il golpe di Dick Cheney dell'11settembre2001

Ex alto ufficiale dell’intelligence della CIA e della Marina ha scritto che il libro di Tarpley sul “terrore sintetico” made in USA è "il più forte fra più di 770 libri da me recensiti"

L’11 settembre è “un complotto USA”, dice un ex alto ufficiale dell’intelligence della CIA e della Marina
Si ringrazia per la traduzione Renato T.

Washington DC, 17 ottobre (PRWEB)
Amazon ha pubblicato un’affermazione senza precedenti da parte di una figura della comunità dell’intelligence USA che attribuisce le colpe dell’11/9 a Dick Cheney e ad alti membri dell’esecutivo della CIA. Robert Steele, repubblicano da una vita, fondatore del Marine Corps Intelligence Center e il primo fra i recensori della non-fiction di Amazon, ha scritto questa conclusione "con grande rammarico" dopo aver letto 9/11 “Synthetic Terror: Made in USA”, di Webster Tarpley, che egli loda come "senza dubbio, il più importante punto di riferimento moderno sul terrorismo di Stato."

L’autore e il recensore sono esperti di intelligence provenienti da due sponde differenti ma con vedute convergenti (le loro biografie sono sulla Wikipedia). Una caratteristica unica di 9/11 Stnthetic Terror è che Tarpley non imputa le operazioni sotto falsa bandiera, come quelle dell’11/9, a un intero governo o agenzia governativa. Il suo modello della “rete canaglia” mette in evidenza piccole quantità di talpe che infestano nodi cruciali in istituzioni come la CIA e i mass media.
Secondo Robert Steele la missione di intelligence della CIA è stata sovvertita dalle follie delle sezioni dedite alle operazioni segrete, per esempio, le false prove a supporto di una guerra in Iraq. Egli rappresenta la maggioranza degli ufficiali onesti della CIA che sostengono la Costituzione partecipando al movimento per l’intelligence open source.

Quando Steele non è impegnato nella lettura di centinaia di libri di saggistica, si occupa di riportare l’intelligence nella comunità degli esperti di intelligence. Il suo sito web, OSS.net, una Rete di partnership sull’intelligence globale, è un concetto rivoluzionario per l’intelligence del futuro: un’intelligence globale, open source, che si avvale del potere della rete e dei contributi dei cittadini in tutto il mondo.
Webster Tarpley è stato designato come relatore di primo piano alla conferenza di gennaio organizzata da OSS.net nella Virginia del nord. Tarpley è stato borsista Fullbright in Italia, dove fu il primo a presentare le Brigate Rosse come un controgruppo di terroristi organizzato dalla cricca neofascista italiana per tenere gli eurocomunisti fuori del governo (nel suo libro Chi ha ucciso Aldo Moro, pubblicato in italiano nel 1978). Nel 1991 irruppe nell’opinione pubblica con la storia del profondo coinvolgimento della dinastia Bush nel finanziamento del nazismo, in George Bush: The Unauthorized Biography.

Steele, nella sua recensione al libro di Tarpley, intitolata “Fra centinaia di libri, l’approccio più forte alla verità”, scrive:
“E, con grande tristezza, concludo che 9/11 Synthetic Terror di Tarpley è il più forte fra gli oltre 770 libri da me recensiti qui su Amazon, quasi tutti di saggistica. Devo concludere che l’11/9 è stato come minimo lasciato accadere come un pretesto per la guerra […]. Molto affascinante è la connessione, tracciata dall’autore, fra Samuel Huntington, l’autore de Lo scontro delle civiltà, e Leo Strass, l’anello che lega i nazifascisti e i neocon.
Questo, senza dubbio, è il più importante testo di riferimento moderno sul terrorismo di Stato, e anche il testo dove si suggerisce nel modo più puntuale che gli elementi canaglia nel governo USA, guidati verosimilmente da Dick Cheney con l’assistenza di George Tenet, Buzzy Krongard e altri vicini alle gang di Wall Street, sono i più colpevoli di terrorismo di stato […].

Tristemente, l’Esecutivo è ora al servizio di corporation che beneficiano di gravi delitti e nefandezze, anziché al servizio del popolo americano, il quale soffre gravemente per questi terribili misfatti.”
Vi invitiamo a leggere e votare sulla recensione completa in Amazon.com

http://www.disinformazione.it/911_complotto_cia_e_marina.htm
 
La salvezza per la democrazia Usa: Impeachment o colpo di stato?

Da molti mesi a questa parte stanno crescendo sempre più le ostilità nei confronti dell’Amministrazione Bush da parte di ufficiali e membri delle Forze Armate Usa, a causa della disastrosa piega che ha preso la guerra in Iraq ma soprattutto della prospettiva di un attacco all’Iran.
L’esecutivo americano è da mesi ormai impegnato nella ricerca di un pretesto per attaccare l’Iran e negli ultimi tempi infatti le truppe americane di stanza in Iraq sono state autorizzate dall’Amministrazione Bush a catturare, o eventualmente a eliminare, i membri delle Guardie della Rivoluzione e dei servizi segreti iraniani che operano in territorio iracheno.
Nei giorni scorsi poi è stato sequestrato addirittura il secondo segretario dell’ambasciata iraniana di Baghdad, Jalal Sharafi, prelevato a forza da una trentina di individui armati, che indossavano le uniformi di ordinanza di un'unita' speciale dell'Esercito regolare iracheno - il 36mo Battaglione Incursori - un corpo scelto adibito a operazioni di commando, che opera assai spesso in stretto coordinamento con le truppe americane

Ma nonostante le ferme proteste del governo iraniano che ne ha chiesto l’immediata liberazione e che per bocca del portavoce del Ministero degli Esteri ha denunciato che "Sharafi è stato sequestrato da un gruppo legato al ministero della Difesa iracheno, che agisce sotto la supervisione delle forze statunitensi in Iraq", molti sono tuttora in stato di detenzione.

