FIORANI ACCUSA BERLUSCONI

tontolina

Forumer storico
Unipol / Fiorani incastra Berlusconi
interrogati Bernheim e Ben Ammar

Saranno sentiti mercoledì prossimo come persone informate dei fatti Antoine Bernheim e Tarak Ben Ammar, le due 'fonti' citate ai magistrati da Berlusconi. Fiorani però accusa il premier: sapeva della scalata a Bnl.

MILANO - Saranno sentiti mercoledì prossimo come persone informate dei fatti dai pm romani che conducono l'inchiesta sulla scalata Unipol a Bnl, Antoine Bernheim e Tarak Ben Ammar, le due 'fonti' citate da Silvio Berlusconi nel colloquio avuto con gli stessi magistrati capitolini la scorsa settimana.
In ambienti della procura è stato ribadito oggi che, al momento, non è prevista alcuna convocazione di Romano Prodi, Massimo D'Alema, Walter Veltroni e Francesco Rutelli, indicati dallo stesso premier come autori di presunte 'pressioni' effettuate su Bernheim e finalizzate alla cessione di quote azionarie di Bnl a Unipol.

L'eventuale convocazione in procura dei quattro esponenti politici indicati da Berlusconi è subordinata alle dichiarazioni che Bernheim e Ben Ammar faranno all'autorità giudiziaria. Lo stesso discorso vale per una eventuale convocazione che potrebbe essere richiesta all'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, in merito ad una

sua conoscenza delle 'pressioni' esercitate sugli azionisti Bnl per la cessione di quote azionarie. Anche su questo punto si attendono le eventuali dichiarazioni del presidente di Generali e del finanziere franco-tunisino.
Sulla posizione di Fazio in merito alla scalata, poi fallita, del gruppo assicurativo sull'istituto di Via Veneto, i pm romani, Perla Lori, Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli, si recheranno a Milano nei prossimi giorni per interrogare Gianpiero Fiorani detenuto nel carcere di San Vittore dal 13 dicembre scorso. Fiorani, in uno degli interrogatori resi ai pm milanesi, ha affermato che sia lo stesso Fazio, sia Berlusconi sarebbero stati a conoscenza della scalata stessa di cui si sarebbe parlato durante incontri avvenuti tra l'ex a.d. della Popolare Italiana e lo stesso premier.

Proseguono intanto gli interrogatori di Fiorani. Domani dovrebbe essere sentito dai pm milanesi per approfondire i capitoli dell'indagine che sono via via emersi: innanzitutto quello che riguarda i rapporti tra l'ex a.d. di Bpi e l'ex Governatore di Bankitalia Antonio Fazio, i conti esteri riferibili allo stesso Fiorani e al suo entourage e i politici di riferimento dello stesso Fiorani. In questi giorni gli inquirenti milanesi prenderanno contatti anche con i colleghi monegaschi per una probabile trasferta a Monaco relativa al capitolo che riguarda i conti correnti dell'ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, il suo vice Ivano Sacchetti e Gianfranco Boni.

Oggi intanto verrà sentito Silvano Spinelli, commercialista e uomo di fiducia di Fiorani, anch'egli arrestato lo scorso 13 dicembre insieme all'ex direttore finanziario Gianfranco Boni e a Fabio Massimo Conti, uno dei gestori del fondo Victoria & Eagle. Spinelli, agli arresti domiciliari e atteso in Procura, è stato di nuovo convocato dai magistrati milanesi che indagano su Bpi e sulla scalata dell'istituto lodigiano ad Antonveneta, per fornire chiarimenti sulla quantità, sull'utilizzo e sulla destinazione di milioni di fondi neri creati con le operazioni finanziarie sui conti dei clienti privilegiati di Bpi dagli ex vertici della banca.




