Il capellone ha fatto perdere a Weah elezioni già vinte

giuseppe.d'orta

Forumer storico
L'appoggio, con auguri incorporati, di Berlusconi a Weah ha fatto perdere al campione delle elezioni già vinte.

Nei paesi arretrati come Liberia ed Italia, infatti, è ovvio che la bandiera del Milan vinca le elezioni, quindi la sconfitta di Weah è una sorpresa.

Solo che i liberiani si sono chiesti: se votiamo per Weah ci ritroviamo in mutande come gli italiani? Allora è meglio affidarci all'altro candidato, anche se è una donna ed ha pure studiato ad Harvard.
 
è un portasfiga conclamato ed esagerato, se vince un'altra volta le elezioni mi converto perchè è probabile la fine del mondo con giudizio universale incorporato :eek: :lol:
 
Fleursdumal ha scritto:
è un portasfiga conclamato ed esagerato, se vince un'altra volta le elezioni mi converto perchè è probabile la fine del mondo con giudizio universale incorporato :eek: :lol:


francamente, hai detto tutto 8)
:lol: :lol: :lol:
 
già ho sentito pure io sta notizia, minaccia xsino la guerra civile.....veramente triste ......sotto ogni punto di vista

pensate che fra 5 mesi anke il capellone non riconoscerà la sconfitta :D

sono già pronto col forcone x marciare contro questo sacrilegio divino :-o


:V
 
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Scontri in Liberia: le accuse di brogli infiammano i sostenitori dello sconfitto Weah
Liberia
Inviato da Ottavio Pirelli

lunedì, 12 dicembre 2005 20:07
I sostenitori di George Weah scendono in piazza per protestare contro i presunti brogli nelle elezioni dello scorso mese.

Ieri - riferisce la BBC- l'ex-calciatore, che è stato sconfitto da Ellen Johnson-Sirleaf con quasi venti punti di distacco nelle ultime presidenziali, ha denunciato nuovamente di fronte ad una folla di fedelissimi le irregolarità nella recente tornata elettorale, giudicata invece regolare da tutti gli osservatori internazionali.

Nel suo duro intervento, Weah ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per risolvere la questione, minacciando, nel contempo, di impedire in ogni modo l'insediamento del nuovo presidente.

Le parole non certo concilianti dello sconfitto leader hanno spinto, sempre nella giornata di ieri, qualche migliaio di persone a manifestare per le strade di alcuni sobborghi di Monrovia, la capitale del Paese. La polizia si è scontrata duramente con i sostenitori del Congresso per il Cambiamento Democratico (CDC), il partito di Weah, utilizzando gas lacrimogeno per disperdere la folla. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno proceduto al fermo di numerosi manifestanti. La sede elettorale del partito dell'ex-calciatore è stata circondata dalla polizia, che, secondo l'agenzia Reuters, ha fatto anche largo uso di proiettili di gomma nel tentativo di fermare i disordini.

La situazione è ritornata oggi alla normalità, almeno secondo le informazioni diffuse dalla Misna. In giornata sono circolate indiscrezioni, attribuite a non meglio identificate "fonti di intelligence" e riprese dal ministro dell’informazione William Allen, sulla preparazione di colpo di stato in cui sarebbero coinvolti alcuni non meglio identificati funzionari.

Un incontro per valutare l'accaduto, intanto, si è svolto a 50 km dalla capitale in assenza del nuovo presidente, ancora all'estero per svolgere attività istituzionale. Secondo fonti di stampa internazionali, le autorità liberiane si sono dette decise a fare chiarezza sugli scontri di ieri.

(O.P.)
 

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