feralismo fiscale silurato dalla manovra

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Gli enti locali contro la manovra: blocca il governo del territorio

di Sara BianchiCronologia articolo6 luglio 2011Commenti (1)
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Argomenti: Città e comuni | ANCI | Giulio Tremonti | Vasco Errani | Corte Costituzionale | Sindaco di Roma | Osvaldo Napoli | Silvio Berlusconi | Gianni Alemanno




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Regioni ed enti locali bocciano la manovra finanziaria e chiedono un «incontro urgente» al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per arrivare a una «radicale modifica».

L'Anci ha annunciato che da ora in poi diserterà tutti gli incontri politici in programma, in particolare per l'attuazione del federalismo fiscale, fino a quando non sarà convocata la conferenza unificata, alla presenza del ministro Giulio Tremonti.

E, in assenza di risposte valide, non esclude di ricorrere alla Corte Costituzionale.
I Comuni non fanno sconti al Governo e sono pronti a tutto contro una manovra che, fa sapere il presidente dell' Anci, Osvaldo Napoli, considerano «iniqua», perché «mette una pietra tombale sul federalismo». Sulla stessa linea Province e Regioni.






Il metodo utilizzato per l'applicazione della manovra agli enti locali proprio non è piaciuto, lo ritengono «lesivo delle regole ordinarie e consolidate di reciproca e leale collaborazione». Regole, sottolinea l'Anci, che «imporrebbero di condividere in via preventiva i contenuti di provvedimenti così rilevanti che impattano sulla vita degli altri livelli di Governo». Ancora sono indigesti i «pesanti» tagli già subiti negli anni passati, ma resta l'intenzione di partecipare al processo di rinnovamento del Paese: «In una fase in cui si parla di federalismo, però un taglio del 35% al Fondo di equilibrio è l'antitesi del federalismo».

I Comuni considerano la manovra «in contrasto con i principi costituzionali e di autonomia finanziaria e di gestione». Riduce le entrate assegnate, evidenzia l'Anci, «di ben 3 miliardi di euro, pertanto nel 2010 le risorse da più di 11 miliardi di euro passano a 7 miliardi di euro».
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Non funziona nemmeno la revisione del patto di stabilità interno. Che «viene regionalizzato in modo da costruire un obiettivo unico regionale, individuando nelle Regioni il soggetto che opera il coordinamento degli spazi finanziari sul territorio, ma mantenendo le sanzioni a carico dei Comuni». Sbagliate «totalmente» pure le norme sui Comuni virtuosi perchè «producono risultati opposti a quelli sperati e perchè pongono a carico del comparto dei Comuni gli eventuali benefici che deriveranno per alcuni di essi».

A rischio, sarebbe anche la «continuità e qualità» dei servizi essenziali, perché la manovra, «prevedendo nel computo della spesa per il personale anche quella delle società ai fini del calcolo della soglia del 40%, determinerà il blocco certo dell'accesso al turn over per il 90% dei Comuni». Nel testo della manovra risulta essere saltata la norma cosiddetta 'salva cassa' dei Comuni e questo «mette seriamente a rischio il pagamento degli stipendi dei dipendenti ed il rispetto dei contratti».
Pieno appoggio all' Anci da parte del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il quale si augura che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponda alla presidenza dell'Anci «convocando al più presto un incontro per individuare i necessari emendamenti alla manovra in corso di approvazione».

Dello stesso parere anche Province e Regioni. Che domani nel corso della Conferenza unificata illustreranno al Governo il loro punto di vista sulle ricadute che la manovra avrà sui servizi, in particolare su sanità, assistenza sociale, trasporto pubblico locale.
Regioni, Province e Comuni domanderanno al presidente del Consiglio un incontro «per chiedere al Governo di assumersi responsabilità sul futuro dei servizi, dell'assistenza sociale, del trasporto pubblico locale, delle imprese e molto altro», ha annunciato Vasco Errani, presidente della conferenza delle Regioni.
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Le regioni protestano

Manovra: Regioni, federalismo fiscale e' inapplicabile Dowjones
ROMA (MF-DJ)--"Con la manovra finanziaria, il federalismo fiscale e' oggettivamente e sostanzialmente inapplicabile". Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della seduta odierna.
Anche il documento dei governatori sullo schema di decreto legislativo che contiene i 'Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a Regioni, Province e Comuni sottolinea questo aspetto: "la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sottolinea il quadro frammentato delle disposizioni contenute nei diversi decreti legislativi in attuazione della delega sul federalismo fiscale che ormai, anche alla luce delle recenti manovre finanziarie, sono definitivamente compromesse nell'attuazione".
"Siamo per i premi e le sanzioni, ma il modo in cui si vogliono applicare e le scelte che si fanno in relazione alle responsabilita' dei presidenti delle Regioni, delle Province e dei sindaci, senza alcuna reciprocita' col governo, non e' costituzionale", ha detto Errani. red/cat
(END) Dow Jones Newswires
July 27, 2011 08:46 ET (12:46 GMT)
 
