Grazie per le risposte!
In effetti anche io non ero convinto dell'investimento consigliato. Credo proprio che mi orienterò (ancora una volta!) sui classici titoli di stato.
Una considerazione:
non so come funzionava in passato, ma da quando (circa un annetto) ho a che fare con i consulenti finanziari delle banche (aiutando i miei genitori, pensionati, nella gestione dei loro risparmi) mi sto accorgendo che, più che consigliare i risparmiatori nella creazione di un portafoglio bilanciato e coerente con il loro profilo, tali consulenti in realtà sono molto simili a dei classici venditori. Vendere il prodotto della casa: questo è l'obiettivo. E la dimostrazione è molto semplice: quando mi capita di andare in banca, perché sono in scadenza, che so, CCT, so già che mi verrà offerta l'obbligazione che in quel momento è in collocamento. Mi è sempre successo così. Quindi di solito cerco di andare preparato, per declinare l'invito. Questa volta non c'erano obbligazioni in collocamento, e quindi mi è stato offerto il fondo Pioneer. E su questo non ero preparato
Vorrei anche aggiungere - e mi scuseranno i bancari - che alcune volte mi sembra di aver percepito anche un po' di malafede da parte dei consulenti, o quantomeno ignoranza. Come quando, ad esempio, alcuni di loro mi hanno detto che sulle loro obbligazioni in collocamento non si pagano commissioni (quando invece solitamente vi sono ricche commissioni implicite!) o altri che mi hanno detto che non si possono prenotare CCT in asta se i precedenti titoli - in scadenza - non sono scaduti il giorno dell'asta (quando invece quella che conta è la data di valuta!).
Fortunamente, anche grazie a voi e al FOL, sto imparando a "difendermi" e a "difendere" i miei genitori. Ma come fa - che so - un pensionato che non si occupa di finanza, di cultura media, che non ha accesso a internet a difendersi? Insomma: si parla sempre delle truffe di Wanna Marchi, ma anche vendere qualcosa che vale 96 al prezzo di 100 è un po' una truffa, o no?!?