Inoltre il Pentagono ha dichiarato di avere le prove del sostegno iraniano alla guerriglia irachena accusando per la prima volta direttamente il governo di Teheran di fornire armi sempre più sofisticate agli insorti iracheni, come le bombe EFP capaci di distruggere i carriarmati Usa, e di aver causato in questo modo la morte di più di 170 marines dal giugno 2004. Un’accusa molto grave che però nel giro di poche ore è stata subito cestinata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Usa, generale Peter Pace, che ha smentito le fonti militari e le autorita' di Washington affermando che “il fatto che i soldati Usa abbiano trovato in Iraq bombe fabbricate in Iran non significa che il governo di Teheran sia direttamente coinvolto".
Comunque queste frizioni tra il governo Bush e le Forze Armate non sono nuove ed erano presenti anche quando Rumsfeld era in carica; infatti già in passato il generale Casey, comandante delle forze Usa in Iraq, aveva criticato alcune decisioni dell’amministrazione Bush con il risultato di essere sollevato dall’incarico e sostituito dal generale Petraeus, insediatosi nei giorni scorsi.

Ma c’è anche chi come l’ex ufficiale in pensione James Ryan – cofondatore di West Point Graduates Against the War – sostiene che potrebbe esserci una parte consistente delle forze armate davvero stanca dei "guerrieri da salotto" di Washington e che potrebbe tener fede al giuramento reso alla Dichiarazione di Indipendenza del 1776 "abolendo" un governo corrotto che non si cura della vita di milioni di iracheni e di migliaia di giovani statunitensi.
Le affermazioni di Ryan si rifanno infatti a quella parte della Dichiarazione d’Indipendenza che recita:
"Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o abolirlo, e creare un nuovo governo....".
Ryan accusa poi il Congresso di non aver avuto il coraggio di avviare la procedura di impeachment nei confronti di Bush per aver distrutto, con la guerra lanciata contro l’Iraq, l’onore e la reputazione del Paese e per aver severamente danneggiato e abusato dell'esercito degli Stati Uniti. Perciò secondo Ryan, Bush e il suo governo sono colpevoli di “Insulto alla nazione, Abrogazione della costituzione e Distruzione dell'esercito”, comportandosi in modo distruttivo anche nei confronti dei fini intesi dai padri fondatori.

Sempre nei giorni scorsi l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Presidenza Carter, Zbigniew Brzezinski, nel corso della sua testimonianza di fronte al Comitato per le Relazioni con l'Estero del Senato, ha definito la guerra in Iraq "una calamità storica, strategica e morale" e ha predetto "una provocazione in Iraq o un atto terroristico negli USA attribuito all'Iran; che culminerà in un'azione militare 'difensiva' Statunitense contro l'Iran la quale trascinerà una solitaria America in una palude che va diffondendosi e che va facendosi sempre più profonda e che alla fine includerà l'Iraq, l'Iran, l'Afghanistan e il Pakistan”, lasciando intendere quindi che la Casa Bianca sia capace di architettare una provocazione – incluso un possibile attacco terroristico all’interno degli Stati Uniti – per procurarsi il casus belli al fine di muovere guerra all’Iran. Brzezinski ha poi concluso la sua testimonianza dichiarando che "è venuto il momento per il Congresso di far sentire la sua voce". Cioè, avviare la procedura d’impeachment. E a maggior ragione in vista di un attacco ingiustificato all’Iran senza l’autorizzazione del Congresso.


In conclusione, aumentano sempre più le ostilità tra l’Amministrazione Bush e le Forze Armate statunitensi, così come aumentano quelle tra l’esecutivo e il Congresso a maggioranza democratica che però se non ha avuto finora il coraggio di fare quasi nulla per contrastare la condotta disastrosa nella guerra in Iraq, forse non resterà passivo un domani in caso di attacco all’Iran senza la propria approvazione, procedendo finalmente verso l’impeachment del Presidente.

Ma se la follia hitleriana dovesse prevalere definitivamente nella mente di chi siede alla Casa Bianca - avendo poi già dato prova di non avere la minima considerazione per le volontà del Congresso – forse c’è solo da sperare in un pronunciamento delle Forze Armate Usa con il rifiuto di obbedire agli ordini del Commander in Chief e la conseguente rimozione forzata dell’Amministrazione.