Manovra, Autonomie: vanifica federalismo fiscale e avrà ricadute su servizi

da http://www.adnkronos.com/IGN/News/P...-e-avra-ricadute-su-servizi_312211020581.html
ultimo aggiornamento: 06 luglio, ore 16:43
Roma - (Adnkronos) - Conferenza stampa di Regioni, Province e Comuni dopo l'annullamento dell'incontro con il governo. Errani: ''Non si riesce ad affermare il principio della leale collaborazione che è indispensabile a fronte di una manovra così impegnativa per il paese''

gli inetti al governo scaricano più possibile i problemi lontano dalle loro poltrone... e i servizi al cittadino... chi se ne frega!!
 
Manovra, Autonomie: vanifica federalismo fiscale e avrà ricadute su servizi

se n'è accorto anche il celebroleso

dopo aver insultato Brunettolo e la Levi Montalcini preferendole Scilipoti [l'è dientat cùlatù?]
si è accorto che.... però c'è voluta l'aria fresca "de put de legn"


Lega, scoppia caso dei tagli ai Comuni.Domani Bossi vede Tremonti

Lunedì sera Bossi ha detto di aver privilegiato la salvezza delle pensioni ai comuni che "se la possono cavare"


TMNews - Lega, scoppia caso dei tagli ai Comuni.Domani Bossi vede Tremonti



Ponte di Legno (Bs), 16 ago. (TMNews) - Un problema di "coscienza" che si è già trasformato in un caso politico non solo nella maggioranza ma anche all'interno della Lega. Umberto Bossi ha rivendicato di aver scelto di "salvare" i pensionati, la "povera gente"; e agli enti locali, che dovranno fronteggiare pesanti tagli, "ci penseremo in un secondo momento".
Tagli assai poco "federalisti" e che hanno mandato la Lega, e la stessa maggioranza, in fibrillazione. Anche perché un alleggerimento dei tagli agli enti locali lo chiedono non solo in molti nel Pdl ma anche lo stesso ministro dell'Interno Roberto Maroni, che vorrebbe addirittura azzerarli.

Il leader della Lega ha giustificato la sua scelta ai sostenitori con la necessità di tutelare prima le persone, poi i comuni, "che se la possono cavare".
Ha indicato come da estirpare la malattia "dell'assistenzialismo", che colpisce anche il nord. "C'è gente anche nostra - ha detto - che ragiona come i terroni che pensano che lo Stato 'mi deve dare'. Lo Stato non deve dare niente".

Parole ascoltate con attenzione ma inconsueto scarso entusiasmo dai suoi sostenitori, che lo hanno accolto al Palazzetto dello sport di Ponte di Legno per il comizio di Ferragosto. Per far digerire ai suoi le impopolari misure, Bossi non ha esitato ad ammettere che "La Bce questa volta ci ha dato una mano comprando i nostri titoli" e "la durissima manovra" è stata necessaria perché "se non facevamo tagli questa volta l'Europa ci uccideva".
Obiettivo, cercare di convincere il popolo leghista delle buone ragioni della linea del Carroccio, presentare ai propri elettori un movimento battagliero e vittorioso nel braccio di ferro in Consiglio dei ministri, durante il quale Bossi ha raccontato di esser venuto "quasi alle mani con Brunetta, il nano di Venezia".

Ma il problema dei tagli agli Enti locali, anche se ammorbidito, come dice Bossi, con "l'anticipo del federalismo al 2012".
Rimane.
La soluzione non appare facile.
E le contraddizioni, anche nel Carroccio cominciano ad emergere.
"Ho sentito Maroni, vuole fare una modifica alla manovra sugli enti locali. Questo mi sembra giusto - ha detto Bossi - Ma non al punto di attirarci le ire della Banca centrale europea che ci deve dare una mano per comprare i titoli di Stato".

Quindi? L'orientamento definitivo della Lega si capirà meglio forse domani e dopodomani, quando Bossi, in Cadore, incontrerà il ministro dell'Economia Giulio Tremonti con l'obiettivo di "convincerlo ad andare in una certa direzione", come ha spiegato ieri al figlio Renzo in una telefonata notturna.

In Cadore, già da domani, è atteso anche il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Che dovrà fare il punto della situazione con "il capo" anche sulla questione dell'Iva. Mentre Calderoli, alla vigilia di Ferragosto, aveva spiegato che modifiche alla manovra sono possibili a saldi invariati, suggerendo un aumento dell'Iva per ridurre la pressione fiscale in modo da rilanciare i consumi, ieri notte Bossi ha detto quasi l'opposto: "Stiamo attenti - ha detto ieri, conversando con i giornalisti all'hotel Mirella di Ponte di Legno - Trattiamo per vedere se c'è qualcosa di meglio. Stiamo attenti che aumenta tutta la roba. E a quel punto il governo è nei pasticci perché è un governo che taglia le pensioni e aumenta i prezzi". "Non so se quella roba lì serve a un rilancio dell'economia - ha aggiunto - Quando vedo Tremonti ne parleremo meglio".

