governo Tetta ops Letta

tontolina

Forumer storico
questo governo tetta alle nostre risorse

alla richiesta di non alzare l'iva sulla benzine
il governo sta studiando non solo di alzare lò'iva come decretato dal gov.Berlusconi
ma di aumentare ulteriormente le accise....

andremo tutti a piedi
invidieremo le nazioni del erzo mondo perchè staranno meglio di noi


Carburanti: Up, perplessita' per aumento accisa in Dlegge Fare ROMA (MF-DJ)--L'Unione petrolifera "non puo' non esprimere perplessita' per una misura che penalizza beni che per la loro caratteristica pervasivita condizionano le attivita' economiche di ogni tipo".
E' quanto si legge in una nota dell'Up che commenta l'aumento di accisa sui carburanti previsto dal cosiddetto Dl Fare. Ad essere colpiti dal carattere recessivo di tale aumento, infatti, oltre allo stesso settore petrolifero gia' in crisi per il calo dei consumi, saranno tutte le categorie di consumatori, nonche' lo stesso Stato che potrebbe registrare una ulteriore diminuzione del gettito fiscale derivante dal calo della domanda carburanti.
Proprio per questa evidenza, considerando anche l'ulteriore effetto negativo del previsto aumento di un punto percentuale dell'Iva (per un totale di circa 2 centesimi euro/litro), il presidente dell'Unione Petrolifera, Alessandro Gilotti, ribadendo il messaggio contenuto nel suo discorso all'assemblea annuale dell'associazione dello scorso 20 giugno, auspica che "il Parlamento, nella fase di conversione del Dl Fare_appena iniziata, possa trovare soluzioni alternative a quelle assunte, scongiurando cosi l'effetto di una misura che colpisce l'economia del Paese in un momento di particolare criticita'. E questo senza recare quei vantaggi significativi sull'occupazione e sulla crescita richiesti da tutte le parti sociali", conclude. liv
(END) Dow Jones Newswires
June 25, 2013 10:02 ET (14:02 GMT)
 
governo TETTA da tettare .... come quello dei bambini che succhiano succhiano ecco il gov.Tetta il nostro sangue e i politici non mollano neppure 1 centesimo anzi cercano di derubarci di più


http://www.investireoggi.it/forum/3544728-post97151.html
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capsico che la popolazione è vecchia

ma quanto amnca ancora prima di tirar fuori dalle spese qualcuno di quelle sanguisughe
 
capsico che la popolazione è vecchia

ma quanto amnca ancora prima di tirar fuori dalle spese qualcuno di quelle sanguisughe

almeno una volta ci si incaz...ora tutti con l'iphone a twittare cagate
l'articolo + letto ieri del corriere...la tipa con il ghiaccio sulla f.
 
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COMUNICATO STAMPA CGIL CISL UIL SU DECRETO FARE
Dl Fare: Cgil Cisl Uil, introduce gravi modifiche su sicurezza lavoro
Roma, 25 giugno – “Con l’emanazione del Decreto legge n.69 (il cosiddetto “decreto del fare”), quanto temuto nei giorni scorsi, e sottolineato da un precedente comunicato unitario delle tre Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, si è concretizzato: con questo provvedimento si sono infatti introdotte gravi modifiche che intervengono su disposizioni fondamentali in materia di prevenzione, in particolare in quei settori e contesti lavorativi a più alta esposizione ai rischi e già caratterizzati da un numero rilevante di infortuni gravi, mortali e di malattie professionali”. E’ quanto affermano in una nota i segretari confederali di Cgil Cisl Uil, Fabrizio Solari, Luigi Sbarra e Paolo Carcassi

“Confermando la pratica invalsa nel confondere interventi di semplificazione burocratica con alleggerimento delle tutele in materia di prevenzione, il Governo – aggiungono – dimostra di non conoscere adeguatamente la materia della salute e sicurezza sul lavoro e di aver agito in ossequio a logiche che non pongono la riduzione degli eventi infortunistici e tecnopatici a priorità di intervento, come la garanzia di un’idonea organizzazione del lavoro”.

