Ignatius
sfumature di grigio
Una simpatica signora ultrasettantenne, che sarà incaricata di custodire la bianca cagna Bianca quando, ad agosto, moglie ed io saremo all'estero in zone non praticabili dai cani.
La pensione estiva è costituita da una villetta fuori città, con un grande giardino, dove ci saranno gli altri 4 cani della sciura, più qualche altro ospite.
La signora ha fatto anni di volontariato presso un canile, e ha raccontato che, negli anni '80, il cibo per i randagi del canile era costituito essenzialmente da pane secco.
Molti morivano velocemente non solo per la dieta sbilanciata, ma anche per la leptospirosi (il pane attirava i topi, e molti cani non erano vaccinati).
A me pare che, prima ancòra, se un cane rimaneva oltre un tot di mesi in canile senza essere adottato, veniva abbattuto.
Adesso i tempi sono cambiati.
La missione della signora è focalizzata sui cani vecchi, che magari hanno trascorso un decennio in canile senza essere mai stati adottati, o malati terminali: se può, li "preleva" dal canile e li ospita insieme ai suoi altri quadrupedi, per dare ai disgraziati una "famiglia" almeno negli ultimi tempi.
Tornando alla pensione: costa X euro al giorno (non scrivo la cifra per non offendere @superb@ffone, non si sa mai), e non comprende il cibo, che dovremo portare in confezioni già dosate al momento della consegna della bianca cagna Bianca. La signora dice che quello che incassa custodendo i cani nei mesi estivi viene speso per le cure veterinarie per i cani malati che ospita.
...Però ho un dubbio: forse la signora non è una "canara DOC certified" in quanto sacrifica le ferie ai cani, ma ha anche un marito e dei figli ormai grandi.
Data l'importanza del tema, aggiungo un fondamentale sondaggio anonimo.
La pensione estiva è costituita da una villetta fuori città, con un grande giardino, dove ci saranno gli altri 4 cani della sciura, più qualche altro ospite.
La signora ha fatto anni di volontariato presso un canile, e ha raccontato che, negli anni '80, il cibo per i randagi del canile era costituito essenzialmente da pane secco.
Molti morivano velocemente non solo per la dieta sbilanciata, ma anche per la leptospirosi (il pane attirava i topi, e molti cani non erano vaccinati).
A me pare che, prima ancòra, se un cane rimaneva oltre un tot di mesi in canile senza essere adottato, veniva abbattuto.
Adesso i tempi sono cambiati.
La missione della signora è focalizzata sui cani vecchi, che magari hanno trascorso un decennio in canile senza essere mai stati adottati, o malati terminali: se può, li "preleva" dal canile e li ospita insieme ai suoi altri quadrupedi, per dare ai disgraziati una "famiglia" almeno negli ultimi tempi.
Tornando alla pensione: costa X euro al giorno (non scrivo la cifra per non offendere @superb@ffone, non si sa mai), e non comprende il cibo, che dovremo portare in confezioni già dosate al momento della consegna della bianca cagna Bianca. La signora dice che quello che incassa custodendo i cani nei mesi estivi viene speso per le cure veterinarie per i cani malati che ospita.
...Però ho un dubbio: forse la signora non è una "canara DOC certified" in quanto sacrifica le ferie ai cani, ma ha anche un marito e dei figli ormai grandi.
Data l'importanza del tema, aggiungo un fondamentale sondaggio anonimo.