(16 gennaio 2006)
 
PICCOLA POSTA/FURBETTOPOLI – DOPPIOPESISMO DS – GRAZIE SILVIO – FIORANI-BERLUSCONI PIÙ GRAVE DI UNIPOL-DS – SPIEGATE A SCALFARI COSA E’ DAGOSPIA – BNL, UN REGALO PER PIERO – L’ARROGANZA DEL BERLUSCA – LA TOSCANA E LE COOP…

http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_21894.html


Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1
Piero Fassino, furibondo, sentenzia: "Il Giornale" di Maurizio Belpietro utilizza contro di noi la stessa strategia dello spietato Goebbels, il capo della propaganda del nazista Hitler ". Questa è la replica (ci azzeca? giudicate voi!...) alla deposizione del Cavaliere alla Procura di Roma contro i capi della Quercia di Roberto Cuillo, portavoce del segretario ds: "Fassino non parteciperà ai confronti in TV con Berlusconi, che è un noto provocatore!”.

Ma i tanti politici e giornalisti che, a sinistra, si stracciarono le vesti, indignati per l'"editto bulgaro" del Cavaliere contro nonno Biagi e contro quel noto campione di obiettività chiamato Michele Santoro, sull' equazione fassiniana, ben più inquietante e grave di quella veltroniana (intercettazioni delle telefonate tra Piero e Consorte come il Watergate), non hanno proprio nulla da eccepire? E tu, caro Paolo Mieli, non dovresti parlare di un caso di scuola di " doppiopesismo " ?
Pietro Mancini


(Di chi è la colpa?-U.Pizzi)


Lettera 2
Caro Berlusconi cinque anni fa ti ho dato il voto e ho sbagliato, l'Italia con te si è impoverita e tu dopo cinque anni invece di parlare di cose serie parli di Unipol e stupidate simili. Vai dal tuo amico Vespa, annunci scoop clamorosi e vai in tribunale per poi smentire tutto, intanto che c'eri potevi invece parlare del tuo ex socio Gnutti, del Senatore Grillo, Brancher e degli altri tuoi amici di Forza Italia intimi di Fiorani e della Popolare di Lodi. Caro Silvio torna a casa, governare l'Italia non è il tuo mestiere, non sei capace, torna a fare i palinsesti di Canale 5, quello ti riesce bene. Silvio quest'anno non ti voto più.
Filippo.

Lettera 3
Caro Dago, con la presente vorrei ringraziare una persona che sinora, non avevo mai ringraziato e mai avrei pensato di ringraziare! Non so se la conosce, si chiama Silvio Berlusconi, è un imprenditore, ex immobiliarista, ex socialista, che fra un suo affare e un altro si diletta, ma sempre per il poco tempo che gli rimane, in politica.
Lo ringrazio a nome del mio partito, i Ds, per essere andato in procura a testimoniare prove non-prove.
Lo ringrazio perchè penso sia stata dura per lui, con tutte le cose che ha da fare, trovare il tempo per andare in procura; ciò ha dimostrato a tutti, anche chi, purtroppo, gli vuole male, quanto Silvio sia generoso.
Ma ve ne rendete conto: in 10 anni non ha mai trovato il tempo per andare a testimoniare nei processi nei quali lui era imputato e nei quali, quindi, poteva difendersi, e invece è andato a testimoniare per il mio partito, i Ds.
Ha detto cose importanti, sentite dire allo stadio, al bar, insomma, prove che provocheranno l'assoluzione completa dei Ds; certo, l'unica cosa che non potranno togliere è i piccoli errori tattici di Fassino e D'Alema, veniali in confronto al curriculum berlusconiano!
Grazie Silvio!
Marcello M - San Giustino (Pg)

Lettera 4
Ma se le dichiarazioni che il nostro Presidente del Consiglio ha rilasciato alla magistratura non hanno valenza penale, perchè si è scomodato ed è andato dai giudici? Non poteva scrivere un articolo direttamente dalle pagine del giornale di famiglia? Perlomeno nella prossima campagna elettorale avrebbe potuto benissimo dire che è stato anche presidente giornalista...
emma peel

