Il caffè ai massimi degli ultimi 3 anni

Andrea

Nuovo forumer
Come previsto è successo l'imprevisto. All'improvviso il caffè ha rotto la banda di oscillazione in cui era racchiuso il suo prezzo dal settembre 2002.
In questi 17 mesi il prezzo del caffè è oscillato continuamente tra i 55 centesimi e i 74 centesimi: più volte sono stati toccati i massimi ed i minimi di questo trading range e più volte il prezzo ha rimbalzato non riuscendo a rompere i confini in cui era costretto. Si sa che i mercati laterali prima o poi finiscono e così sembra sia avvenuto anche stavolta.

Il trading range, notoriamente è una delle fasi di mercato più difficili da sfruttare in quanto, non andando il prezzo da nessuna parte, non si hanno punti di riferimento precisi. Non così nel caso del caffè. Il comportamento del prezzo si è dimostrato ampiamente prevedibile per i commodity traders che avevano una buona dimestichezza col COT. Il COT ricordo è quel report settimanale che ci dice cosa fanno i fondi, i commercials ed i piccoli traders presi come gruppi. Analizzando il COT in questi mesi abbiamo visto che ogni volta che i fondi si mettevano pesantemente corti spingendo il prezzo nella parte bassa del range di oscillazione ed i commercials compravano ritenendo invece il prezzo interessante, si era vicini ad una svolta. Svolta che poteva ritardare di qualche settimana ma che puntualmente poi arrivava. Stessa cosa avveniva quando i fondi si ricoprivano spingendo in alto il prezzo: i commercials ne approfittavano per vendere a piene mani respingendo ogni tentativo di risalita oltre la fascia di oscillazione. E' anche vero che i fondi si limitavano principalmente a ricoprisi, senza tentare di andare decisamente lunghi come invece hanno fatto in queste ultime settimane. I fondi hanno finalmente deciso di mettersi lunghi ed i commercials non hanno venduto con l'aggressività che li aveva contraddistinti in precedenza. In poche sedute, quindi, il prezzo ha superato la resistenza di 74 centesimi arrivando a toccare quasi gli 80 centesimi, massimo degli ultimi 3 anni.
L'ultimo COT mostra i fondi net long per oltre 23.000 contratti, numero considerevole, che però fotografa la situazione al martedì (giorno in cui viene preparato il COT) e non considera mercoledì e giovedì giorni in cui abbiamo assistito ad una forte correzione. Inoltre ricordo che l'"appetito" per le commodities è in crescita tra i fondi (vedi l'oro), e quindi è possibile che i vecchi limiti di esposizione per i fondi debbano essere rivisti al rialzo.

E' dunque finito il peggiore mercato orso nella storia del caffè? Tutto lascia pensare di sì. Il raccolto brasiliano è stato inferiore alle attese ed anche i prossimo, pur superiore a quello dell'anno scorso, non dovrebbe essere ai livelli record da alcuni temuti. Inoltre la crisi devastante di questi ultimi anni ha scoraggiato investimenti in questo settore ed invogliato molti a passare a colture più remunerative. Come sempre accade, probabilmente scopriremo tra qualche tempo che non abbiamo tutto il caffè che ci serve perchè non va più di moda produrlo: il seme del prossimo bull market è stato seminato...

Andrea Luchi
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