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Brogli, Amato: «Consolati allertati»
Tramite alcuni consoli onorari, in America latina risulterebbero votate 50 mila schede bianche
ROMA - I consolati italiani sono stati «allertati» per il rischio di brogli elettorali nelle circoscrizioni estere «e da parte nostra l'attenzione è massima». Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, dopo che la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria ha ammesso di condurre un'inchiesta «delicatissima» su presunti brogli nel voto in America latina organizzati dalla cosca Piromalli della 'ndrangheta di Gioia Tauro tramite alcuni consoli onorari italiani. «Le misure adottate dal ministero degli Esteri possono aver prevenuto il danno», ha auspicato Amato.
MOMENTO DELICATO - Nell'inchiesta sono coinvolti un uomo d'affari siciliano, Aldo Miccichè, e un parlamentare in carica siciliano, candidato nelle prossime elezioni di cui non si conosce l'identità né il partito. In pratica si vorrebbe far risultare come votate circa 50 mila schede bianche. La notizia, pubblicata da alcuni giornali, è stata confermata dal procuratore di Reggio Calabria Francesco Scuderi, che però non ha fornito ulteriori particolari. «A soli due giorni dal voto il momento è delicatissimo», ha detto Scuderi, «anche perché negli articoli riportati sui giornali ci sono molti dettagli che avrebbero dovuto rimanere riservati, e sarebbe irresponsabile da parte nostra in questo momento rivelare ulteriori particolari. Dopo il voto - ha aggiunto Scuderi - potremo fornire qualche notizia in più. Al momento non è il caso di dire altro». Nei giorni scorsi Scuderi e il pm Di Palma hanno incontrato Amato per informarlo dell'inchiesta.
INCHIESTA - L'indagine è partita dalle intercettazioni tra alcuni esponenti in carcere dei Piromalli in cui si faceva riferimento al voto all'estero. I Piromalli, alla quale sarebbe collegato l'imprenditore Aldo Miccichè che si è trasferito in Venezuela, hanno importanti collegamenti in America latina. «Il voto per corrispondenza dall'estero è fatto in modo che le buste si accumulino nei consolati prima di essere spedite in Italia», ha spiegato il ministro Amato. «Mi auguro che i consoli se le siano tenute sotto il letto, tenendole d'occhio prima del trasferimento in Italia. A Castelnuovo di Porto, dove vengono ricevute, è stato moltiplicato il personale che deve esaminare le schede, e i seggi sono stati portati da 760 a 1.200 per agevolare il lavoro degli scrutatori».
CONSIGLI - Timbrare subito le schede bianche scrutinate. È uno dei provvedimenti del Viminale per evitare brogli. «Ho emanato una circolare in cui si raccomanda ai presidenti di seggio di timbrare subito, come previsto dal procedimento di spoglio, le schede bianche man mano che vengono estratte dall'urna», ha spiegato Amato. «È una delle preoccupazioni segnalate da alcune forze politiche ed è giusto eliminare ogni elemento di preoccupazione».
RISULTATI LENTI - «Abbiamo ribadito ai presidenti che le schede si trattano una a una. Per questo è possibile che i risultati effettivi arrivino con maggiore lentezza», ha preannunciato il ministro dell'Interno, che ha reso noto di avere invitato a seguire con lui la notte elettorale gli ex titolare del Viminale Roberto Maroni, Claudio Scajola, Giuseppe Pisanu ed Enzo Bianco. «Ci tengo per me, per i miei precedessori e per i miei successori che non venga messa in dubbio la qualità del Viminale come casa di vetro dove si lavora secondo il principio di legalità».
http://www.corriere.it/Politica/200...li_830582fc-07ad-11dd-b1ed-00144f486ba6.shtml
Tramite alcuni consoli onorari, in America latina risulterebbero votate 50 mila schede bianche
ROMA - I consolati italiani sono stati «allertati» per il rischio di brogli elettorali nelle circoscrizioni estere «e da parte nostra l'attenzione è massima». Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, dopo che la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria ha ammesso di condurre un'inchiesta «delicatissima» su presunti brogli nel voto in America latina organizzati dalla cosca Piromalli della 'ndrangheta di Gioia Tauro tramite alcuni consoli onorari italiani. «Le misure adottate dal ministero degli Esteri possono aver prevenuto il danno», ha auspicato Amato.
MOMENTO DELICATO - Nell'inchiesta sono coinvolti un uomo d'affari siciliano, Aldo Miccichè, e un parlamentare in carica siciliano, candidato nelle prossime elezioni di cui non si conosce l'identità né il partito. In pratica si vorrebbe far risultare come votate circa 50 mila schede bianche. La notizia, pubblicata da alcuni giornali, è stata confermata dal procuratore di Reggio Calabria Francesco Scuderi, che però non ha fornito ulteriori particolari. «A soli due giorni dal voto il momento è delicatissimo», ha detto Scuderi, «anche perché negli articoli riportati sui giornali ci sono molti dettagli che avrebbero dovuto rimanere riservati, e sarebbe irresponsabile da parte nostra in questo momento rivelare ulteriori particolari. Dopo il voto - ha aggiunto Scuderi - potremo fornire qualche notizia in più. Al momento non è il caso di dire altro». Nei giorni scorsi Scuderi e il pm Di Palma hanno incontrato Amato per informarlo dell'inchiesta.
INCHIESTA - L'indagine è partita dalle intercettazioni tra alcuni esponenti in carcere dei Piromalli in cui si faceva riferimento al voto all'estero. I Piromalli, alla quale sarebbe collegato l'imprenditore Aldo Miccichè che si è trasferito in Venezuela, hanno importanti collegamenti in America latina. «Il voto per corrispondenza dall'estero è fatto in modo che le buste si accumulino nei consolati prima di essere spedite in Italia», ha spiegato il ministro Amato. «Mi auguro che i consoli se le siano tenute sotto il letto, tenendole d'occhio prima del trasferimento in Italia. A Castelnuovo di Porto, dove vengono ricevute, è stato moltiplicato il personale che deve esaminare le schede, e i seggi sono stati portati da 760 a 1.200 per agevolare il lavoro degli scrutatori».
CONSIGLI - Timbrare subito le schede bianche scrutinate. È uno dei provvedimenti del Viminale per evitare brogli. «Ho emanato una circolare in cui si raccomanda ai presidenti di seggio di timbrare subito, come previsto dal procedimento di spoglio, le schede bianche man mano che vengono estratte dall'urna», ha spiegato Amato. «È una delle preoccupazioni segnalate da alcune forze politiche ed è giusto eliminare ogni elemento di preoccupazione».
RISULTATI LENTI - «Abbiamo ribadito ai presidenti che le schede si trattano una a una. Per questo è possibile che i risultati effettivi arrivino con maggiore lentezza», ha preannunciato il ministro dell'Interno, che ha reso noto di avere invitato a seguire con lui la notte elettorale gli ex titolare del Viminale Roberto Maroni, Claudio Scajola, Giuseppe Pisanu ed Enzo Bianco. «Ci tengo per me, per i miei precedessori e per i miei successori che non venga messa in dubbio la qualità del Viminale come casa di vetro dove si lavora secondo il principio di legalità».
http://www.corriere.it/Politica/200...li_830582fc-07ad-11dd-b1ed-00144f486ba6.shtml