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UK: i brand emigrano. E l’esattoria resta a secco - 03/02/2009
Lo rivela il Guardian nella seconda puntata della sua inchiesta esclusiva sui più diffusi metodi di fisco creativo
Tre major britanniche dell'indice FTSE100 hanno risparmiato legalmente miliardi di sterline di tasse trasferendo virtualmente la sede della proprietà dei loro marchi registrati. Lo rivela il Guardian nella seconda puntata della sua inchiesta esclusiva sui più diffusi metodi di fisco creativo.
Al mare o in montagna, insomma, non fa differenza, purché il brand si prenda una bella vacanza. De gustibus, si sa, non est disputandum, soprattutto se la scelta della località non influisce sul raggiungimento dell'obiettivo finale. E così mentre i colossi farmaceutici GlaxoSmithKline e AstraZeneca hanno scelto il sole delle Antille, il marchio del gigante petrolifero Shell ha optato per le alpi svizzere. La maggior parte delle attività del gruppo, contemporaneamente, ha preso la propria residenza fiscale in Olanda. Così, giusto per andare sul sicuro.
Glaxo, Astra e Shell, guarda caso, sono state nel 2008 tre delle compagnie britanniche di maggior successo. In un anno in cui quasi tutti hanno perso il valore unitario delle azioni Astra è passato dalle 21 sterline di partenza alle 28 di oggi, quello di Glaxo dalle 11 d'inizio anno alle 12,5 odierne. Shell, dal canto suo, sembra orientata a fare ancora meglio. La corporation del petrolio che guadagna oltre 25 mila pounds al minuto potrebbe chiudere il proprio bilancio con 21,5 miliardi di ricavi segnando così il suo record storico. Peccato che la spesa sociale sia destinata a beneficiarne solo in minima parte.
da http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=845&start=0
UK: i brand emigrano. E l’esattoria resta a secco - 03/02/2009
Lo rivela il Guardian nella seconda puntata della sua inchiesta esclusiva sui più diffusi metodi di fisco creativo
Tre major britanniche dell'indice FTSE100 hanno risparmiato legalmente miliardi di sterline di tasse trasferendo virtualmente la sede della proprietà dei loro marchi registrati. Lo rivela il Guardian nella seconda puntata della sua inchiesta esclusiva sui più diffusi metodi di fisco creativo.
Al mare o in montagna, insomma, non fa differenza, purché il brand si prenda una bella vacanza. De gustibus, si sa, non est disputandum, soprattutto se la scelta della località non influisce sul raggiungimento dell'obiettivo finale. E così mentre i colossi farmaceutici GlaxoSmithKline e AstraZeneca hanno scelto il sole delle Antille, il marchio del gigante petrolifero Shell ha optato per le alpi svizzere. La maggior parte delle attività del gruppo, contemporaneamente, ha preso la propria residenza fiscale in Olanda. Così, giusto per andare sul sicuro.
Glaxo, Astra e Shell, guarda caso, sono state nel 2008 tre delle compagnie britanniche di maggior successo. In un anno in cui quasi tutti hanno perso il valore unitario delle azioni Astra è passato dalle 21 sterline di partenza alle 28 di oggi, quello di Glaxo dalle 11 d'inizio anno alle 12,5 odierne. Shell, dal canto suo, sembra orientata a fare ancora meglio. La corporation del petrolio che guadagna oltre 25 mila pounds al minuto potrebbe chiudere il proprio bilancio con 21,5 miliardi di ricavi segnando così il suo record storico. Peccato che la spesa sociale sia destinata a beneficiarne solo in minima parte.
da http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=845&start=0