenti survey sulla fiducia sembrano avere correttamente anticipato questo rallentamento, che ha interessato tutte le principali economie dell'Area (Germania e Francia da +0,5% a +0,3% trimestrale, Italia da +0,3% a +0,1%). Secondo la Commissione UE il trimestre in corso vedrà una crescita dello 0,6% (range 0,3%-0,8%), che scenderà allo 0,5% negli ultimi 3 mesi dell'anno (range 0,2%-0,8%).
La debolezza del trimestre può essere ricondotta principalmente alla forza dell'Euro, che ha eroso la competitività delle esportazioni, ed ai rincari petroliferi, che hanno gravato sui conti di imprese e famiglie.
I più recenti survey sulla fiducia sembrano avere correttamente anticipato questo rallentamento, che ha interessato tutte le principali economie dell'Area (Germania e Francia da +0,5% a +0,3% trimestrale, Italia da +0,3% a +0,1%). Secondo la Commissione UE il trimestre in corso vedrà una crescita dello 0,6% (range 0,3%-0,8%), che scenderà allo 0,5% negli ultimi 3 mesi dell'anno (range 0,2%-0,8%).