Il popolo americano e il mondo intero gliene sarebbero eternamente grati.
Enrico Sabatino
 
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BUSH PREPARA LA LEGGE MARZIALE
Postato il Giovedì, 29 marzo @ 18:00:00 EST di marcoc

A CURA DI GLOBAL RESEARCH

L’ Atto di Autorizzazione alla Difesa Nazionale del 2007 rovescia il “Posse Comitatus Act”

“Paradossalmente, per preservare la libertà potrebbe essere richiesto il governo di un singolo leader-- un dittatore--disposto ad usare quelle temute ‘misure straordinarie’ che pochi sanno come, o sono disposti a usare”. Michael Ledeen, consigliere della Casa Bianca e membro dello American Enterprise Institute, "Machiavelli on Modern Leadership: Why Machiavelli's Iron Rules Are As Timely and Important Today As Five Centuries Ago" [“Machiavelli e la leadership moderna: perché le regole auree di Machiavelli sono importanti e opportune oggi come lo erano cinque secoli fa” n.d.t.]

"Il Gen. Tommy Franks afferma che se gli Stati Uniti fossero colpiti con un'arma di distruzione di massa che infliggesse grosse perdite, la costituzione verrebbe probabilmente messa da parte in favore di una forma militare di governo.” NewsMax, 21, Novembre 2003

Nell'ottobre del 2006, Bush ha trasformato in legge il John Warner National Defense Authorization Act for Fiscal Year 2007 [atto di autorizzazione ‘John Warner’ alla difesa nazionale per l'anno fiscale 2007 n.d.t.]. Sono state infilate silenziosamente nella legge, all'ultimo minuto, su richiesta dell'amministrazione Bush delle sezioni che cambiano importanti principi legali vecchi di 200 anni che limitano la possibilità per il governo Usa di usare l'esercito per intervenire negli affari nazionali. Questi cambiamenti consentirebbero a Bush, quando egli pensi sia necessario, di istituire la legge marziale--per la quale l'esercito prende il controllo diretto dell'amministrazione civile.

La sezione 1042 dell'Atto, “Uso delle forze armate in grandi emergenze pubbliche”, rovescia di fatto ciò che è noto come ‘posse comitatus’. Il Posse Comitatus Act è una legge, passata nel 1878, che proibisce l'uso dell'esercito regolare all'interno dei confini Usa. L'originale approvazione del Posse Comitatus Act fu una mossa molto reazionaria che segnava il tradimento nei confronti dei neri dopo la Guerra Civile e poneva fine al periodo di ricostruzione. Esso decretava che le truppe federali non potevano più essere usate all'interno degli ex Stati Confederati per obbligare al rispetto dei nuovi diritti legali dei neri. I neri vennero lasciati nelle mani delle milizie e degli uomini del Ku Klux Klan al servizio dei proprietari delle piantagioni meridionali, e iniziò il lungo periodo di Jim Crow [figura simbolo della discriminazione e della segregazione razziale negli USA n.d.t.].

Durante il ventesimo secolo, il Posse Comitatus Act iniziò obiettivamente ad avere un nuovo ruolo all'interno dello scenario della democrazia borghese: come barriera legale alla diretta influenza del potente establishment militare e delle forze armate nella società nazionale Usa. Esso serviva in un certo senso come ostacolo contro colpi di stato militari e presidenti che volessero ottenere il controllo militare del paese. (Comunque, i soldati della Guardia Nazionale sono rimasti legalmente a disposizione della classe dominante per l'uso all'interno degli Stati Uniti, e ci sono state altre scappatoie alla proibizione di usare le forze armate negli affari interni, come durante la mobilitazione dei marines durante la ribellione di Los Angeles del 1992).

Così i cambiamenti al Posse Comitatus Act fatti diventare legge da Bush sono estremamente significativi e minacciosi. Bush ha modificato le maggiori esenzioni del Posse Comitatus Act che erano sino ad oggi definite primariamente dall’ Insurrection Act del 1807. Precedentemente il presidente poteva chiamare l'esercito all'interno degli Stati Uniti solo in casi di insurrezione o in condizioni in cui “ una ribellione contro l'autorità degli Stati Uniti, renda impraticabile per l'ordinario corso dei procedimenti giuridici ottenere il rispetto delle leggi degli Stati Uniti in un qualunque Stato o territorio”. In base alla nuova legge il presidente può usare l'esercito in risposta a un disastro naturale, un’ epidemia, un attacco terroristico o “ un'altra condizione in cui il presidente giudichi che la violenza all'interno del paese sia giunta a un punto tale in cui i funzionari statali non possono mantenere l'ordine pubblico.”

La nuova legge richiede che il presidente notifichi al Congresso “ quanto prima possibile dopo la decisione e ogni 14 giorni a partire da essa per tutta la durata dell'esercizio dell'autorità”. Però Bush, come ha spesso fatto durante la sua presidenza, ha modificato questa richiesta al momento di firmare la legge [è prerogativa del presidente modificare il senso delle leggi all'atto di firmarle tramite dei 'pronunciamenti' presidenziali. Bush si è servito di questa prerogativa più di qualunque altro n.d.t.], con un'affermazione che dichiara che “ Il ramo esecutivo deve ottemperare a tali obblighi in modo coerente all'autorità costituzionale conferita al presidente di trattenere informazioni la cui rivelazione potrebbe danneggiare le relazioni internazionali, la sicurezza nazionale, o i processi decisionali dell'esecutivo”. In altre parole, Bush afferma che egli non ha nemmeno il bisogno di informare il Congresso che è stata dichiarata la legge marziale!

