Finanza: volete sapere quali saranno le prossime vittime?

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Dalla rubrica di Severgnini sul Corriere on line (30 gennaio). Peccato che Severgnini abbia cancellato i nomi delle prossime aziende a fallire.


Esordisco dicendoti che non mi firmo per intero non per timidezza (ti ho già scritto con nome e cognome), ma perché se no rischio il lavoro. Se poi non vorrai pubblicare, amen. Ti scrivo in quanto potrebbe interessarti sapere quale sarà la prossima Parmalat nel 2005. Non ho la sfera di cristallo, ma lavoro nel settore come operatore sui mercati obbligazionari di una grande banca straniera, da cui la mia «timidezza» su nome e cognome.

Ebbene c'è un fenomeno molto interessante che darà i suoi frutti nell'arco del 2004 e più ancora nel 2005. Devi sapere che la maggior parte delle grandi banche italiane, da un paio di anni fanno buona parte dei loro utili non più dando fregature ai poveri risparmiatori al dettaglio (dopo aver loro venduto i fondi con commissioni da furto, le obbligazioni strutturate, le polizze vita index-linked e unit-linked, sulle quali hanno incassato laute commissioni e dato fregature clamorose, molti non ci cascano più), ma invece vendendo prodotti derivati alle piccole e medie aziende, che in Italia sono veramente tante.

Cosa sono questi prodotti derivati? Di solito sono finanziamenti dove magari il tasso d'interesse è legato al verificarsi di certi fenomeni, che se si verificano ti fanno aumentare il costo in maniera vertiginosa. Ma quando mai il dollaro andrà sopra 1,20 sull'euro? Così dicevano i venditori di questi prodotti 3-4 mesi fa, ed ecco il dollaro a 1,28. E, guarda caso, il finanziamento che sembrava così conveniente diventa una mazzata, perché il tasso aumenta del 5% (si chiamano «opzioni digitali», carino no?). E di questo tipo di strutture ce ne sono migliaia.

Ebbene, imprenditori abilissimi nel loro campo si sono fatti infinocchiare a comprare cose di questo tipo dalle loro banche, le quali tutte si sono buttate su questo tipo di prodotti negli ultimi 2-3 anni. I frutti di questo si vedranno a breve, quando, con la congiuntura negativa, queste aziende piccole o piccolissime (a volte artigiani) avranno da pagare anche il conto di queste geniali trovate. E lì altro che Parmalat, perché l'Italia è fatta di microaziende.

Claudio L.
 
Re: Finanza: volete sapere quali saranno le prossime vittime

Voltaire ha scritto:
ma invece vendendo prodotti derivati alle piccole e medie aziende, che in Italia sono veramente tante.
Claudio L.

Come si può vedere il tipo di investimento fatto dalle aziende in prodotti derivati del genere? E' più o meno possibile?
 
Re: Finanza: volete sapere quali saranno le prossime vittime

Dario ha scritto:
Voltaire ha scritto:
ma invece vendendo prodotti derivati alle piccole e medie aziende, che in Italia sono veramente tante.
Claudio L.

Come si può vedere il tipo di investimento fatto dalle aziende in prodotti derivati del genere? E' più o meno possibile?

teoricamente i derivati devono essere iscritti in bilancio con modalità particolari; è uscito recentemente un principio contabile che regola queste registrazioni
se interessa, dato che lo devo studiare tra poco, posso farvene una sintesi e dirvi se dai bilanci depositati in CCIAA sia facile capire la presenza di derivati in una azienda
 
Volt,

guarda che le banche è da tanto che propongono finanziamenti diciamo "strutturati" alle imprese...

Solo che, per esempio, nel 2000 la cifra minima era di un miliardo, ora si parla di MOLTO MENO: si tratta di vero e proprio retail.

Andrea
 
confermo...di prodotti strutturati alle imprese ne sono stati proposti molti ultimamente e di diverso genere...legati ai tassi ai cambi e chi più ne ha ne metta...
per me il vero problema non sono però questi prodotti...ma la debolissima congiuntura economica...ricordiamoci che le aziende a suo tempo avevano fatto finanziamenti in ecu o yen ma molte pur avendo subito grossi danni non erano fallite...
ciao
 
Sempre con questi piagnistei all'italiana. Le banche hanno proposto, le banche hanno detto, le banche hanno venduto... e basta!
I risparmiatori sono stati costretti a comprare Argentina e Cirio e Parmalat? Non mi risulta, solo che non volevano accontentarsi del 2%.
Le imprese sono state costrette a fare finanziamenti con coperture in derivati? Non mi risulta. Se proprio mi risulta che uno che apre un'operazione di quel tipo lo fa per speculare. Tutti vogliono speculare poi lo prendono in quelo posto e allora danno la colpa alle banche, al sistema, ai controlli. E' sempre colpa degli altri.
Avete mai sentito qualcuno lamentarsi dei mutui in ecu quando pagavano poco di rata? No, tutti a piangere quando si sono trovati le rate raddoppiate.
Avete sentito qualcuno lamentarsi nel 99-2000 perchè i fondi rendevano il 30%? No, ma quando il mercato ha stornato, tutti lì a piagnucolare e a dare la colpa agli altri. Tutti gli storditi andavano a comprare i tecnologici perchè lo diceva il salumiere o il fruttivendolo. L'idraulico anzichè sturare i lavandini dava il target price delle Tiscali.
E se dei soldi messi nella zucca non restassero che i bruscolini? Di chi sarebbe la colpa? C'è qualcuno in questo ca...o di paese che sa in cosa investe l'Ing i soldi raccolti con il loro fottutissimo conto arancio? Secondo voi paga il 3% ai clienti e reinveste il denaro al 2%? Sono dei benefattori? Oppure vale la barzelletta secondo cui essendo una banca online non hanno costi fissi? Ma che stronzate sono?
 
Re: Finanza: volete sapere quali saranno le prossime vittime

Dario ha scritto:
f4f ha scritto:

Molto :)

per ora ho trovato questo:

principio contabile 22 par B III d
obbligo di inserire operazioni di potenziale rischio (opzioni, futures,etc) nei conti d'ordine

IASC 30 par 26 27 28 29 bilanci bancari
obbligo di inserire le operazioni di opzione etc con separata menzione

devo capire adesso se esitano altri principi contabili in vigore che parlano di opzioni, e quanto siano effettivamente trasparenti

ad appena riesco
 

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