Il Bail In è anticostituzionale?

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Leggevo poco fa, dopo aver tirato un sospiro di sollievo(istintiivamente) sulla Turchia, l'articolo di questo signore* in merito alla BRRD

*Lorenzo Cuocolo PhD in Diritto costituzionale all’Università di Genova, si è specializzato in Studi e Ricerche parlamentari (seminario “S. Tosi”) all’Università di Firenze. Ha svolto periodi di ricerca presso NYU School of Law e Sciences Po Paris e attualmente è professore associato di Diritto pubblico comparato nell’Università Bocconi. Membro di RULES (Bocconi Research Unit on Law and Economics), coordina il sito ilricostituente.it .

l'articolo è questo: Bail-in incostituzionale? | L. Cuocolo

e vorrei scrivere qualche considerazione..anche sulla pericolosità nel sostenere tesi come quella cavalcata con apprezzabile tempistica dal Dott. Cuocolo.

(.....)
 
Secondo la Costituzione, l'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Infatti, gli interventi del nostro esercito si chiamano missioni di pace
 
Allora; tutto l'impianto riempitivo messo su dal Dott. Cuocolo è facilmente confutabile e nessuna delle tesi esposte, a mio avviso, possiede il minimo equilibrio richiesto per una postura eretta. Qui un esempio di confutazione punto per punto che, tuttavia, pecca di ridondanza:
Il dissesto aziendale è incostituzionale, in Italia

Tutte..tutte le considerazioni che possiamo fare in merito possono ridursi a:

"è giusto che coloro che partecipano direttamente o indirettamente ai profitti di una banca(privata) vengano coinvolti nel fallimento(perdite) della stessa"?

e vado, con un pizzico di calma ad argomentare..
 
Secondo una fonte del Ministero delle Finanze tedesco, citata da Reuters "c'è una disponibilità al compromesso sull'applicazione del bail-in. Saremo soddisfatti di una sorta di parziale bail-in con protezione degli investitori non istituzionali".
"C'è spazio nel layout. Riuscire a proteggere gli investitori retail a livello globale o è possibile proteggere tutti i non-istituzionale." La soglia dell'haircut, ha detto, sarà probabilmente di 100.000 euro.
 
Parto dalla conclusione del mio ragionamento:

se io utlizzo la banca come un deposito per miei risparmi, deposito non remunerato (il tasso offerto teoricamente privo di rischio OGGI è negativo, quindi è un costo), che abbia 1000 euro o 10milioni, poichè lo stato mi garantisce la vigilanza su tali "depositi" e tutela il risparmio, non posso e non devo, in base alla costituzione, essere interessato dal fallimento della banca e dall'imperizia nell'esercizio della vigilanza.

In ognI altro caso, partecipando direttamente o indirettamente ai profitti della banca (sia come creditore\fornitore di liquidità remunerato da un tasso > di zero) non posso e non devo essere esentato dalle perdite. Il rendmento è direttamente proporzionale al rischio ed essendo questo un concetto unversale(e universalmente,ggi, riconosciuto), è lecito e giusto che io venga penalizzato se il mio investmento non va a buon fine. Penalzzato..come è, in proporzione al rendmento che ho sottoscritto (fatto salva coercizione palese od occulta, truffa, etc..etc..etc.)

L'art. 47 della costituzone recita:

Articolo 47


La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.

Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.


Risparmio(da Wiki):


In economia il risparmio è la quota del reddito di persone, imprese o istituzioni che non viene spesa nel periodo in cui il reddito è percepito, ma è accantonato per essere speso in un momento futuro. Il risparmio è dunque un sacrificio del consumo presente, in vista di un maggiore consumo futuro. Si noti la differenza tra risparmio ed investimento in cui invece è necessariamente presente un elemento di rischio.

Le banche sono un "grande complesso produttivo del Paese"? No..e mi piacerebbe assistere..dopo tutti disastri che abbiamo sopportato, ad acrobatche confutazioni.
Investire in obblgazioni subordinate che offrono il 35% di rendmento a scadenza (contro lo ZERO attuale..ad essere buoni) è risparmio? No.

Con l'intervento pubblico nel salvataggio di una banca siamo o non siamo tutti direttamente coinvolti? Sì.

Questo convolgimento nel salvataggio di una società privata che non ci ha visti drettamente o indrettamente interessati alla distribuzione dei profitti erode o non erode le nostre capacità di risparmio future? Sì, certamente le erode (e ce rode...)

Ecco che "l'intervento pubblico" diviene(ad esclusione della nazionalizzazione)...questo sì incostituzionale. Usare i soldi di tutti per salvaguardare i soldi di pochi non è più ammssibile. Socializzare perdite e responsablità privatizzando profitti o godimenti generici non è lecito. Non è giusto. Non è concepibile.

A roma si usa dire: "fare i froci col culo degli altri". Ecco...nn va più bene..concetto che evidentemente in Bocconi non trasmettono con sufficiente vigoria con rarissime eccezioni*.


* ricordo con piacere il mo incontro con Sara Tommasi al Duke's di Viale Parioli(roma).


Un caro saluto,
 

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