Crollano i petroliferi: Eni perde il 21%, Saipem il 24%, Tenaris il 18,5%. T
ra le banche -18% Banco Bpm, -17% Unicredit, -14% Mediobanca, -13% Bper, -12% Ubi -10% Intesa Sanpaolo.
Nel comparto industriale -15% Fiat Chrysler, -14,4% Pirelli.
Giù del 13% Leonardo e -11% Poste Italiane.
Tra i titoli del lusso -14% Moncler, -10% Ferrari.
Le Generali perdono il 9%.
Enel, primo titolo per capitalizzazione, arretra del 6,6%.
Intorno al 5-6% le perdite delle società di servizi di pubblica utilità e delle infrastrutture dell’energia.
Lo spread schizza in alto, a quota 230 punti, contro i 180 di venerdì,
mentre il rendimento del Treasury decennale americano è scivolato temporaneamente sotto lo 0,5%,
facendo registrare il calo più marcato dalla prima guerra del Golfo.
Sul mercato valutario l’euro ha sfiorato nella notte quota 1,15 dollari
ed è ai massimi da gennaio 2019 nei confronti del dollaro all’apertura dei mercati finanziari continentali.
Il cambio si attesta a 1,1469 (1,1494 toccato nella notte) mentre venerdì sera segnava 1,1322.
Gli occhi di tutti sono puntati sui timori di una diffusione del coronavirus negli Usa
e sulle decisioni delle banche centrali per le contromisure all’impatto dell’epidemia sull’economia:
a tal proposito giovedì ci sarà la riunione della Bce.
Acquisti sullo yen che tratta a 116,94 per un euro (da 119,09), il minimo dallo scorso settembre.
Dollaro/yen a 101,98 da 105,15, è il minimo da ottobre 2016