Aikman
Forumer attivo
Analisi precedenti: http://www.corrieredeititoli.com/FIAT.html
Si è conclusa con un nulla di fatto la prima mano della partita a poker tra FIAT e General Motors. Gli americani hanno rifiutato la proposta di conciliazione offerta da FIAT, che prevedeva – a quanto riferiscono le agenzie di stampa – un risarcimento variabile tra i 2 e i 3 miliardi di euro per annullare gli effetti della put. A questo punto si andrà alla disputa in tribunale a New York per stabilire se FIAT possiede ancora il diritto di vendere il 90 % di FIAT Auto oppure i mutamenti societari intercorsi hanno reso di fatto nulla la clausola “put”.
Come abbiamo riferito nelle precedenti analisi, FIAT è tuttora molto interessata a una risoluzione del rapporto con GM, sia per monetizzare per quanto possibile la “put”, sia per avere le mani libere in vista di un futuro accordo con un altro costruttore. Le difficoltà finanziarie sono sempre gravi e la multinazionale di Torino avrebbe tutto da perdere da uno stallo prolungato nelle trattative.
General Motors tutto questo lo sa bene, e vuole usare il fattore tempo per costringere FIAT a più miti consigli. L’opzione legale è rischiosa anche per GM, che – secondo quanto emerge dalle analisi delle maggiori banche d’affari internazionali – al momento non appare favorita nella sfida giudiziaria. Non è escluso che la domanda di FIAT e l’offerta di GM in futuro si avvicinino e una conciliazione è sempre possibile.
Nel frattempo però il titolo FIAT rimane sulla graticola, come ben sanno coloro che hanno scommesso su una risoluzione favorevole della vicenda e sono stati puniti nelle ultime sedute. Va detto che, in mancanza di fatti nuovi, entro la fine dell’anno avverrà molto probabilmente la conversione in titoli del prestito FIAT da parte dei maggiori istituti bancari italiani, e ciò provocherà ulteriori difficoltà per gli azionisti.
Operativamente, il consiglio è di non fare trading sul titolo e di assumere eventualmente posizioni rialziste di lungo periodo con stop tassativo sotto i minimi del 2004. C’è da chiedersi perché investire i propri risparmi in FIAT quando ci sono centinaia di titoli tecnicamente più promettenti. FIAT è una scommessa e come tale può dare grandi soddisfazioni e grandi delusioni a chi ha intenzione di prenderla in carico.
Milano, 3 febbraio 2005
Aik
Si è conclusa con un nulla di fatto la prima mano della partita a poker tra FIAT e General Motors. Gli americani hanno rifiutato la proposta di conciliazione offerta da FIAT, che prevedeva – a quanto riferiscono le agenzie di stampa – un risarcimento variabile tra i 2 e i 3 miliardi di euro per annullare gli effetti della put. A questo punto si andrà alla disputa in tribunale a New York per stabilire se FIAT possiede ancora il diritto di vendere il 90 % di FIAT Auto oppure i mutamenti societari intercorsi hanno reso di fatto nulla la clausola “put”.
Come abbiamo riferito nelle precedenti analisi, FIAT è tuttora molto interessata a una risoluzione del rapporto con GM, sia per monetizzare per quanto possibile la “put”, sia per avere le mani libere in vista di un futuro accordo con un altro costruttore. Le difficoltà finanziarie sono sempre gravi e la multinazionale di Torino avrebbe tutto da perdere da uno stallo prolungato nelle trattative.
General Motors tutto questo lo sa bene, e vuole usare il fattore tempo per costringere FIAT a più miti consigli. L’opzione legale è rischiosa anche per GM, che – secondo quanto emerge dalle analisi delle maggiori banche d’affari internazionali – al momento non appare favorita nella sfida giudiziaria. Non è escluso che la domanda di FIAT e l’offerta di GM in futuro si avvicinino e una conciliazione è sempre possibile.
Nel frattempo però il titolo FIAT rimane sulla graticola, come ben sanno coloro che hanno scommesso su una risoluzione favorevole della vicenda e sono stati puniti nelle ultime sedute. Va detto che, in mancanza di fatti nuovi, entro la fine dell’anno avverrà molto probabilmente la conversione in titoli del prestito FIAT da parte dei maggiori istituti bancari italiani, e ciò provocherà ulteriori difficoltà per gli azionisti.
Operativamente, il consiglio è di non fare trading sul titolo e di assumere eventualmente posizioni rialziste di lungo periodo con stop tassativo sotto i minimi del 2004. C’è da chiedersi perché investire i propri risparmi in FIAT quando ci sono centinaia di titoli tecnicamente più promettenti. FIAT è una scommessa e come tale può dare grandi soddisfazioni e grandi delusioni a chi ha intenzione di prenderla in carico.
Milano, 3 febbraio 2005
Aik