Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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G20: blocco aiuti Grecia fino referendum, voto 4 dicembre




L'Ue e l'Fmi bloccano gli aiuti alla Grecia in attesa del referendum convocato da Atene che dovrà essere celebrato quanto prima, forse già il 4 dicembre prossimo e che dovrà chiarire a questo punto se Atene vuole o meno restare nell'euro.

Ieri, al termine di una giornata di fitti incontri, prima del vertice G20 di Cannes che comincia oggi, fra il duo Francia-Germania le istituzioni europee e il premier greco Papandreou, ad Atene viene dato un aut-aut chiaro: "noi vogliamo che resti nell'euro" afferma il presidente francese Nicolas Sarkozy nella conferenza stampa congiunta con la cancelliera Angela Merkel in tarda serata ma si chiede poi "la Grecia vuole restare o no nella zona euro? il popolo greco dovrebbe pronunciarsi" e il paese deve dirlo chiaramente. L'Europa aiuterà la Grecia, rileva il Capo dell'Eliseo, ma questa deve rispettare gli impegni presi con grande fatica lo scorso 27 ottobre.

I toni piuttosto secchi del duo si evidenziano anche quando ribadiscono come "il nostro obiettivo, la nostra missione, la priorità è avere un euro stabile e tornare a una gestione sana della nostra moneta", obiettivi che saranno raggiunti "con o senza la Grecia". Sarkozy annuncia poi come "l'applicazione del piano Ue per la Grecia e il rafforzamento del piano salva stati Efsf saranno accelerati".

Il premier greco ha dal canto suo assicurato che "i greci sono saggi e sapranno prendere la decisione giusta". E' sicuro che ci sarà "largo consenso" e che gli impegni saranno rispettati. Il nodo del voto, riconosce anche Papandreou, è oramai la permanenza o meno del paese nell'euro.

Per questo il voto sarà con ogni probabilità indetto il 4 dicembre in modo da congelare e non far saltare la sesta tranche degli aiuti internazionali che avrebbe dovuto essere erogata entro fine anno.



(swissinfo.ch)
 
BNP PARIBAS: NEL 3* TRIM UTILE -71% PER SVALUTAZIONE TITOLI GRECIA



(ASCA) - Roma, 3 nov - La svalutazione dei titoli greci penalizza i conti di Bnp Paribas che archivia il terzo trimestre dell'anno con un utile netto di 541 milioni con un -71,6% sullo stesso periodo dell'anno scorso per effetto di accantonamenti pari a oltre 2 miliardi di euro sui titoli della Grecia in portafoglio portandoli al 60% su tutte le scadenze. Escludendo l'accantonamento straordinario il gruppo avrebbe registrato un risultato netto di 1,95 miliardi con un +2,4% sul terzo trimestre 2010.

Quindi, diciamo, ancora un trimestre e la svalutazione dei titoli in portafoglio sarà completata, agendo solo sugli utili. A quel punto swap, e tutto quello che arriva sarà un guadagno.
 
Quindi, diciamo, ancora un trimestre e la svalutazione dei titoli in portafoglio sarà completata, agendo solo sugli utili. A quel punto swap, e tutto quello che arriva sarà un guadagno.
Bnp Paribas ha dimezzato rischio Italia in ultimi quattro mesi

giovedì 3 novembre 2011 08:56




ROMA, 3 novembre (Reuters) - Bnp Paribas, che in Italia possiede la Bnl, ha ridotto l'esposizione sui titoli del debito pubblico italiano a 12,2 miliardi a fine ottobre dai 20,2 miliardi di fine giugno.
Lo si legge in una delle slide della presentazione della trimestrale.
In complesso l'esposizione del portafoglio del gruppo bancario verso i sovrani della zona euro è calata del 20,7% a 58,6 miliardi da 73,9 miliardi.
Oltre al drastico ridimensionamento del rischio Italia, Bnp Paribas ha anche praticamente azzerato l'esposizione verso la Spagna, portandola a 0,5 miliardi da 2,7 miliardi e ha ridotto del 37,9% la quota di debito verso Grecia, Irlanda e Portogallo.



***
Manca la Francia ... :lol: :lol::lol:
 
Bnp Paribas ha dimezzato rischio Italia in ultimi quattro mesi

giovedì 3 novembre 2011 08:56




ROMA, 3 novembre (Reuters) - Bnp Paribas, che in Italia possiede la Bnl, ha ridotto l'esposizione sui titoli del debito pubblico italiano a 12,2 miliardi a fine ottobre dai 20,2 miliardi di fine giugno.
Lo si legge in una delle slide della presentazione della trimestrale.
In complesso l'esposizione del portafoglio del gruppo bancario verso i sovrani della zona euro è calata del 20,7% a 58,6 miliardi da 73,9 miliardi.
Oltre al drastico ridimensionamento del rischio Italia, Bnp Paribas ha anche praticamente azzerato l'esposizione verso la Spagna, portandola a 0,5 miliardi da 2,7 miliardi e ha ridotto del 37,9% la quota di debito verso Grecia, Irlanda e Portogallo.



