Ho 12 anni, mi piacciono le griffe

Zen lento

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Non è nemmeno il primo caso. Già il libro di Marida Lombardo Pijola narrava le biografie di questi preadolescenti cresciuti nel vuoto pneumatico delle griffe , dei talkshow tra tronisti e successi, di veline lapdanzanti. Tutte ragazzine, che sono sempre più precoci dei ragazzetti bulletti, esuberanti ma tonti.
http://skuola.tiscali.it/news/12-anni-faccio-cubista.html
http://www.ciao.it/Ho_12_anni_facci...rincipessa_M_Lombardo_Pijola__Opinione_890510

E i genitori ? Fanno quel che possono, ma a fronte del lavoro e del imperativo del successo, della scuola parcheggio per necessità, della televisione invadente di modelli pubblicitari , anche se sono di "buona famiglia" faticano sempre piu', se proprio non se ne fregano (accade, accade).

E' un mondo strano. Le pulsioni sessuali degli adolescenti sono negate e viste con occhio storto in famiglia, il successo personale intraprendente esaltato invece con il mero metro degli "sghei" ; il risultato puo' essere un mix imprenditoriale sconcertante e avvilente.

A 12 anni, nel cuore del ricco e non piu' bigotto Nord Est:

TREVISO - Si fotografava nuda nei bagni della scuola e vendeva le foto ai compagni per comprarsi abiti firmati. Così una "bambina" di 12 anni trevigiana aveva pensato di aggirare il divieto dei genitori di acquistare vestiti griffati finendo però per essere scoperta.
A rendere pubblica la vicenda è stata la direttrice dell'Ufficio Scolastico di Treviso Maria Giuliana Bigardi. La giovane è stata sorpresa sul "set" e avrebbe ammesso il traffico di mms, le immagini realizzate con il cellulare, che la riguardavano. Foto vendute per pochi euro, come indicano alcuni quotidiani locali, per dar modo a tutti i compagni di acquistarle. Il nuovo guardaroba entra in casa della giovanissima con grande sorpresa dei genitori che allertano la scuola.
Ora la ragazzina è in vacanza, cambierà scuola e avrà più di un colloquio con una psicologa.
(28 giugno 2008)



Riuscirà l'onnipresente e irrinunciabile piscologa, mamma sintetica, a liquidare un intero modello culturale ?
 
Mah.almeno le loro bisnonne subito dopo la guerra si vendevano ai soldati afroamericani per pochi cent mosse dalla fame per poter dare da mangiare e un futuro alla prole,all'incirca come fanno le Albanesi,Ucraine ecc di oggi.

La fame è un po come la morte, una livella, rende tutti i popoli uguali .

Ma queste lo fanno per il superfluo l'inutile direi che sono puttane al massimo grado e poi con le amiche sono capacissime di disprezzare le straniere perché fanno il mestiere e sono povere.
 
fenomeno già noto da tempo in Giappone, dove le collegiali si vendono per andare a fare shopping a Ginza e Roppongi
 

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