Ed si era ritenuto da noi (roba da anni '80) che la societa' di certificazione fosse sufficiente a garantire i terzi; ora vendono anche i PC quasi.
Ma , volendo pensar male, guarda un po' come vanno le cose da noi : i Sindaci sono nominati dal soggetto economico (spesso a rotazione tra societa collegate), le banche si incaricano del collocamento facendo valutazioni spesso a tavolino e basanadosi sui soli patrimoni ufficiali e meno. Per garanzia (credo ma non ne sono sicuro) "suggeriscono" le societa' di revisione e naturalmente in casi di difficolta' fanno debito conto della ricaduta negativa che una mancanta iniezione di denaro puo' procurare alla banca stessa.
Cosi' il soggetto economico (la societa') nomina i consulenti che la controllano, trova il compiacente (o interessato) interesse delle banche nominando revisori in qualche modo collusi. Il prestigio poi per una grande azienda di revisione di nuovi e importanti clienti crea una discreta compiacenza almeno fino a che le carte (magari con lo scanner) sono a posto.
La Consob una regolatina al mercato la fornisce, ma certo grandi insider nostrani non li ha pizzicati a dovere e la Banca d'italia (ente in incerta transizione politica) si interessa prevalentemente di mantenere un certo ordine nel sistema bancario (le maggiori banche pero' per statuto sono il maggiore azionista della Banca d'Italia spa).
Insomma a voler pensar male piu' che una gerarchia di controllo sembra un circolo vizioso. Ma non voglio pensar male.
Non e' che io mi scandalizzi di Cirio_Parmalat, figurati, almeno da quando c'e' un nuovo Presidente del Consiglio che sul circolo vizioso (alludo al conflitto di interesi) ci sguazza da tempo. (bada Ed non dico che sia lui la causa di queti crack, semplicemente che impersona al massimo livello l'aria che tira).
Se ripenso all'affare BNL ( Irangate e finanziamento a societa' Usa che esportavano armi in Iran contro l'apparente divieto del loro governo) o al crack di Ferruzzi , o agli altri casi da te citati, questi mi appiano cose da educande confronto ai botti e ai falsi di quest'ultimo anno. Sindona mi sembra come resuscitato in modo spersonalizzato nel sistema bancario.
Troppi soldi, troppi affari di famiglia, troppi imprenditori (udite, udite! sono 5 milioni !),troppe banche "liberalizzate" (Bipop che pure non ha avuto un crack certo era una bella famigliola di tagliagole ai clienti) che investono patrimoni in derivati e assai poco in capitali d'impresa (abbiamo, banche a parte, aziende perennemente sottocapitalizzate).
Televisione + sponsor + indebitamento + finanza.
E il resto ?? Ecchisenefrega ! L'importante e' salvare quel grande affare nazionale che e' Rete 4 e lo sport in TV .
In effetti se continua cosi' non ci resta che la televisione.
In questo gran polverone un caro amico augurio di buon anno anche a te Ed , ai due piccoli e a quella Santa Donna che ti sopporta
PS: pensa, quando iniziai con l'AT una delle prime aziende tradata fu la Parmalat che con l'emissione di un prestito obbligazionario controverso era crollata (era il toro del '93-94) e poi si mise a rampicare come uno stambecco. Era anche l' anno in cui si investiva in paesi emergenti (come ora) e la allora BiPop aveva fatto grandi affari investendo in quel senso e facendo investire i suoi clienti (non io). Poi venne la Ferruzzi. Ripensando ad allora sono stato tentato qualche mese fa di rifare la stessa cosa con Parmalat, ma proprio l'idea della Ferfin mi ha sconsigliato. Ma la regola dell'alternanza a volte funziona
Ho avuto culo!