Nel merito Solari, Sbarra e Carcassi sottolineano: “Intervenendo con modifiche che vanno a vanificare strumenti di prevenzione e tutela fondamentali quali: il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze – DUVRI (art. 32, comma 1, punto a), nell’ambito degli appalti; le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi (art.32, comma 1, punto b), necessarie per le PMI (e già oggetto di procedura di infrazione da parte della corte di giustizia europea); il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e il Piano Operativo di Sicurezza (POS), nel settore dell’edilizia (art.32, comma 1, punto h); le comunicazioni alle autorità giudiziarie in caso di infortuni gravi (con prognosi oltre i tre giorni) e/o mortali (art. 32, comma 6, punti a, b) e l’informazione, la formazione e la sorveglianza sanitaria per le prestazioni lavorative di breve durata (art. 35); il segnale che emerge è quello di premiare chi negli anni ha scelto la strada dell’immobilismo, se non dell’inadempienza, a scapito della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Per evitare che quanto disposto nel decreto giunga, a fine agosto, a confermarsi, decretando la definitiva approvazione delle modifiche, puntuale e determinata sarà l’azione che unitariamente verrà intrapresa attraverso ogni canale istituzionale e sindacale (a partire dalle commissioni parlamentari) al fine di interrompere l’iter legislativo. Contiamo, inoltre, di svolgere un’azione puntuale di merito all’interno dei lavori della Commissione consultiva permanente, nel nostro ruolo di componenti ufficiali, vista la funzione determinante attribuita nell’articolato del decreto a tale organismo a composizione tripartita”, concludono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil.

Abolire la burocrazia e le formalità burocratiche ....e loro invece aumentano l'insicurezza ....
il PD+PDL è un partito oligarchico contrapopolo .......
 