Lettera 5
Caro Dago. Ma come fa uno che non conosce le cose di casa sua ad essere al corrente dei presunti intrallazzi degli altri? La sicumera del nostro presidente del consiglio è imbarazzante. Non sa quello che fanno i suoi parenti, amici, conoscenti, ma sa a memoria gli spostamenti di Fassino e D'Alema, due che, a dir suo, non toccherebbe neanche con una forchetta. Previti corrompe i giudici? Lui non c'era. Fanno la legge Gasparri per salvare il popò al suo suddito Fede? Lui non ne sapeva nulla. Forza Italia blocca il decreto sui diritti televisivi? Lui con il calcio non ha mai avuto niente a che fare. L'Italia è in guerra da 2 anni? Lui era contrario fin dall'inizio. Suo fratello produce decoder digitali? E chi ne sa niente! Insomma... D'Alema avrà la barca, Fassino avrà fatto qualche telefonata "scomoda", ma davanti ad un simile essere tutti diventano santi.
Riccardo Zena


(Gimpiero Fiorani con la ex-governatora Cristina Fazio-Da Gente)


Lettera 6
Caro Dago, Oscar Giannino nel chiedersi la ragione per cui il berlusca è andato dai PM, ne propone tre, anzi, quattro. Caro Giannino, nessun dubbio: la risposta giusta è la quarta. Berlusconi è andato dai giudici perché ormai la frittata in TV era fatta. La prova? Berlusconi ha già smentito, ha ritirato tutto: "mai parlato di pressioni dai DS.... si tratta comunque di fatti penalmente irrilevanti..." insomma, che cacchio ci è andato a fare se non aveva un tubo da dire? Ma come, hai gridato per anni come un assatanato contro l'uso politico della giustizia e tu, parti e vai dai giudici per denunciare l'opposizione di NIENTE? ma quando mai Fassino, D'Alema, Prodi, sono andati da un giudice a denunciare Berlusconi? Quando hanno detto in TV: sappiamo cose di B. che se le dicessimo al magistrato... un altro paio così e a Berlusca daranno la cittadinanza onoraria in Australia.
Gustav der Löwe

Lettera 7
Avevo dei dubbi, ma con l'andata in Procura ne ho avuto la certezza: le battute di Silvio Berlusconi sono scritte da Natalino Russo da Seminara. Dio li ha resi contemporanei e noi dobbiamo sorbirceli.
Florio Marsala

Lettera 8
Ma vi rendete conto che la vicenda Unipol Ds è una bolla di sapone in confronto al pesante coinvolgimento di Berlusconi nella vicenda Antonveneta. Quanto dichiarato da Fiorani è di una gravità sconcertante a carico di Berlusconi non fosse perché ormai le malefatte di Berlusconi non fanno più notizia.
Leggi qui
Difatti fa più notizia un bolla di sapone se riguarda la sinistra che un macigno a carico di Berlusconi, inoltre state cercando tutti di fare un gran polverone per far dimenticare le gravi responsabilità e le malefatte del nano di arcore, col rischio di trovarcelo per i piedi per altri 5 anni. L’ informazione in Italia è veramente indecorosa, perché prima vengono i propri interessi poi la deontologia professionale.
Dario Mingardi


(Antoine Bernheim)


Lettera 9
Non capisco cosa ci sia da indignarsi per la deposizione che Berlusconi ha sentito di dover rendere al magistrato romano sugli “affaracci” che hanno incrociato l’iter dell’OPA Unipol su BNL. Cosa ci sia di grottesco nella vicenda o di barzellettesco, non si sa. A Napoli le stizze dei Ds, le definiremmo: “Le zite cuntignose” (zitellone che simulano ingenuità).

Il presidente del Consiglio fu informato da Terek Ben Ammar di una colazione ristretta fra personaggi dei Ds e il patron delle GENERALI Antoine Bernheim. Sarebbe stata perorata la cessione del pacchetto azionario di BNL, di proprietà delle GENERALI, pari all’8,7%, all’UNIPOL impegnata nella scalata della banca romana.