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Στο πλευρό του Ευ.Βενιζέλου συντάσσεται ο Ανδρέας Λοβέρδος​
Insieme con Ef.Venizelou tratte Andreas Loverdos


ΔΗΜΟΣΙΕΥΘΗΚΕ: Πέμπτη 03 Νοεμβρίου 2011​
Pubblicato: Giovedi 3 Novembre, 2011




La necessità di unità tra le forze politiche, "il paese è in condizioni drammatiche e la crisi è fuori limite", ha detto il ministro della Salute e della Solidarietà Sociale Andreas Loverdos, che ha detto secondo l'intervento del Vice Primo Ministro Evangelos Venizelos su non ha tenuto un referendum.

«Η κίνηση που έκανε ο κ. Βενιζέλος ανταποκρίνεται στα πιστεύω μου» απάντησε σε σχετική ερώτηση, μιλώντας στον τηλεοπτικό σταθμό Alter και για τη θέση του περί του δημοψηφίσματος δήλωσε πως «ισχύει ό,τι έχω πει στα θεσμικά όργανα της Πολιτείας», το υπουργικό Συμβούλιο και το Κοινοβούλιο, όπου υπενθυμίζεται ότι είχε εκφράσει την αντίθεσή του.​
"Motion fatta dal signor Venizelos risponde a credere me", risposto ad una domanda, ha detto alla stazione televisiva Alter e la sua posizione sul referendum ha detto "è quello che dico nelle istituzioni dello Stato," l'armadio Consiglio ed il Parlamento, dove si ricorda che di aver espresso la propria opposizione.

Ο κ. Λοβέρδος ζήτησε την άμεση σύγκληση όλων των θεσμικών οργάνων του κυβερνώντος κόμματος, λέγοντας ότι ο γραμματέας του Εθνικού Συμβουλίου του ΠΑΣΟΚ Μιχάλης Καρχιμάκης έχει την ευθύνη να τα συγκαλέσει.​
Mr. Loverdos chiesto un incontro immediato di tutte le istituzioni del partito di governo, dicendo che il segretario del Consiglio nazionale del PASOK Michael Karhimakis ha la responsabilità di convocare.

Απευθύνθηκε, επίσης, στην αντιπολίτευση και ιδιαίτερα στη ΝΔ «που είναι ο βασικός κορμός» της, ζητώντας της «να συμβάλει στην ενότητα», ώστε να δοθεί βάρος στην ασφάλεια της χώρας, καθώς «δεν μπορεί να δώσουμε εδώ και τώρα λύση».​
Ha fatto appello anche all'opposizione, in particolare nel Sud-Ovest "che è il corpo principale" di cercare "per contribuire all'unità", per dare il giusto peso per la sicurezza nazionale, perché "siamo in grado di soluzione, non qui e ora."

(Ta Nea)
 
Bund in deciso rialzo dopo ultimatum franco-tedesco a Grecia

giovedì 3 novembre 2011 09:08






LONDRA, 3 novembre (Reuters) - Apertura in deciso rialzo per i governativi tedeschi, che sembrano orientati verso una seduta di forti guadagni, sui timori che i greci respingano il referendum sul nuovo pacchetto di aiuti, portando il Paese a un default disordinato e determinando una sua uscita dal blocco dell'euro.
"Ieri c'è stato un po' di sell off ma penso si sia andati un po' troppo oltre e vista la situazione della Grecia sono oggi orientati per un rimbalzo e non c'è nessun motivo perchè non possano continuare a correre", osserva un trader.
Francia e Germania hanno posto una sorta di ultimatum ad Atene, di fatto trasformando il referendum sul nuovo pacchetto di aiuti in una scelta sulla permanenza nella zona euro e vincolando l'esito della consultazione al pagamento degli aiuti previsti dal piano di bailout attualmente in corso.
Senza la prossima tranche di aiuti, Atene rimarrebbe senza fondi per la metà di dicembre, e andrebbe incontro a un default disordinato del suo debito, che colpirebbe le banche europee e minaccerebbe alcune delle economie più grandi del blocco, quali la Spagna e l'Italia.
In questo contesto di pressione sui titoli dei paesi periferici, la Spagna colloca oggi fino a 4,5 miliardi di euro in titoli a tre e a cinque anni. Per quanto riguarda il debito core, la Francia mette sul piatto 7 miliardi di euro di titoli.
Dopo la decisione della Fed di tenere i tassi invariati poco sopra lo zero e il taglio delle stime di crescita Usa, gli occhi sono oggi puntati della riunione di politica monetaria della Bce, la prima presieduta dal neo governatore Mario Draghi. Il mercato ritiene improbabile un taglio del costo del denaro.
 
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