Petronio_arbiter
Chiamatemi Nuanda
Anche il dialetto può trasformarsi in un'arma di seduzione. Ma qual è il dialetto più sexy d'Italia? A svelarlo è una ricerca condotta su 2000 single da un'agenzia specializzata nell'organizzazione di Speed Date.
Vi è mai capitato di recarvi in qualche parte dell'Italia e di restare ammaliati da un determinato dialetto?
Oppure di essere in mezzo a tanta gente e sentire qualcuno che ha una pronuncia diversa dalla vostra che per qualche strano motivo riesce a scatenare emozioni particolari in voi?
Sappiate che tutto ciò non è anomalo, ma perfettamente normale, in quanto può accadere di essere attratti da una persona solo perché possiede un particolare accento diverso dal proprio.
Qual è quindi il dialetto più sexy d'Italia?
La medaglia d'ora va al dialetto toscano che secondo il 18% degli intervistati in quella sua “c” aspirata racchiude qualcosa di ammaliante. L'intervista è stata condotta su 2000 single i quali hanno espresso maggiori preferenze per tutti quei dialetti simpatici e di facile comprensione, e soprattutto preferibili ad orecchio, come per l'appunto quello toscano che sembra riesca a fare sempre numerose conquiste.
Medaglia d'argento invece per il dialetto romagnolo che ha conquistato il 15% delle preferenze, mentre il terzo posto va al dialetto romano, che nonostante sia considerato un po' rude, è riuscito ad avere un bel 13% di voti a favore (forse è proprio questa sua caratteristica che riesce ad accendere la passione di molti).
Qualche gradino più giù invece troviamo i dialetti del sud, come quello salentino che ha avuto il 12% di preferenze, mentre il napoletano ne ha conquistate il 10%.
Alle ultime posizioni di questa classifica un po' particolare troviamo il dialetto umbro-marchigiano con l'8%, che nonostante venga considerato simpatico da ascoltare, non è altrettanto sensuale, cosi come il milanese che con il 7% viene considerato di classe, ma poco sexy.
Chiudono la classifica il siciliano con il 6%, il calabrese con il 5%, il sardo con il 4% e il dialetto della Puglia del nord con il 2%: tutti questi hanno in comune il fatto di essere molto musicali, ma non vengono considerati come “seduttori” forse perché non sono facili da comprendere.
Il dialetto piemontese non è stato nemmeno citato, boia fàus
ma vate a caté 'n casul e va a spané la melia, ciaparat!
Vi è mai capitato di recarvi in qualche parte dell'Italia e di restare ammaliati da un determinato dialetto?
Oppure di essere in mezzo a tanta gente e sentire qualcuno che ha una pronuncia diversa dalla vostra che per qualche strano motivo riesce a scatenare emozioni particolari in voi?
Sappiate che tutto ciò non è anomalo, ma perfettamente normale, in quanto può accadere di essere attratti da una persona solo perché possiede un particolare accento diverso dal proprio.
Qual è quindi il dialetto più sexy d'Italia?
La medaglia d'ora va al dialetto toscano che secondo il 18% degli intervistati in quella sua “c” aspirata racchiude qualcosa di ammaliante. L'intervista è stata condotta su 2000 single i quali hanno espresso maggiori preferenze per tutti quei dialetti simpatici e di facile comprensione, e soprattutto preferibili ad orecchio, come per l'appunto quello toscano che sembra riesca a fare sempre numerose conquiste.
Medaglia d'argento invece per il dialetto romagnolo che ha conquistato il 15% delle preferenze, mentre il terzo posto va al dialetto romano, che nonostante sia considerato un po' rude, è riuscito ad avere un bel 13% di voti a favore (forse è proprio questa sua caratteristica che riesce ad accendere la passione di molti).
Qualche gradino più giù invece troviamo i dialetti del sud, come quello salentino che ha avuto il 12% di preferenze, mentre il napoletano ne ha conquistate il 10%.
Alle ultime posizioni di questa classifica un po' particolare troviamo il dialetto umbro-marchigiano con l'8%, che nonostante venga considerato simpatico da ascoltare, non è altrettanto sensuale, cosi come il milanese che con il 7% viene considerato di classe, ma poco sexy.
Chiudono la classifica il siciliano con il 6%, il calabrese con il 5%, il sardo con il 4% e il dialetto della Puglia del nord con il 2%: tutti questi hanno in comune il fatto di essere molto musicali, ma non vengono considerati come “seduttori” forse perché non sono facili da comprendere.
Il dialetto piemontese non è stato nemmeno citato, boia fàus

ma vate a caté 'n casul e va a spané la melia, ciaparat!
