[ame=http://www.youtube.com/watch?v=3sMzy7EScqU&feature=related]YouTube - Dire Straits - Calling Elvis[/ame]
9- TELECOM: ASATI A PROFUMO, BANCHE NE HANNO FRENATO SVILUPPO...(Adnkronos) - Franco Lombardi, presidente dell'Asati, risponde all'amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo, secondo il quale Telecom Italia "purtroppo non fa piu' parte del ristretto gruppo di imprese Italiane di livello internazionale'. Per Lombardi "la significativa presenza del sistema bancario italiano nel controllo di Ti, sin dalla sua privatizzazione e sia in Olimpia - in cui era presente anche Unicredit - sia oggi in Telco, ha costituito un elemento di freno del suo sviluppo, avendo privilegiato un eccessivo leverage finanziario rispetto all'adeguamento della struttura patrimoniale".
Per Asati "e' fuorviante sostenere che la societa' non sia piu' un player internazionale, ove solo si consideri il riconosciuto ruolo di leader globale nella innovazione tecnologica e dei servizi di tlc, nonche' la significativa presenza in Sud America (Brasile, Argentina) e Cuba, paesi con crescita del business nelle tlc a due cifre, nonche' nelle infrastrutture di Rete Internazionale estesa a 110 citta' in cinque continenti, con oltre 300mila Km di cavo in fibra ottica, per servizi voce e Ip".
Da "La Stampa" - Banca Italease potrebbe in futuro avere bisogno di «ulteriori aumenti di capitale», dopo quello da 1,2 miliardi di euro chiuso dalla banca il 30 dicembre scorso. È quanto emerge dal prospetto sul prestito obbligazionario convertibile del Banco Popolare che dedica alla controllata, di cui ha il 91,4%, un capitolo della sezione «fattori di rischio». Il prospetto fa riferimento alle «incertezze della congiuntura generale e dell'andamento economico di Italease». Dal prospetto emerge poi che le pretese del Fisco nei confronti di Banca Italease, su contestazioni Iva e altre imposte dirette, superano il miliardo. Le richieste sono lievitate rispetto ai 673 milioni iniziali. Il prospetto rivela infine che tra marzo e ottobre 2009 il Banco Popolare è stato visitato dagli ispettori di Bankitalia: la vigilanza ha chiesto «di rafforzare i presidi centrali di governo del credito», ma ha dato «atto dell'avviata opera di rigorosa razionalizzazione» attuata dall'ad Pier Francesco Saviotti.