Bisognava impedire che qualcuno, in seguito, potesse farneticare su un Berlusconi informato del convito (dei fatti) e tenuto riservato per compiacente solidarietà con i “Capitani coraggiosi”. Prima che le cose precipitassero, insidiose, sulle presunte compiacenze di Berlusconi, bene ha fatto il Cavaliere a sgombrare il campo da qualsiasi illazione presentandosi spontaneamente dal magistrato per raccontargli l’accaduto.

È patetico quest’appello che Fassino rivolge al mondo politico perché si ritorni ad un confronto sereno nella lotta elettorale che si concluderà il prossimo 9 aprile. Non ebbe mai di questi impeti riflessivi e gli epiteti più oltraggiosi hanno sempre accompagnato 5 anni di legislazione del centrodestra impegnato al governo del Paese.

Dopo l’emergere dell’affaire UNIPOL, che sta fermentando come il mosto che si trasforma in vino, Fassino sente il bisogno d’invocare una tregua democratica affinché il popolo sovrano possa scegliere senza ambasce affaristiche l’equipe che governerà il Paese dal 2006 al 2011: un’impudente pretesa.
Celestino Ferraro

Lettera 10
D’Alema denunciato

Ingoiarla è stata dura:
Berlusconi andò in Procura!
Però quel che ha più stupito
è che lui ne sia poi uscito.
Fausto Tasso

Lettera 11
Caro DIRETTORE, leggendo l'articolo di Eugenio Scalfari , apparso oggi su Repubblica, ho provato per lui una grande pena, la stessa che avevo provato nel vederlo nei giorni scorsi a "BALLARO'". In quell'occasione era apparso assente e distratto, senza la brillantezza di un tempo. Nell'articolo di oggi dimostra di non avere capito cosa è "DAGOSPIA" . Non e' soltanto gossip, ma è il frutto molto ben riuscito, partorito da una fertile mente che ha creato un prodotto di grande successo e di cui i lettori sentono un grande bisogno. Le notizie, sia quelle politiche, sia quelle economiche ci vengono fornite con largo anticipo e ci vengono illustrati degli scenari inimmaginabili, che poi puntualmente si realizzano (o quantomeno qualcuno prova a realizzare). I personaggi dei "Furbetti del Quartierino", FAZIO, FIORANI, GNUTTI, BILLE', e tanti altri erano stati portati all'attenzione dei lettori gia molto tempo fa. D'AGOSTINO, aveva capito dove volevano arrivare, i direttori dei maggiori quotidiani italiani, no! Questa estate, un settimanale aveva pubblicato le foto di RICUCCI sulla barca di CALTAGIRONE, era gossip. La stessa foto fu ripresa da "DAGOSPIA " e assunse tutto il suo reale significato. SCALFARI deve la sua fama a quella buffonata del "PIANO SOLO" e mal digerendo il successo travolgente degli altri, prova meschinamente a ridicolizzare.
Vittorio


(Eugenio Scalfari visto da Altan)


Lettera 12
Caro Dago, Fassino continua a ripetere che lui non c'entra nulla con la questione Unipol. Sarà così ... Però mi domando: sarà normale e razionale che un presidente di un'assicurazione parta alla conquista di una delle maggiori banche del Paese da assicurare alla sinistra che è debole su questo fronte ed il segretario del partito non ne sappia nulla? Mah? Forse voleva fargli una festa a sorpresa. In occasione del compleanno, il buon Fassino entrava nella stanza con le luci spente, click, sorpresa, tanti auguri ... ti abbiamo comprato la BNL, ecco qui ... con un bel fiocco rosso naturalmente. Certo che se non ne sapeva nulla non è che abbia molto saldo il controllo di quello che succede in casa sua!
Numerio Negidio

Lettera 13
Se verranno fatte le rivelazioni di Telekom Serbia sarà un periodaccio per Prodi, Fassino, D'Alema, non per Rutelli il quale si sta unendo a Fini e Casini. Attendere qualche settimana per aspettare questo evento già programmato…
[email protected]

