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翠鸟科
alla faccia di quella che mi hanno detto essere una mia provocazione ...
Sono 15 mesi che la signora Maria, 55 anni, di Roma, non vede i due nipotini. «Mia figlia ha un nuovo compagno: ogni volta che inizia una relazione, mi impedisce di incontrare i bambini — spiega la donna, che ha chiesto di rimanere anonima —. Per me e per loro è un supplizio. Poi, di solito, quando torna single e ha bisogno del mio aiuto, ricomincia a portarmeli». I 12 milioni di nonni italiani sono tra quelli che in Europa, anche per la scarsità dei servizi all’infanzia, passano più tempo con i loro nipoti: secondo quanto emerge dallo studio Share (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe del 2011) il 22% di loro se ne occupa regolarmente, contro l’8% di inglesi e tedeschi, il 7% dei francesi e il 2% di svedesi e olandesi. Ma basta uno scontro in famiglia a mettere a rischio questo legame così importante. Spesso succede nelle separazioni conflittuali, quando la rottura delle coppia si allarga a tutta la famiglia e penalizza anche i nonni, che magari fino a quel momento erano una presenza costante nella vita dei bimbi.
Per una vicenda di questo tipo l’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani il 20 gennaio dell’anno scorso per aver violato il diritto al rispetto della vita familiare di due nonni di Torino, Franca Manuello e Paolo Nevi, che per 12 anni non hanno potuto vedere la nipote. In quel caso il padre della bimba era stato falsamente accusato di abusi dalla ex, ma nonostante fosse stato prosciolto, i rapporti con lui e con la sua famiglia erano stati interrotti.
I giudici di Strasburgo hanno stabilito che nonostante «la grande prudenza necessaria in questi casi» e il fatto che «le misure prese per proteggere il minore possono porre dei limiti ai contatti con i membri della famiglia», le autorità competenti «non hanno fatto tutti gli sforzi necessari a salvaguardare il legame familiare».
«Purtroppo i matrimoni che finiscono in separazioni sono tanti e in molti casi la relazione affettiva dei minori con la famiglia dell’ex coniuge viene troncata e il bambino viene utilizzato come arma impropria — dice la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia Michela Vittoria Brambilla —. I nonni finiscono così per subire una situazione che non hanno contribuito a creare».
con buona pace dei diritti dei minori e dei maggiori ...
oh: per chi ama i numeri : 12 milioni di nonni
ma non sono gay quindi echissenefrega ?
Sono 15 mesi che la signora Maria, 55 anni, di Roma, non vede i due nipotini. «Mia figlia ha un nuovo compagno: ogni volta che inizia una relazione, mi impedisce di incontrare i bambini — spiega la donna, che ha chiesto di rimanere anonima —. Per me e per loro è un supplizio. Poi, di solito, quando torna single e ha bisogno del mio aiuto, ricomincia a portarmeli». I 12 milioni di nonni italiani sono tra quelli che in Europa, anche per la scarsità dei servizi all’infanzia, passano più tempo con i loro nipoti: secondo quanto emerge dallo studio Share (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe del 2011) il 22% di loro se ne occupa regolarmente, contro l’8% di inglesi e tedeschi, il 7% dei francesi e il 2% di svedesi e olandesi. Ma basta uno scontro in famiglia a mettere a rischio questo legame così importante. Spesso succede nelle separazioni conflittuali, quando la rottura delle coppia si allarga a tutta la famiglia e penalizza anche i nonni, che magari fino a quel momento erano una presenza costante nella vita dei bimbi.
Per una vicenda di questo tipo l’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani il 20 gennaio dell’anno scorso per aver violato il diritto al rispetto della vita familiare di due nonni di Torino, Franca Manuello e Paolo Nevi, che per 12 anni non hanno potuto vedere la nipote. In quel caso il padre della bimba era stato falsamente accusato di abusi dalla ex, ma nonostante fosse stato prosciolto, i rapporti con lui e con la sua famiglia erano stati interrotti.
I giudici di Strasburgo hanno stabilito che nonostante «la grande prudenza necessaria in questi casi» e il fatto che «le misure prese per proteggere il minore possono porre dei limiti ai contatti con i membri della famiglia», le autorità competenti «non hanno fatto tutti gli sforzi necessari a salvaguardare il legame familiare».
«Purtroppo i matrimoni che finiscono in separazioni sono tanti e in molti casi la relazione affettiva dei minori con la famiglia dell’ex coniuge viene troncata e il bambino viene utilizzato come arma impropria — dice la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia Michela Vittoria Brambilla —. I nonni finiscono così per subire una situazione che non hanno contribuito a creare».
con buona pace dei diritti dei minori e dei maggiori ...
oh: per chi ama i numeri : 12 milioni di nonni
ma non sono gay quindi echissenefrega ?