scusa ma a parte il fatto che era stato tempo fa già aperto un 3d dal titolo molto simile, bisogna secondo me cercare di fare interventi + costruttivi.
Guarda, io sono il primo a voler criticare aspramente la politica economica assai poco lungimirante (a mio modestissimo parere) degli states.
Il debito pubblico è ingente a dir poco, le istituzioni che sono formalmente super-partes lanciano inqiuetanti segnali per il prossimo futuro.
Quindi sono d'accordo nel dire che discutere e confrontarsi su tali tematiche sia soprattutto e anche nel ns interesse di europei perchè non dobbiamo di certo pensare che la ns politica economica sia radicalmente diversa.
A dir la verità fino ad oggi siamo stati al traino degli states e dobbiamo ancora farne di strada per poter dire "bè noi forse abbiamo fatto scelte differenti".
Usare i toni che usi tu mi pare eccessivo.Non perchè il crack di cui tu parli non possa avvenire,anzi.
Ma credo sia + utile discuterne in modo un pò + approfondito.
GM è una delle aziende che ha + debito in giro per il mondo: ha emesso bond per non so quanti miliardi di dollari.Ovviamente un rialzo dei tassi (uno?siamo al settimo o sesto da giugno 2004...) risulta essere molto pericoloso per loro visto che i loro debiti li hanno sempre o quasi rifinanziati con nuove emissioni obbligazionarie.
I dati di GM non sono certo rilassanti, il core-business (se ne ha ancora uno....) è inserito in un settore che è decisamente in crisi in tutto il mondo OCCIDENTALE (perchè gli indiani ed i cinesi probabilmnete iniziano solo adesso a comprare automobili..).
Però.
Mi viene anche da pensare che proprio buona parte dei bond GM sono dentro a fondi previdenziali USA e quindi inseriti in un circuito che se venisse a crollare scatenerebbe esplosioni e potenti deflagrazioni a catena.Attenzione: non dico questo pensando che proprio per questo non potranno mai fallire.
Il mio è un dubbio che mi fa pensare che forse anche le istituzioni politiche hanno un enorme interesse a non far saltare in aria GM.
In Italia siamo sempre stati bravi in questo tipo di cose: a mettere cioè lo sporco sotto un tappeto che forse solo i ns pro-nipoti alzeranno....gli americani solitamente quando si parla di schèi sono molto + diretti e non guardano in faccia a nessuno....vedremo.
Altra considerazione: anche in un mondo ipertecnologico come il ns (sempre quello occidentale intendo) l'esigenza di spostarsi fisicamente difficilmnete verrà meno.Il punto è che forse dobbiamo davvero iniziare seriamente a ripensare i mezzi che utilizziamo per spostarci fisicamente.
L'unione di esigenze sempre + pressanti (rispetto ambientale e conseguente utilizzo di nuove fonti energetiche, riduzione dell'ingombro fisico...SUV permettendo
) alla sempre + viva e antica esigenza e voglia di spostarsi da un luogo ad un altro, probabilmente consentirà alle aziende automobilistiche di continuare a fare mezzi di trasporto.
Non ho detto TUTTE le aziende del settore.
Una R&S concreta e assidua credo potrà davvero rappresentare il vantaggio competitivo ed il fattore discriminante tra le aziende che sopravviveranno e quelle che scompariranno (o forse è meglio dire: verranno scalate e poi il marchio si vedrà.....)