Lettera 14
Caro Dago, così dice il nuovo Berlusca-spia: "Improvvisamente - ha osservato poi Blerusconi - l'estate scorsa, tutti i leader dell'Unione sentono il bisogno di incontrare separatamente, nel giro di pochi giorni, il numero uno del gruppo che detiene un decisivo 8,7% della Banca Nazionale del Lavoro...Una coincidenza davvero singolare visto che tutti questi commensali insistono nel dire che con Bernheim di tutto hanno parlato tranne".
Ora, io dico, come può uno così, dire certe cose?
E mi riferisco ad un solo caso specifico:
Uno che ha avuto come stalliere nella sua villa di Arcore un boss mafioso come Mangano, come può avere il diritto di dire certe cose?
Ma ve ne rendete conto oppure sono io ad essere un fomentato? Mi viene il voltastomaco; non sono di destra, ma anche chi lo è, come fa a supportare certa gente?
Va bene l'anticomunismo viscerale che li guida, ma qui si sta sfiorando il ridicolo.
Uno che ha più scheletri nell'armadio di un ortopedico si permette di fare congetture contro altri; uno che ha appena "regalato" soldi a palate al fratello con il DT-digitale terrestre, dicendo che non ne sapeva nulla, come può avere cotanta arroganza?
Marcello M. - San Giustino (Pg)

Lettera 15
Caro Dago, se questo può aiutare il dibattito (e magari conforta le tesi di Berlusconi) ti segnalo che se clicchi www.regione.toscana.it e poi su "atti amministrativi regionali" puoi trovare che dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2005 la COOP appare 300 volte (esatte) tra delibere, decreti, decisioni etc...ovvero, considerando le festività e le ferie estive, quasi un atto ogni 2 giorni ...se invece digiti UNIPOL solo 23. (A parte l'attività legislativa frenetica, interessante poi sarebbe fare un calcolo dei soldi elargiti).
il bulgaro in toscana


Dagospia 16 Gennaio 2006
 
http://it.biz.yahoo.com/16012006/245/b-antonveneta-legale-berlusconi-pm-greco-2.html

B.Antonveneta: legale Berlusconi da pm Greco -2-
MILANO (MF-DJ)--Nicolo' Ghedini, avvocato del presidente del ConsiglioSilvio Berlusconi, si trova in questo momento nell'ufficio di FrancescoGreco, il procuratore aggiunto di Milano che coordina le indagini sullescalate bancarie. Non si esclude che l'avvocato stia consegnando agli inquirenti unamemoria di Berlusconi, sulla falsariga di quanto gia' successo a Roma.Mcn/glm



qui pinokkietto non ha trovato la dignità di recarsi di persona ma ha mandato l'avvocato....
non aveva tempo.... :lol: :lol: :lol:
 
Antonveneta: Della Valle, Dietro i Furbetti c'e' Un Responsabile
Di (Pam/Pe/Adnkronos)

Firenze, 14 gen. (Adnkronos) - ''Tutto questo ha un responsabile: chi ha insegnato a tutti che si accorciano le strade, che si puo' fare tutto, basta che tu sia piu' furbo degli altri. Non siamo noi e non sono neanche Casini, Tremonti e Fini: ecco perche' loro devono prendere in mano la coalizione, perche' la gente oggi ha bisogno di cose serie''. Lo ha detto Diego Della Valle, parlando a Firenze al convegno della fondazione Symbola, a proposito di ''furbetti del quartierino'' impegnati nelle scalate alle banche.



CHISSà CHI è ........ AUM AUM ... LUI NOMI NON Nè FA PERò SI CAPISCE A CHI SI RIFERISCE......
 
Quel capitalismo ignorato dai Ds

La sinistra lotta contro i mulini a vento dei vecchi salotti buoni, ma poi, dovendo scegliere il “nuovo”, non si appoggia al ben studiato e conosciuto “Quarto Capitalismo”, ma punta le sue carte su personaggi dai contorni indefiniti.
di Giuseppe Turani


Da La Repubblica, rubrica "Affari & Politica"
di domenica 15 gennaio 2006
MILANO - Ormai l’affare delle scalate dell’estate scorsa si è trasformato in una tale polveriera che è difficile cercare di ragionarci un po’ sopra. Eppure conviene fare uno sforzo perché intorno e dentro quelle vicende sono stati fatti (dai Ds, ma non solo da loro) errori piuttosto gravi e che nascono da un’immagine errata, primitiva, di che cosa sia il capitalismo italiano.

