giuseppe.d'orta
Forumer storico
Non c'è niente da fare: appena si guarda il settore del risparmio gestito ci si accorge di come siano ridicole le dichiarazioni, debitamente amplificate da tutti gli organi che con la pubblicità di banche/sim/assicurazioni ci campano e che quindi non scrivono mai la verità, dei Cammarano (Assogestioni), Ennio Doris (di Banca Highlander), ecc.
Ho ricevuto una richiesta di parere su due fondi comuni molto diffusi, trattandosi di prodotti venduti da una delle principali banche: San Paolo Imi.
Si tratta dei fondi "Soluzione 4" e "Soluzione 5": fanno talmente pena che non c'è bisogno di approfondire più di tanto l'analisi.
I due fondi sono gestiti esattamente alla stessa maniera, i titoli immessi in portafoglio sono gli stessi: cambia solo la quota massima destinata alle tipologie di titoli, rispettivamente 40-60 e 50-50 tra azioni ed obbligazioni.
Non fanno meglio, anzi nemmeno pareggiano, il rispettivo benchmark, che si può agevolmente replicare tramite degli ETF's con spese di gestione bassissime, al contrario di quello che si magna SanPaoloImi.
Prima era poco agevole, per un singolo investitore, replicare i mercati ma con la diffusione degli ETF's (fondi che replicano l'indice in maniera passiva, con commissioni di gestione bassissime perché fa tutto il software), che si possono comprare e vendere come una qualsiasi azione, è diventato semplicissimo.
Accediamo al sito www.sanpaoloimi.com: i fondi, come anticipato, fanno talmente pena che manco perdiamo tempo a parlare di modalità di gestione, commissioni, ecc. ed andiamo direttamente alla sottopagina "rendimenti", accanto a "informazioni generali".
Soluzione 4 e Soluzione 5, come si può chiaramente vedere dalla tabella e dal grafico, sono abbondantemente sotto il benchmark.
Si potrà notare come, nei grafici, i benchmark siano due: old (il precedente) e new (l'attuale). Ebbene, il new fa un po' peggio del vecchio. Perché? Perchè San Paolo Imi, ben sapendo che i suoi fondi fanno pena, ha modificato il benchmark cercandone uno che performasse meno del precedente e far fare una figura meno penosa ai propri fondi.
Ovviamente, se lo si fa notare loro, a San Paolo Imi risponderanno che "Il Comitato strategico per gli investimenti globali (o un nome-panzana del genere) ha ritenuto opportuno, alla luce dei recenti mutamenti di carattere strutturale che hanno interessato il cuore stesso delle borse, di modificare lo stile di gestione dei propri fondi, in maniera tale da renderlo adatto ad affrontare i nuovi scenari che i mercati sempre più globali presentano quotidianamente".
Altra storiella: "Sì, è vero, ma il benchmark è lordo mentre il fondo è netto". A parte il fatto che la differenza non è tale da essere giustificata solo dalla fiscalità, a parte il fatto che quando i rendimenti erano positivi non lo facevano notare (chissà perché...), dobbiamo dire che il benchmark non tiene conto dei dividendi, che quindi devono essere aggiunti al suo rendimento. Questa cosuccia non la dicono, appunto.
Come replicare il benchmark? Si comprano gli ETF's corrispondenti ai mercati che si intendono replicare, e tanti saluti ai "professionisti della finanza" che cercano quotidianamente di ammollarci ogni genere di schifezza.
I tre quarti dei fondi comuni non raggiunge il proprio benchmark, che oggi anche il cliente meno preparato può replicare in due minuti tramite gli ETF's. L'industria del risparmio gestito è soprattutto un pretesto per magnare i soldi della clientela: prima lo comprenderete, meglio sarà per voi. Ritirate i vostri soldi dai fondi e magnateveli, a meno che non siate tra i fortunati possessori di quei pochi fondi che meritano le vostre commissioni.