Bossi ha anche rispolverato la suggestiva ipotesi di un intervento sul Tfr per dare ai lavoratori una "doppia busta paga".
"Avrete una bella sorpresa fra poco, una grande sorpresa - ha detto dal palco - Il Tfr in busta paga, prima che scompaia anche quello. Come avere due stipendi. L'ha pensato Tremonti, che quando va a casa sua c'è sua moglie che gli rompe le balle: Guarda che qui c'è la gente sempre più povera. Devi fare qualcosa. E qualcosa ha trovato".

Poi, in nottata, conversando con i giornalisti, l'attestato di fiducia al ministro dell'Economia: "Tremonti finito a settembre? E' miopia. Non hai capito un c. Tremonti non salta". Ma su che cosa voterà per l'arresto di Marco Milanese, l'ex collaboratore di Tremonti sotto inchiesta, non ha voluto rispondere.

Bossi ha rassicurato anche Berlusconi sulla tenuta del governo fino alla scadenza del 2013. "Non pensiamo alle elezioni. Se dicessi qualcosa parlerebbero tutti per quindici giorni di elezioni e spaventerebbero la gente. Noi andiamo alle elezioni quando gli alleati sono d'accordo".
 
quelli al governo chissa' cosa pagherebbero , in questa fase, di stare all'opposizione :D la coperta chi la tira di qua chi la tira di la' , si sono accorti che è maledettamente corta :D:D
 
quelli al governo chissa' cosa pagherebbero , in questa fase, di stare all'opposizione :D la coperta chi la tira di qua chi la tira di la' , si sono accorti che è maledettamente corta :D:D
ma quel che più sconcerta è che in questi TRE anni di governo berlusconi
il debito pubblico è aumentato di 400miliardi di eruo


e loro continuano a dire che la colpa è del PIL... bugiardi-buffoni-affabulatori

purtroppo il PIL è caduto... ma le entrate fiscali sono aumentate



questa classe politica è una classe di sanguisughe
da quando c'è berlusconi gli introiti per ogni politicastro sono decuplicati e il debito è raddoppiato... gli unici periodi in cui il debito è restato costante in termini assoluti e diminuito quinti relativamente al PIL è stato quando ha governato Prodi


il centrodestra è formato da una marea di persone incapaci - Ladre -mafiose- camorriste-P3-P4-cricche..... un'associazione a delinquere tesa solo a farla franca.... quante legge hanno fatto per non finire in carcere????


VOGLIONO CANCELLARE IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETà

insomma i ricchi volgiono sempre e solo evadere


naturalmente il costo ricadrebbe suulla popolazione diffusa anche povera...


la proposta arriva dal sottosegretario del ministero della guerra

ricordo che stiamo partecipando a TRE guerre di invasione e le paghiamo noi sia in denaro che in termini di vite umane.... non ci mandano i loro figli a farsi ammazzare

Manovra: Crosetto, portare aliquote Iva a 11 e a 21% (Sole) Dowjones
ROMA (MF-DJ)--Al coro di voci che si stanno alzando in queste ore per l'aumento di un punto percentuale si unisce il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto. In un'intervista al Sole 24 ore, Crosetto propone di portare le aliquote dal 10 all'11% e dal 20 al 21%, cosi' da liberare risorse per cancellare il "contributo di solidarieta'".
La proposta del sottosegretario alla Difesa e' di "eliminare scalini e scaloni vari e introdurre un blocco delle pensioni di anzianita' per far alzare l'eta' media da 58 a 63-65 anni. E questo da solo varrebbe svariati mld di euro" ma "non bastano le differenze stipendiali introdotte da Brunetta per colpire gli assenteisti: chi non lavora va cacciato. Dobbiamo dare un segnale al Paese se vogliamo che il Paese capisca il sacrificio che gli chiediamo". red/dar
(END) Dow Jones Newswires
August 17, 2011 03:26 ET (07:26 GMT)
 
il problema in Italia è che nessuno mai fa proposte, lo status quo a livello di sprechi della politica etc...fino adesso è stato bene quasi a tutti ....ora che decidono una direzione per incamerare soldi .....arrivano proposte anche dal portiere di montecitorio :D

lo sbaglio di Prodi fu di fare una manovra gigante da subito come prese l'incarico di premier facendo storcere il naso agli italiani :rolleyes: , intanto durante il suo mandato, si raggiunse il 103,6% di debito/pil e adesso stiamo al 120% guarda caso :D

come dire con la mortadella si mangia sempre (la rimpiangeranno gli italiani) e il bunga bunga dura sempre troppo poco :lol:
 

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