Il Nuovo Ruolo dell’Esercito all’Interno degli USA

Questo grosso cambiamento nei criteri in base ai quali può essere dichiarata la legge marziale è una continuazione di un processo, iniziato dopo l'11-9, volto a smantellare le barriere legali a poteri esecutivi presidenziali senza limiti.

Nel 2002 il governo creò il nuovo Comando Settentrionale [Northern Command, o Northcom n.d.t.]. Questa è stata la prima volta dai tempi della Guerra Civile in cui è stato dato all'esercito Usa un comando operativo all'interno degli Stati Uniti continentali.

Nel 2005 lo Washington Post scrisse che il Northcom aveva sviluppato piani di battaglia per l'applicazione della legge marziale negli USA. Un documento segreto, il CONPLAN 2005, prevede 15 differenti scenari in cui questi piani potrebbero essere messi in pratica.

Gli Usa hanno anche sfruttato disastri naturali come l'uragano Katrina per spingere verso un aumentato ruolo dell'esercito. Secondo lo Washington Post il consigliere di Bush, Karl Rove disse al governatore della Louisiana che avrebbe dovuto esplorare le opzioni legali che le consentissero di imporre la legge marziale “ o quanto vi è di più prossimo”.

Lo spionaggio da parte dell'esercito contro cittadini in Usa, che dovrebbe anche essere proibito, si è grandemente espanso negli anni recenti. Nel 2002 è stato creato il Counterintelligence Field Activity (CIFA) presumibilmente per valutare minacce contro le installazioni del Dipartimento della Difesa. Però, un documento segreto di 400 pagine ottenuto dalla MSNBC ha rivelato che il CIFA aveva spiato su più di 1500 “ incidenti sospetti” durante un periodo di 10 mesi, compreso un incontro dei Quaccheri per pianificare una protesta contro i militari che andavano a reclutare nei licei locali, e una protesta contro la guerra a Los Angeles.

James Risen ha spiegato nel New York Times e nel suo libro “State of War: The Secret History of the CIA and the Bush Administration” [stato di guerra: la storia segreta della C.I.A. e dell'amministrazione Bush n.d.t.] che la National Security Agency, che è sotto la giurisdizione del Dipartimento della Difesa, è stata usata in una massiccia campagna di spionaggio illegale su cittadini Usa che comprendeva intercettazioni telefoniche e monitoraggio di dati bancari e finanziari e di Internet. (Vedete Revolution #35, "Spies, Lies, Thugs and Torture.")

Nel 2006, è stato fatto passare il Military Commissions Act [atto sulle commissioni militari n.d.t.] che, oltre a legalizzare la tortura, permetteva al presidente e ai tribunali militari di dichiarare chiunque ‘ nemico combattente’ privo dei basilari diritti civili quali l’ habeas corpus [il diritto ad appellarsi presso un tribunale contro una detenzione ritenuta ingiustificata n.d.t.].

Piani per enormi centri di detenzione vengono già preparati. Il Pacific News Service ha riferito che all'inizio del 2006, la Kellogg Brown and Root (KBR) ha ricevuto un contratto di $ 385 milioni dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale per costruire stabilimenti di detenzione da usare “ in caso di un forte flusso di emergenza di immigrati negli Usa o per appoggiare il rapido sviluppo di nuovi programmi”.


Arriverebbero Davvero a Tanto?


["11 Settembre 2001, attacco all' WTC e al Pentagono. 27 Febbraio 1933, incendio al Reichstag di Berlino. La Storia Si Ripete"]


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I preparativi del regime Bush e per la legge marziale sono parte di un'agenda estrema. Questo è un regime che è impegnato a creare un impero mondiale incontrastato e incontrastabile e si è imbarcato in una guerra senza fine per ottenere ciò. Insieme ad esso, essi mirano a ristrutturare le relazioni sociali negli Usa, sbarazzandosi di gran parte delle istituzioni economiche e sociali che hanno caratterizzato gli Usa sin dalla seconda guerra mondiale. A causa di questa agenda estrema, il regime Bush prende molto sul serio la possibilità di sommosse, secessioni e resistenze e sta preparando misure molto estreme per affrontarle.

Il 27 febbraio del 1933 un incendio scoppiò nell'edificio del Reichstag (governo) in Germania. Il giorno dopo Hitler e il suo ministro degli interni Hermann Goering scrissero il Decreto dell'Incendio del Reichstag, che sospendeva le libertà civili e dava poteri totali al governo centrale. Il decreto fu trasformato in legge entro pochi giorni. Dopo di ciò, l'opposizione a Hitler divenne molto più difficile.

Oggi negli Usa misure estreme molto simili al Decreto dell'Incendio del Reichstag vengono già messe in atto--rendendo persino più urgente che venga mossa una determinata lotta per cacciare il regime Bush e invertire questo pericoloso cammino.

Global Research
Fonte: http://www.globalresearch.ca
Link
21.03.2007

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO

VEDI ANCHE :

L'AMERICA SI STA PREPARANDO PER LA LEGGE MARZIALE ?

LA LEGGE MARZIALE DI BUSH PER IL 2007

PERCHÉ L'HALLIBURTON STA COSTRUENDO CAMPI DI INTERNAMENTO?