L’Ue: piccoli ortaggi fuorilegge, vietato prodursi il cibo

Giovedì 16 Maggio 2013 11:40




Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. Si chiama “Plant Reproductive Material Law”, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e i semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale. Questa legge, protesta Ben Gabel del “Real Seed Catalogue”, intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala. «Come qualcuno potrà sospettare – afferma Mike Adams su “Natural News” – questa mossa è la “soluzione finale” della Monsanto, della DuPont e delle altre multinazionali dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta».
Criminalizzando i piccoli coltivatori di verdure, qualificandoli come potenziali criminali – aggiunge Adams in un intervento ripreso da “Come Don Chisciotte” – i burocrati europei possono finalmente «consegnare il pieno controllo della catena alimentare nelle mani di corporazioni potenti come la Monsanto». Il problema lo chiarisce lo stesso Gabel: «I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali – per esempio, coltivano senza usare macchine e non vogliono utilizzare spray chimici potenti». Per cui, «non c’è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo, perché non rispondono ai severi criteri della “Plant Variety Agency”, che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali». Praticamente, d’ora in poi, tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri dovranno essere registrati. «Tutti i governi sono, ovviamente, entusiasti dell’idea di registrare tutto e tutti», sostiene Adams. Tanto più che «i piccoli coltivatori dovranno anche pagare una tassa per la burocrazia europea per registrare i semi». Gestione delle richieste, esami formali, analisi tecniche, controlli, denominazioni delle varietà: tutte le spese saranno addebitate ai micro-produttori, di fatto scoraggiandoli.
«Anche se questa legge verrà inizialmente indirizzata solo ai contadini commerciali – spiega Adams – si sta stabilendo comunque un precedente che, prima o poi, arriverà a chiedere anche ai piccoli coltivatori di rispettare le stesse folli regole». Un tecno-governo impazzito: «Questo è un esempio di burocrazia fuori controllo», spiega Ben Gabel. «Tutto quello che produce questa legge è la creazione di una nuova serie di funzionari dell’Ue, pagati per spostare montagne di carte ogni giorno, mentre la stessa legge sta uccidendo la coltura da sementi prodotti da agricoltori nei loro piccoli appezzamenti e interferisce con il loro diritto di contadini a coltivare ciò che vogliono». Inoltre, aggiunge Gabel, è molto preoccupante che si siano dati poteri di regolamentare licenze per tutte le specie di piante di qualsiasi tipo e per sempre – non solo di piante dell’orto, ma anche di erbe, muschi, fiori, qualsiasi cosa – senza la necessità di sottoporre queste rigide restrizioni al voto del Consiglio.
Come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli: «Il problema di questa legge è sempre stato il sottotitolo, che dice un sacco di belle cose sul mantenimento della biodiversità e sulla semplificazione della legislazione», come se il nuovo dispositivo rendesse finalmente le cose più facili, ma «negli articoli della legge c’è scritto tutto il contrario», avverte Adams. Esempio: dove si spiega come “semplificare” le procedure per le varietà amatoriali, non si fa nessun accenno alle accurate classificazioni già elaborate dal Defra, il dipartimento britannico per l’agricoltura impegnato a preservare le varietà amatoriali. Di fatto, spiega lo stesso Adams, la maggior parte delle sementi tradizionali saranno fuorilegge, ai sensi della nuova normativa comunitaria. «Questo significa che l’abitudine di conservare i semi di un raccolto per la successiva semina – pietra miliare per una vita sostenibile – diventerà un atto criminale». Inoltre, spiega Gabel, questa legge «uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta la comunità europea», avvantaggiando così i grandi monopoli sementieri.
E’ quello che stanno facendo i governi, insiste Adams: «Stanno prendendo il controllo, un settore alla volta, anno dopo anno, fino a non lasciare più nessuna libertà», al punto di «ridurre le popolazioni alla schiavitù in un regime dittatoriale globale». Si avvera così la “profezia” formulata da Adams nel libro “Freedom Chronicles 2026” (gratuito, scaricabile online), nel quale un “contrabbandiere di semi” vive in un tempo in cui le sementi sono ormai divenute illegali e c’è gente che, per lavoro, ne fa contrabbando, aggirando le leggi orwelliane imposte della Monsanto. L’incubo pare destinato a trasformarsi in realtà: «I semi stanno per diventare prodotti di contrabbando», afferma Mike Adams. «Chiunque voglia prodursi il suo proprio cibo sta per essere considerato un criminale». Questo, conclude Adams, è il dominio totale sulla catena alimentare. «Tutti i governi cercano un controllo totale sulla vita dei cittadini». Per questo, oggi «cospirano con le multinazionali come la Monsanto», ben decisi a confiscare la libertà più elementare, cioè il diritto all’alimentazione. «Non vogliono che nessun individuo sia più in grado di coltivare il proprio cibo».




07/07/2013 11:31 | AMBIENTE - ITALIA | Autore: [COLOR=#9F0D00 !important] fabio sebastiani [/COLOR]
Ogm, melina del Governo: decreto pronto ma nessuno firma. E Monsanto semina in Friuli