Gli errori che mi sembra importante segnalare sono quattro:
1- I poteri forti o l’establishment (ma anche, più semplicemente i salotti). Si è spesso detto che la simpatia dimostrata all’inizio nei confronti di quelli che poi si sono rivelati “i furbetti del quartierino” trova la sua giustificazione nel fatto che, bene o male, stavano andando contro i “salotti buoni” che dominano e soffocano l’Italia. Di questi salotti non viene mai fornito il nome. Infatti, sarebbe difficile spiegare di che cosa si tratta, di quali persone. I salotti, in Italia, sono scomparsi da tempo. Quello di Mediobanca, ad esempio, è dedito ormai da tempo a una serena esistenza come banca d’affari in concorrenza con altri istituti. E, anzi, alcuni anziani membri del salotto proprio di questo si lamentano. Una volta – dicono- in quelle stanze si decideva il futuro e il destino di gruppi e persone, adesso si fanno solo affari, che noia.
Altri salotti non ne vedo. A meno che non si voglia considerare tale il consiglio di amministrazione della Rcs-Corriere della Sera. Ma anche in questo caso mi sembra che (a parte una certa composizione ecumenica dello stesso), ci si dedica soprattutto a cercare di tenere insieme la casa editrice e semmai a farla crescere. E a difendere l’attività editoriale da quanti vorrebbero condizionarla. Certo, basta scorrere i nomi dei soci per capire che c’è una certa prevalenza di gente non orientata verso l’attuale maggioranza. Ma che male c’è? In passato quegli stessi personaggi erano su posizioni diverse, assai più vicine a Berlusconi e distanti dal centro-sinistra. Ma, se le cose stanno così, non si capisce perché proprio dai Ds sia partita una certa ostilità nei confronti di questo gruppo. Forse, questa è l’unica spiegazione che mi viene in mente, a sinistra c’è una certa vocazione a darsi la zappa sui piedi.
2- Ma, si dirà, i poteri forti, in effetti, altro non sono che le banche, padrone di tutto questo vecchio capitalismo indebitato. E’ un’idea. Rimane da capire se le banche in questa storia sono protagoniste o vittime. Non credo che le banche siano state molto allegre e molto serene, fino a qualche settimana fa, per il maxi-prestito (poi trasformato in azioni) concesso alla Fiat. E non credo nemmeno che tutte le sere stappino bottiglie di champagne per il fatto di essere soci di Olimpia. Si tratta di due partite con una certa dose di rischi. Insomma, non è chiaro se queste banche sono le padrone d’Italia o le vittime di una situazione che non ha consentito loro di chiamarsi fuori e che le vede oggi impegnate in partite imprenditoriali complesse e difficili. E nemmeno mi risulta che siano lì tutte le mattine a dare ordini o a pretendere favori.

3- Colpisce poi il fatto che, se proprio si riteneva utile trovare un’alternativa al vecchio capitalismo italiano, si sia andati a posare gli occhi (e la simpatia) sui furbetti del quartierino, di cui nessuno conosce una sola attività imprenditoriale degna di essere ricordata. Perché insomma Consorte, Fiorani, Gutti ecc.? Da anni ormai in Italia esiste e opera quello che è stato definito come il “Quarto capitalismo”. Il bravo Andrea Colli della Bocconi vi ha dedicato addirittura un libro, con nomi, indirizzi, fatturati e tutto quanto. Si tratta delle medie aziende italiane che vanno bene e che sono molto aperte ai mercati internazionali (per questo chiamate anche “multinazionali tascabili”: Merloni, Luxottica, Della Valle, Brembo, Pininfarina, ecc.). Noi stessi abbiamo pubblicato lunghi elenchi (redatti da Tamburi e da Mediobanca) di queste aziende. Insomma, il “Quarto capitalismo” non è una setta segreta. E’ ben conosciuto, descritto e in gran parte sta addirittura quotato in Borsa, sotto gli occhi di tutti. Oggi è senza dubbio la parte più viva del nostro sistema di imprese. Perché allora andare a perdere tempo con entità misteriose e ambigue come i furbetti del quartierino? Si tratta di un aspetto delle storie di questa estate che i Ds devono ancora spiegare (prima di tutto a se stessi).

