the death
Nuovo forumer
e giustamente verremo tagliati fuori !!!!!!!!!!!!!!!
Tav, stralcio dalla legge obiettivo
Al via confronto governo-enti locali
Tempi più lunghi, per arrivare a un progetto condiviso, ma l'Altà velocità Torino-Lione si farà. Parola del ministro delle Infrastutture Di Pietro. Dopo lo stralcio della Tav dalla legge obiettivo che permetteva una tabella di marcia più spedita, parte il nuovo corso dell'Alta velocità, con la prima riunione della Conferenza dei servizi, uno strumento concertativo tra governo e comunità locali. L'opposizione insorge: "La Tav è su un binario morto".
Ma all'interno dell'opposizione c'è chi non vede alcun futuro per la Torino-Lione e crede che il lavoro portato avanti negli ultimi anni dal governo di centrodestra con l'inserimento del progetto nella legge obiettivo sia stato del tutto inutile alla luce della decisione di proseguire la realizzazione dell'opera con la procedura ordinaria. "La Tav è morta - dice il forzista Guido Crosetto - il corridoio 5 sarà solo un sogno, adesso che l'opera è stata esclusa dall'elenco delle leggi obiettivo ed è stata inserita tra le opere da realizzare con proceduta ordinaria". Gli fa eco un altro parlamentare di Forza Italia, Lucio Malan: "L'Alta velocità non si farà. Lo avevamo detto già da mesi, ma ora c'è l'autodenuncia. I giochi delle tre carte di Prodi sulla linea Torino-Lione si stanno rivelando per quello che sono: trucchetti da magliaro". Alle accuse di Crosetto e Malan replica Daniele Borioli, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte: "La Torino-Lione "è uscita dalla legge obiettivo il 29 giugno, che l'onorevole Crosetto lo scopra oggi dimostra quanto lui e la sua coalizione siano attenti e abbiano a cuore l'opera".
Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ammette che con la procedura ordinaria occorrerà più tempo per arrivare alla conclusione dei lavori dell'Alta velocità ma sottolinea che la concertazione con le associazioni ambientaliste e le piccole comunità locali produrrà una soluzione condivisa da tutti per la grande opera: "La Torino-Lione si farà, come ha detto il presidente Prodi qualche giorno fa rispondendo al question time alla Camera. Rispetteremo gli impegni presi con l'Unione Europea. Ci vorranno forse tempi un pò più lunghi, ma sono convinto che si arriverà a un punto di incontro, a un progetto condivisibile. Certo - ha aggiunto il ministro - preoccupa quell'area del dissenso fine a stesso, fatto da chi è contrario solo perchè ne ha fatto una ragione esistenziale. Ma ci auguriamo che il tavolo politico e l'osservatorio tecnico a definire un progetto ottimale".
Tav, stralcio dalla legge obiettivo
Al via confronto governo-enti locali
Tempi più lunghi, per arrivare a un progetto condiviso, ma l'Altà velocità Torino-Lione si farà. Parola del ministro delle Infrastutture Di Pietro. Dopo lo stralcio della Tav dalla legge obiettivo che permetteva una tabella di marcia più spedita, parte il nuovo corso dell'Alta velocità, con la prima riunione della Conferenza dei servizi, uno strumento concertativo tra governo e comunità locali. L'opposizione insorge: "La Tav è su un binario morto".
Ma all'interno dell'opposizione c'è chi non vede alcun futuro per la Torino-Lione e crede che il lavoro portato avanti negli ultimi anni dal governo di centrodestra con l'inserimento del progetto nella legge obiettivo sia stato del tutto inutile alla luce della decisione di proseguire la realizzazione dell'opera con la procedura ordinaria. "La Tav è morta - dice il forzista Guido Crosetto - il corridoio 5 sarà solo un sogno, adesso che l'opera è stata esclusa dall'elenco delle leggi obiettivo ed è stata inserita tra le opere da realizzare con proceduta ordinaria". Gli fa eco un altro parlamentare di Forza Italia, Lucio Malan: "L'Alta velocità non si farà. Lo avevamo detto già da mesi, ma ora c'è l'autodenuncia. I giochi delle tre carte di Prodi sulla linea Torino-Lione si stanno rivelando per quello che sono: trucchetti da magliaro". Alle accuse di Crosetto e Malan replica Daniele Borioli, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte: "La Torino-Lione "è uscita dalla legge obiettivo il 29 giugno, che l'onorevole Crosetto lo scopra oggi dimostra quanto lui e la sua coalizione siano attenti e abbiano a cuore l'opera".
Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ammette che con la procedura ordinaria occorrerà più tempo per arrivare alla conclusione dei lavori dell'Alta velocità ma sottolinea che la concertazione con le associazioni ambientaliste e le piccole comunità locali produrrà una soluzione condivisa da tutti per la grande opera: "La Torino-Lione si farà, come ha detto il presidente Prodi qualche giorno fa rispondendo al question time alla Camera. Rispetteremo gli impegni presi con l'Unione Europea. Ci vorranno forse tempi un pò più lunghi, ma sono convinto che si arriverà a un punto di incontro, a un progetto condivisibile. Certo - ha aggiunto il ministro - preoccupa quell'area del dissenso fine a stesso, fatto da chi è contrario solo perchè ne ha fatto una ragione esistenziale. Ma ci auguriamo che il tavolo politico e l'osservatorio tecnico a definire un progetto ottimale".