Quanto a polizze "fregatur-linked" ed obbligazioni strutturate: evitare al 100%.
ETF's:
http://www.borsaitalia.it/servlet/MTFController?target=MtfHome
Ho ricevuto una richiesta di parere su due fondi comuni molto diffusi, trattandosi di prodotti venduti da una delle principali banche: San Paolo Imi.
Si tratta dei fondi "Soluzione 4" e "Soluzione 5": fanno talmente pena che non c'è bisogno di approfondire più di tanto l'analisi.
I due fondi sono gestiti esattamente alla stessa maniera, i titoli immessi in portafoglio sono gli stessi: cambia solo la quota massima destinata alle tipologie di titoli, rispettivamente 40-60 e 50-50 tra azioni ed obbligazioni.
Non fanno meglio, anzi nemmeno pareggiano, il rispettivo benchmark, che si può agevolmente replicare tramite degli ETF's con spese di gestione bassissime, al contrario di quello che si magna SanPaoloImi.
Prima era poco agevole, per un singolo investitore, replicare i mercati ma con la diffusione degli ETF's (fondi che replicano l'indice in maniera passiva, con commissioni di gestione bassissime perché fa tutto il software), che si possono comprare e vendere come una qualsiasi azione, è diventato semplicissimo.
Accediamo al sito www.sanpaoloimi.com: i fondi, come anticipato, fanno talmente pena che manco perdiamo tempo a parlare di modalità di gestione, commissioni, ecc. ed andiamo direttamente alla sottopagina "rendimenti", accanto a "informazioni generali".
Soluzione 4 e Soluzione 5, come si può chiaramente vedere dalla tabella e dal grafico, sono abbondantemente sotto il benchmark.


Si potrà notare come, nei grafici, i benchmark siano due: old (il precedente) e new (l'attuale). Ebbene, il new fa un po' peggio del vecchio. Perché? Perchè San Paolo Imi, ben sapendo che i suoi fondi fanno pena, ha modificato il benchmark cercandone uno che performasse meno del precedente e far fare una figura meno penosa ai propri fondi.
Ovviamente, se lo si fa notare loro, a San Paolo Imi risponderanno che "Il Comitato strategico per gli investimenti globali (o un nome-panzana del genere) ha ritenuto opportuno, alla luce dei recenti mutamenti di carattere strutturale che hanno interessato il cuore stesso delle borse, di modificare lo stile di gestione dei propri fondi, in maniera tale da renderlo adatto ad affrontare i nuovi scenari che i mercati sempre più globali presentano quotidianamente".
Altra storiella: "Sì, è vero, ma il benchmark è lordo mentre il fondo è netto". A parte il fatto che la differenza non è tale da essere giustificata solo dalla fiscalità, a parte il fatto che quando i rendimenti erano positivi non lo facevano notare (chissà perché...), dobbiamo dire che il benchmark non tiene conto dei dividendi, che quindi devono essere aggiunti al suo rendimento. Questa cosuccia non la dicono, appunto.
Come replicare il benchmark? Si comprano gli ETF's corrispondenti ai mercati che si intendono replicare, e tanti saluti ai "professionisti della finanza" che cercano quotidianamente di ammollarci ogni genere di schifezza.
I tre quarti dei fondi comuni non raggiunge il proprio benchmark, che oggi anche il cliente meno preparato può replicare in due minuti tramite gli ETF's. L'industria del risparmio gestito è soprattutto un pretesto per magnare i soldi della clientela: prima lo comprenderete, meglio sarà per voi. Ritirate i vostri soldi dai fondi e magnateveli, a meno che non siate tra i fortunati possessori di quei pochi fondi che meritano le vostre commissioni.
Quanto a polizze "fregatur-linked" ed obbligazioni strutturate: evitare al 100%.
ETF's:
http://www.borsaitalia.it/servlet/MTFController?target=MtfHome