I 10 PRINCIPALI SEGNI DELL'IMMINENTE STATO DI POLIZIA

COME FAI A SAPERE SE VIVI IN UNO STATO DI POLIZIA ?
 
TUTTE LE STRADE PORTANO A DICK CHENEY
Postato il Lunedì, 02 aprile @ 19:00:00 EDT di marcoc
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A CURA DI GEORGEWASHINGTON.BLOGSPOT

Molti sanno che il Vice Presidente Dick Cheney è l'ex CEO dell' Halliburton, che guadagna miliardi di dollari l'anno grazie al petrolio e appalti soprattutto concessi dal Dipartimento della Difesa (la guerra ed il caos aumentano quindi i profitti della Halliburton, e così sale il valore delle stock options di Cheney.)

Molti sanno anche che Cheney fu Segretario alla Difesa di George H.W. Bush.

Molti sanno che Cheney fu eletto al Congresso per lo Wyoming. Altri sanno anche che fu uno dei fondatori del Progetto per un Nuovo Secolo Americano.

Chi è informato sa anche che il Progetto per un Nuovo Secolo Americano, di contro, premeva per il bisogno di un nuovo impero Americano già da molto prima l'11 Settembre, e si lamentava che “senza un evento catastrofico e catalizzante – come una nuova Pearl Harbor”, questa trasformazione sarebbe stata molto lenta.

Ma perfino tra i ben informati, pochi sanno che negli anni '70 Cheney fu attivo nel produrre intelligence inventata che esagerava la minaccia Sovietica per minare la coesistenza tra Stati Uniti e Unione Sovietica, che giustificò convenientemente enormi budget nel periodo della guerra fredda. Questo ruolo prefigurava quello che Cheney avrebbe avuto 30 anni dopo nel produrre intelligence inventata per l'Iraq.

E sapevate che Cheney è stato forse il principale sostenitore per almeno 20 anni del rafforzamento dei poteri della Casa Bianca fino ai livelli di una monarchia ?

O che documenti rilasciati di recente mostrano che Cheney fu protagonista di discussioni riguardanti le intercettazioni illegali 30 anni fa ?


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[Una foto di Cheney e Rumsfeld durante la presidenza Ford (1974-1977).
Gerald Ford, deceduto lo scorso anno, oltre a portare alla ribalta, tra gli altri, questi due futuri criminali internazionali, si distinse anche per il "perdono" presidenziale concesso a Richard Nixon e per avere fatto parte in passato della Commissione Warren che insabbiò l'omicidio di J. F. Kennedy (in cui Nixon era quasi certamente coinvolto).]

E indovinate chi è il principale architetto degli sforzi per attaccare l'Iran? Eh si, ancora Mr. Cheney
E, secondo il giornalista premio Pulitzer che rivelò lo scandalo delle torture in Iraq ed il massacro contro i civili Vietnamiti [Seymour Hersh n.d.r.], Cheney è l'attore principale che cerca di finanziare organizzazioni che gli Stati Uniti definiscono terroristiche.

Per riassumere, il passato di Cheney include:

– Petrolio

– Difesa

– Inventare intelligence e agitare lo spauracchio del nemico per giustificare dei piani militari prestabiliti

– Fare lobby per dare al presidente poteri da re

– Premere per un impero Americano e lamentare il bisogno di una “nuova Pearl Harbor”

– Intercettazioni da stato di polizia

– “Vendere la guerra”

Finanziare al Qaeda

Non sembrano quadrare nel disastro Iracheno tutti questi aspetti del passato di Mr.Cheney ?
Beh, un alto ufficiale del Dipartimento di Stato ha detto che c'era una “cabala” segreta che includeva Cheney, e che Cheney e un manipolo di altri personaggi avevano dirottato la politica estera del paese.

E questi aspetti del passato di Cheney quadrano nell'11 Settembre ?

L'ultima domanda non è meramente accademica: il vice Presidente Cheney era certamente in carica di TUTTE e 5 le esercitazioni militari in atto l'11 Settembre e coordinò la “risposta” del governo agli attacchi. Si vedano questo articolo della CNN e questo scritto.

E Cheney è colui che monitorò il Volo 77 per molte miglia mentre si andava avvicinando al Pentagono e quando un militare chiese se “gli ordini fossero ancora validi”, Cheney rispose affermativamente.

“L'aereo è a 50 miglia. L'aereo è a 30 miglia.” E quando disse “l'aereo è a 10 miglia,” il giovane chiede anche al vice Presidente, “Gli ordini sono ancora validi?” Ed il vice Presidente si girò di scatto e rispose: “Naturalmente gli ordini sono ancora validi. Hai forse sentito affermare il contrario?”


Guardate il video voi stessi http://youtube.com/watch?v=bDfdOwt2v3Y

Il movente di Cheney per l'11 Settembre era solido. Citando uno scrittore piuttosto conosciuto,

“Per tutta la sua carriera, ha cercato di avere mano libera. E la presidenza Bush insieme all'11 Settembre finalmente gliel'hanno concessa...”

Post Scriptum: Ovviamente, Cheney non ha agito da solo. Ma è stato un giocatore importante in molte aree diverse ed è, probabilmente, la figura più conosciuta che ha avuto un ruolo in tutti gli eventi appena descritti. Cheney potrebbe non essere il principale responsabile di questi crimini, ma sembra avere le mani più sporche di altri, ed è più vicino al potere di altri compreso lo stesso Bush.

