italia
Nuovo forumer
Errori nel trading
IL PROBLEMA: RICONOSCERE L'ERRORE.
E correggerlo costantemente. Non esiste trader che operi in borsa senza incassare delle operazioni negative. Le operazioni in perdita non si possono evitare. Fanno parte del trading. Abbiamo una forte probabilità che le operazioni sbagliate siano il 50% del totale. Quindi il trader per guadagnare deve quantomeno cercare di chiudere le operazioni positive con una percentuale di guadagno superiore a quelle negative. Ci sono operatori che sono in guadagno con solo il 30% di operazioni in utile. Come fanno? Con la solita regola aurea: tagliano le perdite e lasciano correre i guadagni. Molti restano sempre liquidi ed operano solo quando sono super sicuri. Altri fanno scalping frenetico.
A volte però le regole, i trucchi e le intuizioni non bastano perchè quello che è sbagliato è il nostro atteggiamento emotivo nell'affrontare il mercato. Accettare una perdita ed andare avanti è sempre difficile. Perdere dei soldi è frustrante, mette in gioco la nostra autostima, ci coinvolge emotivamente e non ci fa vedere quello che è evidente a tutti. E' quindi molto importante prevedere nella propria strategia operativa un momento programmato nel quale si riconsideri la propria operatività, si valutino gli errori commessi e si adottino criteri nuovi che tengano conto degli sbagli passati. In questo modo si misura ad intervalli regolari la propria operatività, la sua efficacia, i propri "errori tipici" dovuti al proprio carattere. Questo è un buon modo peri migliorare il rendimento e sopratutto il proprio profilo di rischio. La correzione costante degli errori, anche fatta in maniera rudimentale senza scomodare le teorie statistiche, ci fa migliorare a piccoli passi nel tempo. Bisogna quindi fare uno sforzo personale : riconoscere costantemente i propri errori e procedere alla loro correzione. Questa è una abitudine che renderà il trader mentalmente elastico e pronto a cogliere le occasioni meno rischiose.
Quali sono gli errori non tecnici più comuni che possiamo compiere? Eccoli:
Non definire una perdita ed aumentare il rischio.
Non chiudere una posizione anche dopo aver capito che il trade e’ più rischioso.
Avere per lungo tempo una idea fissa sul trend, rinunciando a considerare nuovi elementi che lo possono cambiare. Cioè seguire le proprie aspettative e non il mercato.
Concentrarsi sul guadagno potenziale e non sul potenziale di mercato.
Aver paura di seguire il mercato quando arriva un'inversione e la si intuisce.
Non avere autodisciplina e non seguire le regole del trading system o del sistema operativo che si è adottato.
Aspettare una occasione operativa e poi rimanere immobilizzato per un bocco psicologico.
Non avere stima del proprio intuito da trader.
Operare senza un proprio preciso stile di trading.
Perdere il controllo ed il valore dei soldi e perdere tutti i guadagni in poche operazioni.
Avere problemi e tensioni che si riflettono negativamente sul trading.
Non avere un preciso piano di trading.
IL PROBLEMA: RICONOSCERE L'ERRORE.
E correggerlo costantemente. Non esiste trader che operi in borsa senza incassare delle operazioni negative. Le operazioni in perdita non si possono evitare. Fanno parte del trading. Abbiamo una forte probabilità che le operazioni sbagliate siano il 50% del totale. Quindi il trader per guadagnare deve quantomeno cercare di chiudere le operazioni positive con una percentuale di guadagno superiore a quelle negative. Ci sono operatori che sono in guadagno con solo il 30% di operazioni in utile. Come fanno? Con la solita regola aurea: tagliano le perdite e lasciano correre i guadagni. Molti restano sempre liquidi ed operano solo quando sono super sicuri. Altri fanno scalping frenetico.
A volte però le regole, i trucchi e le intuizioni non bastano perchè quello che è sbagliato è il nostro atteggiamento emotivo nell'affrontare il mercato. Accettare una perdita ed andare avanti è sempre difficile. Perdere dei soldi è frustrante, mette in gioco la nostra autostima, ci coinvolge emotivamente e non ci fa vedere quello che è evidente a tutti. E' quindi molto importante prevedere nella propria strategia operativa un momento programmato nel quale si riconsideri la propria operatività, si valutino gli errori commessi e si adottino criteri nuovi che tengano conto degli sbagli passati. In questo modo si misura ad intervalli regolari la propria operatività, la sua efficacia, i propri "errori tipici" dovuti al proprio carattere. Questo è un buon modo peri migliorare il rendimento e sopratutto il proprio profilo di rischio. La correzione costante degli errori, anche fatta in maniera rudimentale senza scomodare le teorie statistiche, ci fa migliorare a piccoli passi nel tempo. Bisogna quindi fare uno sforzo personale : riconoscere costantemente i propri errori e procedere alla loro correzione. Questa è una abitudine che renderà il trader mentalmente elastico e pronto a cogliere le occasioni meno rischiose.
Quali sono gli errori non tecnici più comuni che possiamo compiere? Eccoli:
Non definire una perdita ed aumentare il rischio.
Non chiudere una posizione anche dopo aver capito che il trade e’ più rischioso.
Avere per lungo tempo una idea fissa sul trend, rinunciando a considerare nuovi elementi che lo possono cambiare. Cioè seguire le proprie aspettative e non il mercato.
Concentrarsi sul guadagno potenziale e non sul potenziale di mercato.
Aver paura di seguire il mercato quando arriva un'inversione e la si intuisce.
Non avere autodisciplina e non seguire le regole del trading system o del sistema operativo che si è adottato.
Aspettare una occasione operativa e poi rimanere immobilizzato per un bocco psicologico.
Non avere stima del proprio intuito da trader.
Operare senza un proprio preciso stile di trading.
Perdere il controllo ed il valore dei soldi e perdere tutti i guadagni in poche operazioni.
Avere problemi e tensioni che si riflettono negativamente sul trading.
Non avere un preciso piano di trading.