FINALMENTE inizia il taglio dei LAZZARONI STATALI (1 Viewer)

ninjaxx

amico del maestro...
COTTARELLI MANI DI FORBICE: TAGLIO PER 85000 DIPENDENTI PUBBLICI












Scritto il 19 marzo 2014 alle 08:42 da icebergfinanza
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Edward non è cattivo, è solo sbagliato. (Peg) Tratto dal film “Edward mani di forbice”
I lettori di Icebergfinanza sanno quanto amo la storia ma soprattutto sanno quanto la storia ama fare la rima.Come sempre se non avete tempo o vi costa fatica fare due passi nella storia, passate direttamente alle pagine di gossip finali.
Sedetevi comodi ed immaginatevi di essere nell’Italia del 1630, raccontata dal Manzoni, nel suoi ” Promessi sposi”…
Una terribile epidemia si scatenò nel Nord Italia tra il 1630 e il 1631, decimando la popolazione e infuriando con particolare virulenza nella città di Milano, allora tra le più popolose della regione: è descritta nelle pagine finali del romanzo, in particolare nei capp. XXXI-XXXII interamente occupati da una digressione storica che ricostruisce la diffusione del morbo e le sue drammatiche conseguenze (la descrizione del romanziere è rimasta giustamente celebre ed è ricordata tuttora come uno dei momenti più alti della sua opera letteraria). L’epidemia si propagò facilmente anche grazie allo stato di estrema povertà e privazione in cui il popolo si trovava dopo due anni di terribile carestia, e in seguito a movimenti di truppe e saccheggi avvenuti nell’ambito della guerra per la successione di Mantova, che vedeva la Spagna opposta alla Francia.La peste del 1630 – I Promessi Sposi
Quello che forse in molti dimenticano, senza per questo voler accusare totalmente altri delle nostre responsabilità è che … Il contagio fu portato in Lombardia dalla discesa delle truppe tedesche al comando di Albrecht von Wallenstein, che penetrarono dalla Valtellina dirette a Mantova per porre l’assedio alla città e nelle cui fila covava da tempo la peste in forma endemica (il passaggio dei lanzichenecchi, descritto nei capp. XXVIII, XXIX e XXX del romanzo, avvenne nell’autunno del 1629 e si lasciò dietro una scia di terribili saccheggi e devastazioni).
Ora come molti di Voi ben sanno… «Nella chiesa di sant’Antonio, un giorno di non so quale solennità, un vecchio più che ottuagenario, dopo aver pregato alquanto inginocchioni, volle mettersi a sedere; e prima, con la cappa, spolverò la panca. “Quel vecchio unge le panche!” gridarono a una voce alcune donne che vider l’atto. La gente che si trovava in chiesa (in chiesa!), fu addosso al vecchio; lo prendon per i capelli, bianchi com’erano; lo carican di pugni e di calci; parte lo tirano, parte lo spingon fuori; se non lo finirono, fu per istrascinarlo, così semivivo, alla prigione, ai giudici, alle torture. “Io lo vidi mentre lo strascinavan così”, dice il Ripamonti: “e non ne seppi piu altro: credo bene che non abbia potuto sopravvivere più di qualche momento».(…)
Ma il pregiudizio è cieco. Siccome non fu ritenuto possibile che tante persone fossero state unte contemporaneamente con l’unguento giallo di cui si favoleggiava, ci fu qualcuno che insinuò che gli untori avessero sparso per tutte le strade dove era passata la processione una polvere venefica che bastava calpestare per cadere ammalati. Ma chi era questo orribile nemico dei milanesi? Qualche straniero perverso, qualche nemico della patria? Di stranieri se ne vedevano pochi in città. Allora si disse che erano i milanesi stessi, quelli abitati dall’odio e da un disegno delittuoso, a volere spargere la peste. E chi erano costoro se non i nemici della religione, i mandanti del diavolo stesso? E via la caccia alle streghe, con la conseguente strage dei sospetti.
Ebbene ieri all’improvviso in mezzo all’infuriare della peste, si poco prima delle elezioni europee, fate presto, se no i voti scappano…
Spending review, Cottarelli indica 85mila esuberi nella PA
La parte “più dolorosa” delle sforbiciate potrebbe riguardare i dipendenti pubblici. Cottarelli ne individua 85mila in esubero, raccomandando il blocco del turn over – delle assunzioni – per i prossimi anni