Fonte:http://georgewashington.blogspot.com
Link
12.02.2006

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GOLDSTEI
 
questa poi.....

RUDY GIULIANI: C’E’ L’IRAN DIETRO ALL’ 11 SETTEMBRE

DI MARC SANTORA
New York Times

...e la nazione in guerra ha bisogno di lui

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CHARLESTON, S.C., 6 Aprile — Mentre Rudolph W. Giuliani si presentava agli elettori delle primarie questa settimana ha parlato raramente dei dettagli del giorno più buio di New York.

Ma l'11 settembre era costantemente sullo sfondo, e mentre Giuliani promuoveva la sua visione di una politica estera fondata sulla forza, che richiede che gli Stati Uniti continuino a colpire forte in Iraq, lasciava capire agli ascoltatori che la sua è una visione forgiata col fuoco.



“Ciò che loro dicono a Washington non cambierà il fatto che ci sono terroristi nel mondo che stanno pianificando di venire qui e ucciderci,” ha detto in Iowa, nella parte più ispirata del suo nuovo tagliente discorso.

Puntando il dito e mettendosi sulle punte dei piedi dichiarava, “E’ qualcosa che io comprendo meglio di chiunque altro stia correndo per la presidenza.”

La biografia di Rudy Giuliani è chiaramente il suo messaggio, specialmente quando si parla di politica estera. Egli si appoggia fortemente al suo curriculum di sindaco che ha lottato contro il crimine e che ha visto gli orrori del terrorismo per convincere gli elettori che egli è il candidato che può guidare il paese in tempo di guerra.

Giuliani ha anche affrontato altri temi centrali questa settimana durante un giro elettorale di quattro giorni che è terminato giovedì in South Carolina. La nazione deve trovare un modo per diventare indipendente da un punto disse energetico, ha detto, promettendo che da presidente compirà uno sforzo paragonabile a quello che ha portato l'uomo sulla luna. Egli ha affermato di credere che ci sia un ampio consenso sul fatto che il comportamento umano è un fattore che contribuisce al cambiamento climatico.

E, ha detto, è ora di eliminare la tassa sugli immobili e semplificare enormemente la legislazione sulle tasse.

Ma sono stati la guerra in Iraq e gli sforzi contro il terrorismo gli argomenti su cui si è più infervorato.

Sino questa settimana la visione di Giuliani sull’ Iraq non era ben conosciuta. Ma durante questo tour egli ha messo in chiaro, pur senza mai menzionare per nome il presidente Bush, che egli appoggia fermamente l'attuale strategia dell'amministrazione compresa la decisione di Bush di mandare più di 20.000 nuovi soldati da combattimento in Iraq.
In un'intervista giuliani ha detto che ci sono stati degli errori nella conduzione della guerra, compresa quella che ha descritto come l'incapacità di mandare abbastanza soldati inizialmente, e la decisione di smantellare l'esercito iracheno che aveva servito sotto Saddam Hussein. Ha anche detto che non c'è stata un'efficace comunicazione e la leadership necessarie a convincere gli americani che la guerra era cruciale per la loro sicurezza.

Ma le critiche sono finite qui. Durante un ricevimento lunedì in New Hampshire, egli ha detto che gli Stati Uniti probabilmente combatteranno in Iraq per lungo tempo, “a meno che non avvenga qualche tipo di miracolo”. Egli ha attaccato il “pericoloso e irresponsabile” sforzo dei democratici per fissare le date del ritiro.

E parlando in un liceo a St. Petersburg, Florida, ha sostenuto che la battaglia finirà solo “quando smetteranno di progettare di venire qui a ucciderci”.

La folla ne è stata entusiasta. “Valli a prendere Rudy!” ha urlato un uomo.

Giuliani ha parlato di cos'altro intende dire quando afferma che l'America ha bisogno di rimanere sull'offensiva contro il terrorismo. Egli ha intenzione di resistere agli sforzi volti di annacquare i punti centrali del Patriot Act. Egli è a favore di intercettazioni, legali ma aggressive. Egli appoggia intensi interrogatori dei sospetti sebbene non la tortura.

Su altri dettagli politici è meno certo. Manterrebbe l'approccio dell'amministrazione Bush di detenere i sospetti di terrorismo a Guantánamo Bay? egli ha detto di non saperne abbastanza da dare un giudizio.

“Vi è un proverbio greco: la moderazione è una risposta a tutto e qualunque estremismo è un male”, ha detto. “Non sono stato a Guantánamo. Non posso giudicare Guantánamo”.

Quali sono le sue qualifiche per occuparsi di problemi di politica estera? Egli ha citato la sua esperienza come sindaco di una città di importanza internazionale, e ha ricordato che una volta cacciò via Yasir Arafat da una celebrazione delle Nazioni Unite al Lincoln Center perché era un terrorista.

E da quando ha lasciato l'incarico cinque anni fa, ha detto Giuliani, ha fatto 90 viaggi in più di 40 paesi. In questi ultimi anni, ha detto, “probabilmente sono stato in più paesi stranieri di qualunque altro candidato presidente”.