4- C’è infine l’ultimo dettaglio, e si tratta di quello più sconcertante. Bastava dare un’occhiata ai soci di Gnutti e della sua Hopa per vedere che il secondo azionista era il gruppo Berlusconi. Era ovvio quindi che quello era un “giro” di gente assai poco amica della sinistra o del cambiamento in una certa direzione. Eppure nell’estate del 2005 sono state parole e parole per difendere questi personaggi e le loro imprese. Ma perché?

L’insieme di queste osservazioni lascia piuttosto sconcertati. Ne viene fuori una sinistra un po’ donchisciottesca, che lotta contro i mulini a vento dei vecchi salotti buoni, e che, dovendo scegliere il “nuovo”, non si appoggia al ben studiato e conosciuto “Quarto Capitalismo” (peraltro su posizioni politiche di progresso, vicine alla sinistra stessa), ma punta le sue carte su una banda di personaggi dai contorni indefiniti, dalle attività imprenditoriali inesistenti e dotati della stessa moralità di un secchio di patate. A sinistra non c’è più nessuno che legge i giornali? O che, alla sera, pensa?




(16 gennaio 2006)
 
24 ORE - ECONOMIA
Antonveneta, i pm scoprono
decine di conti di Consorte

MILANO - I magistrati milanesi che indagano sulla scalata ad Antonveneta starebbero concentrando la loro attenzione non soltanto sui cinquanta milioni di euro che Emilio Gnutti avrebbe versato a Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti per la vicenda Telecom, ma avrebbero tra le mani anche tre pagine di conti correnti e dossier bancari riconducibili all'ex numero uno di via Stalingrado. Complessivamente i pm starebbero investigando su decine di depositi bancari, sia in Italia che all'estero, per un valore che non è stato ancora calcolato.

Intanto, dal primo pomeriggio, nel carcere di San Vittore, Giampiero Fiorani sta rispondendo (per la settima volta da quando è stato arrestato) ai pm titolari del procedimento sul tentativo di scalata a Antonveneta. L'interrogatorio servirebbe ad accertare riscontri a quanto dichiarato nei giorni scorsi da Fabio Massimo Conti, ex gestore del Fondo Vittoria Eagle (per il quale i suoi difensori hanno chiesto i domiciliari) e a quelle dell'ex uomo di fiducia di Fiorani, Silvano Spinelli che ieri, interrogato a lungoha raccontato l'attività svolta per conto dell'ex banchiere e avrebbe anche fatto qualche nome nuovo di politici in rapporto con la banca, oltre a quelli che erano già emersi. , (2006-01-17 18:57:17)

....chissà come si arrabbierà adesso il Cavaliere :(
 
Fernando'S ha scritto:
24 ORE - ECONOMIA
Antonveneta, i pm scoprono
decine di conti di Consorte

MILANO - I magistrati milanesi che indagano sulla scalata ad Antonveneta starebbero concentrando la loro attenzione non soltanto sui cinquanta milioni di euro che Emilio Gnutti avrebbe versato a Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti per la vicenda Telecom, ma avrebbero tra le mani anche tre pagine di conti correnti e dossier bancari riconducibili all'ex numero uno di via Stalingrado. Complessivamente i pm starebbero investigando su decine di depositi bancari, sia in Italia che all'estero, per un valore che non è stato ancora calcolato.