Si lui non è cattivo è solo sbagliato, al Fondo monetario internazionale insegnano solo a tranciare, tagliare, liberalizzare, privatizzare e mi fermo qui.
All’improvviso su twitter uno dei figli di questo sistema fallito, si quelli che si riempiono la bocca di liberismo o neoliberismo ha incominciato ad urlare…
“…ci sono troppi statali punto. Per mantenerli si soffoca economia punto. Licenziamoli.”
” …crescita non si fa con spesa pubblica. Ridicoli”
” …Piace prendere soldi gratis vero ? Ma sono finiti, pubblico da ridurre di 1/2″
E via dicendo con un delirio crescente.
Ad un certo punto …” I nostri ragazzi emigrano nelle conomie liberiste, lì lavorano e creano benessere. Liberismo ha vinto.”
A questo punto ho tirato fuori il fioretto e la stoccata è stata facile, senza risposta.
“…senza i soldini dello Stato in America il liberismo avrebbe fatto PUFF!”
Un numero impressionante di ragazzi e ragazze in questi anni sono stati violentati nelle università dalla leggenda metropolitana del liberismo, l’unico in grado di debellare la peste, il pubblico.
Ora non venitemi a raccontare del milione di forestali della Calabria e della Sicilia o di alcuni parassiti che circolano negli uffici pubblici di questo Paese, lo sappiamo tutti, come sappiamo che i parassati ci sono ovunque.
Ripeto per l’ennesima volta che senza l’intervento STATALE o meglio ancora PUBBLICO, senza che America ed Europa avessero tirato fuori TRILIONI di dollari ed euro, il libero mercato, si sarebbe squagliato definitivamente come neve al sole, fallito, PUFF!
Chiaro il concetto. Detto questo il finale per gli amanti della realtà è stato spettacolare.
Il nostro eroe non contento delle sue esternazioni ha suggerito “… le opinioni sono come le palle ognuno ha le sue. Ma dati economici dicono troppo pubblico in Italia.”
Con il sottoscritto è caduto malissimo etvoilà ho tirato fuori il coniglio bianco dal cappello…
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La percentuale dei dipendenti pubblici in rapporto alla forza lavoro complessiva su dati ILO International Labour Organization, no radio scarpa o la voce del pirla, no ILO, dati del 2008, prima che scoppiasse la peste!
E tenete conto che nel frattempo, durante la crisi in molti si sono dati da fare per assumere nel pubblico, per sopperire l’estinzione del libero mercato e quindi oggi dopo sei anni in Italia il rapporto tra dipendenti pubblici e forza lavoro è sceso.
Se non vi piace l’ILO leggetevi “Government at a Glance 2013 ” dell’OCSE nel quale risulta che il numero di dipendenti del settore pubblico sul totale della forza lavoro è un misero (13,7%) mentre detiene il primato dello sperpero di denaro pubblico a favore di alti dirigenti con 650 mila dollari rispetto ai 250 mila dollari della media Ocse.
Di cosa volete parlare oggi dei polli di trilussa?
Il problema non è il numero dei dipendenti pubblici ma la loro produttività senza usare medie da polli di trilussa, il problema non è la spesa pubblica, ma la sua redistribuzione in nome dell’efficienza.
Anche un bambino può capire che se dopo aver deliberatamente distrutto la domanda interna, deflazionando salari soprattutto privati uccidi anche l’occupazione pubblica, il debito ti esplode in faccia, perchè i consumi e la crescita puoi solo sognarli.
L’economia non è una materia difficile a meno che uno non cerchi di impararla da un economista (Monty Pelerin)
A scanso di equivoci io non sono un economista!
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“Raccontiamo l’Europa che immaginiamo o vince Grillo” ha detto Renzi ieri.
L’avete immaginata per troppo tempo, per troppo tempo avete difeso l’indifendibile, il tempo è scaduto.
Per tutti coloro che hanno liberamente sostenuto il nostro viaggio o vorranno semplicemente farlo è in arrivo l’ultima analisi dal titolo…” Machiavelli un uomo tutto d’oro.”
 

ninjaxx

amico del maestro...
Piano Cottarelli, il giallo degli 85 mila esuberi nel pubblico impiego

Ultimo aggiornamento 19 marzo 2014 , ore 11:43
Il Piano Cottarelli parla di risparmi possibili nella Pubblica Amministrazione, grazie a 85 mila esuberi. Ma per il governo Renzi sarebbero appena 24 mila.