Il decreto per fermare gli OGM in Italia, a tutela della biodiversità e dell’agricoltura sembra sia pronto da tempo, ma manca la firma definitiva del ministro. E intanto la Monsanto sparge i suoi prodotti nocivi. La risposta del ministro Lorenzin? Allo studio un testo inattaccabile. Nei giorni scorsi c’è stata la mobilitazione di Greenpeace, ovviamente ignorata dal mainstream dell’informazione, con al centro la semina di mais MON810 della Monsanto in Friuli che, affermano gli attivisti, rischia di essere ripetuta in altre regioni.
“Nonostante dichiarazioni e proclami, ancora nessuno dei ministri competenti ha adottato misure idonee a bloccare la contaminazione in corso e a vietare definitivamente la coltivazione di OGM in Italia – denuncia Greenpeace –. Sia il Senato che la Camera hanno firmato mozioni unitarie per impegnare il Governo a vietare la coltivazione di OGM. I ministri De Girolamo, Orlando e Lorenzin sono le autorità in grado di procedere in materia. In particolare, sulla scrivania del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sosta da settimane il dossier che permettere l’adozione di misure emergenziali per fermare queste semine”.
Sono già otto i Paesi europei (Austria, Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia) che hanno adottato il divieto alla coltivazione del mais MON810 della Monsanto. E in pochi giorni, attraverso il sito Allarme OGM in Italia, oltre 55 mila persone hanno inviato al ministro della Salute la richiesta di fermare gli OGM. “Per farlo, al ministro Lorenzin basta firmare il decreto che attiva le misure di emergenza contro il mais MON810, così da vietarne la coltivazione e tutelare il modello economico e sociale di sviluppo dell’agroalimentare italiano”, spiega l’associazione ambientalista. “Gli OGM e il tipo di agricoltura di stampo industriale che rappresentano costituiscono un rischio per ambiente e salute. Un modello che è estraneo al percorso scelto dalla parte migliore dell’agricoltura italiana. Fermarli è un obbligo”, afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace.



 
dopo aver capito che il gov.Letta è favorevole alle multinazionali avvelenatrici

ora abbiamo pure l'ennesima prova che è anche a favore degli inquinatori....

Acqua, nel "decreto del fare" la libertà di inquinare. Il Forum dei movimenti per l'acqua pubblica pronto alla mobilitazione.

Chi inquina le falde acquifere non pagherà più. Tra le tante sorprese del cosiddetto ‘Decreto del Fare’ c’è anche la “epifania degli inquinatori” ovvero la subordinazione del disinquinamento alle cosiddette compatibilità economiche di chi ha commesso il reato. Detto in altre parole, chi inquina non paga.
Si stenta a crederlo ma è proprio così.

E il Forum dei movimenti per l'acqua lancia giustamente l’allarme, affermando che ''viene messa a rischio la salute dei cittadini e la qualita' dell'acqua delle falde; un patrimonio comune di straordinaria importanza per la vita del Paese''. Per questo il Forum si appella al ministro dell’Ambiente affinché ''il Governo riveda profondamente una posizione del tutto inaccettabile su un bene comune come l'acqua''. Il governo e le lobby industriali hanno introdotto ''nel cosiddetto 'Decreto del Fare' una norma di modifica del testo unico sull'ambiente (D.lgs. 152/2006) che fa ritornare all'anno zero il settore delle bonifiche: nel testo si legge che 'nei casi in cui le acque di falda determinano una situazione di rischio sanitario, oltre all'eliminazione della fonte di contaminazione ove possibile ed economicamente sostenibile, devono essere adottate misure di attenuazione della diffusione della contaminazione''.

La deduzione del Forum: ''La qualita' dell'acqua è subordinata alle logiche economiche, da oggi se chi inquina è d'accordo, si attenuerà l'inquinamento senza eliminare le sue fonti. E' assolutamente grave che venga inserito il principio della sola 'attenuazione'''. Secondo Enzo Di Salvatore, docente di diritto costituzionale all'università di Teramo, ''ciò viola anche il diritto dell'Unione europea e segnatamente il principio chi inquina paga''.

Il Forum chiede ai parlamentari di tutti i gruppi di intervenire ''per stralciare o almeno modificare profondamente le norme'' in questione. Infine il Forum metterà in campo ''una serie di iniziative per contrastare quest'attacco all'accesso all'acqua potabile che l'ONU stesso ha sancito essere un diritto umano''.

Fonte: http://www.controlacrisi.org/notizia/Ambiente/2013/7/6/35173-acqua-nel-decreto-del-fare-la-liberta-di-inquinare-il-forum/




 

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