Ad un ricevimento in New Hampshire Giuliani ha suggerito che non è chiaro chi sia più avanti, Iran o Corea del Nord, nello sviluppo di un programma di armamento nucleare.

Ad una domanda sulla sua politica verso i nordcoreani ha detto di appoggiare l'atteggiamento dell'amministrazione citando in particolare un ruolo della Cina negli sforzi per metterli sotto pressione. “Penso che la strategia sino a oggi abbia prodotto abbastanza risultati da dover continuare con essa”, ha detto.

Per quel che riguarda l'Iran Giuliani ha detto che “sul lungo termine”, potrebbe essere “più pericoloso dell'Iraq”.

Ha poi casualmente accomunato l'Iran con al Qaeda. “Il loro movimento ha già mostrato tendenze più aggressive venendo qui a ucciderci”, ha detto.

Durante un'intervista è stato chiesto Giuliani di chiarire che per quel che se ne sa l’ Iran non ha collegamenti con gli attacchi dell'11 settembre. Inoltre la maggioranza della sua popolazione è sciita mentre al Qaeda è un'organizzazione di sunniti.

Egli ha risposto: “Hanno un obiettivo simile nella loro rabbia verso il mondo moderno”.

In altre parole, ha detto, odiano l'America.

Copyright 2007 The New York Times Company

Marc Santora
Fonte: http://www.nytimes.com/
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article17502.htm
07.04.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO
 
tontolina ha scritto:
questa poi.....

RUDY GIULIANI: C’E’ L’IRAN DIETRO ALL’ 11 SETTEMBRE

DI MARC SANTORA
New York Times

maaaaaaaaaaaaaaaaaaa
se dietro l'11 settembre 2001 e il crollo delle TRE torri
c'è l'IRAN
perchè Bush ha attaccato l'AFGANISTAN e sostiene un governo corrotto di spacciatori?

perchè ha attaccato l'IRAQ e ucciso SADDAM? perchè finanzia la guerra civile?
 
Articolo del giorno: “LETTERA DAL MULLAH OMAR”
Postato il Domenica, 15 aprile @ 12:39:27 EDT di davide

DI MARCO TRAVAGLIO
Anno Zero

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Chi scrive è il mullah Omar. Ho 44 anni, 4 mogli, vari figli, sono di Kandahar, dunque non sono arabo: sono afghano. Nella mia vita ho fatto un po' di tutto: il combattente, il politico, la guida spirituale, di nuovo il combattente. Ho conosciuto i più grandi eserciti del mondo: a 20 anni combattevo l'Armata rossa (ci ho rimesso letteralmente un occhio della testa), ora combatto gli Stati Uniti, gli inglesi e i loro alleati della Nato. Solo che, quando combattevo i sovietici, a voi occidentali piacevo tanto: le armi ce le passavate voi. Ora, comprensibilmente, non vi piaccio più. Eppure sono rimasto lo stesso.

Conosco Bin Laden dai tempi dell'invasione sovietica, quando anche lui vi piaceva parecchio. Ma non abbiamo niente in comune: lui è un arabo, un califfo saudita pieno di petrodollari. Ci aiutò contro l'Armata rossa e dopo ci diede un sacco di soldi per costruire strade,ponti, scuole e ospedali. Per questo era molto amato dagli afghani e quando entrai in Kabul, nel 1996, lo lasciai lì. Ma nel `98 fu accusato di aver ordito gli attentati alle ambasciate Usa in Kenya e in Tanzania, e la sua presenza in Afghanistan divenne un problema. Anche perchè Clinton cominciò a bombardare nel mucchio, nella zona di Khost, pensando che lui fosse lì: invece morirono centinaia di civili. Tra il mio governo e Clinton ci fu una trattativa: ma sì, risulta dai documenti del Dipartimento di Stato, anche gli americani trattavano con i talebani. Avevano il mio numero. Mandai il mio braccio destro Wakij Ahmed a Washington, a incontrare due volte Clinton: il 28 novembre e il 18 dicembre `98. Clinton voleva che ammazzassimo Bin Laden, o almeno lo espellessimo. Espellerlo non potevamo: era troppo popolare.Offrimmo di fornire le coordinate del suo nascondiglio, così che gli Usa potessero centrarlo a colpo sicuro. Purchè la smettessero di bombardarci. Clinton, inspiegabilmente, rifiutò.

Poi i nostri rapporti peggiorarono ancora, ma non certo per il burka alle donne o per le tv distrutte o per le statue del Buddha polverizzate: fu perché rifiutai di affidare la costruzione del mega gasdotto dal Turkmenistan al Pakistan all'americana Unocal. Gli americani se la legarono al dito, anche perché nell'Unocal erano impicciati Dick Cheney, Condoleezza Rice e l'attuale presidente afghano Hamid Karzai.

Ora fingete di scandalizzarvi tanto per l'oppio: ma nel '98 e nel '99 proposi più volte all'America e all'Onu di bloccare la coltivazione del papavero in cambio del nostro riconoscimento. Risposero picche.
Nel 2000 bloccai unilateralmente la coltivazione del papavero, tra le proteste di centinaia di migliaia di contadini: ma il Corano vieta di produrre e consumare droga, e per me il Corano è una cosa seria. Risultato: il prezzo dell'oppio salì alle stelle. Un danno terribile per le grandi mafie del narcotraffico mondiale. Sarà un caso, ma meno di un anno dopo ci avete attaccati. Ora, nell'Afghanistan "liberato" e "democratico", si produce più oppio di prima: produciamo l'87% dell'oppio mondiale.