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PER APPROFONDIRE: dipendenti pubblicigoverno RenziJobs ActMarianna Madiamobilità forzatapensione anticipatapiano Cottarelliretribuzioni dei dirigentispending review
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Il Piano Cottarelli, dal nome del commissario incaricato dal precedente governo a procedere alla “spending review”, è arrivato a destinazione. Il super-tecnico ha trovato risparmi possibili a regime per 7 miliardi di euro all’anno. Se si iniziasse sin da subito a tagliare, ossia al massimo da maggio, i risparmio potrebbero ammontare sul 2014 fino a 5 miliardi, anche se prudenzialmente sono indicati in 3 miliardi.
Il rebus PA

Uno dei capitoli più controversi riguarda i dipendenti pubblici. Tra uffici a corto di personale e altri con dipendenti in eccesso, alla fine Cottarelli ha individuato possibili esuberi per 85 mila unità. Potrebbero sembrare tanti, ma su una platea di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici rappresentano appena meno del 3%.
Il giallo riguarda, però, proprio l’entità degli esuberi: il premier Matteo Renzi e il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, hanno smentito la ricostruzione delle 85 mila unità, parlando di 24 mila. Lo stesso commissario ha cercato di correggere il tiro, precisando che 85 mila sarebbe l’entità massima degli esuberi possibili, ma che il dato sarebbe ancora da affinare.
Una mezza marcia indietro, insomma, da parte del governo Renzi, che sul Jobs Act e sui tagli all’Irpef ha ottenuto il via libera quasi incondizionato di Cisl e Uil e significative aperture anche dalla Cgil, tanto che quest’ultima è stata accusata dalla Fiom di essere diventata “filogovernativa”.

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Ma la Cisl, in particolare, è forte tra il pubblico impiego e Palazzo Chigi ha capito l’antifona: scontentare i sindacati sul versante degli esuberi potrebbe portare a uno scontro con la confederazione guidata da Raffaele Bonanni.
Quanto alle 24 mila unità in eccesso, esse non riguarderebbero la sanità. 16 mila dipendenti sarebbero collocati in “mobilità forzata”, ossia presso uffici della regione di residenza. Qualora non accettassero il trasferimento, lo stipendio sarebbe loro decurtato per 2 anni dal 20% al 50%, per essere successivamente licenziati. Trattasi, secondo le stime, di 5 mila ministeriali e di 11 mila dipendenti degli enti territoriali, tra cui 3.300 esuberi Inps e 1.200 tra Aci, Enac e Istat.
Gli altri 8 mila esuberi riguarderebbero dipendenti in età avanzata, che sarebbero accompagnati alla pensione anticipata. In più, il piano Cottarelli ha individuato anche tagli tra l’8% e il 12% delle retribuzioni dei dirigenti apicali e di prima fascia. Questi godono di stipendi pari mediamente a 13 volte superiori quelle dei dipendenti, quando in Germania non si va oltre la media di 5 volte. Oltre ai tagli, poi, le retribuzioni sarebbero legate in parte ai risultati.
Oltre ai numeri in sé, resta il problema dell’efficienza della macchina amministrativa, spesso molto bassa, anche a causa della scarsa mobilità tra i dipendenti. Nel 2011, ad esempio, solo un dipendente su mille ha cambiato amministrazione e solo uno su cento ha cambiato ufficio, restando sotto lo stesso datore di lavoro.
 

marofib

Forumer storico
alla fine sara' nessuno

hai mai visto la sinistra tagliare stipendifici statali?....aumentarli semmai
 

tontolina

Forumer storico
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a quando la giustizia fiscale...

loro continuano a rubare allegramente tanto le punizioni fanno ridere i polli

non così per il povero cristo che evade 1,75€ in 5 anni, magari solo per distrazione.... beh a quello chiudono il negozio!!!!
 

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