Intanto, dal primo pomeriggio, nel carcere di San Vittore, Giampiero Fiorani sta rispondendo (per la settima volta da quando è stato arrestato) ai pm titolari del procedimento sul tentativo di scalata a Antonveneta. L'interrogatorio servirebbe ad accertare riscontri a quanto dichiarato nei giorni scorsi da Fabio Massimo Conti, ex gestore del Fondo Vittoria Eagle (per il quale i suoi difensori hanno chiesto i domiciliari) e a quelle dell'ex uomo di fiducia di Fiorani, Silvano Spinelli che ieri, interrogato a lungoha raccontato l'attività svolta per conto dell'ex banchiere e avrebbe anche fatto qualche nome nuovo di politici in rapporto con la banca, oltre a quelli che erano già emersi. , (2006-01-17 18:57:17)

....chissà come si arrabbierà adesso il Cavaliere :(



Non dobbiamo però dimenticare che questi attacchi non vengono originariamente nè dai giudici, nè dalle parti avverse, ma dalle lobby finanziarie internazionali che manovrano tutto ... e non per i nostri interessi.
E non mi dite che comunque moralizzano, perchè il loro livello morale è ancora peggiore.
Questo è il sistema, baby, (parafrasando Chinatown)

Così, tra l'altro, noi andiamo dietro a queste vicende, e non ci preoccupiamo di capire cosa stanno archittettando ... dopo aver piazzato il loro uomo in Bankitalia
 
totalitarismo mediatico

Tv/ Monaco (Dl) ad Affari: Berlusconi sembra promettere un nuovo contratto con gli italiani, 'C'è fango per tutti'
Mercoledí 18.01.2006 17:29

"Berlusconi sente odore di sconfitta e immagina così di rimontare. Non a caso, come è noto, nel 2001, quando era dato in vantaggio, rifuggì sistematicamente tutti i confronti. Deve dare corso alla sua campagna di aggressione politico-giudiziaria, sembra promettere un nuovo contratto con gli italiani, che potrebbe essere titolato così 'C'è fango per tutti'". Così il prodiano Franco Monaco, vice capogruppo della Margherita alla Camera, intervistato da Affari, attacca il presidente del Consiglio per la sua esposizione mediatica.

"E' chiaramente una manovra distraente rispetto a quello che dovrebbe essere il contenuto proprio di un confronto politico-elettorale, che comporterebbe un bilancio dell'esperienza di governo e una proposta programmatica, che nel caso suo sconterebbe il discredito di chi le promesse non le ha mantenute. C'è forse un'altra ragione: ha la concorrenza in casa. Solo stamane Berlusconi a Uno Mattina e Isoradio, Casini a Omnibus e Fini a Radio Anch'io; il cosiddetto attacco a tre punte, come è noto, è un gioco delle tre carte, fanno finta di distinguersi tra loro con l'obiettivo di sommare domande politiche tra loro in contrasto. Dando a credere ai milioni di elettori che vogliono sbarazzarsi di Berlusconi che Casini o Fini rappresenterebbero un'alternativa, in realtà rafforzandolo".

"Naturalmente - prosegue Monaco - Berlusconi può permettersi quest'overdose comunicativa perché dispone praticamente dell'intero sistema radio-televisivo. O perché ne è padrone o perché lo controlla politicamente. E' eloquente l'allarme levato oggi dal Presidente Ciampi circa l'esigenza di una effettiva e reale, sottolineo gli aggettivi, parità di condizioni nell'accesso all'informazione politica quale elementare condizione, Ciampi si è espresso grosso modo così, per la stessa regolarità delle elezioni. Non sono parole da poco in bocca al capo dello Stato. La nostra denuncia non può che essere ferma ed energica, anche perché si tratta di una questione di principio che attiene alle regole della competizione democratica. Voglio tuttavia sperare che tale inondazione mediatica sortisca l'effetto non solo di una saturazione ma anche di un rigetto".
 
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dal governo berluisconi ho avuto solo benefici, sgravi e aumenti di pensioni per nonni.... per me può essere un delinquente, ma ha fatto 100 volte di più di quello che gli altri ladrono hanno fatto in passato quindi, mi faccio di proposito la residenza a piacenza per non avere paranoie il giorno del voto e rivoltarlo
 

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