Dopo l'11 settembre gli americani ci han chiesto di nuovo di consegnare Bin Laden. Abbiamo chiesto le prove del suo coinvolgimento. Non ce le han date. Noi non abbiamo dato Bin Laden. E ci hanno attaccati. Anche se non c'era un solo afghano nei commandos delle Torri gemelle, né un solo afghano è stato mai trovato nelle cellule di Al Qaeda: c'erano sauditi, egiziani, giordani, tunisini, algerini, marocchini, yemeniti. Non afghani nè iracheni. Eppure avete invaso proprio l'Iraq e l'Afghanistan. Avete mai pensato di bombardare la Sicilia per cinque anni per stanare Provenzano? Eppure quello era latitante da 43 anni, Bin Laden solo da un paio.
Noi non siamo un popolo di terroristi. Le prime autobombe sono esplose nel 2006, dopo 5 anni di occupazione. Un po' perché questi 5 anni hanno sconvolto e imbarbarito le nostre tradizioni. Un po' perché molti terroristi vengono da fuori. Un po' perché coi russi, almeno, riuscivamo a fare la guerra: le loro truppe erano sul campo. Con gli americani è impossibile: li vediamo sfrecciare sui loro B52 a 10 mila metri d'altezza. Un anno fa un Predator americano, senza pilota né equipaggio, ha bombardato il piccolo villaggio pachistano di Domadola, al confine con l'Afghanistan, pensando che io e Al Zawahiri fossimo lì. Ha ucciso 18 civili, tra cui 8 donne e 5 bambini. Nessun americano, per il semplice motivo che gli americani non c'erano: il Predator era telecomandato da una base del Nevada, dove il pilota dirigeva le operazioni via satellite. E' la "guerra asimmetrica", che è a costo zero, almeno per voi. Non per il nostro popolo.

Badate, non voglio certo fare il santerellino. Io sono un guerriero feroce e fanatico. Ma leale. Finchè ho avuto il controllo della situazione, non abbiamo avuto sequestri di persona: una volta che una giornalista inglese penetrò nel nostro paese travestita da uomo, fu trattata bene e, accertato che non era una spia, rilasciata senza contropartite tre giorni dopo. Che mi dite invece dei vostri agenti che, nella libera Milano, han sequestrato un imam per mandarlo in Egitto e farlo torturare?
Dite che teniamo le nostre donne troppo coperte. Può darsi. Ma voi esagerate nell'altro senso: possibile che da voi una donna, per andare in tv, debba mettersi in costume da bagno, magari col crocifisso tra le tette? Non avete un posto più decente per mettere il figlio del vostro Dio?
E' vero, non riconosco lo Stato laico e la separazione tra religione e politica. Ma proprio voi venite a dare lezioni? Mi risulta che anche da voi molti politici prendano ordini da capi religiosi, tra l'altro residenti in uno Stato straniero.

Ora vi devo salutare. Ma consentitemi di ringraziarvi per il servigio che, involontariamente, avete reso a me e ai taliban: nel 2001, quando ci avete cacciati da Kabul, stavamo sulle palle a gran parte degli afghani. Ora che gli afghani vi hanno conosciuti e han visto all'opera il cosiddetto presidente democratico Karzai, siamo diventati popolarissimi. Tant'è che io continuo a girare in bicicletta e in sidecar. Sulla mia testa c'è una taglia da 50 milioni di dollari, ma nessuno ha mai pensato di tradirmi per intascarla.
Vi lascio con un pensiero di un vostro santo, che dovreste conoscere bene, Agostino da Ippona. E' tratto dal De Civitate Dei: "Una volta fu portato al cospetto di Alessandro Magno un famoso pirata fatto prigioniero. Alessandro gli chiese: `Perchè infesti i mari con tanta audacia e libertà?'. Il pirata rispose: `Per lo stesso motivo per cui tu infesti la terra; ma poiché io lo faccio con un piccolo naviglio, sono chiamato pirata; poichè tu lo fai con una grande flotta sei chiamato imperatore'". Meditate, infedeli, meditate.

Cordiali saluti, il Mullah Omar

Marco Travaglio
Fonte: “Anno Zero”
13/04/2007

VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=2I6OGLVBok0
 
DOVE INVESTE LA FAMIGLIA BIN LADEN

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17 Aprile 2007 17:57 Roma (9Colonne.it)


(9Colonne) - Madrid, 17 apr – La famiglia Bin Laden starebbe costruendo alla Mecca uno dei complessi alberghieri e residenziali più grandi del mondo, destinato ad ospitare i più ricchi tra i pellegrini che ogni anno popolano la città. Lo riporta il quotidiano spagnolo on-line “Periodista Digital”. Il complesso, composto di sette edifici e situato all’entrata della Kaaba, il santuario più importante al mondo per i musulmani, è in costruzione dal 2005 e sarà terminato nel 2008 per un costo di duemila milioni di dollari; comprenderà due eliporti, una sala congressi per 1500 persone, e un luogo di preghiera che può contenere 3800 fedeli.
 

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